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Autore: No_H8    06/11/2012    1 recensioni
-Boo…-
La voce limpida di Harry riempì di nuovo la stanza,leggera e vellutata,come la prima volta che l’aveva udita.
-Che c’è Harry?- gli chiese Louis,cercando di apparire calmo.
Si coprì meglio con la coperta e attese che il riccio parlasse,assaporando avidamente ogni suo respiro.
-Tu mi vuoi bene?-
-----------
Due ragazzi.
Un amore impossibile.
La convinzione di poter sfidare le barriere che la società aveva loro imposto!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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We are the perfect dream
Come true
And I can promise you
That I hear a silly love
Song in my heart


Era passata quasi una settimana da quel giorno e nessuno aveva più riparlato della festa.
Quella sera gli altri membri della band e tutti i partecipanti all'evento li avevano visti tornare insieme,mano nella mano,Harry qualche passo avanti a Louis,la sua camminata sbilenca a bilanciare perfettamente quella dell'amico. 
Non sorridevano e i loro sguardi seguivano traiettorie differenti,ma era come se i loro corpi fluissero in continuità l'uno nell'altro,attraverso le dita intrecciate.
Avevano un'espressione spaesata,come se fossero appena tornati da un posto lontano,che conoscevano solo loro.
Arrivati davanti alla pista da ballo si erano divisi a fatica,come se nessuno dei due in realtà lo volesse: Louis si era diretto verso Eleanor,che ancora un pò frastornata,gli aveva chiesto: -Dove sei stato?-
Mentre Harry era andato a sedersi poco distante da lui,al fianco di Ed Sheeran che,con uno sguardo compiaciuto aveva esclamato: -Ben fatto amico!- 
Nessuno,nemmeno Harry e Louis,ricordava qualcosa di quella sera,a parte qualche piccolo particolare estremamente ininfluente.
Il riccio sapeva solo che il mattino dopo si era svegliato con un sapore nuovo e incredibilmente travolgente sulle labbra.
Non ricordava di aver mai sentito un sapore simile in tutta la sua breve vita da 18enne,ma comunque non gli aveva dato peso più di tanto.
In fondo chissà con quante ragazze doveva aver limonato la sera prima!
Eppure quel sapore gli era rimasto impresso in mente,fondendosi con una parola,"Geloso",che non ricordava bene a cosa fosse riferita.
Non ne aveva mai parlato con Louis,ne tantomeno era entrato nell'argomento con gli altri ragazzi,ma ogni tanto gli capitava distrattamente di pensarci,per lo più quand'era solo,di notte,quando il silenzio si faceva troppo forte.
Anche quella mattina,per una pura serie di coincidenze se ne ricordò,mentre il suo sguardo affogava nella tazza colma di caffè fumante.
Cercò di far mente locale a quella sera,ripercorrendo passo dopo passo i suoi movimenti,ma l'unica cosa che riuscì a ricordare furono i lineamenti perfetti di Louis,messi in risalto dalle luci stroboscopiche.
