07/11/2012
2 recensioni4. Le cose non sono mai quello che sembrano.
Ricordatemi di ammazzare sia Deia che Tobi.
Più che altro ho cercato di vedere il lato positivo della situazione.
Ma non c’è stato nemmeno quello.
Il mio obbiettivo era quello di vedere la faccia di Tobi, ma c’è stato l’intoppo.
Sì, il moro fa il bagno con la maschera.
Assurdo, vero ?
Per quanto mi riguarda sarei potuta allegramente morire grazie ad un allegro dissanguamento dal naso che mi ha allegramente assalito nel bel mezzo del bagno, ma non mi è stato concesso nemmeno quello.
Cazzo.
Non sono riuscita a vedere nemmeno quello.
Il mio intelletto superiore ha sfornato l’idea di far credere a Tobi di essere alle Bahamas, e lui ha accettato con entusiasmo.
Pensare che il lato positivo della situazione poteva essere proprio quello…
Ma ora ho perso una chance e sono rimasta di merda, bene.
In questo momento sono nel bagno davanti allo specchio, mentre il lollipop cerca di “pettinarmi” i capelli.
Ho detto cerca perché me li sta letteralmente strappando.
-Hai finito ?- chiedo trattenendo un gemito di dolore.
Lui scuote la testa –vuota- e lascia cadere le ciocche castane-bionde sulla mia schiena.
-Ora sì- sembra sorridere.
Grazie al Santissimo Itachi e a Jashin-sama
-Bene, ora vado a vestirmi, ciaao- saluto con una mano prima di fiondarmi a razzo nella mia camera.
Ringraziando il cielo sono riuscita a infilarmi un asciugamano stile vestito.
Mi catapulto davanti al mio armadio e mi infilo l’intimo, per poi passare a dei jeans neri e una felpa a sacco azzurra.
Scendo in soggiorno e guardo le mie due migliori amiche.
Deia sta conversando con Deidara “tranquillamente” –e con tranquillamente intendo che sta per ucciderlo-.
Sara è dietro a Sakura e sta cercando di ucciderla con una mannaia.
CHE COSA ?!
E, soprattutto, DOVE HA PRESO UNA MANNAIA ?!
-SARAA !- grido distraendola, così da far andare a finire il colpo diretto alla rosa, sul divano.
Il mio bellissimo divano !
-Che cazzo stai facendo ?!- sbotto con moooolta finezza.
-Mi sembra logico- dice staccando l’arma dalla pelle chiara del divano –Uccido la battona- comunica.
-Ma che minchia dici ?!- mi blocco e le batto il pugno –Continua la tua opera di beneficenza, Yoh !-.
Se c’è qualcosa che odio, quella è di sicuro Sakura.
Sì, qualcosa, perché non la ritengo nemmeno umana.
Continuo a camminare imperterrita poi mi defilo in cucina, morta di fame.
-Cos’hai ?- mi chiede Fernando, avvicinandosi con cautela.
-Ho fame, Fè- annuncio sconsolata, sbattendo ripetutamente la testa sulla porta.
-Non mi inganni, Fernando Campione sa tutto di sua sorella- mi dice, dandomi uno scappellotto e allontanandomi dall’anta di legno.
-Evidentemente Fernando Campione non ha una vita sociale- constato alzando un sopracciglio.
Lo vedo imbronciarsi e poi avvicinarsi al frigorifero.
-Ho comprato le ciliegie- dice.
Corrugo la fronte.
-A dicembre ?- chiedo.
Lui si sporge verso di me e sorride.
-Ho le mie fonti- mi sorride ancora di più, raggiante.
Effettivamente ha moooooooolte fonti.
Prendo un frutto e lo mangio lentamente, pregustando il suo dolce sapore.
Si è capito che AMO in maniera sproporzionata le ciliegie, giusto ?
Ne ingurgito una ventina poi sento un urlo provenire dal salotto.
Mi ci fiondo di malavoglia trascinandomi dietro la ciotola ripiena di sfere rosse.
