6_ Insuspected
Un colpo
dietro l'altro. Ancora, ancora, ancora.
Mewretasu sapeva
contrastare i suoi colpi.
Lei
attaccava, lui parava, e viceversa, e via così.
Non chiedermi il senso di questa battaglia.
L'angelo
stringeva i denti.
La sua
pelle diafana era graffiata, ma le ferite sul corpo del demone le davano
coraggio e la spingevano a continuare a battersi.
Non lo so, non lo so come ho fatto a finire così.
Hakkai
osservava le sue tecniche e il suo modo di combattere.
Non era
affatto preciso o scoordinato, no. Eppure i suoi colpi erano inefficaci.
Perchè?
Perchè lei non stava combattendo.
Troppo
uguale a Yaone per riuscirci.
Io detesto combattere. Detesto uccidere.
Se adesso morissi...
Un lampo
attraversò i suoi occhi verdi.
Sua madre
era stata violentata e uccisa dai demoni solo perchè non aveva voluto
difendersi.
Suo padre
l'aveva definita "un angelo senz'ali" e l'aveva rinnegata.
Mamma, se io adesso morissi...
Suo padre
non l'aveva voluta, e lei era scappata via.
Ed era
diventata la cosa che più odiava al mondo per dimostrare a suo padre che
infondo, qualcosa valeva anche lei.
Se ora rimanessi uccisa...
Ma suo
padre non sarebbe mai tornato a prenderla.
Perchè era
morto.
Tu mi terresti con te...?
E' davvero il paradiso il posto in cui viviamo?
Mewretasu
sorrise e abbassò le nacchere lucenti, gli occhi velati da liquida tristezza.
E si
lasciò colpire. E cadde a terra.
Come aveva
fatto a combattere per tutto questo tempo senza fermarsi mai un attimo a
pensare?
A
pensare... Perchè?
<<
Mi uccida signor Hakkai. >>
Il demone
guardò dall'alto il suo triste sorriso.
Quante
volte gli era stata fatta una richiesta del genere?
Mai.
Le persone
che amava se n'erano sempre andate senza chiedergli niente, né un aiuto, né un
parere.
Si sentì
quasi onorato.
<<
Perchè vuoi morire? >>
<<
Se continuassi a vivere non farebbe nessuna differenza. >>
<<
Secondo te, se io morissi, cambierebbe qualcosa? >>
Retasu si
tirò a sedere, e sentì lo scricchiolio di alcune ossa.
Realizzò
di essersi rotta qualche costola nell'impatto col pavimento, ma tanto, non
sentiva più alcun dolore.
<< I
tuoi amici... >>
<<
Certo non si fermerebbero qui a piangere. >> disse lui sorridendo, come
se fosse la cosa più naturale del mondo.
Gli occhi
di lei erano grandi e puri, la sua espressione attonita, come quella di una
bambina che vede per la prima volta una farfalla spiccare il volo.
<<
No? >>
<<
Le tue amiche lo farebbero per te? >>
<<
Non lo so. >> ammise Retasu con sincerità.
<<
Sai, anch'io volevo morire. >>
<< E
come hai cambiato idea? >>
<<
Delle persone strane mi dissero qualcosa. >>
<<
Dillo anche a me, affinché io possa cambiare idea. >>
<<
Se tu morissi non cambierebbe niente. Se, alcontrario, continuassi a vivere,
forse qualcosa cambierebbe. >>
L'angelo
d'acqua abbassò gli occhi e raccolse le ginocchia sul petto.
<<
Pensaci, okay? >> disse Hakkai uscendo dalla stanza, mentre il capo di
Retasu si chinava sulle gambe, scosso dai singhiozzi.
***
Il Sutra
del Cielo Sacro
Sanzo tirò
più forte le ali di Mint, costringendola a inarcare la schiena.
L'angelo
gemette e contrasse il viso in una smorfia di dolore.
<<
Devo ripetere? >>
Ichigo
scosse impotente la testa.
<<
Io non ho mai sentito parlare di questo Sutra. Noi non raccogliamo i Sutra.
>>
<<
Gli angeli non possiedono forse dei Sutra? >>
Ichigo si
morse un labbro.
<<
Non lo so... >> balbettò.
Un altro
strattone, un altro urlo.
L'angelo
rosa ricacciò indietro le lacrime.
<<
Ti giuro, non lo so!! >> gridò.
Come aveva
potuto, Ryo, permettere che si trovassero in una situazione del genere?
Possibile
che non conoscesse la reale forza di quegli individui? Possibile che avesse
rischiato di metterle nei guai?
Com'era
potuto succedere...?
Il monaco
lasciò andare la ragazza lorichetto, che si accasciò a terra rantolante.
