Mello osservava attentamente la maniglia della porta, studiando tutti i possibili tranelli che potessero essere legati ad essa.
Con occhio critico e sotto lo sguardo divertito di Matt, il ragazzo la fissò sotto vari punti di vista: lateralmente, dal basso, dall’alto e frontalmente.
Gli altri tre ragazzi osservavano, in un misto tra lo stupito ed il divertito, il biondo ticchettarsi un dito sulla tempia, riflettendo.
Circa cinque minuti dopo B, stufo dell’attesa, scansò Mello avvicinandosi alla maniglia e, con sguardo derisorio, abbassarla aprendo la porta, senza che niente e nessuno interferisse.
Matt, L e perfino Near, quasi non riuscirono a trattenere una risata, povocando
parecchia ira nel ragazzo imbarazzato. Ma si sa, un Mello imbarazzato non promette mai nulla di buono.
-Che cosa avete da ridere? E se ci fosse stata una trappola? Poi avrei riso io fino allo sfinimento della vostra morte!!
Scuotendo la testa, i quattro entrarono nell’altra stanza, seguiti da Mello che continuava ad imprecare, prendendo di mira la povera innocente maniglia e qualsiasi oggetto gli passasse per la testa.
Con stupore, si accorsero essere immensa. Quasi il doppio di quella dove si erano risvegliati.
Non c’erano oggetti particolari,  solo la solita lampadina quasi fulminata che pendeva dal soffitto di un bianco sporco, ricoperto da strati su strati di polvere.
-Bene, ed ora?
Chiese Matt, guardandosi attorno.
Su ogni parete vi era una serratura, collegate tra di loro tramite piccole scalette in metallo, tranne che sul pavimento che era vuoto.
Non vi era l’ombra di una porta.
Sul muro davanti a loro, vi era scritto NORD, in quello dietro SUD, in quello a destra EST e in quello a sinistra OVEST.
Tutti si guardarono disorientati, ma un botto li costrinse spostare lo sguardo.
La porta da dove erano entarti si era chiusa violentamente, facendo apparire alla vista dei ragazzi una piccola chiave appesa ad un gancio di ferro arruginito.
Mello si precipitò sulla maniglia, tentando inutilmente di aprirla.
Rassegnato, si avvicinò alla chiave, prendendola ed avvicinandosi al gruppetto compatto al centro della stanza.
L, osservò il piccolo oggetto argentato in mano al biondo, poi lo prese, studiandolo per bene.
-Come facciamo a capire qual è la serratura giusta?
Fece Matt, sconsolato e -ammettiamolo- anche spaventato.
L la rigirò più volte tra le pallide dita affusolate, osservando meticolosamente ogni particolare dell’oggetto.
-Ragazzi, ho trovato qualcosa.
La voce atona dell’albino riscosse i ragazzi dai loro pensieri.
Near ritornò vicino la sua squadra, mostrando un pezzetto di carta.
-L’ho trovato sulla maniglia della porta...
Disse pacatamente arricciandosi una pallida ciocca di capelli nell’indice.
-Sulla maniglia?! Ma prima mi sono avvicinato e non c’era nulla!
Protestò debolmente Mello.
-Non credo che in questo momento importi da dove spuntino queste cose, tanto ormai si è capito che non è un semplice labirinto... non ci resta che stare al gioco, cercando di ragionare e risolvere tutti i quesiti che ci vengono proposti.
Osservò acutamente il moro, portandosi un pollice alla bocca.
Le cinque teste si calarono contemporaneamente sul foglietto di carta, leggendo l’indizio.
 
Benvenuti nella stanza delle direzioni!
Avete a disposizione per accedere al prossimo livello solo una chiave, le serrature sulle pareti e 30 minuti di tempo.
Dovrete inserirla nell’ordine esatto in tutte le serrature, sbloccando così il meccanismo per uscire.
Mi raccomando, usate il senso dell’orientamento!
Buona fortuna e attenzione a non sbagliare!
 
