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Autore: lynnboho    07/11/2012    3 recensioni
''Due furono le cose piu' drammatiche della mia vita, l'aver perso il mio migliore amico quando ero piccola e aver incontrato lui in questo modo così drastico. L'aver incontrato i suoi occhi per qualche secondo per poi essere dimenticata come qualsiasi altra fan. Bella mer*a. Ma nella vita basta rimanere forte e crederci.''
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
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Mancavano esattamente due giorni al viaggio in america con la mia migliore amica e i miei genitori, i biglietti li avevo trovati chissà per quale grazia divina. Non ero emozionata o almeno non ancora, forse perchè non avevo realmente realizzato cosa mi stava succedendo e quindi ero tranquilla, ma iniziavo a sentire una leggera forma di nervosismo impossessarsi di me. Che qualcosa andasse storto? E se l'aereo precipita nell'oceano e io resto ferita e uno squalo mi divora? Queste sono cose naturali da pensare ma anche assolutamente assurde e fantasiose. L'unica che riusciva a sopportare tutte queste paranoie era la mia migliore amica, Marie. Ho sempre pensato che in realtà mi odiava per tutto quello che le facevo passare ma so per certo che mi ama, mi è stata vicina dopo la morte di David e dopo quel mio periodo buio. Si dice che i migliori amici non si scelgono vengono da se e basta, io non me ne sono resa conto subito, eravamo amiche normali, parlavamo qualche volta su facebook o su twitter e nulla di piu'. Dopo iniziarono le chiamate, le videochat, i messaggi dolci e tutto quello che mi fece capire che persona meravigliosa fosse. Ricordo che l'anno scorso per il mio compleanno mi organizzò una festa a sorpresa, furono tutti fantastici ma lei aveva trasformato quelle lacrime di puro dolore, in lacrime di gioia. Non potrà mai arrivare all'amore che provavo per David ma mi aiuta molto a rendere me stessa forte e coraggiosa. Ma è meglio continuare a parlare di questo giorno, il 1 dicembre 2012. Erano le sette di mattina, ero davanti allo specchio a fissare il mio riflesso era strano come in cinque anni fossi cambiata. I capelli lunghi e corvini ricadevano ondulati sulla mia schiena, gli occhi verde smeraldo contornati da un filo di matita nera e un po' di maschara, le labbra sottili con un po' di burro cacao al cocco. Mi aggiustai la camicetta bianca e i jeans chiari, diedi un'ultima lucidata ai miei stivaletti color ghiaccio e presi la borsa, spruzzai un po' di profumo 'girlfriend' e scesi di corsa le scale, salutai mia madre con un bacio sulla guancia e uscì. Dovevo andare con Marie a comprare le ultime cose del viaggio, andai a piedi dato che la sua villetta era a pochi isolati da me eravamo cresciute praticamente insieme, sentì il telefono squillare e lo presi di corsa notando la foto di David come sfondo e prima di rispondere presi un respiro profondo.

- Pronto?-

- Amore, sono Marie. Ascolta i miei hanno già fatto tutto ho comprato anche le cose per te quindi puoi anche evitare di venire. - sentì la sua voce strana, era troppo bassa e calda chissà dov'era.

- Mh d'accordo piccola, ci vediamo dopo domani allora. Love you. -

Staccai la chiamata e sospirai decidendo di tornare a casa. Mi buttai sul letto e mi addormentai subito, quella stessa notte e la notte successiva sognai la stessa cosa che si ripeteva all'infinito. Era David che mi diceva: '' segui il tuo cuore, e i tuoi sogni ogni tuo piccolo desiderio si avvererà. Anche se ci sono delle difficoltà e persone che ti impediranno di andare avanti tu lotta. Lotta sempre amore mio, tu non sei sola. Tu hai me e lui. Ti amo dolcezza.'' e finiva lì. Non capivo per chi parlasse quando diceva 'lui' era tutto così strano e confuso. Ma era arrivato il momento di partire, il mio momento il momento in cui avrei assistito alla prima volta al concerto dei miei idoli. Il viaggio fu molto leggero e rilassante, arrivammo a New York e i miei ci dissero di tenere i telefoni a portata di mano, così loro andarono via e io e Marie restammo a Time Square per circa tre ore. Giravo tra le varie vie con la mia Canon in mano senza perdere un particolare, era tutto perfetto ed estramamente inimmaginabile. Mentre Marie guardava una vetrina mi voltai e sbattei contro qualcuno non sapevo cosa fare dato che mi sentivo una piccola formica in tutta quella meraviglia.

- Scusami davvero io non volevo non ti ho vista e.. - ci misi due secondi a riconoscere quella ragazza. Marie dopo aver sentito le mie scuse si voltò e restò altrettanto sorpresa.

- Non ti preoccupare dolcezza, è una canon professionale questa? - mi chiese sorridendo dolcemente, io annui piano in imbarazzo. Non ci potevo credere, Lottie era davanti a me. La sorella di uno dei miei idoli era proprio davanti ai miei occhi. Mise una mano davanti a me come per chiedere il permesso di guardare le foto, subito gliela porsi e restai titubante davanti a lei non sapendo che dire.

- Sei bravissima sono stupende! - mi disse entusiasta, poi mi guardò e sorrise divertita notando il mio bracciale dove vi era scritto '' i'm directioner '' e la collana lunga con la medaglietta del cd.

- Scommetto che andrai al concerto questa sera giusto? - mi domandò sorridente.

- Si dovremmo andare adesso proprio per riuscire ad essere le prime li davanti.. E tu sei bellissima. - dissi sorridente, l'avevo sempre pensato. Era uguale a Louis, era fantastica.

- Facciamo così dammi il tuo numero, voglio delle foto fatte da te. Cosi magari quando torni a casa ti telefono. - la guardai shoccata e annui subito, ci scambiammo i numeri di telefono ed infine ci salutò, salutando Marie in modo piu' strano ma ero troppo presa dal momento. Le saltai addosso e l'abbracciai.

- Amore, David aveva ragione. New York è la città dei sogni.-
  
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