Ichigo
notò il sangue che sgorgava copioso dalla pelle lacerata intorno al'ala
sinistra.
<<
Forse non dovreste giocare tanto a fare le guerriere. >> disse alzandosi
e accendendosi una sigaretta.
Mint lo
guardò allontanarsi, ansimando, piangendo silenziosamente, spogliata del suo
orgoglio e della sua dignità.
Ichigo
strinse le dita intorno alla sua arma fino quasi a farsi male.
Gli unici
rumori che risuonavano nella stanza erano il respiro ansimante di Aizawa, e
quello dei passi dell'uomo.
Finchè
l'angelo gatto cedette.
Non appena
Sanzo ebbe varcato la soglia, si gettò al suo inseguimento e lo attaccò alle
spalle.
<< RIBBON
STRAWBERRY CHECK! >>
Ma il
monaco si girò quasi annoiato, e scatenò il suo sutra contro di lei.
<<
Siete noiose. >> bisbigliò.
Luce.
Ecco
quello che ricorda Mewichigo di quell'attacco. Una luce profonda, che proveniva
forse dal suo stesso petto.
Non le
fece del male, ma la lasciò lì, con i morbidi occhi rossastri sbarrati e vuoti,
l'arma dimentica a terra e le labbra semiaperte.
Sanzo la
guardò vagamente stupito.
<<
Non ti sei fatta niente? >>
Il mio
Sutra ha il potere di dividere le tenebre.
Ma qui non ci sono tenebre.
L'angelo
non rispose.
<<
Prendi la tua amica e lasciateci in pace se ci tenete alla pelle. Non so cosa
vi abbiano detto, ma come hai potuto vedere, non siamo avversari al vostro
livello. >>
Si stupì
lui stesso di tante parole.
Perchè
nemmeno loro erano avversari al loro livello.
Se lì non
c'erano tenebre.
***
<<
Goku? >>
Hakkai
richiamò l'attenzione del compagno su di sè con un cenno della mano.
<<
Ehi, Hakkai! >>
Il ragazzo
emerse dal frigorifero con le guance rigonfie di cibo e un'espressione
soddisfatta sul viso.
<<
Com'è andata? >>
<<
Diciamo che è andata. Tu? >>
Il piccolo
angelo giallo rotolò fuori dalla dispensa ridente, e attaccò un altro paio di
nukuman.
<<
Io e la scimmia mangiamo insieme!! >>
L'uomo si
massaggiò le tempie.
<<
Non posso crederci...ma a quanto pare parlate la stessa lingua... >>
<<
Hakkai, mi spieghi cos'è successo? Dove sono Sanzo e Gojyo? >>
<<
Bè, da quello che sono riuscito a capire, l'imboscata c'era davvero... >>
ridacchiò il moro sedendosi su uno dei tavoli in ombra.
<<
Ma loro sono angeli? >>
<< Sì
che siamo angeli! >> gridò Mewpurin alzandosi improvvisamente in piedi e
gonfiando le gote con aria offesa.
<<
Waooow... >> mormorò Goku lasciando pendere dalle labbra qualche
brandello di pollo.
<< E
forse sai dirci perchè ci avete teso questa trappola...? Voglio dire...era
mirata proprio a noi o poteva capitarci qualunque demone? >>
Mewpurin
saltò agilmente sul tavolo e si acciambellò accanto al demone, fiera di poter
fornire spiegazioni.
<<
No, noi facciamo quello che ci dice il nostro leader Ryo. Uccidiamo solo se ci
dice di uccidere. >> disse annuendo con veemenza.
<< E
questo Ryo...è un angelo come voi? >>
<<
Oh, noooo. >> tubò la bimba, stupita da tanta ignoranza. << Ryo è
un demone come voi! >>
<< E
vi fa uccidere gli altri demoni? >>
<<
Sì. >>
<<
Solo demoni? >>
<<
Solo demoni! >> confermò l'angelo scimmia.
<<
Sai se lo decide lui? >>
Lo sguardo
di Hakkai si era fatto serio e attento.
Potevano
essere sei angeli in balia di un demone senza controllo?
Senza
controllo, certo, ma estremamente furbo e probabilmente organizzato... E poi un
numero così elevao di angeli poteva essere distaccato dal Mondo Celeste?
Era tutto
così strano...
<<
No, noi siamo un'unità da combattimento, e anche la più efficiente del
Togenkyou. >> scattò la ragazzina felice. << Ryo e Keiichiro si
occupano della parte burocratica!! >>
<<
Parte buro...? >>
La voce di
Hakkai fu nettamente troncata da un rantolo strozzato.