E,con rassegnazione,fu costretto ad ammettere a se stesso quanto fosse dannatamente bello il suo migliore amico.
Si,Louis era incredibilmente perfetto,quella mattina come sempre,con quei capelli scompigliati,arruffati in avanti sulla fronte,il pigiama a righe stropicciato e le parole ancora impastate dal sonno.
-Harry? Mi stai ascoltando?- 
La voce di Louis echeggiò improvvisa nella stanza ed Harry sobbalzò,facendo cadere a terra la scatola colma di biscotti.
-Eh.. Sisi- disse frettolosamente,chinandosi a raccoglierla.
Louis rise davanti all' impacciatezza del riccio,poi,con una mossa veloce,si precipitò nell'atrio,dove il telefono aveva iniziato a suonare con un trillo alquanto irritante. 
Harry scosse la testa,come a voler cancellare l'immagine di Louis dalla sua mente,poi,dopo aver riposto al proprio posto la sua tazza,si avvicinò alla porta,per poter udire la conversazione di Louis.
-Pronto?!- esclamò quest'ultimo con voce più squillante del solito.
Passarono alcuni minuti,in cui Louis fu occupato ad interloquire con la persona dall'altra parte del telefono,ma Harry non capì realmente di cosa stessero parlando.
Poi Louis attaccò la chiamata ed il riccio,con una rapidità di cui lui stesso si stupì, uscì dalla cucina e gli fu accanto.
-Chi era?- gli chiese precedendo qualsiasi sua domanda.
Il ragazzi gli sorrise per una frazione di secondo,poi rispose ad alta voce,in modo che anche gli altri potessero sentirlo dal piano di sopra: -Lou deve andare a uno stage e non sa a chi lasciare la piccola Lux,voi...-
Ma non riuscì a concludere la frase che Niall corse giù dalle scale ad una velocità impressionate.
-Ragazzi scusatemi,ma ho un intervista tra 10 minuti..- biascicò afferrando al volo la sua giacca e la prima Brioche che trovò sul tavolo.
-Scusatemi- ripeté un ultima volta e,prima che Harry potesse davvero rendersene conto,fu fuori dall'appartamento.
Louis si girò allora verso le scale,dove Liam e Zayn stavano confabulando in gran segreto,ed ebbe l'impressione che loro sapessero cose che a lui erano sfuggite.
-Ragazzi,voi..- provò a dire,ma nuovamente la frase fu interrotta.
-Non guardare me!- disse Liam bevendo d'un sorso il suo the caldo -Danielle mi ha incastrato con una giornata di shopping!- continuò,ma la sua espressione non sembrava dispiaciuta.
-Stessa cosa!- lo appoggiò Zayn con un sorrisetto che Harry non sapé definire.
In pochi minuti i due ragazzi scomparvero dietro la grande porta del loro appartamento lasciano Harry e Louis soli,come succedeva forse troppo spesso in quei giorni.
Louis si girò verso Harry e lo guardò con un aria supplicante,senza dire niente,perché sapeva che con lui non aveva bisogno di parlare.
-Resto io.- sorrise il riccio accompagnando l'affermazione con un gesto del capo,che gli fece finire tutti capelli arruffati sul viso.
-Sembri un barboncino,Styles- rise Louis,ma appena Harry cercò i suoi occhi abbassò immediatamente lo sguardo dicendo:-Muoviamoci,Lux sta per arrivare!-


