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Autore: game over_    07/11/2012    9 recensioni
Tratto dalla storia:
-Devi andartene.- mormorò allontanandosi da me.
-..No, Perchè?- chiesi guardandolo sfuggirmi, come aveva sempre fatto.
Fece un ghigno, un ghigno di disprezzo, poi me lo ritrovai di fronte, incatenata tra le sue braccia. -E se decidessi di ucciderti? Potrei farlo da un momento all'altro.- disse poi, avvicinando le sue labbra al mio collo. Il cuore batteva forte, le mani sudavano. E non avevo paura. Era la vicinanza con lui a farmi questo effetto.
-Non lo faresti mai Harry. Non l'hai fatto la prima volta, non lo farai nemmeno adesso.- sputai respirando a fatica.
Sembrò spiazzato, ma aveva la risposta pronta. -Allora perchè sei agitata?-
-Perchè sono incondizionatamente innamorata di un vampiro.- dissi guardandolo. Alzò lo sguardo verso di me, stupito. E fu in quel momento che capii cosa realmente provavo.
--
Bene, ci tengo a precisare che non è roba copiata da Twilight, New Moon o quello che è.. E' tutto inventato da me, se non qualche frase che mi piace della saga, lol.
Beh, hope u like iit! :D
-Kisses
Genere: Fantasy, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo Dieci.


Rientrai in mensa, e le occhiatacce di tutti mi mettevano a disagio. 
Lanciai un occhiata ad Harry al mio fianco. Di guardò un po' attorno, e dopo avermi lasciato un veloce bacio sulla guancia, si diresse verso i suoi amici, che lo guardavano con indifferenza, ma allo stesso tempo con curiosità. 
Sentii le guancie andarmi a fuoco. Mi avvicinai al tavolo, da Jane che mi guardava a bocca aperta.
Sorrisi timidamente e mi risedetti difronte a lei.
-Ho le allucinazioni, o tu Harry Styles ti ha davvero baciato la guancia davanti all'intera scuola?- domandò retorica, grattandosi la testa con la mano.
-No, non hai le allucinazioni Jane, però non mi fissare.- dissi abbassando la testa, guardando quello che conteneva il mio piatto. -Dminime mi fissano tutti, mi sento in imbarazzo!- sussurrai grattandomi una guancia, cercando di essere indifferente.
-E ci credo! Ma hai presente quante ragazze hanno solo minimamente sognato di essere baciate da Harry davanti a tutta la mensa?- ancora una volta, sentii gli occhi di tutti puntati addosso, compreso quello freddo di Harry, che di sottecchi, mi guardava. 
-Anzi no,- si corresse, addentando la sua mela, mentre finalmente gli alunni riprendevano a mangiare e a chiacchierare. -ad essere baciati e basta! Cavolo, sei in un bel casino..- disse poi, scuotendo la testa e fissandomi.
Alzai la testa, incrociando il suo sguardo. -In che senso?- 
-Beh, ti ha marchiata.- fece spallucce, tirando un'altro morso alla mela, apparentemente disinteressata.
La guardai aggrottando le sopracciglia. -Cavolo April, è come..se avesse dimostrato a tutti che sei sua adesso!- sbottò poi, cercando di tenere il livello della voce sul normale.
La guardai per qualche secondo, poi non potei che tirare un sorrisino nascosto tra i capelli. 
Io ed Harry non avevamo parlato del bacio. Non avevamo accennato a nulla, anche se io gli avevo confidato i miei sentimenti, lui non aveva parlato. Non sapevo cosa esattamente eravamo. Ma speravo con tutta me stessa che potessimo essere di più di semplici amici. 
Anche se, solo la sua compagnia mi avrebbe fatta felice.

