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Autore: TheCrowTheOwlandTheDove    05/11/2012    2 recensioni
Tre ragazze, un monolocale, l'università e il lavoro.
Un amico che è cambiato negli anni, fino a non riconoscerle più.
Problemi e cambiamenti da affrontare, una vita che sembrava semplice.
Dal prologo:
"Ce l'abbiamo fatta! Tutte e tre abbiamo fatto la maturità!
Arrivo qualche minuto prima dell'orario stabilito, ma sono già entrambe lì.
Neanche il tempo di salutarla e Rebecca mi salta al collo, sì, proprio lei che odia essere toccata e abbracciata. Ma è troppo felice per farci veramente caso.
-E' fatta, è fatta!- ripete contenta.
- Quindi possiamo trasferirci?- chiede Stefania.
E qui l'euforia si spegne."
Genere: Comico, Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il "dopo" con Voi
Cap 7: First step: find work
 

Pov Rebecca
Salgo le scale a velocità supersonica, per fregare una maglietta di Giuly che mi è sempre piaciuta, rossa e nera, i colori che preferisco. Infilo al volo un paio di pantaloni sempre neri, e sfreccio verso la via e il numero civico indicatomi da Sara. Quella donna mi è stata mandata dal cielo e io devo assolutamente ricambiare il suo favore riavviando il suo negozio. Ora sono arrivata e ciò che vedo mi delude un po': insegna decadente e vetrina coperta da una tenda, si capisce bene che la struttura è vecchia; di certo non favorisce gli affari così come non attira clienti.
Forse l'interno è migliore, in fondo non si dice forse "mai giudicare un libro dalla copertina"?
Entro. Per essere gentile potrei dire che le luci sono soffuse ma la verità è che sono fin troppo fioche e gialle, al limite del fastidio. Mi guardo intorno: è un negozio di articoli  per la casa, ma devo leggere le scritte sulle scatole per capirlo, siccome devo concentrarmi per trovare una sola pentola esposta.
-Artemisia?- la chiamo, un po' svogliatamente, non riesco mai a smettere di rendermi scontrosa agli occhi della gente... -Se c'è qualcuno ditelo, o io qui prendo e vado!-
-Mi scusi signorina, ero a fare una cosa... Vuole comprare qualche pentola?- dice lei, probabilmente ha notato che stavo fissando l'unica pentola al di fuori della confezione.
-No.- La vedo un po' in difficoltà. -Mi ha mandato Sara. Mi ha assunta per lavorare qui. Come comincio?- Ora non è più in difficoltà. E' del tutto spiazzata. Pace all'anima sua, che scenda giù dal pero.
In quel momento si apre la porta, e vedo Giulia fiondarsi nel negozio.
-Buon giorno!- inizia -Tu devi essere Artemisia, vero? Lo sai che è un nome che ho sempre adorato? Ad ogni modo, io sono Giulia, e vivo con questa ragazza- e mi indica -mi raccomando non farti prendere in contropiede, può sembrare scorbutica, ma non lo è, in realtà!-
La parlantina di Giulia sembra aver un po' tranquillizzato Artemisia.
-Dunque- continua -nello stabile dove viviamo noi, abita anche tua nonna, la signora Sara. Oggi ha saputo che Rebecca, lei- e mi indica ancora -è in cerca di lavoro, e ci ha detto che questo negozio è un po'... - credo stia cercando un termine non offensivo per descrivere quella topaia -in crisi. Vorremmo aiutarvi, se possibile, e Rebecca potrebbe darvi una mano come commessa.-
Finalmente ha finito, mi dico, e faccio per parlare anche io, ma Giulia mi zittisce.
-E tu, a proposito, hai su la mia maglietta. Non mi risulta che tu me l'abbia chiesta, prima!-
Trattengo uno sbuffo... so che non ce l'ha con me per la maglietta, lei vuole che io diventi amica di Artemisia. Che razza di nome... a me non è mai piaciuto, lei  invece lo avrebbe anche dato a sua figlia, quando eravamo tredicenni... sorrido a questo ricordo e vedo Artemisia sorridere di rimando, credo pensi che mi stavo rivolgendo a lei. Magari è simpatica, non la voglio giudicare prima di averla conosciuta davvero.
-Benone!- ancora la voce di Giulia -Dieri che si può cominciare, giusto? Io alle quattro devo andare, ho un bambino che devo tenere sott'occhio, ma fino ad allora, abbiamo tempo-
Né io né Artemisia capiamo a cosa si stia riferendo, così lei continua, sorridendo.
-Allora, io inizierei dando un po' di luce al negozio. E' una finestra, quella dietro alla pila di scatoloni? Se sì, io direi di aprirla e far girare un po' d'aria e luce.-
Artemisia sorride, e insieme a me, tiriamo giù gli scatoloni per tirare su la tapparella e aprire la finestra.
Con un po' più di luce, mi rendo conto che il negozio è più grande di quanto non abbia rivelato il mio primo sguardo frettoloso, ed è anche più pulito.
-Oh! Così sì che si ragiona! Non credete anche voi?-
Ho sempre giudicato un difetto la mania di Giulia di immischiarsi in qualsiasi affare, ma questa volta si sta rivelando utile.
