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Autore: csgiovanna    06/11/2012    6 recensioni
Un piccolo viaggio nelle cinque stagioni di The Mentalist attraverso alcuni Missing Moment degli episodi che mi hanno maggiormente colpito... I protagonisti, sono ovviamente Jane e Lisbon.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Patrick Jane, Teresa Lisbon, Un po' tutti | Coppie: Jane/Lisbon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi con un nuovo capitolo! Ringrazio di cuore tutte le persone che hanno recensito e mi hanno anche dato qualche utile suggerimento per i prossimi capitoli, siete una carica di entusiasmo ragazze! Cmq in questo capitolo, sempre ambientato nella seconda stagione, incontriamo un altro personaggio che ho amato e che mi manca davvero molto. Madeline Hightower. Si proprio lei!! Più che di veri Missing Moment sono alcune riflessioni su Jane e Lisbon. Spero vi piaccia.

 




Madeline Hightower era una donna determinata, forte ed integerrima. Lo era sempre stata e ora più che mai sapeva che queste qualità le sarebbero tornate utili per l'incarico di assoluto prestigio e responsabilità che le era stato affidato. Essere a capo di un Bureau era un traguardo che poche donne potevano dire di aver raggiunto e questo la riempiva di orgoglio. Essere il leader del CBI dove lavorava il famoso e temutissimo Patrick Jane, invece la preoccupava: quell'uomo era una bomba pronta ad esplodere. Aveva consultato il suo fascicolo e letto le centinaia di denunce arrivare al CBI negli ultimi sei anni ed era ben consapevole dei rischi, oltre che dei vantaggi, di lavorare con quell'uomo. Aveva anche letto il rapporto del suo predecessore, Virgil Minelli, per arrivare preparata e trovare la chiave giusta per impostare il suo rapporto con il consulente.
Un uomo affascinante, intelligente ed estremamente complicato Jane, ma era pur sempre un essere umano con i suoi punti deboli, come tutti gli altri. Anche se ostentava indifferenza, sfacciataggine e menefreghismo verso i colleghi e il bureau, lei era riuscita ad andare oltre quella maschera e a scoprire la verità. Il suo punto debole aveva un nome e un cognome: Teresa Lisbon.
Ecco perché aveva deciso di colpire lei e non il biondo ed impertinente consulente, di mettere sul bordo la donna, invece di scontrarsi con lui. Per quanto disperatamente Jane volesse rimanere solo ed isolato per punirsi per quello che, a suo dire, aveva fatto alla sua famiglia, inevitabilmente aveva creato un legame con Lisbon. Lei era in qualche modo in connessione con lui e riusciva, almeno in parte, a tenerlo a freno. Madeleine rabbrividì al solo pensiero di cosa sarebbe potuto succedere se non ci fosse stata la bruna al comando del team.
Le piaceva l'agente Lisbon, non solo per solidarietà femminile, ma soprattutto perché rivedeva in lei un po' sé stessa. La medesima onestà, intelligenza e forza, con una nota di generosità e dedizione per gli altri che, forse, a lei mancava. Le era costato molto interagire con lei in maniera così dura, ma era l'unico modo che aveva per mettere in chiaro le cose con Patrick Jane. Si augurava che le sole, e neanche troppo velate, minacce di rivalersi su Teresa sarebbero servite a limitare le stravaganti azioni di quel soggetto e le inevitabili conseguenze per il CBI, ma temeva che prima o poi l'agente Lisbon sarebbe finita nei guai per colpa del suo partner.
In sei anni quell'uomo aveva davvero superato il segno troppe volte, mettendo lui stesso, Teresa e il team in situazioni davvero pericolose e, spesso, al limite della legalità. Eppure l'agente gli era sempre rimasta al fianco. Una testimonianza di amicizia davvero notevole.
Voci di corridoio insinuavano che, dietro a questa fedeltà ci fosse qualcosa di diverso e che tra i due ci fosse addirittura una relazione amorosa. Madeleine ne dubitava visto il passato di Jane, ora però, mentre raggiungeva l'ascensore per lasciare il CBI, notando il biondo comodamente sdraiato sul divano dell'ufficio di Lisbon intento a chiacchierare amabilmente con la collega, quelle voci le sembrarono improvvisamente concrete e non più stupide insinuazioni. I due non stavano facendo nulla di compromettente, in realtà, ma l'atmosfera di assoluta intimità e complicità era palpabile.
Entrò nell'ufficio, guardò di sbieco il consulente che rispose con un lieve sorriso.
«Comodo?» chiese con una nota vagamente sarcastica nella voce.
«Quasi, sì.» rispose lui senza cambiare posizione e sostenendo il suo sguardo.
La donna roteò gli occhi e guardò Teresa, seduta alla scrivania.
«Riguardo gli agenti Rigsby e Van Pelt – aggiunse avvicinandosi alla bruna e appoggiando la  ventiquattrore sulla sedia – hanno una relazione amorosa.»
Lisbon la guardò fingendosi stupita.
«Cosa? Voglio dire... –  balbettò confusa – Amorosa?» disse poi cercando con lo sguardo il sostegno di Jane che invece tacque.
«È un agente troppo bravo per non saperlo – continuò Hightower – e visto che non ha fatto niente dovrò prendere provvedimenti io.»
Teresa si limitò ad annuire.
«Volevo solo farglielo sapere prima. –  concluse la donna con un'espressione soddisfatta – Buona notte.» e uscì dall'ufficio.
«Buona notte.» rispose Teresa con tono dimesso.
La donna abbassò la testa preoccupata per l'ennesima pessima figura che temeva di aver fatto con il suo nuovo capo, poi guardò Jane.
L'uomo si era alzato dal divano e la stava guardando con un'espressione divertita.
«È brava.» commentò.
  

