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Autore: usemeholly    06/11/2012    4 recensioni
Skye prese fiato e iniziò a parlare, un sorriso gioioso apparve sul suo volto. – indovinate chi torna qui dall’ Europa! –
Il più grande, che non aveva parlato per tutto il tempo e si era limitato a guardare gli altri tre, sussultò incredulo.
Incontrò gli occhi scuri del suo migliore amico, ingranditi per lo stupore e forse anche per la paura.
- Jennifer – sussurrò Tom tremando
Enjoy it (?)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mark Hoppus, Scott Raynor, Tom DeLonge
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"C'è una ragione per cui io e Tom ci siamo incontrati, sai? Siamo più o meno lo stesso ragazzo in due corpi differenti. Io e Tom abbiamo attraversato tutto insieme. Dormivamo nello stesso furgoncino, abbiamo dormito sui pavimenti di altra gente insieme. Ci siamo stati sempre, sin dal primo giorno, ne abbiamo passate di tutte. Lui è il mio migliore amico, e sono sicuro che lo sarà per sempre, sai? E' la prima persona a cui penso.. quando succede qualcosa è la prima persona che voglio chiamare per raccontargli tutto.. vorremmo solo ridere forte. Abbiamo fatto le cose più stupide e, quando sarò vecchio, penserò a tutte le cose che ho passato e ricorderò quanto forte abbiamo riso."  
Mark Hoppus




" Nightmare"

Jennifer si guardò intorno. Non era più nel suo letto insieme a Blake, ma in un lungo e  buio corridoio. Capì dov’era già prima che una figura comparisse nel suo campo visivo.
Era un ragazzino, non aveva più di sedici anni. Aveva corti capelli castani ed  era decisamente alto per la sua età.

 - Tom - sussurrò Jennifer smarrita.
Il ragazzo fece alcuni passi avanti e si fermò davanti alla mora. 
- Jen, mi stai evitando? – chiese con una nota di fastidio nella voce.

La ragazza boccheggiò, non sapendo cosa dire.
-io…-
- cos’è successo? Perché mi eviti? Perché non mi parli più? Dio,Jen. Io non ce la faccio più. Che cosa ti sta succedendo? – domandò Tom, alzando il tono di voce.
Jennifer notò un luccichio negli occhi del ragazzo e parlare le risultò ancora più difficile.
- Tom, io non ti amo più- disse, trattenendo a stento le lacrime.
Ogni parola pronunciata le  graffiava la gola ed era come una pugnalata in pieno petto.
Tom sentì chiaramente il suo cuore perdere un battito, ascoltando  quelle parole. Non poteva crederci…
Perché la sua Jen gli stava facendo questo? Cosa aveva fatto di male? Dove aveva sbagliato?
Jennifer vide gli occhi del ragazzo riempirsi di lacrime e lesse tutta la frustrazione, l’odio e la rabbia nei suoi confronti.
Il ragazzo si girò e Jen ebbe l’impulso di chiamarlo, di dirgli di non andare, di non lasciarla; ma sapeva che, ormai, non poteva fare più niente.



Jennifer si svegliò in lacrime e cominciò a singhiozzare.
- Jen, va tutto bene.Era solo un incubo – la rassicurò il ragazzo, abbracciandola per fermare i sussulti .
- Blake – sussurrò, singhiozzando – promettimi che non mi lascerai –
- te lo prometto – disse stringendola a sé.
 
 
 
- Tom. Tom,cazzo svegliati –
Il biondo aprì gli occhi lentamente e fece fatica a mettere a fuoco ciò che lo circondava. La testa gli scoppiava e la voce di Mark rimbombava nella sua testa dolorante.
Aprì di scatto gli occhi e la prima cosa che vide fu l’amico che ricambiava lo sguardo preoccupato.
- Hoppus sono sveglio. Che cazzo c’è? – chiese scontroso. No, non era uno dei suoi risvegli migliori.
L’amico  gli indicò l’orologio.
- cazzo, siamo in ritardo – imprecò e  notò che sia lui che l’amico indossavano solamente i boxer.
Si vestirono in fretta e furia e, senza nemmeno sapere dov’erano, corsero in direzione del campus.
Dieci minuti e molte parolacce dopo erano davanti alla scuola e cercavano con lo sguardo il gruppo di amici.
- eccoli là – disse Tom, indicando col braccio Scott.
- bene, guarda chi si rivede – disse Skye, acida, appena vide arrivare i ragazzi – DeLonge. Oh, c’è anche Hoppus –
Entrambi i ragazzi guardarono straniti l’amica.
- ha avuto un brutto risveglio – spiegò Scott, dando una gomitata alla bionda.
La ragazzo fulminò tutti con lo sguardo e si allontanò a grandi passi. Mark guardò basito l’amica andarsene. Guardò di sfuggita anche Jennifer che non sembrava avesse una bella cera.
Cosa diavolo prende a tutti,oggi?  Si domandò il ragazzo.
Senza nemmeno pensarci corse in direzione dell’amica e le agguantò un braccio per farla girare.
- si può sapere cosa ti prende oggi? – domandò Mark, specchiandosi negli occhi azzurri della ragazza.
 Si allontanò di poco, lasciandole il braccio, e la osservò meglio. Non aveva nulla di strano dal solito. Aveva gli stessi capelli biondi che, il ragazzo sapeva per esperienza, profumavano di vaniglia. Aveva gli stessi tratti dolci da bambina troppo cresciuta, la stessa carnagione pallida, come se fosse fatta di ghiaccio. Era sempre la solita Skye, la solita ragazza che faceva girare la testa ai ragazzi senza nemmeno accorgersene. La stessa ragazza  nerd che passava pomeriggi interi con lui a vedere ‘Star wars’. Era sempre la stessa. Solo una cosa non andava. I suoi occhi. Non erano di quel azzurro limpido come il cielo; erano più scuri, come il mare in tempesta.
- vuoi davvero sapere cosa mi prende Mark?! È che sono stanca! Stanca di vedere Scott ubriacarsi ogni sera. Stanca di vedere te e Tom passare da un letto all’altro. Stanca di dover sentire in classe i commenti delle oche su quanto tu sia fottutamente bravo a letto. Sono stanca di tutti – sibilò rabbiosa.
Mark fissò la ragazza, non sapendo cosa dire. Non si era mai accorto di tutto il peso che gravava sulle spalle della ragazzina. Non si era mai accorta di quanto stesse male, senza darlo a vedere. Il cuore gli si strinse in una morsa. Sentì una fitta allo stomaco nel vedere Skye. Vederla davvero. Non vedere solo la ragazza determinata e combattiva, ma anche la ragazza fragile,bisognosa d’aiuto, che, da sola, cerca di salvare tutti.
Lentamente si avvicinò a Skye e l’avvolse delicatamente in un abbraccio, quasi avesse paura di romperla. E forse era proprio così, visto che sembrava pronta a rompersi da un momento all’altro sotto lo sguardo del ragazzo. Ma lui non l’avrebbe permesso. Avrebbe cercato di salvarla, di aiutarla a non cadere. E ce l’avrebbero fatta, Mark ne era sicuro.
 
Jen guardò annoiata la professoressa di biologia che spiegava un qualche argomento, che a lei non interessava minimamente.
- ehi-
Una gomitata le arrivò dal ragazzo affianco a lei.
- cosa c’è Mark? – chiese passando una mano sul viso stanco.
- stai bene? – domandò preoccupato l’amico
Jennifer annuì debolmente. Mark sospirò sapendo bene che la ragazza mentiva. Lei lo notò e cercò di non troncare il discorso.
- Heezy, dove siete stati tu e Tom ieri sera? – chiese fingendosi disinteressata.
Il ragazzo sembrò pensarci su – in realtà non ne ho idea. Io mi sono svegliando in mutande sul pavimento di una casa e vicino a me c’era Tom. –
Si fermò un attimo e poi con un sorriso malizioso chiese – e tu? Ieri tu e Blake siete spariti…-
Jennifer per poco non si strozzò con la sua stessa saliva, ma non rispose. Non sapeva se mentire a Mark oppure no. Gli occhi ghiacciati del ragazzo erano puntati su di lei e la mettevano a disagio. Sapeva per esperienza che quegli occhi erano capaci di capire al volo quando mentiva.
- si – sussurrò.
- perché volevi tenermelo nascosto? – domandò a bruciapelo.
Jen distolse lo  sguardo e non rispose.
Il ragazzo sospirò.
- non volevi tenerlo nascosto a me, vero? –
Ancora silenzio.
- senti Jen, puoi stare tranquilla. Puoi vivere la tua vita con chi vuoi, lui sta bene –
La ragazza pensò di negare, ma alla fine annuì.
- brava. Tu lo sai che ci sarò sempre! –
Jennifer annuì e lo strinse forte. – grazie Hoppus. –
Dopo quella breve conversazione non ci furono più discussioni su  quell’argomento. Mark sperava di aver fatto la cosa giusta.
 