 

-Ma chi é questa bella bambina?!- chiese Harry con una voce che a suo parere lo faceva sembrare un po' rincoglionito,sollevando Baby Lux e facendola girare.
Lux rideva e lui non poteva far a meno di fare lo stesso.
Amava quella bambina,sapeva renderlo sereno.
Aveva un debole per lei e Louis se ne accorgeva sempre di più ogni secondo che li guardava.
Se ne stava seduto sul bordo del letto ad osservare Lux ed Harry che ridevano,distesi sul pavimento di camera sua.
I giocattoli erano sparpagliati ovunque ed a terra c'erano anche i cubi con le lettere che si usano per insegnare a leggere ai bambini.
Non che a Lux servissero tanto,in fondo aveva solo un anno,ma Louis aveva trovato in un baule quelli vecchi di Daisy e Phoebe e aveva deciso di regalarglieli per quando fosse stata più grande.
-Lux- lesse Harry seguendo la sequenza dei mattoncini che aveva disposto.
-Lux- ripeté la bambina barcollando verso di lui.
Il riccio si mise a sedere,poi aprì le braccia,lasciando che la piccola sprofondasse nel suo caldo abbraccio.
-Brava!- le sussurrò all'orecchio,rempiendogli le guanciotte tonde di baci.
Poi spostò di nuovo l'ordine dei cubi,mentre la bimba si accomodava meglio tra le sue braccia.
-Louis.- lesse questa volta il riccio,rivolgendo a Louis uno sguardo tenero,quasi infantile,che lo fece sorridere.
-Louis- disse la bambina battendo le mani e ridendo allo stesso tempo.
Harry le accarezzò i capelli e le baciò il capo,stringendola di più a se.
Era la dolcezza in persona Harry Styles e Louis era convinto che chiunque lo considerasse solo uno strafottente pervertito non ci avesse capito proprio niente.
Ogni piccolo gesto,ogni sorriso sprizzava dolcezza ed un immensa voglia di vivere.
Quel sorriso radioso che gli disegnava due piccole fossette ai lati della bocca e ne assottigliava le labbra a tal punto da sembrare incise con una punta affilata.
Quel sorriso di cui lui si era innamorato,fin dal primo momento.
-Louis,che dici,avrà fame?- chiese Harry spostando rapidamente lo sguardo dalla bambina che teneva in braccio al suo migliore amico.
Louis scosse leggermente la testa,poi sorrise.
-Lascia fare a me.- disse solo,alzandosi e prendendo la bambina dalle braccia di Harry.
La piccola gli gettò le braccia al collo,poi gli baciò una guancia,un pò intimidita.
-Rimetto a posto i giochi e scendo- disse Harry alzandosi da terra e battendo una pacca sulla spalla all'amico.


 

-Arriva l'areoplanino...-
Harry scese le scale in silenzio,ascoltando la voce di Louis che,in cucina,provava a dar da mangiare a Lux.
-Apri la bocca!- 
Il riccio si affacciò alla porta e trattenne il respiro,per udire meglio la voce limpida dell'amico.
L'immagine che si trovò davanti gli fece tremare il cuore.
Lux era seduta sul seggiolone,al collo portava un bavaglino su cui era ritratta una carota stilizzata,e Louis,davanti a lei,faceva volare in aria il cucchiaio come fosse stato un aeroplano.
-Brava la mia piccola!- disse pizzicandogli una guancia dopo che la bimba ebbe mangiato anche l'ultimo cucchiaio di pappa.
Harry socchiuse la porta e in un attimo gli fu alle spalle.
Non ebbe neanché il tempo di rendersi conto di ciò che stava per fare; lo fece e basta,senza pensare alle conseguenze.
-Sarai un bravissimo papà,Louis..- gli sussurrò all'orecchio chinandosi verso di lui e Louis ebbe l'impressione che la sua voce sembrasse più roca e sensuale del solito.
A quelle parole il ragazzo con la maglietta a righe rimase spaesato,senza riuscire a muoversi o a parlare.
Non appena sentì la mano di Harry posarsi sulla sua spalla,accarezzandola piano,lasciò scivolare il cucchiaio nel piattino,davanti agli occhi curiosi della piccola.
-H-Harry...- riuscì solo a dire,voltandosi lentamente verso di lui.
-E chi vuoi che sia!?- rise il riccio che sembrava aver improvvisamente perso il suo fare da seduttore.
Louis lo seguì con lo sguardo,mentre prendeva Lux dal seggiolone e la baciava sulla guancia.
-Vado a metterla a letto- disse facendogli l'occhiolino e Louis sentì il cuore finirgli nello stomaco per la seconda volta in pochi minuti.
Non parlò,ma annuì soltanto,alzandosi per mettere apposto le stoviglie.
-Ti raggiungo appena ho finito- disse senza voltarsi,sentendo il respiro di Harry troppo vicino.
Il riccio scompigliò i capelli della bambina con il palmo della mano,poi uscì dalla stanza,lasciando Louis solo con i suoi pensieri.
E Louis di pensare proprio non ne aveva voglia.
Era stufo di aspettare,non ce la faceva più.
E l'idea che per quanto ci provasse il suo sogno non si sarebbe mai realizzato lo faceva stare ancora peggio.
Voleva provare,buttarsi,anche farsi male se era necessario,ma era cosciente del rischio che stava correndo.
La posta in gioco era alta,troppo.
Con poche semplici parole avrebbe potuto distruggere la sua amicizia con Harry e il sangue gli si gelava nelle vene alla sola idea.
Louis chiuse la lavastoviglie e decise di non pensarci ulteriormente.
Con la schiena si appoggiò muro e chiuse gli occhi,immaginando che Harry fosse li,ad abbracciarlo e dirgli che sarebbe andato tutto bene.


 

-Hazza...-chiese Louis a bassa voce,socchiudendo la porta della sua camera.
Non udendo risposta l'aprì totalmente e lentamente entrò.
Harry era disteso sul suo letto con la piccola Lux accanto,le labbra socchiuse,i folti riccioli che ricadevano disordinatamente sul cuscino.
Teneva le gambe rannicchiate,una mano era posata dietro la piccola schiena della bambina e l'altra ben nascosta sotto il cuscino,all'altezza della testa.
Aveva un aria serena,quasi commovente,accentuata dai lineamenti ancora in parte infantili che gli solcavano il viso.
Louis si morse leggermente il labbro,cercando di non far notare a se stesso che il suo cuore stava letteralmente esplodendo dalla voglia di andare li e baciare quelle labbra rosee e perfette.
A piccoli passi si mosse per la camera,nel tentativo di raggiungere il letto facendo meno rumore possibile. 
La fioca luce di fine pomeriggio disegnava strisce luminose sul pavimento in legno,avvolgendo la camera in una deliziosa quiete,resa ancora più surreale dai respiri lievi dei suoi due "bambini".
Mentre vagava con lo sguardo per la stanza silenziosa Louis notò un particolare di cui,a primo impatto,non si era accorto.
Il pavimento era vuoto ed Harry aveva messo apposto ogni giocattolo nella propria scatola,che poi aveva posizionato in ordine sulle mensole.. Solo,al centro della stanza erano rimasti cinque cubi colorati,perfettamente allineati.
Louis strizzò gli occhi e lesse le lettere in rapida sequenza: LARRY.
Larry.
Larry.
Larry.

