Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
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Autore: Hyrim    06/11/2012    6 recensioni
Una raccolta di molte CreepyPasta conosciute, rielaborate una per una e ripopolate da i personaggi di Hetalia. Fossi in voi non le leggerei da soli... o al buio.
Attenzione: qualunque suono percepiate restate calmi, non urlate ma soprattutto NON guardate... dietro di voi!
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Più si abita a nord più si rischiano inverni molto freddi, è risaputo da sempre.
Questo però non aveva fermato il giovane Lituania, deciso a vivere in quel luogo gelido e isolato dal mondo.
Non sapeva come mai, ma gli dava un senso di tranquillità è pace.
Ne era così innamorato da montarsi - al contrario di tutti i consigli e le norme - una portafinestra in vetro che dava sul suo giardino innevato, di fronte al bosco di abeti.
Ovviamente aveva fatto le cose per bene.
Aveva impiantato un doppiovetro termico e isolato tutto il resto, impedendo al freddo di entrare anche così, di fatti in casa era sempre presente un piacevole tepore.
Fu proprio in quel tepore che Toris si svegliò quella mattina, leggermente scosso da quello che a parer suo doveva essere stato soltanto uno stupido incubo.
In quegli ultimi giorni girava la notizia di un uomo che, credendo a gli ultimi resoconti delle pochi testimoni terrorizzati, doveva essere uno psicopatico assassino a piede libero.
Una notizia come un'altra, non dovrebbe turbare poi così troppo se non fosse che... 
Se ne stava tranquillamente tornando a casa una sera con della legna in mano, quando distratto da strani suoni decise di andare a controllare.
ciò che trovò fu raccapricciante.
Un uomo (o quel che ne restava) era a terra, il corpo completamente semi-distrutto, il cranio completamente spappolato.
La neve tutta intorno era dipinta di rosso, e l'odore del sangue quasi soffocava.
Istintivamente, Toris si era portato una mano a tapparsi la bocca per non vomitare, lasciando cadere a terra tutta la legna che aveva raccolto.
Il rumore di questa aveva attirato l'attenzione dell'unico essere ancora vivo lì presente oltre a lui.
Era alto, biondo e con gli occhi viola. 
Aveva mezzo viso coperto da una pesante sciarpa rosa ed era completamente ricoperto di sangue.
Lituania aveva fatto qualche passo indietro, in preda al terrore, ed era scappato via il più veloce possibile... ma non abbastanza veloce da non sentire quella frase.
 
" Sto venendo a prendere anche te. "
 
Aveva sognato di nuovo quella volta. 
Diverse volte aveva ripetuto lo stesso incubo da quell'orribile incontro, mentre i giornali non facevano altro che parlare di questo misterioso nuovo maniaco omicida.
Il ragazzo dai capelli castani si alzò sbadigliando e passandosi una mano sul viso.
Si alzò, ripetendosi di aver fatto lo stesso stupido sogno.
La mattinata proseguì tranquilla.
Colazione, pulizie, posta, ed infine il giornale.
Giornale con le solite notizie, tranne forse qualcosa di nuovo... una foto.
 
"Avvistato il folle omicida che sta terrorizzando la regione.
Attenzione: in caso di avvistamento avvisare immediatamente le forze dell'ordine.
Per quanto ne sappiamo fino ad ora il criminale è biondo e al momento dell'ultimo avvistamento indossava una pesante sciarpa rosa"
 
Lituania passò lo sguardo sulla foto... e si gelò.
Era lui.
Era lui ed era stato visto in una zona vicina.
Sapeva cosa cercava. Gli era stata fatta una promessa.
Corse immediatamente a bloccare tutte le porte.
Per ultima era il turno della grande portafinestra.
prese la chiave, la chiuse... e poi lo vide.
Il cuore gli saltò un battito o due quando posò gli occhi su quella figura insanguinata in piedi nel bel mezzo del suo giardino.
Lo fissava. Un ghigno inquietante gli strappava a metà il volto. 
La lunga sciarpa rosa era intrisa di rosso, e reggeva in mano un rubinetto che grondava di sangue.
Immediatamente il ragazzo fece diversi passi indietro, terrorizzato.
Negli ultimi respiri della sua vita, si accorse con orrore di una cosa.
Le gocce di sangue che colavano dal rubinetto non avevano sporcato la neve sotto di esso.
Ovviamente no.


... Quello era il riflesso.








  
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