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Autore: DreamingAdelaide    05/11/2012    1 recensioni
Sapete cosa si prova a conoscere dei ragazzi e poi scoprire che fanno parte di una band famosa?
Sapete cosa di prova a ritrovarsi all'improvviso catapultati nella loro realtà, nella loro vita?
É quello che successe, ma i sogni finiscono sempre.
"Sciolse l'abbraccio e andò via facendo un cenno della mano. Non disse nulla, ma nessuna parola mi avrebbe fatto sentire la sua mancanza come quell'abbraccio"
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4

 
Quella mattina un fattorino mi consegnò la divisa del locale. Era arrivato il gran giorno.
Mi presentai a lavoro già pronta per l'inaugurazione. Le altre erano già lì e, per passare il tempo, decidemmo di mettere in ordine. «Ragazze» attirò la nostra attenzione il proprietario del locale, Nathan. «Ho due notizie per voi. La prima è che, per l'inaugurazione, c'è una sorpresa, quindi tenetevi pronte. La seconda è che avrete un nuovo collega. Lui è Chris».
La mia faccia s'illuminò di stupore e contentezza. «Allora è qui che inizi a lavorare!»
Lui sorrise. «Era destino che ci incontrassimo di nuovo» mi abbracciò e io ricambiai.
«Alla fine è venuto il tuo amico?» chiese sciogliendo l'abbraccio.
«Oh, ehm... si, è venuto»
«Bene, vedo che le amicizie qui già nascono. Sono davvero felice oggi e mi aspetto che voi facciate un buon lavoro, oggi».
Ci mettemmo a parlare tutti e quattro insieme, cercando di conoscerci meglio.
«Siete fan dei One Direction? Ma davvero?» Chris era sul punto di riderci in faccia.
«Certo che si! Hai qualche problema?» rispose Anne.
«Ade è addirittura seguita da tutti e cinque su twitter» esclamò Lauren piena d'orgoglio, come se stesse parlando di se stessa.
«Vero. Quanti anni hai detto che hai, Chris?» cercai di cambiare discorso.
«Non l'ho detto infatti. Comunque ne ho venti»
«Sei del 93' quindi»
Lui annuì e subito Anne e Lauren sorrisero.
«Sei nato lo stesso anno di Zayn, Liam e Niall!» disse Anne seguito da un gridolino a cui si unì anche Lauren.
«Aspetta. Ripeti l'ultimo nome» dissi piano cercando di capire se avessi sentito bene.
«Niall. Cosa c'è di strano nel nome del nostro angelo biondo?»
«E che porca miseria!» esclamai.
«Che c'è?» chiese Lauren preoccupandosi.
«N-no, niente. Ho solo dimenticato una cosa» feci finta di andare al bagno e, quando le vidi distratte, mi sedetti a un tavolo.
«É il nome di qualche ex?» chiese Chris che si era avvicinato senza che me ne accorgessi.
«No, no. É solo che...»
«Provo a indovinare: lo conosci» m'interruppe.
Sbarrai gli occhi e lo guardai.
«Cavolo! Dovrei fare l’indovino. Scommetto che non è nemmeno l’unico che conosci» sorrise.
La mia espressione non cambiò. «Come l’hai capito?»
«I tuoi occhi sembra quasi che parlino. Già prima me ne ero reso conto. Le tue amiche invece sembrano non vederlo, troppo prese dai loro idoli. Tu non sei una fan, vero? O almeno non ancora»
Feci un sorriso sghembo. «Non sapevo nemmeno che uno di loro si chiamasse Niall!»
«Come li hai conosciuti?»
«Io ne ho conosciuti solo tre:  due prima di sapere che esistessero i One Direction e Niall la sera che ho conosciuto te»
«Ora si spiega quella strana domanda. L'hai fatta anche a lui?»
«No. Diciamo che, quando mi hai vista, non ero molto lucida»
Lui annuì. Si fermò a pensare per qualche secondo, poi aggiunse: «Sai, ti conviene dirlo alle altre. Ci rimarrebbero male se lo scoprissero da sole»
«Lo so, ma ho paura della reazione che avranno»
«Più vai avanti e più le bugie saranno grandi e finiranno per sotterrarti».
Guardò l'orologio sul suo polso, poi alzò lo sguardo su di me. «Abbiamo ancora un paio d'ore, ti va di fare un giro?»
«Si, ma solo se mi porti in un posto dove posso prendere una scheda inglese. Ho ancora il mio numero italiano»
Strabuzzò gli occhi. «Sei italiana?»
«Non te l'avevo detto?»
«No e non si sente per niente. L'Italia è fantastica. Io ci sono stato un paio di anni fa. E poi le italiane sono bellissime»
«Ma grazie! Sei la terza persona che me lo dice. Andiamo?»
Annuì ed uscimmo, avvertendo che saremmo tornati in tempo per l'apertura. Mi accompagnò a comprare una scheda telefonica, poi a mangiare un gelato.
Mi raccontò un po’ di lui e della sua vita. Scoprii che i suoi genitori erano divorziati e lui aveva deciso di andare a vivere da solo, mentre io mi limitai ad ascoltarlo. Non dissi nulla della mia vita in Italia, perché quella vita io non volevo ricordarla.
Passeggiammo in un viale pieno di negozi. Mi fermavo a guardare ogni vetrina mentre Chris sbuffava visibilmente annoiato.
Lo guardai e sorrisi. «Ti stai annoiando, vero?»
«No, ma cosa dici? È cosi divertente guardare i negozi per le donne» disse sarcastico.
«Ok. Allora, adesso scegli il posto che ti piace di più e io verrò con te senza protestare».
Lui sorrise e mi prese per mano. Lo seguii senza mai chiedere dove stessimo andando. D’un tratto si fermò davanti a un negozio di musica.
«Il posto che ti piace di più è questo?»
«Si. Quando sono triste, quando ho avuto una brutta giornata o semplicemente mi va di stare da solo, entro qui, prendo il primo cd che attira la mia attenzione e lo ascolto. Alcune volte li compro anche».
Gli sorrisi ed entrammo. Iniziai a guardarmi intorno mentre una strana sensazione cresceva dentro me. Come se stessi cercando qualcosa. Chris mi fissava silenzioso mentre io vagavo fra gli espositori senza una meta precisa.
«Si può sapere cosa stai cercando?»
«Cerco qualcosa che mi possa interessare, come fai tu»
«Io so cosa potrebbe interessarti».
Si allontanò per una manciata di minuti, poi ritornò con le mani dietro la schiena e un sorriso da furbetto stampato in faccia.
«Allora?» chiesi supercuriosa
«Allora l’ho trovato».
Restai a fissarlo impaziente finché non mi porse un cd.
Sorrisi. «I One Direction»
«Si. Non mi dire che non ti interessano i tuoi amici segreti».
Mi precipitai ad uno dei lettori cd e iniziai ad ascoltarlo. Alle prime note della prima canzone, mi sentii trascinare in un altro mondo. Avevano delle voci bellissime e molto dolci. Riuscii subito a riconoscere la voce di Harry e mi fece sorridere.
«Allora? Hai deciso di prenderlo?»
«Credo che lo comprerò» dissi togliendo le cuffie.
Sorrise. «Bene, perché ci ho già pensato io»
«Stupido! Perché l’hai fatto?»
«Consideralo un regalo di Natale»
«Ma se mancano sei mesi!»
«Allora come regalo di compleanno»
«Il mio compleanno è passato»
«Un regalo di compleanno in ritardo. Non essere cosi puntigliosa. Fidati, ti servirà».
Lungo tutto il tragitto del ritorno mi lamentai per quel regalo mentre lui continuava a ripetere che mi sarebbe servito e che avrei dovuto tenerlo.
Arrivammo al locale mezz’ora prima dell’inaugurazione.
«Alla buon’ora, potremmo dire» scherzo Lauren.
«Iniziavamo a darvi per dispersi» replicò Anne.
«Scusateci. È tutta colpa di questa testona che non voleva accettare il mio regalo di benvenuto»
«Ma non era un regalo di compleanno in ritardo?» lo punzecchiai.
«Dettagli» concluse lui.
Il tempo di indossare le divise e aprimmo il locale.
Io e Chris ci mettemmo fuori a distribuire buoni pasto e volantini per attirare i clienti, mentre Anne e Lauren restarono a servire i tavoli. Riuscimmo ad attirare una decina di persone, di cui la maggioranza erano coppiette di fidanzati.
La strada era rimasta deserta, cosi decidemmo di entrare nel locale.
«Un attimo di attenzione, prego» interruppe la musica Nathan. «Ho il piacere di annunciarvi degli ospiti speciali»
«Appena in tempo!» sussurrò Chris ed io non capii il senso di quella frase finché Nathan non riprese a parlare. «Ecco a voi, in tutto il loro talento, i One Direction!»
Anne e Lauren gridarono cosi forte che credetti potessero perdere la voce da un momento all’altro. Io rimasi immobile e il mio cuore iniziò a battere all’impazzata. Le mie gambe cedettero all’improvviso e Chris dovette reggermi.
«Tutto bene?» mi chiese divertito.
«Si, sto bene. È stupido avere questa reazione visto che li ho incontrati altre volte. Non so che mi succede»
«Sembri una vera fan» rise divertito.
Loro iniziarono a cantare e io e le altre rimanemmo impalate a guardarli per tutto il tempo.
D’un tratto, Louis mi vide e sorrise. Subito sussurrò qualcosa nell’orecchio di Harry che si voltò a guardarmi.
Resto a fissarmi per una manciata di secondi mentre facevo finta di guardare qualcun altro. Louis gli diede una gomitata per ricordargli del suo assolo e lui cominciò a cantare. Il cd non aveva reso giustizia alla sua voce dal vivo.
Finirono di cantare, cosi ci avvicinammo. Le altre erano agitatissime e non riuscivano a dire nulla, cosi fui io a parlare.
«Salve» dissi fingendo di non conoscerli.
Io ed Harry ci guardammo e mi sembrò di poter parlare con lui senza dire nulla, solo con uno sguardo.
«Salve ragazze!» esclamò allegramente Louis, come sempre.