Goku balzò
in piedi, lasciando cadere i nikuman che teneva sulle ginocchia, e Mewpurin
rotolò a terra disorientata.
Il corpo
del demone cadde inerte sul freddo pavimento del caffè.
<<
Hakkai...? >>
Il ragazzo
si avvicinò lentamente, shockato, con gli occhi persi sul collo sanguinante
dell'amico.
<<
Berii. >> mormorò Purin.
Sentendo
quella parola, Goku alzò la testa di scatto.
Poteva
avvertire le lacrime pungergli gli occhi, e l'immagine che vide fu confusa dal
tremore liquido che pulsava sulle sue iridi.
Un angelo
illuminato dalla luna.
Questo
vide.
La luce
filtrava dalle grandi vetrate alle sue spalle, e dava una tinta spettrale a
quella pelle pallida segnata da tagli e lividi rossi sangue, al chiaro vestito
stracciato, alla coda felina e alle candide orecchie da coniglio che spuntavano
dalla lunga chioma di morbidi capelli biondi, quasi bianchi in quell'icona di dolore
e morte.
Uno dei
guantini pelosi era macchiato di sangue, e impugnava un coltello impregnato di
un denso liquido rosso. Che gocciolava.
Plic.
Plic. Plic.
Il rumore
delle gocce che s'infrangevano a terra scandiva quell'immagine senza tempo.
Sangue e
lacrime.
"Che
strano. -pensò assurdamente Son Goku in quel momento.- Io non sto
piangendo."
Ma i
grandi occhi azzurri di lei erano spalancati in un'espressione d'orrore, e
tremavano.
L'angelo
della morte piangeva.
***
<<
Il Mondo Angelico richiede aggiornamenti. Vogliono sapere come sta andando la
battaglia. >>
Keiichiro
si sporse verso il compagno, togliendosi le cuffie che lo collegavano alla
radio di comunicazione.
<<
Ryo, hai sentito quello che ti ho detto? >>
Il ragazzo
lo fissò per qualche istante senza rispondere, poi annuì lentamente.
<<
Cosa rispondo? >>
<<
Angeli... >> sussurrò Ryo in un sorriso amaro. << Ci hanno mandati
qui a fare il lavoro sporco e ci hanno dimenticati. Non si sono mai interessati
a ciò che facevamo fino adesso, non si preoccupavano nemmeno di saperci vivi o
morti... >>
<<
Ryo... >>
<<
Oh, ma loro fanno così, non lo sapevi? Selezionano i soggetti che possono
rivelarsi pericolosi per la società angelica, e li spediscono quaggiù, nelle
cosiddette "squadre speciali". Ordinano loro di ammazzare i demoni, e
se ne lavano le mani. Un pensiero in meno. >>
In un
impeto di rabbia, il demone scaraventò a terra la tazza di teh che era sul
tavolo, la guardò frantumarsi a terra guidandola con gli occhi sottili,
rallentando l'immagine nella sua mente, e rimase a specchiarsi nel liquido
avvolto dalla penombra della stanza, illuminato dalle luci metalliche dei
computer in funzione.
<<
Hai dovuto farlo? >> chiese Keiichiro comprensivo.
Ryo
regolarizzò il suo respiro e si passò una mano tra i capelli.
<<
Sì. Ma a quanto pare era già troppo tardi. >>
<<
Non preoccuparti di questo. Penserò io a sviarli. Dirò loro che sta andando
tutto bene. >>
<<
Grazie Keiichiro. >>
Ma non sta andando tutto bene.
Proprio per niente.
<<
Mh. Ti fidi più di un demone assassino che del Regno Angelico, a quanto pare.
>>
<<
Hai forse il coraggio di biasimarmi? >> chiese ironicamente il biondo.
<< E poi non dimenticare che sono un demone anch'io. >>
<<
Non lo dimentico. >> convenne l'altro, tornando a studiare il monitor.
Passarono
dei minuti, densi d'attesa. Poi Ryo parlò.
<<
Mewichigo e Mewmint sono state sconfitte, Mewretasu ha smesso di combattere,
come avevamo previsto. Sono tutte vive comunque. >>
Keiichiro
fissò una delle immagini che venivano proiettate sullo schermo.
La
ingrandì, la studiò, ne cavò fuori ogni dettaglio possibile.
<<
Ryo... credo che invece qui ci sia qualcosa che non è andato come previsto.
>>
Il demone
lo guardò nervoso.
<<
Che diavolo è successo? >>
<<
Credo che Mewberii abbia appena ucciso Cho Hakkai. >>
***
Per la
prima volta da quando riusciva a ricordare, Gojyo non sapeva cosa fare con una
bellissima donna svenuta ai suoi piedi.
