Quando meno se lo aspettava, quel mondo intriso di magia sapeva ricordargli la propria eccezionalità.

La persona che si ritrovò di fronte assomigliava a qualcuno che conosceva fin troppo bene: il presidente del comitato disciplinare della scuola media Namimori nonché Guardiano più forte della Decima Generazione dei Vongola.

Il suo interlocutore era il perfetto sosia di Hibari Kyoya.

Esteriormente si mostrava in tutto e per tutto simile al Guardiano della Nuvola, ma il soggetto in questione si differenziava da quest'ultimo in quanto a carattere e vestiario. Indossava un cappotto viola lungo fino alle caviglie ormai logoro, a manica lunga, chiuso sul davanti ad altezza del petto. Portava dei pantaloni neri, sostenuti in vita da una sottile cintura bianca e un paio di sandali scuri.

Kyo: “Credo che il tuo amico abbia qualche problema....”- disse lui osservando l'espressione sorpresa di Yamamoto

Juvia: “Takeshi-sama sta benissimo” - si affrettò a dire la maga

Kyo: “Takeshi-sama”? Da quando tutto questo servilismo Juvia?”

Juvia: “La cosa non ti riguarda”

Yamamoto: “È...è....incredibile!" - esclamò lo spadaccino raggiante di gioia- "non c'è solo la magia, ma anche le controparti dei miei amici!"

Kyo: “Controparti eh?”

Yamamoto: “Esatto. Tu sei tale e quale a Hibari” - gli disse in tono confidenziale il ragazzo

Juvia: “Impossibile....perfino il nome....” - disse incredula lei

Yamamoto: “Come?”

Kyo: “La cosa si rivela alquanto interessante.....il mio vero nome è Kyosuke Hibarin, ma gli amici e soprattutto i nemici, mi chiamano Kyo, la....”

Juvia: “...la divinità del vento....Ascolta, oggi non sono del umore giusto per sentirti mentre ti dai delle arie.... ”

Kyo: “Si tratta di ciò che so fare meglio.... ti stai rivolgendo ad un mago che controlla le correnti ascensionali dopotutto”

Juvia si maledisse per aver proferito parola, offrendo la possibilità a quel presuntuoso di fare dell'umorismo tanto scadente da non strappare un sorriso nemmeno a Yamamoto.

Kyo: “Una fantastica battuta proveniente dal mio vastissimo repertorio...Juvia, sforzarti di apprezzare la mia comicità”

Yamamoto: “Anche il carattere è diverso” - pensò lui, iniziando a nutrire forti dubbi sul fatto che lo strano individuo somigliante ad Hibari fosse davvero a capo della malavita locale.

Juvia cercò di prendere in mano la situazione, non poteva permettere che Kyosuke Hibarin si prendesse gioco di loro in un momento tanto delicato.

Juvia: “Allora, vedi di tornare serio, Juvia e Takeshi-sama non hanno tempo da perdere”

Kyo: “Vuoi notizie su Gerard mi è parso di capire....”

Juvia: “Sì”- confermò decisa lei

Kyo: “Che posso dirti....parliamo di un ragazzo pieno d'energia, e sicuramente l'iniziativa non gli manca. Recentemente sembra che abbia messo in cantiere qualcosa di importante, o così dicono le mie fonti”

Juvia: “E cosa dovrebbe essere?”

Kyo: “Non mi è dato saperlo con precisione, ma lo capisci perfettamente anche tu, che non esiste informazione che Kyosuke Hibarin non possa ottenere. Comunque, il suo nuovo progetto ha suscitato l'interesse del concilio magico, mobilitandolo di conseguenza”

Juvia: “Il Concilio?!?!!?! Juvia è preoccupata, molto preoccupata!”- esclamò lei visibilmente scossa

Yamamoto: “Quindi.....”-iniziò il ragazzo cercando di entrare in una conversazione della quale capì ben poco- “ questo significa che la fantomatica “Torre del Paradiso” può essere potenzialmente pericolosa?”

Ad essere sinceri, lo spadaccino non era pienamente consapevole di ciò che aveva appena detto, e di certo, non prevedeva alcun tipo di reazione da parte dei suoi interlocutori. Ma dal punto di vista di Juvia e di Kyo, quelle parole possedevano un pesante significato.

Kyo: “La Torre del Paradiso?!?!?! Spero tu stia scherzando!”- disse concitatamente il mago del vento - “e poi come fa uno come te a sapere di una cosa del genere?”

Juvia: “ Takeshi-sama, perché non mi ha parlato prima di questo particolare di così fondamentale importanza!”- chiese lei preoccupata

Kyo: “Se quanto afferma “Takeshi-sama” corrisponde al vero, Gerard sta riprovando ad attuare il suo piano per la creazione di un'arma conosciuta anche con il nome di “Sistema-R”. Si tratta di un progetto davvero ambizioso, non c'è che dire”

Juvia: “Juvia, Takeshi-sama e l'umanità intera sono in pericolo! Evita di fare dei complimenti a chi vuole distruggerlo!”

Kyo: “Rilassati mia cara, non ti fa bene scaldarti tanto” - disse lui con leggera ironia - “tuttavia, quello che mi avete raccontato non mi convince....Juvia, cosa ti dà la certezza assoluta che un tizio, che dice di appartenere ad un altro mondo, non sia una spia che collabora con Gerard?”

