Nella
calda estate, nessuno riusciva a trascorrere tranquillamente la propria
giornata, solo la cara Bunny, sotto una fresca brezza
marina, stava veramente godendo della sua ultima estate di pace, di ingenuità.
Il
sole a picco illuminava i suoi lunghi capelli oro sciolti e
svolazzanti nell’aria. Tutto sembrava perfetto ma
forse qualcosa ancora poteva cambiare
-Usagi attenta che cad…-
Nulla
da fare, la forte voce del suo uomo non poté salvarla da una brutta caduta
nella calda sabbia estiva, tra i sorrisi divertiti di alcuni
bagnanti
-Sei sempre la solita-
Con
il broncio disegnato sulle sue labbra ancora insabbiate si getto nelle braccia
del suo Mamoru, alzò lo
sguardo con occhi traboccanti di lacrime e gli chiese di portarla via,
naturalmente si sarebbe ripresa qualche istante dopo con un bel cono ricoperto
di panna e fragola.
Qualche
ora dopo il caldo solleone era ormai all’apice dei suoi raggi e la dolce
coppia, sdraiata da ormai un po’ di tempo sul lettino decise di fare un bagno decisamente rinfrescante.
–Mamoru, ma tu mi ami?- i capelli bagnati davanti al volto
le impedivano di accompagnare quella domanda con i suoi soliti occhi dolci tanto che il suo fidanzato quasi se ne meravigliò –Ma che
domande sono Usagi! Certo che ti amo mia piccola
testolina buffa-
-Eh
no, oggi proprio non puoi dirmi che sono una testolina
buffa- così dicendo si accarezzo i capelli in modo evidente davanti a lui, i
suoi codini avevano lasciato spazio alla morbidezza dei suoi riflessi dorati
-Hai proprio ragione tesoro, scusa l’abitudine!-
Più
la osservava, e più si accorgeva del gioiello che possedeva tra le mani, la
donna più bella e più importante dell’intero universo era li, davanti a lui e
l’amore che provava in quegl’istanti
l’avrebbero potuto percepire perfino comuni mortali attorno a lui. Era la cosa
più preziosa, più fragile e delicata che ad ogni suo bacio, la paura di
romperla era estremamente grande.
-Mamoru che fai ancora li! Forza andiamo a casa!- perso nei suoi pensieri non si era accorto
che il suo prezioso gioiello si stava allontanando per tornare a riva, con un
breve sorriso la raggiunse, sicuro ormai di ciò che le avrebbe proposto quella
stessa sera a cena
La
notte che si avvicinava rendeva la brezza marina ancora più piacevole. Un
enorme sole rosso accennava ad addormentarsi lasciando
posto ad una luna ancora chiara in cielo. Tutte le famiglie si apprestavano a
smontare tende, chiudere sdraio ed ombrelloni per fuggire ognuna nelle proprie
case per la solita cena familiare mentre una giovane ragazza bionda aspettava
l’arrivo delle ore 7:00. Il suo orologio andava
benissimo e meravigliandosi di se stessa si accorse che le lancette segnavano
le 6:50
-Caspita
10 minuti di anticipo!! Non posso crederci ma cosa mi
succede?- sorridendo tra se e se poggiò una mano alla testa per sorreggerla, la
corsa l’aveva notevolmente affaticata
-chissà
se Minako arriverà puntuale, credo che sia la persona
più sbadata del mondo (logicamente dopo di me) che credo si sia persino
dimenticata dell’appuntamento- farneticando sulle possibili invenzioni future
di Minako al mancato appuntamento, una rosa gialla le
apparve come per incanto al lato del muretto sul quale attendeva con ansia – e
questa?- prima che potesse darsi una spiegazione sul piccolo bocciolo fermo li accanto a lei, una buffa testolina bionda le stava
correndo incontro, le 7 e 10.
-cavoli
Minako! Non posso credere di essere arrivata prima di
te! Ma che fine hai fatto?-
La
bionda ragazza a stento riuscì a pronunciare poche e disconnesse parole – io.. casa..Rei..autobus..-
-Si
si ok! Ora prenditi una cosa
da bere che ci sediamo qui sul lungomare-
La
vista da quel posto era la più bella di tutto il paesino, si intravedevano
navi all’orizzonte, l’acqua cristallina le donava un fascino notevole, e le
rocce emerse creavano una strana barriera costiera che impediva ad alte onde di
infrangere la riva, il mare era sempre calmo come una tavola.
-allora
come va la vita in città? Non vi sarete dimenticate di me?- sorrise
la giovane Usagi sorseggiando un bicchiere di
the freddo al Limone, adorava il limone
-ma che dici! Figurati, anzi senza di te mi
sento quasi persa, nessuna compagna con la quale nulleggiare!- i dolci occhioni della ragazza si fecero grandi e si inumidirono di
goccioloni di false lacrime
-finiscila
Mina! Lo so che non sei poi così dispiaciuta!- una risata le avvolse entrambe,
quanto le mancavano le giornate passate assieme, dall’inizio del mese non era trascorso giorno nel quale entrambe non pensavano alle
proprie amiche, proprio da quel giorno in cui Usagi
aveva deciso di partire assieme al suo Mamoru per
godersi ben 30 giorni di assoluta pace e tranquillità. Il passato ormai era un
turgido ricordo.
-comunque,
tornando a noi beh, Mamoru vorrebbe restate ancora
qualche giorno qui-
-ancora
Usagi! Ma dai non puoi rimandare
ancora la partenza, noi abbiamo bisogno di te, ci manchi molto lo sai. È da più
di un mese che sei sparita- il tono dell’amica cominciava a prendere una lieve
forma accusatoria
-Minako lo sai anche tu, avevo
bisogno di stare un po’ con lui, sola. Siamo stati divisi per troppo tempo tu
capisci che non potevamo restare in città, le tensioni accumulare erano ormai troppe-
-lo
so lo so, la scomparsa, l’avvento di Galaxia e di Seiya non hanno di
certo fatto bene al vostro rapporto, ma vi amate! Un giorno in meno non
cambierà la vita-
-non
la cambierà nemmeno a voi su! –
La
sua amica alla fine cedette –e va bene dai- inutile resistere
a Usagi, è impossibile – bella quella rosa, te l’ha
regalata Mamoru?-
-beh veramente no, l’ho appena trovata…-
Ed eccoci qui!!!!!!!! Nuova avventura per me!
Intanto ringrazio tutti degli ultimi commenti sulle mie prime 2 storie, siete stati magnifici.
Confesso di avere un idea veramente confusa di questa storia, ma un filo conduttore non preoccupatevi che c’è! Beh ora sono nelle vostre mani..azzardate le vostre conclusioni sono curiosa di sapere cosa vi ha stimolato la mia mente malata..a presto col nuovo capitolo! (all’incirca tra 1 settimana e mezza)