***

  
Qualche settimana dopo aver cominciato il suo incarico al CBI e aver messo in chiaro con Jane le nuove regole del gioco, i timori sulla precarietà della carriera di Teresa Lisbon si erano palesati. Sapeva che sarebbe successo prima o poi, era solo questione di tempo, il consulente doveva fare a modo suo, fregandosene della legge così aveva agito sconsideratamente e chi aveva pagato era stata Lisbon. Aveva dovuto sospenderla per colpa del comportamento infantile e fuori dalle regole del consulente.
Jane non l'aveva presa molto bene, doveva ammetterlo, e questo era positivo dal suo punto di vista. Doveva capire che lei faceva sul serio e la musica era davvero cambiata, che azioni come quelle non sarebbero più state tollerate. Fortunatamente per Teresa, il caso si era concluso nel migliore dei modi e lei aveva riavuto il suo posto senza conseguenze. Doveva ammettere che Jane aveva cercato in tutti i modi di aiutarla.
Madeleine sorrise tra sé. Quell'uomo era davvero un egocentrico, testardo e saccente rompiscatole, ma a suo modo quando teneva ad una persona era in grado di fare qualsiasi cosa.
Ricordò il breve confronto che aveva avuto con lui poco tempo dopo il suo arrivo, riguardo a come lei trattava Teresa. Era stato molto protettivo, per quanto potesse esserlo un uomo che cercava di tenere chiunque lontano da sé, e quasi tenero nella sua ammissione.
«Passiamo un sacco di tempo assieme. –  aveva detto –  E quando lei è infelice... io sono meno felice.»
Una piccola ed involontaria ammissione del sentimento di amicizia ed affetto che lo legava alla donna, ma che poi il consulente aveva voluto subito ridimensionare, forse spaventato dal significato reale che quella frase nascondeva.
«È nella natura umana.» aveva detto.
Hightower aveva annuito, anche se dentro di sé sorrideva divertita. Si sentiva orgogliosa di sé per aver saputo leggere il famoso Patrick Jane. La cosa le dava un'immensa soddisfazione. Sapeva che dietro quella apparente superficialità e strafottenza si nascondeva ben altro e che lei aveva appena grattato via la superficie di quella maschera, ma era in qualche modo felice che Jane non fosse quel bastardo che voleva dare a vedere e provasse ancora dei sentimenti per qualcuno. Magari di semplice amicizia ed affetto o forse l'embrione di qualcosa di più profondo. Quell'uomo aveva sofferto a sufficienza e meritava di ricominciare a vivere.
Sospirò, non si stava augurando che i due iniziassero una relazione, ma sperava che grazie all'affetto per un'altra persona, Patrick ricominciasse ad aprirsi agli altri e magari ad amare. Era un percorso lungo probabilmente e poteva solo immaginare il dolore, la perdita e il senso di colpa che doveva provare ogni giorno. Non c'erano, in realtà, regole specifiche nel CBI che vietassero le relazioni tra agenti e consulenti, ma un coinvolgimento emotivo tra Lisbon e Jane, aldilà dell'amicizia, poteva essere un problema, che non aveva alcuna voglia di affrontare. Si augurò di non dover intervenire come aveva dovuto fare per Rigsby e Van Pelt.

   
 
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