Il respiro
sembrava regolare e il cuore batteva, almeno fisicamente.
Si
chiedeva perché anche le creature più terribili, mentre dormivano, parevano
dolci e indifese.
Con un
dito le sfiorò la guancia.
Chissà,
forse anche lei era come lui. Non sapeva amare.
O forse
non ne aveva bisogno.
Riconobbe
i passi pesanti nell'oscurità, che andarono a stanziarsi proprio nel lato
opposto dell'albero a cui era appoggiato.
<<
Ehi fratello, sei pesante come un caprone, lo sai? >>
<<
Beh, almeno io non soffro di nessun tipo d'impotenza. >>
<<
Prego? >>
<<
Guardati. Sei qui, e hai alla tua mercé una delle ragazze più belle che io
abbia mai visto... eppure ti vedo perplesso. La motivazione mi sembra chiara.
>>
<<
Ahah. Molto spiritoso. >>
<<
Non era una battuta. >>
<<
Allora hai capito male. >>
Rimasero
in silenzio, ad assaporare qualche amaro ricordo, che passava, indugiava sui
loro volti, e poi fuggiva.
<<
Perché sei venuto? >>
<<
Non ci crederai mai... >> rise Dokugakuji.
Improvvisamente,
davanti a loro, si stagliò la figura nera del principe.
<<
Come immaginavo, sei venuto per accompagnare il tuo padroncino... >>
disse Gojyo preparandosi a combattere. << Sentiamo, e tu perché saresti
qui? >>
<<
Non ci crederai. >> ripetè Kougaiji in tono glaciale. << Ma sono
venuto a prendere una creatura rarissima, forse unica che mi sono trovato sulla
strada inerme e incosciente. >>
<< E
ora giace ai tuoi piedi. >>
Continua...
Ah,
finalmente sono riuscita a pubblicare il sesto capitolo. Certo, i tempi di
aggiornamento si allungano, ma con essi, anche la trama, che si snoda e matura
nella mia mente.
Sarà un bene?
Questo lo
lascio decidere a voi.
Per quanto
riguarda la storia, ho paura di aver resto Purin e Goku un po' OOC...voi che
dite? E della scena in cui Berii colpisce Hakkai? Ci tengo particolarmente,
volevo renderla bene.
In ogni
caso, la storia sono riuscita solo a complicarla invece che sbrogliarla.
Scusate. U_U
Ora passo
a rispondere alle vostre recensioni!
Killkenny: Come
darti torto? C'è però un motivo se sono arrivate impreparate allo scontro.
Grazie del voto, spero che tu non ti sia dimenticato dell'esistenza di questa
storia!!^^"
Lory 06: Otto, e
ripeto, otto mesi per questo misero capitolo. Mi sento una m****...
Comunque, adesso che il blocco si avvia verso la sua fine e ho ripreso in mano
la storia, spero di non fermarmi più. Spero che nel frattempo tu sia ancora
viva!
Fraise: Sì, sto
cercando di rendere tutti i personaggi nel modo migliore... Purtroppo ho paura
di non esserci riuscita appieno in questo capitolo... Però faccio del mio
meglio...grazie mille per i complimenti, solo per l'attesa che vi ho fatto
subire, non li merito.
Dafne: Dal
prossimo capitolo (credo), il tuo Kou giocherà un ruolo fondamentale! Piccola
anticipazione per farmi perdonare il ritardo^^": Kou sarà combattuto tra
il suo senso di giustizia e la voglia di riavere sua madre...e al centro di
questa scelta ci sarà, probabilmente, proprio la nostra Zakuro!
Kaho_chan: Beh, con
tutte le tue ipotesi, posso dirti che con qualcuna ci hai preso!^^ Sì, come
avevi giustamente intuito, la persona al monitor era Ryo. E ora voglio prendere
in mano anche gli affari del mondo demoniaco, e addentrarmi nei buchi neri di
quel regno!
AyaCere: Già, e
non l'ho ancora abbandonata!! Assolutamente. Ora voglio continuarla. E la scena
che desideri, credo che la vedrai presto realizzata!! Grazie mille anche a te.
Odette: Ecco, e
scusa per l'attesa infinita. M'impiccherò per questo. ç_ç
BEattrice: Grazie
mille!^^ Spero che ti siano piaciuti anche gli altri capitoli.^^
Bene,
ragazzi, vi porgo le mie più sentite scuse.
E per
farmi perdonare, se ci riuscite, vi darò una notizia che forse gradirete:
Le puntate hot stanno per arrivare.
Grazie a
tutti, spero che continuerete a seguirmi.
=kiss=
*Mao chan*