Lesse e rilesse quelle cinque lettere parecchie volte senza riuscire a crederci.
Si stropicciò gli occhi con le mani,poi spostò velocemente lo sguardo su Harry.
Per una frazione di secondo ebbe l'impressione che il ragazzo lo stesse fissando e che avesse improvvisamente chiuse gli occhi appena lui si era girato.
-Louis...- biascicò pochi secondi dopo il riccio,con gli occhi ancora socchiusi,ma lui restò immobile a fissare quella scritta insensata sulla fila di mattoncini.
-Tommo...- lo chiamò per la seconda volta Harry stropicciandosi gli occhi con la manica della felpa.
-Che c'é Haz?- 
Louis distolse lo sguardo dai cubi colorati e fissò il suo migliore amico,che adesso aveva aperto totalmente gli occhi e lo guardava con quel visetto da cucciolo impaurito.
-Ti stendi qui accanto a me?- gli chiese con la voce ancora leggermente impastata dal sonno,accarezzando lentamente la schiena della bambina che dormiva tra le sue braccia.
Louis annuì pensieroso,fissando prima il volto della piccola Lux poi quello del suo migliore amico,dopodiché si avvicinò al letto e scostò le coperte.
Immediatamente Harry si fece più in la,sollevando la bambina per poi adagiarla di nuovo sul letto accanto a se.
Louis si distese sotto le coperte insieme a loro,con il corpicino della piccola che lo divideva dal riccio.
Larry.
Doveva essere stato tutto frutto della sua insana immaginazione...
Si rendeva conto che ormai quella che all'inizio era una semplice attrazione verso il suo migliore amico si era trasformata in un ossessione,in una malattia impossibile da curare. 
O forse era lui che non voleva farlo,non voleva guarire,perché,per quanto soffrisse per quella situazione, il innocente sorriso di Harry,lo faceva stare bene,lo rendeva felice come non ricordava di essere mai stato.
Harry era il suo angelo custode,il suo primo pensiero la mattina e l'ultimo desiderio ogni sera,quando con la testa affondata nel cuscino si rendeva conto di quanto assurda stesse diventando quella situazione.
Harry era il suo tutto e lui non avrebbe saputo farne a meno,bramava in silenzio il giorno in cui avrebbe potuto stringerlo tra le braccia e rendere sue quelle labbra perfette e dannatamente invitanti.
-Boo...- lo distrasse Harry muovendosi lentamente nel letto.
Louis girò la testa e lo fissò negli occhi,per poi spostare lo sguardo sul corpicino della piccola Lux,dove anche quello del riccio si era posato.
-Sta dormendo- sussurrò Harry aprendosi in un sorriso ingenuo.
-Già...- disse Louis spostandogli con dolcezza un riccio ribelle che gli ricadeva sugli occhi.
Harry alzò lo sguardo e gli sorrise,come a volerlo ringraziare.
-É bellissima..- continuò tornando a fissare la bambina con la dolcezza con la quale un padre fisserebbe sua figlia.
E Louis ne era certo... Harry sarebbe stato un padre stupendo!
Il riccio appoggiò nuovamente la testa sul cuscino e si lasciò andare ad un sospiro leggero.
-Quando torna Lou?- chiese fissando l'amico dritto negli occhi.
Gli occhi di Louis erano bellissimi,di un celeste intenso,ma al sole diventavano quasi trasparenti.
Erano ridenti,sprizzavano voglia di vivere,trasmettevano allegria.
Amava immergersi in quegli occhi profondi e dannatamente perfetti,perdersi nelle sfaccettature di quello sguardo seducente.
-Verso le otto- gli rispose Louis interrompendo spudoratamente lo scorrere dei suoi pensieri.
Harry annuì un pò titubante,poi prese un respiro profondo e si decise.
La sua mano si allungò silenziosamente sotto le coperte e andò a sfiorare quella di Louis che al contatto con la sua pelle sussultò.
Sentendo che il ragazzo non opponeva resistenza il riccio intrecciò le sue dita a quelle di Louis,per poi portare le loro mani all'altezza del cuscino,poco più su del capo di Lux.
Poi socchiuse gli occhi e in un sussurro disse:-Buonanotte Boo- pur sapendo che erano solo le quattro di pomeriggio.
Louis fissò le loro dita intrecciate e sentì lo stomaco accartocciassi su se stesso.
-Notte piccolo mio!- sussurrò a sua volta,lasciandogli un bacio leggero sulla punta delle dita.
Si addormentarono così; con le dita intrecciate e i respiri leggeri che si fondevano con i lievi sospiri della piccola Lux.
Entrambi sapevano che tutto da li a poco sarebbe cambiato,perché in fondo é vero: tra amore e amicizia c'é la distanza di un bacio...
E quella distanza loro l'avevano inconsciamente distrutta giorni prima,quando le labbra di Louis si erano posate dolcemente su quelle di Harry.


Here I am: Eccovi finalmente il capitolo.. non ricordo il numero ahaha
Allora: lo so che è corto,non avevo idee,quindi è il massimo che sono riuscita a fare :c
Spero vi piaccia comunque.. ho cercato di farlo fluffoso e tenero :3 (anche perchè Ness ha bisogno di fluff,quindi se gli scrivevoo una cosa drammatica ero morta ahaha)

vabè niente di più da dire :)
Grazie a tutti quelli che continuano a seguirmi e alla mia Ness,ovvio! .. A presto 
(L'invito per leggere le OS di Vanessa,alias Sherlock24,è sempre valido :3)

Buona lettura :D
  
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