HARRY-
-Cavolo amico, fai sul serio.- disse Niall dopo attimi di silenzio. 
-In che senso?- chiesi guardanolo. Alzò le spalle, giocando con le polpette nel suo piatto. 
-Beh, caspita, quello che hai fatto prima non è passato inosservato.- continuò Louis al suo posto, beccandosi una mia occhiataccia. 
Alzai le spalle, portando lo sguardo su di lei. Stava sorridendo. Era bellissima. Quelle rughette che le si formavano agli ancgoli degli occhi quando lo faceva erano dolcissime. E il modo con cui si nascondeva tra i capelli castani era bellissimo. Sorrisi.
-E' perso.- scosse la testa Zayn. Lo guardai. -Cosa?- 
Risero tutti insieme. -Avanti andiamo, oggi usciamo prima.- cominciò Liam alzandosi dal tavolo, seguito da tutti noi. Andammo a gettare il cibo, che come al solito sprecavamo in quella mensa e ci dirigemmo all'uscita. Lanciai un'occhiata verso la sua direzione, che ricambiò immediatamente. Sorrisi e la vidi abbasare lo sguardo, imbarazzata. Scossi la testa e affianccai Zayn e Niall. -Andiamo a caccia prima della pioggia.-
-Pioverà?- domandò Zayn. -Si, verso le tre dovrebbe piovere.- finì Lou, prendendo il cellulare dalla tasca per vedere l'orario.
-Cavolo sono meno venti, sbrighiamoci.- commentò dopo, così ci catapultammo a fare i permessi ed uscimmo dall'edificio diretti nel bosco.

Correvamo verso casa, ormai in ritardo, dato che alcune gocce d'acqua scendevano bagnandoci il viso. Ad un tratto Louis si bloccò in mezzo al bosco, facendoci fermare vicini a lui. -Lou, sbrigati!- lo ripresi io, sentendo l'acqua scivolarmi addosso. 
Era fermo, e fissava il vuoto. -Oh no.- sussurrò Niall. E dopo pochi attimi Louis cadde a terra. Aspettammo dei minuti, guardadndoci insospettiti, quandolo vedemmo rialzarsi tutto d'un colpo, con il fiatone e gli occhi persi. 
-Ragazzi, non vi piacerà.- disse scuotendo la testa. 
-L'avevo capito dalla tua espressio,e spara.- lo incoraggiò Zayn, infilando le mani nelle tasche dei jeans. -E' qui, adesso.- disse guardandoci. 
Una scarica mi percosse tutta la schiena, serrai i pugni di colpo, sentendo  la rabbia prendermi in pieno. -C..cosa, adesso? Lui, è qui?- chiese Niall avvicinandosi impaurito all'amico.
-Si Niall, Lui. Justin è qui..- mormorò vedendo l'espressione di tutti irrigidirsi.
-Porca puttana.- commentò Liam mettendosi una mano nei capelli.  -Chi è?- chiese Zayn, avvernendo la nostra paura e sentendosi agitato.
Non potevo crederci, adesso ero impaurito. 
-No, non è possibile..Deve esserci uno sbaglio.- 
-No Harry, non c'è nessuno sbaglio.- si affrettò a rispondere Lou all'amico. -Chi cazzo è? Me lo volete dire?- sbottò Zayn all'improsvviso. 
-E' il più feroce e spietato vampiro di tutti i secoli, Zayn. Bisogna averne paura.- rispose Liam, cominciando a camminare da una parte all'altra. 
-E.. dov'è diretto?- domandai agitato, avvicinandomi a Louis. 
Guardò per un secondo in basso, poi incrociò i suoi occhi azzurri nei miei, serio. -A casa di April.- 
Non potevo crederci, adesso ero davvero impaurito.