Si voltò a guardare Harry che era troppo distratto per rispondere. «Harry!» gli grido in un orecchio e lui sobbalzò.
«Si... ehm... salve».
Anne e Lauren salutarono con una mano, mantenendo un sorriso a trentadue denti sul viso, poi Nathan assegnò loro dei tavoli e iniziarono a lavorare.
«Allora, non me lo fate un autografo?»
Rimasero straniti finché non tirai fuori dalla tasca del grembiule il loro cd.
«Hai comprato il cd!» esclamò Louis entusiasta.
«Cosa ne pensi?» chiese Harry.
«È fantastico! Mi è piaciuto sin dalla prima canzone»
Louis sorrise ed Harry prese il cd.
«Aspettatemi qui, vado... a prendere un pennarello» mentì Louis.
Rimanemmo soli e in silenzio.
«Bè, non lo apri?» dissi a un tratto.
Harry corrugò la fronte e aprì il cd. Ne cadde un foglietto su cui c’era scritto un numero di telefono. Lo raccolse e lo fissò.
«E questo cos’è?»
«Come cos’è? È il mio numero di telefono»
«L’hai cambiato finalmente!»
«Se vuoi, puoi darlo anche agli altri. Tanto già mi seguite tutti su twitter. Hai... cioè avete mai parlato di me agli altri?»
«Si, certo. Abbiamo raccontato della scommessa, che abbiamo parlato un po’, he eri diversa dalle altre ragazze. Sai com’è, non urli come una pazza ogni volta che ci vedi. Gli altri si sono incuriositi e vorrebbero conoscerti»
«Se rimanete qui a mangiare, posso chiedere al proprietario di assegnarmi il vostro tavolo».
Lui sorrise, firmò il libretto e mi ridiede il cd.
«Ora raggiungo gli altri. Ci vediamo dopo?» chiese.
«Si, certo».
Ci abbracciammo forte, poi lui si allontanò. Rimasi li a guardarlo come una stupida finché Chris non interruppe il mio contatto visivo.
«Allora?» chiese divertito.
«Allora... dico che sei davvero un»
«Bravo ragazzo» intervenne subito.
«Tu lo sapevi»
«Ero con Nathan quando hanno confermato la loro presenza»
«È incredibile. Sono qui, tutti qui»
«Nathan mi ha assegnato il loro tavolo. Lo vuoi tu?»
«Davvero lo faresti?»
«Si, certo»
«Oddio, grazie Chris».
Lo abbracciai cosi forte che quasi lo strozzavo.
Sorrise. «Dai vai che devono fare le ordinazioni».
Mi sistemai i capelli e il grembiule, poi raggiunsi il tavolo.
«Volete ordinare?»
«Si. Vorrei il tuo numero di telefono, se è possibile» disse sprezzante il ragazzo dalla pelle ambrata.
Harry si schiarì la voce. «Ragazzi, lei è Adelaide»
«Oh... io... mi dispiace Adelaide. Che figura» balbettò l’altro.
«Tranquillo. Era un complimento dopotutto»
Niall mi fissava. Forse mi aveva riconosciuta.
«L’hai più ritrovato l’orecchino?» chiese Harry indicando l’orecchio vuoto con una strana luce negli occhi. Scossi la testa.
«Sei tu! Ecco dove ti ho vista» gridò Niall.
Mi guardai intorno sperando che le altre non mi vedessero conversare allegramente con la loro ragione di vita.
Niall frugò per un po’ nelle tasche dei pantaloni e del cappotto finché non trovò cosa cercava.
Il mio viso s’illuminò. «Il mio orecchino!»
Me lo porse ed io lo indossai subito.
«Dev’esserti caduto quando ci siamo scontrati»
«Per fortuna l’hai raccolto. Sono i miei orecchini preferiti». Sorrisi. «Bando alla ciance. Cosa vi porto?».
Ognuno ordinò qualcosa. Strabuzzai gli occhi per la quantità di cibo richiesta, ma non mi sarei sorpresa se avessero lasciato i piatti completamente vuoti.
«Ok. Arrivano subito. Ci si vede ragazzi»
«Aspetta, aspetta!» mi fermò Louis. «Mi raccomando, chiama ogni tanto» sorrise.
«Solo se» presi il mio cd «Mi autografate l'album, tutti!».
Loro furono felici di autografarmi il cd.
«Quindi, sei una nostra fan» affermò il ragazzo dal viso dolcissimo con gli occhi marroni.
«Non esattamente. Si può dire che ho scoperto la vostra esistenza solo due settimane fa, quando ho messo una foto su facebook con Louis ed Harry. Quando ho conosciuto Niall non sapevo nemmeno che fosse un componente della band. É stato strano conoscervi e poi scoprire che eravate famosi. Però vi ho ascoltati e vi trovo favolosi. Si, credo che diventerò, non una fan, ma una directioner» sorrisi, poi strinsi il foglio delle ordinazioni e ricordai di essere a lavoro.
Li salutai e andai in cucina a portare il foglio al cuoco.
Uscii dalla cucina e incontrai Chris. Lo abbracciai forte. «Secondo me, tu sei il mio angelo custode. Grazie davvero, per il cd e per tutto il resto»
«Che stupida che sei. Non c'è bisogno che mi ringrazi»
«Sono quasi una sconosciuta»
«Che dire, mi è piaciuto il tuo "Prima che ti risponda, sei un cantante, attore, calciatore o cose del genere?”»
Sorrisi e lo abbracciai ancora. Sciogliemmo l'abbraccio e tornammo al nostro lavoro.
 
Harry
Era una ragazza eccezionale. Mentre ero seduto con gli altri, non facevo altro che pensarci.
Louis si avvicinò al mio orecchio e sussurrò: «Se ti piace così tanto, perché non ci provi?»
«Non mi piace affatto» mentii, poi aggiunsi: «E non sarebbe giusto nei suoi confronti. Lei è una brava ragazza e non merita uno come me che la farebbe soffrire, o peggio, cambiare».
La cercai nella sala. Quando la vidi abbracciata al suo collega mi sentii strano, forse geloso. Forse era invidia, perché sapevo che, stando molto tempo lontano da Londra e con tutte le voci false che mettono su internet, di sicuro l'avrei fatta soffrire.
Quel ragazzo invece poteva darle la sicurezza di un rapporto stabile, senza lacrime, odio e bugie.
Sentii le lacrime pungermi gli occhi così decisi di andare in bagno. Stavo per aprire la porta, quando mi sentii osservato: le due colleghe di Ade mi fissavano.
Sorrisi e mi precipitai in bagno. Mi guardai allo specchio e mi maledii. Ci stavo male perché avevo creduto davvero di aver trovato quella giusta, solo che io non ero quello giusto.
 
Adelaide
Presi i piatti che avevano ordinato  dalla cucina e feci per uscire. Sentii delle voci e mi fermai alla porta.
«Siamo anche noi tue colleghe, no?» disse Anne. «Potevi dare ad una di noi quel tavolo»
«E allora?» rispose prontamente Chris.
«Perché hai dato a lei il loro tavolo? Sai benissimo che noi siamo loro fan»
«Anche lei. Comunque state facendo una polemica inutile. Voi avete quattro tavoli a testa, io ne avevo cinque e lei tre. Per par condicio ne ho dato uno a lei. Li guardava da lontano con aria sognante, che c'é di male se l'ho dato a lei? E poi, sareste state capaci di chiedere le ordinazioni? Non credo. Detto questo, torno a lavoro»
Fece per entrare in cucina e mi vide. Mi guardò negli occhi e il suo sorriso sparì. «Hai sentito la mia discussione con Anne, vero?».
Annuii. «Mi dispiace piccola. Vedrai che si sistemerà tutto»
«Tranquillo, sto bene. Diciamo che ci sono abituata alle cattiverie. Ora puoi dirmi con quale coraggio io posso dirle che conosco i One Direction?» sospirai «Porto questi ai ragazzi. Non facciamoli aspettare molto che magari diventano clienti abituali» sorrisi e mi diressi al tavolo canticchiando.
 