Juvia: “Tu sei l'ultima persona che si può permettere di dar voce a simili insinuazioni” - ribatté lei stizzita

Yamamoto: “Alcuni miei amici sono stati rapiti da Gerard, e da quanto lui stesso ha riferito, pare che voglia usarli per portare a termine i propri scopi. Quindi Juvia mi ha portato qui ad Iromiman per usufruire di tutte le informazioni a tua disposizione che lo riguardano”

Kyo: “Già....già.....informazioni che tuttavia non mi è concesso far trapelare così facilmente”

Juvia: “Come sarebbe?”

Kyo: “Cara Juvia, usa un po' di buon senso, ciò che mi chiedi rientra nella categoria “top-secret”, nessuna somma di denaro sarà mai sufficiente per comprarle ed eguagliarne il valore.....non so se mi spiego.....”

Juvia: “Lo sapevo......Juvia aveva il presentimento che avresti orchestrato il tutto a tuo vantaggio......Allora, cosa pretendi che facciamo?”

Kyo: “Nulla di eccezionale, ad essere onesti”

Juvia: “Peccato che tu non sia onesto....”

Kyo: “Dettagli, dettagli....”

La faccenda si complicava ogni minuto di più: le parole di Kyosuke Hibarin non lasciavano dubbi in proposito, e Juvia, conoscendo molto bene la persona a cui fu costretta a chiedere aiuto, non la riempiva di gioia.

Qualunque incarico gli avesse chiesto di fare, solo di un fatto la maga era più che sicura: ciò che li attendeva sarebbe stato dannatamente pericoloso

Kyo: “Ascoltate la mia proposta: se mi fate un piccolissimo favore, io potrei decidere di andare contro la mia etica professionale di contrabbandiere e dirvi vita, morte e miracoli del caro Gerard. Che ne pensate? A parer mio è uno scambio più che equo”

Juvia: “Juvia è proprio curiosa di scoprire quale dei tuoi loschi traffici hai intenzioni di affibbiarci”

Kyo: “Niente di complicato, dovete semplicemente dare una bella lezione a una certa persona che puntualmente si intromette nei miei affari....Erza Scarlett!”

Ci mancò poco che alla maga venisse un colpo: Kyosuke Hibarin possedeva un suo concetto di farla pagare ad Erza Scarlett.

Lei non era un avversario semplice da affrontare, una dei maghi di livello S attualmente attivi a Fairy tail che per la sua forza ed eleganza veniva soprannominata “Titania”. Possibile che il capo della malavita organizzata locale non avesse degli avversari normali e non spaventosamente potenti?

Juvia: “Juvia vorrebbe tanto insultarti pesantemente”-disse lei con rabbia- “se non lo fa è solo per rispetto nei confronti di Takeshi-sama!”

Kyo: “Renderti felice sta diventando un mio preciso obbligo, Juvia”- affermò saccente lui

Yamamoto: “Scusate se interrompo, ma.....chi sarebbe Erza Scarlett?”

Kyo: “Lo scoprirai quando la affronterai. Fidatemi di me, a lavoro ultimato, saprete talmente tante informazioni su Gerard da farci una biografia”

Yamamoto: “E dove troviamo questa persona?” - chiese d'un tratto il Guardiano della Pioggia.

Kyo: “Oggi mi arriverà della merce di estremo valore, se la conosco bene, tenterà con ogni mezzo di bloccare l'unica via di comunicazione che può far giungere qui quel carico, ovvero la vecchia linea ferroviaria”

Yamamoto ora si trovava a compiere una scelta difficile: non aveva nulla contro questa Erza, tuttavia solo assecondando quel tipo assai famigliare ma enormemente subdolo avrebbe avuto una qualche possibilità di trovare Reborn e Tsuna per trarli in salvo. Sinceramente non sapeva proprio come comportarsi.

Juvia, molto irritata, squadrò l'individuo in piedi dietro la scrivania per poi dargli le spalle ed incamminarsi fuori dalla stanza assieme a Yamamoto.

Ma prima di andarsene, la maga ci teneva a precisare un' ultima cosa.

Juvia: “Stai attento a quello che fai, niente scherzi, o pregerai di non essere mai nato!”

Quando ebbe la certezza assoluta che i suoi due precedenti ospiti avessero lasciato definitivamente la città, Kyosuke Hibarin si ritenne soddisfatto di sé stesso. Era riuscito ad ingannarli in maniera magistrale.

Kyo: “Certo che Juvia ostenta un gran bel coraggio a minacciarmi....non appartiene neppure più ad una gilda.....quella donna ha del fegato, non c'è che dire... Ma di lei non mi importa molto, quello che suscita la mia curiosità è il suo amico, il caro “Takeshi-sama”. Se quello che diceva fosse vero, Iromiman si ergerebbe sugli stessi principi su cui si basa Edolas. Interessante, davvero molto interessante”

Il mago del vento abbandonò il suo studio e si diresse in una delle stanze adibite a magazzino situate sotto lo stabile che fungeva da sede del mercato nero. Aprì la porta molto lentamente, al fine di accertarsi che la “preziosa” merce che custodiva si trovasse ancora al suo posto. Accasciato ad una cassa di legno di grandi dimensioni, il corpo primo di sensi di un ragazzo, le cui mani erano state legate dietro la schiena come maggiore precauzione.

Kyo: “La situazione si è mutata in modo inaspettato”-iniziò lui rivolto al ragazzo svenuto- “Gerard non la prenderà bene, anzi, avrà anche la faccia tosta di incolpare il sottoscritto per l'accaduto....come dire....sei una continua fonte di guai....Decimo Boss della Famiglia Vongola!”