APRIL-
-Mamma, sono a casa!- urlai per farmi sentire, chiudendo la porta alle mie spalle e lasciando cadere la tracolla per terra. Nessuno rispose, ma sentii odore dalla cucina, e ipotetizzai che stesse cucinando. 
Salii le scale di fretta, togliendomi la felpa e infilandomi una magliettina più leggera, dato che in casa avevamo i termosifoni a palla.
In questo periodo dell'anno faceva particolarmente freddo ad Holmes Chapel, ed io odiavo l'inverno. 
Odiavo esser sempre costretta ad indossare quei felponi, e quei cappotti che lasciano vedere solo gliocchi e il naso. Odiavo tutto questo.
Sbuffando mi catapultai in cucina, e salutai mamma con un bacio sulla guancia, prima di sedermi a tavola ed assaporare uno dei suoi piatti migliori.
-Allora, come va a scuola?- chiese lavando i piatti, mentre io mangiavo al tavolo.
-Bene, bene.- dissi sorridendo, mentre infilavo una forchettata di pasta in bocca.
-Senti cara, devo lasciarti sola, oggi pomeriggio..- disse abbassando la testa. Sospirai. -Tranquilla, mamma.-
-Mi dispiace, è solo che Jhon si è licenziato e adesso tocca a me fare i turni alla casa di cura.- ammise visibilmente mortificata. 
Le sorrisi amabilmente -Ho detto di stare tranquilla. Insomma, non è la prima volta.- sorrisi e tornai a mangiare.
-Grazie tesoro, sei fantas..- sentimmo suonare alla porta. 
Ci guardammo alliunisono e poi spostammo i nostri occhi sull'orologio. Segnava le tre e mezza. 
Ero appena tornata da scuola, e non aspettavo visite in particolare.  
-Vado io.- mi alzai e pulendomi per bene la bocca con uno strofinaccio mi diressi alla porta. 
-Aspetta tesoro, io sto uscendo, esco dalla porta sul retro. E miraccomando, sta attenta.- mi diede un bacio sulla fronte ed uscì dalla porta della cucina, afferrando un'ombrello. 
Riflessi su quello che era successo in questi giorni, ed in effetti, l'unico che veniva senza preavviso a casa, era Harry. Sorrisi e mi diressi ad aprire la porta.
Tirai la maniglia, e mi trovai un ragazzo davanti agli occhi. Aveva il ciuffo color castano sparato all'insù, verso destra. I suoi occhi erano di un color oro strabiliante. Sorrideva sghembo, poi alzò la mano in segno di saluto, e non potei che notare un enorme graffio sull'avanbraccio, poco prima del giacchetto grigio che indosasva. -Ciao.- 
Lo guardai attentamente, socchiudendo di poco la porta, un po' spaventata. -Chi sei?- chiesi di getto, sentendo il cuore palpitare a mille. 
-Io sono Justin, piacere di conoscerti..April.- sorrise ancora di più, e la mia espressione divenne seria, e le mani cominciarono a sudarmi. Poi sentii il telefono vibrare nella tasca dei Jenas. Gli lancia un'ultima occhiata, prima di prenderlo e levvere il messaggio. >Non aprire la porta a nessuno. Chiudi le finestre e le porte per bene. Sto arrivando, H-< deglutii a vuoto. 
-Cosa vuoi?- chiesi guardandomi attorno, in cerca di un arma con ciu avrei potuto difendermi. -Voglio solo fare due chiacchiere, sta tranquilla.- disse sorridendo, e facendo un passo in avanti verso di me. Inevitabilmente indietreggiai, allontanandomi di poco dalla porta.
Passo falso.
Entrò in casa del tutto, chiudendo la porta alle sue spalle. Si guardò attorno sospirando. -Carino qui, eh?- chiese retoricamente, e guardandomi. 
-Dovresti andare.. Il mio..- non finii la frase, torturandomi le mani, essendo interrotta da lui.
-Hai un ragazzo, davvero?- si avvicinò a me lentamente facendomi finire contro il muro. Lo guardai sottole ciglia. Sentivo la paura prendermi da dentro, lacerandomi lo stomaco. -Mi dispiace per lui allora, sai. Avevo voglia di divertirmi un po' con te.- Mi prese il volto con una mano, girandomi la testa verso la cucina. Sentii gli occhi pizzicare, e uina lacrima mi rigò il volto. 
-Lui..sta arrivando.- dissi trovando coraggio. Avvicinò le labbra al mio collo, sorridendo. Poi inspirò gonfiando i polmoni. -Hai un odore buonissimo piccola.- sussurrò sul mio collo, sentii un brivido per tutta la spina dorsale. Stavo morendo di paura.
Mise una mano sul mio fianco, avvicinandomi a se, e capii che dovevoi arrendermi. -No, ti prego. Lasiciami andare.- sussurrai in pre da una crisi di pianto. 
Ghignò. -Quante volte l'ho sentito dire, eppure. Dopo mi hanno ringraziato.- sorrise. Sentivo il suo respiro su tutta la lunghezza del collo, e la cosa cominciava a spaventarmi per davvero. 
Cosa voleva dire?!
-Dicevano che si sentivano rinate. Tranquilla, non ti farò del male.- mormorò per poi spostare il mio volto vicino al suo. Ero paralizzata.Immobile. 
Non sentivo le gambe. 
-Cos'è che avevi detto?- chiese guardandomi negli occhi. -Il tuo ragazzo?- chiese portando una mano verso la porta. 
Sentii bussare proprio in quel momento, era Harry. Cercai di liberarmi dalla sua presa, sentendo la sua voce dietro la porta chiamarmi. -April. April apri subito!- urlò da dietro. Un'altra lacrima mi rigò il volto, sentendola sua presa sul mio volto farsi più forte. -Non portà entrare. Non ti salverà April.- sussurrò minaccioso, continuando a tenere il braccio sollevato verso la porta. Sentii la porta principale strattonarsi con forza, ma Harry non riusciva ad entrare. In quel momento collegai tutto.
Aveva dei poteri. Vestiva con il giacchettino a Gennaio. Gli occhi limpidi. Lui era un vampiro.
-Harry..- sussurrai con gli occhi appannati. Non riuscivo ad urlare in quel momento. Era come se le mie corde vocali fossero ferme, paralizzate com il resto del corpo. 
-Di addio al tuo Harry piccola, non lo rivedrai per un po' di tempo.- ghignò e poi avvicinò la bocca al mio collo, spalancandola. 
Sentii i suoi denti sfiorarmi la pelle, e potrei giurare di aver perso un battito. 
Poi si spalancò la porta, facendo entare Harry e Zayn. Ansimavano per lo sforzo, e avevano i pugni serrati. 
In un secondo mi trovai di fronte ai due, con Justin da dietro, che continuava a tenermi il volto con una mano, e l'altra mi teneva dlala vita, impedendomi qualsiasi movimento. 
-Non azzardatevi a muovervi!- urlò subito, stringendo la presa su di me. Sentivo dolore, avevo paura. -NON un passo, o la uccido.- intimò lui, tenendo la mia testa leggermente piegata. 
Le lacrime scendevano ormai a cascata, e vedevo il volto di Harry contratto, gli occhi rossi e i canini spuntare dalle labbra, così come Zayn, che sembrava non contenersi dal saltargli addosso. 
-Sai Styles, pensavo che ti saresti tenuto alla larga dalle ragazze, dopo Madison.- rise, e il viso di Harry si irrigidì ancora di più. I suoi pugni divennero una cosa sola con la mano, tanto che pensai che le unghie gli si fossero conficate nella pelle. Ed il suo respiro si faceva più affannoso ed infuriato. -Vorresti rishiare anche con Lei? Povera piccola. Non merita uno come te.-  Harry ringhiò furioso.
-Lasciala stare, o non potresti rivedere la luce del giorno.- gli intimò Zayn, scatenando una risata in Justin. 
-E tu saresti in new entry, vero? Oh, quante cose hai da imparare, mio caro.- 
Sentivo la testa andarmi a fuoco, e le lacrme scendevano silenziose, mentre aspettavo, aspettavo di morire. Poi si avvicnò a me, tenendo lo sguardo su Harry e Zayn. E posò la lingua sul mio collo, facendomi scappare un gridolino strozzato. Leccò una parte della mia pelle. Vidi Harry cominciare ad infuriarsi. Una vena sul suo collo pulsava veloce. Aprì la bocca, ringhiando a Justin, prima che quancuno non ghli saltò addosso, facendogli mollare la presa su di me che caddi a terra, piangendo. 
Louis lo prese da dietro, tenendogli le braccia. Mentra Liam e Niall, che erano appena entrati dalla finestra aiutavano Lou a farlo stare fermo. Justin ringhiava contro tutti, e i suoi occhi divennero rossi come quelli degli altri ragazzi. 
La vista era appannata per via delle lacrime, quando mi sentii prendere in braccio da Harry. Mi guardò un secondo, impaurito e incazzato allo stesso tempo. -Sssh. Andiamo, andiamo.- mi sollevò da terra e mi portò di sopra correndo. Arrivò in camera mia, chiudendo la porta ed adagiandomi sul letto. Corse a chiudere le finestre, ed abbassò le serrande. Accese velocemente la luce e venne verso di me, vicino al letto. Si piegò, avvicinando il suo viso al mio. 
-Adesso rimani qui, non fiatare e sta calma, ti prego.- mi lasciò un bacio sulla guancia e scappò giù, chiudendo la porta.


HARRY-
La rabbia aveva preso il sopravvento. E aspettavo solo di porre fine ai giorni di quel verme schifoso che aspettava in salotto. 
Scesi le scale, e in un attimo fui nell'ingresso vedendo i ragazzi trafficare per tenerlo fermo.
-Cosa vuoi Justin.- non era una domanda. Sapevo cosa voleva, e non gli avrei mai permesso di mettere mani addosso alla mia April. Non gli avrei permesso di portarmi via la persona più importante. Non di nuovo.
-Quella ragazza, deve essere mia. Sarà mia Styles. Ricordatelo!- urlò strattonandosi dalla stretta dei ragazzi. Lou, Liam e Niall si disposero velocemente in fila sulle scale, per impedirgli di salire. -Scordatelo. Non ucciderai innocenti ancora una volta. E non la mia April. Non lei!- urlai facendo uscire i canini. Una scarica di adrenalina, segno che gli occhi erano diventati rosso fuoco.
-Prendila come una pausa. Ma aspettati di rivedermi. Non mi darò per vinto, mai!- e detto questo uscì di casa von un soffio. Mi guardai un secondo con tutti i ragazzi. Poi mi precipitai di sopra, verso la sua camera.
Aprii la porta, vedendola nelle coperte, con le ginocchia al petto a tremare. 
I capelli leggermente scompigliati e il viso bagnato dalle lacrime. Mi avvicinai velocemente a lei e l'abbracciai stretta a me. Scoppiò a piangere sul mio petto, bagnandomi la maglia. La sentiuvo sussultare per i singhiozzi, e mi sentivo male nel vederla così. -Sucami, scusami tanto. Non avrei dovuto lasciarti... così.- dissi pieno di rammarico. 
Mi sedetti accanto a lei, avvolgendola meglio tra le mie braccia. -Ero sicura che saresti venuto.- disse tra un singhiozzo e l'altro. 
Sospirati baciandole la testa. -Basta, basta piangere.- le accarezzai la schiena, sentendola peggiorare. 
'Lou, vieni qui, sbrigati.' pensai, sperando che mi avesse sentito. In un anno secondo apparve Louis alla porta, che vedendo la scena sorrise lievemente. 
-Lou di agli altri di tornare. Stanotte resto qui con lei.- affermai sicuro. Sentii le sue mani stringermi di più il bacino. 
-Daccordo Harry. Sta attento.- stava per uscire, quandolo chiamai. -Lou!...Grazie.- sorrise ed uscì, chiudendo la porta alle sue spalle. 
Le accarezzai la schiena, per poi farla mettere seduta. Le passai le mani sulle guancie, asciugandole le lacrime. -Ci sono io adesso April, sei al sicuro.- le baciai la fronte, sperando che quello era il primo, e l'ultimo incontro con Justin. 
Sarebbe stata difficile. Ma adesso era personale, adesso mi importava davvero.



Ciaaaao amori c:

Beh, sinceramente non ho nulla da dire, il capitolo si intende da solo.
Spero di aver chiarito bene le scene, e beh, per quanto riguarda Justin..Immaginetevi il figazzo di
Bieber versione vampiro cattivo MLMLMLMLML *u* jadgjsh
Ok, devo scappare a dormire *o*
Notte bellllllissime(?) e miraccomando.. Lasciatemi una recensione, anche piccina piccina! :''3

..non troppo piccola che sennò la manda per messaggio diretto eh. uU Più di 10 caratteri :*
-Kisses
   
 
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