-Che cazzo state facendo ?- domando non curante, mangiando un’altra ciliegia.
Sì, mangio anche i noccioli.
Deia mi guarda sorridendo, mentre Deidara è agonizzante per terra.
-Mmhm… Ha detto ancora che l’arte è un’esp…- la blocco mettendole un frutto rosso in bocca.
-Non mi interessa- faccio sconsolata, voltandomi.
-Tobi vuole giocare con Cate-chaaann !- si abbassa alla mia altezza e mi squadra col suo unico occhio.
-NO !- grido scappando.
Tempo fa avrei pagato pur di essere… stalkerata da Tobi.
Tempo fa.
Non ora.
Ora sembra solo un morto di figa con problemi mentali.
E morto di figa intendo della MIA figa.
No, sono troppo volgare, scusate.
Continuo a correre, finché non raggiungo un posto sicuro.
Ovvero la schiena di Sara.
-Aiutami- la supplico, affondando il viso nel cappuccio della sua felpa.
Sara guarda per un secondo il Tobi mannaro che si ostina a stalkerarmi.
-Vieni con me- mi bisbiglia voltandosi, iniziando a camminare verso le scale.
-Coprimiii !- le semi urlo in un orecchio infilandomi nella sua fantastica felpa firmata.
Siano benedette Esse e le sue felpe col pellicciotto.
Riusciamo –grazie a chissà quale miracolo- a salire al piano di sopra, sfuggendo alle grinfie del lollipop.
In una manciata di secondi io mi ritrovo chiusa in una camera con la mia migliore amica, che sembra volermi letteralmente uccidere.
Mi si avvicina lentamente, con occhi di ghiaccio.
Ancora una volta, mi chiedo: cosa-cazzo-sta-succedendo ?!
Sento il muro dietro di me e constato di essere indietreggiata… Capitan ovvio stuprami.
-Che cazzo fai ?!- sbotto non appena mi mette una mano sul collo.
Sento che sta iniziando a stringere, mi divincolo.
Poi una fitta alla testa mi impone di contrarmi e mantenermi le tempie con le dita, sorvolando il dolore per via della stretta sul mio collo.
Solo buio, vedo solo e soltanto buio.
Sono in una stanza totalmente nera, e sono… nuda ?
Mi guardo intorno, ringraziando il cielo di non avere il senso del pudore.
Vedo solo un’abnorme quantità di nero, straziante.
Ok che è il mio secondo colore preferito ma… E’ un’esagerazione !
Cammino per qualche metro facendo destra e sinistra con la testa, cercando di trovare un colore che non sia il nero.
Non ci riesco, e in più ho un mal di testa bestiale.
Come se non bastasse.
Mi fermo quando una figura mi si para davanti, atona.
Anzi, sta sorridendo.
E’ incappucciata, ma vedo chiaramente le sue labbra increspate in un sorriso strafottente.
-Ok, spiegami cosa ci faccio qui- dico atona, sperando di incutere timore.
Certo, assurdo.
-Sicura ?- mi chiede, alzando la testa così da farmi vedere un naso leggermente all’insù.
E’ molto alto, con spalle marcate e capelli neri. La mantella lascia intravedere qualche ciuffo ribelle corvino.
-Che domande, ovvio- incrocio le braccia sul mio petto, sulla mia terza scarsissima.
-Bene- sembra sorridere ancora di più.
In un secondo mi ritrovo in una camera in stile mooolto giapponese.
Ma che… ?!
Davanti a me c’è una donna che… sta partorendo…
Mi copro la bocca con entrambe le mani alla vista di un neonato fra le braccia di un uomo.
Sta andando tutto tropo velocemente.
Davanti a me si propagano scene familiari.
Un uomo dai folti capelli corvini e una donna dai capelli fra il blu notte e il nero.
Poi si vedono scene in cui un ragazzino dai capelli sempre dello stesso colore scuro si avvicina a una bimba piccola, sui tre anni.
Guance leggermente arrossate e manine paffute.