-E' molto meglio!- concorda Artemisia, e anche io annuisco.
-Ora, leviamo la tenda dalla vetrina, e allestiamola!-
Già, Giulia, tu fai in fretta a parlare, tanto lo so che toccherà a me e ad Artemisia fare il lavoro pesante mentre tu dai gli ordini, non è vero?
Nonostante mi irriti parecchio ricevere ordini da te faccio come dici, mi metto alla ricerca di tavolino su cui stendere stoffe colorate e articoli del negozio. Tavolino scovato ma niente stoffe.
Sono piuttosto incavolata con Giulia per come si è intromessa negli affari miei, così piazzo il suddetto tavolino davanti alla vetrina con malagrazia, arraffo il mio portafoglio e mi avvio verso la merceria all'angolo. Forse dovrei fingermi più gentile, così non rischierei di perdere il lavoro nel giorno stesso in cui l'ho trovato... ma a chi se ne importa... correrò il rischio!
Durante il tragitto chiamo Stefania, per chiederle se, una volta finito il suo turno, potrebbe venire a darci una mano. Una abituata come lei a decorare torte, dovrebbe essere in grado di darmi dei suggerimenti su come decorare una vetrina, no?
Entro nel negozio, e acquisto delle tovagliette di stoffa leggera e liscia da mettere sui tavolini che esporremo, già, perché uno mica può bastare! Dovremo prenderne altri.
Quando torno, mi accorgo che Giulia e Artemisia hanno trovato un secondo tavolino, sembra pieghevole, come il nostro. Probabilmente era nascosto dietro ad una pila di scatoloni.
-Hai trovato le stoffe?- mi chiede Artemisia, vedendomi entrare.
Io annuisco, alzando il sacchetto della merceria per farglielo vedere.
Per fortuna sembra non essersi arrabbiata perché me ne sono andata senza dire nulla.
Intanto hanno anche tirato fuori qualche articolo dalle confezioni.
Dopo aver discusso un po', decidiamo di disporre gli articoli sui tavolini come se fossero tavole apparecchiate per il pranzo, e l'effetto è molto carino, da un senso di casa, di unito e intimo.
Nel frattempo, un po' di gente curiosa si è fermata a guardarci mentre eravamo all'opera. Chissà che non entrino a comprare qualcosa.
-Fra poco arriva Ste a darci una mano con l'insegna e le decorazioni- annuncio, verso le due e mezza.
Beh, non si può dire che il negozio si sia trasformato, ma sicuramente ora è più ordinato, e si capisce che vende articoli per la casa.
Dopo pochi minuti, arriva Stefania, armata di pennelli e vernice.
Così, dopo le presentazioni, ci mettiamo tutte e quattro a pitturare l'insegna, che decidiamo di fare con colori pastello: azzurrino, verde chiaro e lilla.
Appena finita la prima mano, Giulia scappa a casa per farsi una doccia e andare presso la famiglia per cui dovrà lavorare fino alle sette, mentre Stefania resta per aiutare me e Artemisia a rifinire i dettagli.
Mi sto proprio divertendo, a sistemare questo negozio, e in più lo sto facendo con le persone a cui voglio più bene, e, d'un tratto, mi sembra perfino che Artemisia non sia un nome poi così terribile.
Ad un tratto sento la porta aprirsi e mi volto immaginando Giuly tornata per riprendersi il cellulare che aveva dimenticato sul bancone oppure un passante curioso che, dopo essersi fatto coraggio, fosse entrato curioso, ma mai avrei immaginato che ad entrare fosse stato…
-Mattia?!- chiede stupita Stefania.
-Ciao Artemisia- disse lui.
-Salve- rispose Artemisia gelida.
Poi si accorse di noi.
-Rebecca, Stefania, non pensavo foste cadute così in basso- ci disse ridendo.
Passato lo sgomento, trovai la forza di parlare e chiesi stupita - Voi due vi conoscete?-
-Certo che ci conosciamo- risponde Mattia, sorridendo sotto i baffi –Sono il suo capo!-
 
Note delle tre autrici più mezza autrice e mezzo autore, che ha finalmente raggiunto l’autore completo. Perciò rettifichiamo: note delle tre autrici e dell’autore:
Ci scusiamo per l’enorme ritardo, ma la lotta del mezzo autore per raggiungere l’autore completo è stata lunga (molto lunga) ma finalmente... sono qua!!! Ci sono riuscito!!! Ecco a voi il fatidico (e forse molto odiato) Mattia Meroni!!! Eh già, ero io (e sottolineo ero) il mezzo autore...
Comunque, mettendo da parte la felicità, ringrazio tutti quelli che continuano a leggere e che mettono la storia tra le preferite e/o tra le seguite.
 
Special Thanks!
Grazie a Maria_99_ che non si stanca né a leggere, né a recensire... Grazie!
Grazie a Anna, che continua ad aiutarci, soprattutto con i suoi segreti.
Grazie a te che sei arrivato fino a qua e che forse ci lascerai una recensione, siamo sempre felici di riceverli!
 
Sempre vostri,
The Crow (Dream Moan)
The Owl (_Haru_chan_)
The Dove (Sophie 88)
The Wolf (tia 98)

 

  
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