Niall
«Sono felice di aver trovato la ragazza dell'orecchino» esclamai appena si allontanò.
«Che figura di merda che ho fatto. Non immaginavo che fosse la ragazza della scommessa» bofonchiò il ragazzo dal ciuffo biondo scatenando le risate degli altri.
«É molto simpatica quella ragazza» disse Liam ritornando serio.
«Già. Qualche volta la dobbiamo invitare ad una delle nostre feste, che ne dite?» propose Louis e tutti annuirono.
Sorrisi all'idea di passare del tempo con quella ragazza. Era davvero bella e poi era diversa dalle altre.
Si mi piaceva, ma non lo dissi agli altri. Non sarei mai riuscito ad ammetterlo.
 
Harry
Uscii dal bagno e la vidi di nuovo parlare con quel ragazzo. Sospirai e abbassai lo sguardo. Tornai a guardarla e si stava dirigendo al nostro tavolo canticchiando. Le corsi subito incontro. «Hey! Cosa canticchi?».
Lei sobbalzò. «Mi hai spaventata»
«Scusami. É vero che sono inguardabile, ma addirittura spaventarti»
«Scemo! Non sei brutto» disse imbarazzata «Canticchiavo "Live While We're Young"»
Mi venne da sorridere all'idea che le piacessero le nostre canzoni. La vidi guardarmi negli occhi e perdersi. Schioccai le dita. «Prontooo!».
Lei scosse la testa. «Si certo, scusami. Stavo pensando. Andiamo al tavolo che vi servo le ordinazioni»
«Ti do una mano».
Feci per prendere un vassoio ma lei li allontanò da me «Nono, giù le mani. É il mio lavoro questo».
Alzai le mani in segno di resa e andammo al tavolo.
 