 
Skye si trovava nella mensa insieme a tutti gli altri. Guardava disgustata il suo vassoio e lo punzecchiava pensando a cosa ci fosse nel purè al posto delle patate.
- ehi Skye, sei ancora con noi? Oppure gli alieni di Tom ti hanno rapito il cervello?- chiese Scott, ridacchiando.
- EHI – esclamò Tom, risentito perché l’amico aveva offeso i suoi preziosi alieni.
 - si, ci sono. Niente alieni. Stavo solo pensando a cosa fare oggi pomeriggio…-
- vieni alle prove! – propose Mark sorridendole.
 Skye cercò di controllarsi, ma era parecchio difficile mantenere la calma quando Mark Hoppus ti sorrideva in quel modo.
- o-ok- disse cercando di non far tremare la voce.
Dio, era un’idiota.
- vieni anche tu Jen? – domandò Scott, attirando l’attenzione di Jennifer che stava lanciando del cibo addosso a Tom, che ricambiava divertito e ancora un po’ arrabbiato per la storia degli alieni. Mai toccare Tom e i suoi alieni pensò divertita Skye.
- avete ancora la band? – chiese meravigliata Jen, guardando i ragazzi.
- ovvio – disse Tom. Oltre agli alieni, la cosa per cui era più orgoglioso era la band formata con i sue due migliori amici.
- certo che  vengo a vedervi provare! Posso chiamare anche Blake? Avevamo un appuntamento e…-
- ma certo! – approvò Scott  con disappunto di Tom e preoccupazione di Mark.
Alla fine della mensa Skye era riuscita a ingurgitare il suo purè senza vomitare e Tom non era di buon umore. Decisamente.
I ragazzi si avviarono nell’aula musica, dove avevano il permesso di provare, e a loro si aggiunse anche Blake. Jennifer si avvicinò al ragazzo e gli circondò il collo con le braccia. Sentì il suo stomaco contorcersi anche prima che le labbra del ragazzo sfiorassero le sue. Ma c’era qualcosa che non andava. Sentiva che c’era qualcosa di sbagliato. Staccò le labbra da quelle del ragazzo e lo guardò confuso.
La sensazione era sparita. Si staccò totalmente dal fidanzato e si guardò intorno. Mark e Tom erano scomparsi.
- dove sono andati? – chiese agli altri due.
-  ad accordare gli strumenti – spiegò Scott.
La ragazza annuì e seguì gli altri nell’aula musica.
 Scott si posizionò alla batteria, Mark alla sua destra e Tom alla sinistra.
- dai, fateci sentire come suonate – li esortò Blake, cercando di essere amichevole.
I ragazzi annuirono quasi all’unisono e iniziarono.
Sono forti pensò Jennifer, mentre Skye non riusciva a togliere lo sguardo da Mark.
Il ragazzo aveva gli occhi socchiusi e le mani che volavano sul basso. Era perfetto, secondo Skye.
- siete fantastici – disse Jen una volta che i ragazzi ebbero terminato.
- beh, grazie. Siamo stati ingaggiati anche per la festa di Natale – disse Scott.
- non me l’avevi detto! – protestò Skye, dando un pugno scherzoso sul braccio di Mark.
Tutti risero. Erano felici insieme e, questa volta, Jennifer sperò che lo sarebbero stati davvero.














Angolo dell'autrice: Hola (?)
Io dovrei spiegare questa schifezza di capitolo in qualche modo, ma in realtà non c'è una spiegazione.
Il capitolo è stato un vero e proprio parto e non è uscito nemmeno come lo volevo. 
Ho provato a cambiarlo diverse volte, ma questa è decisamente la versione migliore. Sono dispiaciuta per voi.LOL.
Spero di aggiornare presto, anche se non ne sono molto sicura, ahahahha. No, okay.
Ringrazio le tre recensioni per lo scorso capitolo *-*  e mi dispiace, ma non ho proprio il tempo per rispondere. Sappiate solo che mi sono commossa quando le ho lette; sputtanamento mode: on.
Bene, ci vediamo al prossimo capitolo!
Usemeholly

 

  
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