Poi vedo sangue, tanto.
In fine vedo una luce e la bambina trasformata del tutto.
I capelli nerissimi diventati di un raro castano-biondo, sfumato col rosso, gli occhi color nocciola e un sorriso perenne.
Sono…io.
Vedo i miei migliori amici passarmi davanti ad una velocità sproporzionata, poi lo vedo…
Vedo… Madara Uchiha.
Tutto torna scuro ed io ritorno nella stanza nera.
-Quindi…- inizio titubante –Cosa dovrebbe significare ?- domando, non avendoci capito un’emerita cippa.
Sento l’uomo sbuffare.
-Al quanto pare non hai preso per niente da me- dice.
-Che vuol dire ?- alzo un sopracciglio, continuo a non capire.
-Sei la mia reincarnazione-.
Freddo, diretto, con il sorriso strafottente sulle labbra.
MADARA UCHIHA !
Tutto viene avvolto nell’oscurità e vedo il mio viso messo davanti a quello del moro, il mio vero volto.
Mi riprendo e guardo la mia migliore amica.
Continua a stringere la presa sul mio collo.
-S…sara !- annaspo cercando di respirare, mentre, con un occhio semi aperto, noto il suo sorriso sadico.
In un secondo io sono libera e lei è distesa a terra.
-Wao- mi guardo le mani con gli occhi sgranati.
Sento qualcosa penetrarmi nella pelle e mi giro di scatto.
De…Deia ?!
-Cosa vuol dire ?!- urlo guardando le mie migliori amiche (forse).
-Sei pericolosa !- mi urla di rimando Deia, iniziando a… piangere.
Non capisco…
Alzo un sopracciglio e guardo i fili azzurrastri che sono conficcati nelle mie spalle.
-Fili di chakra ?-
Una figura mi appare al fianco.
-E tu che cazzo ci fai qui ?!- la mia finezza fa una sfilata di moda e fa calare il silenzio nella stanza.
Esse e Deia mi guardando stralunate.
-Con chi stai parlando ?- mi chiede la prima.
-Con lui- indico saccentemente Madara e Esse si lancia una manata in faccia.
-Oltre che pericolosa sei anche pazza-.
Queste parole mi trafiggono il cuore, riportandomi indietro.
All’incontro con Massimo e Luisa, i miei genitori adottivi.
Non sono una Campione a tutti gli effetti, sono stata adottata.
Tutti mi dicevano che ero pericolosa.
Iniziò tutto quando a quattro anni uccisi il gatto della prima famiglia che mi ospitò.
In effetti non ricordo nulla di quello che mi riguarda al di sotto dei miei… tre… anni.
-Non… capisco- faccio una smorfia e mi volto verso l’Uchiha, che sorride.
Non hai preso davvero nulla da me.
Questa cosa non l’ho ancora capita.
Appunto, sei troppo ingenua.
Sentitelo, il grande uomo !
Mi ridesto e mi guardo le spalle.
-Da quando sai usare i fili di chakra ?- domando ancora, sull’orlo di una crisi di nervi.
-Credo che sia l’ora di spiegarti alcune cose- nella stanza fa il suo ingresso Fernando, aggiustandosi gli occhiali da lettura sul naso.
Sento Madara fare un verso di stizza e lo fisso.
-Cos’hai contro Ferni ?- gli domando ad alta voce, facendomi sentire da tutti.
Sara sbuffa e Deia si soffia il naso, segno che ha smesso di piangere.
Sento qualcosa tirarmi e cado in ginocchio, guardando la bionda con curiosità e incazzatura.
-Perché ?- chiedo.
-Non sai quanto mi dispiace- mi bisbiglia aiutandomi ad alzarmi.
Io non le capisco proprio le donne: prima cercano di ammazzarti e poi sono tutte comprensive e amorevoli.
Madara, è già strano di suo avere una vocina e un’ombra che ti perseguitano, non peggiorare le cose.
Nessuna risposta.