Adelaide
Harry andò a sedersi al suo posto ed io misi tutti i piatti sul tavolo.
«Sembra buono»
«E ti posso assicurare che il sapore è anche meglio, Niall»
«Pancia mia fatti capanna!» esclamò Niall sorridendo.
«Hey Ade, che ne dici di venire a casa nostra qualche volta?» mi chiese Louis.
«Per me va benissimo. Magari poi ci mettiamo d'accordo. L'unico problema è che non so dove abitate»
«Io però so dove abiti tu» intervenne Harry addentando una patatina. «Ti posso venire a prendere»
Sorrisi. «Sicuro di ricordare ancora dove abito?»
«Sicuro, certo che me lo ricordo!»
«Bene. Allora ci si sente per organizzarci. Ora torno a lavoro e vi lascio mangiare. Se volete qualcos'altro, basta che mi chiamate» sorrisi e andai a servire gli altri miei tavoli.
 
Harry
Iniziammo a mangiare. Niall era diventato tutto a un tratto triste, forse pensieroso.
Louis mi fissava insistentemente con uno strano sorriso. «Che c'è?»
«Sto aspettando che tu mi dica come sai dove abita Adelaide» spiegò lui.
«Già. Come fai a saperlo, sporcaccione?» sorrise malizioso Zayn.
«Per nessuno dei motivi a cui state pensando. L'ho soltanto riaccompagnata a casa dopo averla incontrata in un locale. Ricordi Louis? La incontrasti anche tu quella sera. Aveva una borsa molto grande e aveva perso l'orecchino» mi giustificai non poco imbarazzato. «Tu invece, quando l'hai incontrata?» chiesi a Niall per cambiare discorso.
«Probabilmente lo stesso i giorno tuo. Dovevano essere le sette o otto di sera»
«Che impressione ti ha fatto?» chiese Louis.
«É simpatica, responsabile e poi è diversa da tutte le ragazze che abbiamo incontrato ultimamente»
«Come fai a dire che è responsabile?!» esclamò Zayn.
«Non lo so. Mi ha dato l'impressione di essere una con la testa sulle spalle. Pensaci bene, Zayn. Quante ragazze incontrano delle persone famose che le piacciono e, invece di stare con esse, tornano subito a lavoro? Quante ne hai incontrate negli ultimi anni?».
Zayn rimase senza parole, e anche io.
Niall aveva proprio ragione. Ade era il tipo di ragazza che non si perdeva in chiacchiere, del tipo "prima il dovere e dopo il piacere".
La guardavo parlare con gli altri clienti sempre sorridente e solare. Ogni tanto incrociava il suo collega. Scherzavano insieme facendomi innervosire, ma poi si voltava a guardarci e sorrideva. Era cosi carina quando sorrideva.
 
Louis
Niall era molto pensieroso da quando aveva saputo che Harry aveva riaccompagnato Ade a casa. Harry invece era sognante. Probabilmente la ragazza aveva fatto colpo su entrambi.
Anche io la trovavo davvero carina, ma non potevo ammetterlo. Se Eleanor lo avesse saputo mi avrebbe ucciso.
Appena finimmo di mangiare, Paul venne da noi e ci disse che dovevamo andare via.
Eravamo tutti un pò dispiaciuti di non aver potuto salutare Ade.
Harry ci aveva dato il suo nuovo numero, dicendo che era stata lei a chiederglielo, cosi le mandai un messaggio per avvertirla.
 
Adelaide
Mi arrivò un messaggio: era Louis.
Diceva che erano andati via e che si scusavano per non aver salutato.
Gli scrissi che non importava e che ci saremmo sentiti presto.
Riposi il mio telefono e continuai a lavorare fino a tardi per poi tornare a casa con solo tanta voglia di dormire.


My Space!
Ciao ragazze! Si lo so faccio schifo perché è quasi un mese che non aggiorno la FF >.<
Ma tanto a nessuno frega, no? (anche se vedo 42 visualizzazioni all'ultimo capitolo e vi ringrazio *-*)
Coooomunque, sono in crisi perché i miei mi avevano dato il permesso di andare a Milano per il concerto ma il biglietto ha infranto il mio progetto >.< c'est la vie!
spero che voi siate state più fortunate :P
Avverto già da adesso: il quinto capitolo fa cagare XD è solo un'introduzione al grande boom! XD la festa organizzata dai One Direction XD
eeeee bo... vorrei aggiornare presto ma non vi do illusioni >.<
a preeeeeeesto!
  
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