Dopo avere finito di leggere, un timer che segnata 30:00 minuti, si proiettò sulla parete, cominiciando a scorrere a ritroso.
Cinque paia di occhi si alzarono fissandosi a vicenda, senza capire.
Cosa avrebbe dovuto significare?
-E questo sarebbe un indizio? Beh, si sono proprio sprecati!
Sbottò Matt, non riuscendo ad arrivare a nessuna soluzione.
-Aspettate, forse ci indica qualcosa. Sulle pareti vi sono i punti cardinali e ci dice di usare il senso dell’orientamento...
Fece notare pensieroso L.
Matt intervenne prontamente, colto da un’idea.
-Noi solitamente, per orientarci, usiamo come punto di riferimento il Nord, poi viene il Sud, in quanto opposto, l’Est e l’Ovest! Quindi che aspettiamo? Infiliamo la chiave in quei buchi ed andiamocene!!
Mello lo guardò pensieroso.
-È troppo facile...
B annuì, mentre L continuava a pensare.
-Non importa! Proviamo, forse è la soluzione!
Spiegò il rosso, prendendo la chiave, arrampicandosi sulle varie scalette e infilando il piccolo oggetto nelle varie serrature.
Quando ebbe completato il giro, affiancò i compagni, in attesa.
Ma non successe nulla, a parte il fatto che il tempo si era bruscamente ridotto.
Near, che fino a quel momento non aveva quasi spiccicato parola, alzò lo sguardo.
-Magari la soluzione sta nelle parole del biglietto...
Mello osservò l’orologio proiettato. 16:36
-Ragazzi dobbiamo sbrigarci, non abbiamo tutto il tempo del mondo!
Sbottò il biondo.
-Stiamo provando a ragionare Mello, se tu ci aiutassi sarebbe una gran cosa...
Commentò atomo Near, facendo imbestialire il maggiore, che però -per amore della sua vita- cercò di calmarsi, avvicinandosi al ragazzino.
-Qual è la frase chiave del foglietto?
Chiese il cioccolatomane, abbassandosi all’altezza di Near che aveva il pezzo di carta in mano. Dopo qualche minuto di riflessione, finalmente il silenzio cessò.
-Io credo che sia “usate il senso dell’orientamento”, è quella che dovrebbe aiutarci di più... dovrebbe almeno...
Si intromise B, che era mollemente appoggiato al muro del timer e che ora segnava 7:16.
-Si, ma secondo me aiuta solo chi ha il senso dell’orientamento che intendono loro!
Fece notare Matt, avvicinatosi a Mello.
-Ma certo!
Tutti si girarono verso L, che non era intervenuto su tutte le ipotesi che avevano fatto, attendendo le sue deduzioni.
Solo la frase di Matt gli aveva fatto capire tutto.
-La parola chiave è SENSO. Attraverso questa usciremo!
Near e Mello lo guardarono, afferrando al volo ciò che intendeva.
-S ud
 E st- fece Near.
-N ord
  S ud- continuo Mello.
-O vest- concluse L.
-Ovvio...
Fece B, mentre gli occhi scarlatti brillavano.
-Come abbiamo fatto a non pensarci prima?
Continuò sinceramente stupito.
-Ehm, ragazzi... mi dispiace interrompere le vostre deduzioni geniali ma...
Disse Matt additando il timer alla parete.
-... ci restano 1 minuto e 19 secondi!
Mello, che teneva in mano la chiave, si avviò rapido lungo le scalette, girando la chiave nell’ordine che avevano dedotto e pregando che fosse quello giusto.
Infine, scese ritornando al centro della stanza, fissando l’orologio che, con un sospiro di sollievo da parte di tutti, si fermò a 0:17.
Con una serie di schiocchi, il meccanismo si attivò, facendo scorrere un pannello sulla parete NORD, che rivelò ai giocatori il passaggio alla prossima stanza.
-Ce l’abbiamo fatta...
Fece stupito Mello.
-Già, ma ora ci conviene andare se non vogliamo rimanere chiusi qui dentro.
Osservò Near.
I cinque ragazzi si avviarono verso la secondo porta, attendendosi di tutto...
 
 
Angolo dell’esaurita e contorta seconda autrice
 
Ma buoooongiorno cari lettori! ^^
Sinceramente, non so da dove sia venuta fuori quella idea bizzarra, mi è semplicemente passato per il mio contooorto cervello! X°D
Non ho altro da dire, spero vi sia piaciuto, attendo la mossa di Narutoo!
Vai Juli-Chan! Ti passo il microfono! XD