Mi incammino insieme alle due ragazze e al moro in cucina, dove ci aspetta uno scazzato Daniele.
-Avete fatto ?- chiede con una voce che non gli dona affatto.
-Che hai fatto alla voce ?- chiedo giustamente curiosa.
-Zitta- mi ordina voltandosi a guardare da un’altra parte, non volendo incrociare il mio sguardo.
Ci sediamo tutti sugli sgabelli e cala un silenzio imbarazzante.
-Senju, Akasuna no e Uchiha- inizia Fernando, attirando l’attenzione di tutti.
-Esse, Deia e Cì- continua con voce bassa.
-Spiegati, la parente di culo d’anatra non capisce altrimenti- dice Sara.
Sembra distante, troppo.
-La parente di culo d’anatra ?- alzo un sopracciglio, guardando accigliata la castana.
-Esse, la reincarnazione di Hashirama Senju, il primo Hokage- mio fratello inizia a parafrasare.
-Akasuna no Deia, la sorella di Sasori- aggiunge, poi mi guarda e sorride in modo rassicurante.
Come potrei fare senza i suoi sorrisi ?
Ricambio il sorriso.
Aspetta. AKASUNA NO DEIA E ESSE SENJU ?!
-Cì Uchiha- si aggiusta dinuovo gli occhiali sul naso –La reincarnazione di Madara Uchiha- conclude.
Tutti ritornano in silenzio.
Madara ?
Cosa c’è ?
Cosa… Cioè… Perché proprio io ? Ehm, perché hai scelto me ?
Questo non te lo posso dire.
Sono sconvolta.
Tutti lo sarebbero, non ti biasimo.
Ma… Loro sapevano ?
Ti riferisci ai tuoi “amici” ?
Leva quelle virgolette. Comunque sì.
Loro sanno da almeno un anno.
Sanno usare anche il loro chakra ?
Sì.
E pensare che Naruto Shippuden era solo un manga…
Le cose non sono mai quello che sembrano, lo dovresti sapere.
Mh, ora cosa accadrà ?
Non lo so neppure io.
Mi rintano nelle spalle, alzandomi e incamminandomi verso la porta.
Vengo braccata da Tobi.
-Cate-chan ?- mi chiama.
Lo guardo con sguardo assente, lo vedo irrigidirsi.
-Non ora, Tobi- dico atona.
Dove sono finita ? Io non sono mai stata così fredda.
Percorro il salotto e mi avvio verso la mia camera, mentre con un occhio scorgo Sara abbracciata a Deia.
SARA.
Ecco, il guaio è fatto.
Prima o poi doveva succedere.
Sai che è la scelta giusta.
Ma fa male.
La verità fa sempre male, Esse.
Anche quando si cerca di affievolirla ?
Sempre.
Hashirama ha ragione, la verità fa sempre male.
Eppure… ho uno strano senso addosso.
Guardo Deia accoccolata sul mio petto che continua a singhiozzare, seppur abbia smesso di piangere.
-Perché sei così triste ?- le chiedo sorridendo.
-Perché Hashirama e Madara si sono scontrati ed erano nemici- mi dice.
-Non capisco-
-Siete le loro reincarnazioni, non voglio che vi odiate a vicenda-.
Deia ha ragione.
ANGOLO DELLA PAZZA SCLEROTICA LALALAAAA
Ecco, il capitolo è stato pubblicato u.u
Non si è capito nulla ? E’ troppo corto ?
Fa nulla, nel prossimo spiegherò alcune cose ç.ç
Soprattutto se ve lo state chiedendo: Sì, anche Esse può parlare con Hashirama :3
Vabè, ora mi eclisso ç.ç
Aloha c:
P.S
SE TROVERETE PARTICOLARI SIMILI A QUELLI DELLE FF DI Sakurachan2326 e soulseyes, NON PREOCCUPATEVI, I PERSONAGGI E LE PARTICOLARITA’ SONO QUELLI DELLE LORO FAN FICTION LOL.
Aloha, di nuovo c: