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Autore: pinkchampagne    08/11/2012    0 recensioni
mentre tu continui a parlare di te stesso,non immagini neanche quante creature stiano perdendo la vita.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Strinsi la mano di Philip, il quale mi guardava sorridendomi e rassicurandomi. Ci avvicinammo a quell'ampissimo portone che luccicava come mille squame messe assieme. 'Ho paura' sussurrai a Philip, il quale mi abbracciò 'Ariel, non devi avere paura. Sei a casa ora' la parola casa mi tranquillizzò, Phil aveva proprio ragione, ero finalmente nella mia vera casa, Thalassan era il luogo più bello in cui ero mai stata. Avevo qualche vago ricordo, ma era proprio come zia Annie mi descrisse. Bussammo alla porta, in realtà bussò Philip, io ero presa dal panico. Dopo pochi secondi, due guardie ci aprirono questo blocco d'oro.                    'Voi sareste?' Ci guardavano con aria severa, non sapevo i loro nomi, ma presi coraggio, feci un passo avanti e risposi 'Sono Ariella, la nipote di Re Coral' i due mi guardarono seri, ma dopo poco, mi accolsero con una risata colossale 'Ahahah' non volevano smettere 'La nipote di re Coral, eh?' mi arrabbiai, mi sceserò delle lacrime, ma purtroppo nel mare si potevano vedere solo i miei grandi occhi che pian piano diventavano rossi, mi alzai i capelli dal collo e feci vedere una voglia reale, una voglia che i discendenti del regno potevano averla, li guardai negli occhi 'Ora mi credete?' urlai squartandoli con lo sguardo 'Oh mio Dio' esclamò la guardia più robusta 'è proprio la principessina' si inginocchiarono esclamando 'Lei non sa quanto si dispiace, principessa, non potevamo sapere' li interruppi 'si, siete perdonati' li guardai, riprendendo a sorridere 'siete così gentili da portarci da mio nonn...emh, da re Coral?' mi atteggiai come una vera principessa 'avremo onore di vederlo, io e il mio ragazzo' Philip mi diede un colpetto sul braccio, guardandomi con aria perplessa con la coda dell'occhio 'ma certo principessa' ritornarono seri 'seguiteci'.                                                           Il palazzo era immenso, aveva solo una grande facciata esteriore, ma all'interno era tutto all'aperto, una lunga via circondata da enormi costoloni e da numerosi cavallucci marini come mini guardie, portavano al trono del Re. Rimasi immobile davanti alla fine della via. Vidi una lunga barba rossa e dei capelli non troppo lunghi che scendevano a picco sulle spalle. Era il nonno. Iniziai a respirare lentamente, mentre le guardie annunciarono il mio arrivo.                                                                                                                                                                      'Mia nipote? No, non è assolutamente imposs...' sposto l'elmo della guardia e mi osservò più attentamente 'Ariella..no, non mi sembra vero..Ariella!' Si alzò di scatto, nuotando il più velocemente verso di noi 'Ariella,, nipotina mia!' I suoi occhi erano lucidi, enormi e gonfi, segni di lacrime in arrivo 'Ariella, non posso crederci!' mi abbracciò, accarezzandomi i capelli 'nonno, oh nonno' sussurrai, emozionata e presa dalla felicità di riabbracciare dopo tutti questi anni, una delle persone più importanti della mia vita 'nonno, mi sei mancato da morire!' continuai ad abbracciarlo, sfiorandogli quel folti capelli rossi come i coralli.              Era sempre uguale, da quel poco che mi ricordo. Nonno Coral era un tritone molto attaccato alla famiglia, amavo il suo modo di fare, sempre disponibile, un tritone fantastico, non commetteva mai errori e chiedeva scusa inutilmente. Il suo regno è tutto per lui. La felicità deve regnare tra il suo popolo, è la cosa che di più lo rende felice.                                                  'Ariella' si stacca lentamente, tenendomi le braccia 'cosa ci fai qui? Non dovresti stare qui, sei in pericolo e..' sposta lo sguardo verso Philip 'chi è questo tritoncello?' accenna un sorriso, avvicinandosi a lui e abbracciandolo 'ciao, figliolo, io sono re Coral, il nonno di Ariel! Ah, credo tu l'abbia capito, eheh' inizia a ridacchiare fra se e se, tenendoci entrambi per le spalle 'Ariel, vuoi dirmi chi è questo giovane?' mi guarda accarezzandosi la sua immensa barba 'nonno' lo guardo fisso negli occhi 'forse è meglio che ti siedi..' abbasso lo sguardo, indicando il suo trono 'qualcosa non va..?' domandò andandosi a sedere e mandando via le guardie 'Nonno, c'è una cosa che io e Philip vorremo dirti..ecco, noi..' si alzò di scatto dal trono 'voi vi sposate! Non è così? Finalmente, volevate farmi una sorpresa eh! Quanto sono contento!' io e Philip ci guardiamo con aria stravagante, incrociando gli sguardi 'Qui dobbiamo preparare un bel banchetto, annunceremo tutto stasera e insieme fisseremo la data del matrimonio! Oh, nipotina mia, mi hai dato una gioia immensa. Guardie! Guardie! Guardiee!' Era preso dall'entusiasmo, non riusciva a stare fermo, continuava ad agitare quelle braccia muscolose che tenevamo in mano quel possente tridente, rischiando più di una volta di lanciarlo in aria 'Nonno, Philip è il figlio perduto di Re Moreines!' fermai la sua frenesia. Spalancò gli occhi e si sedette sul trono 'il..il figlio del demonio! Guardie, arrestate...' lo fermai, prima che potesse pronunciare quella parola 'nonno no! Io lo amo! Fammi spiegare tutto, ti scongiuro!' andai a piangere sulla sua coda color blu notte, singhiozzando, mentre lui mi accarezzò i capelli. Philip rimase immobile al suo posto, non aprendo bocca 'Ariel, dimmi cosa sta succedendo, per la barba di Poseidone!' lo guardai, alzandomi, rimandendo a galla 'ho conosciuto Philip sulla terra, il rapporto che c'è tra di noi è soprannaturale, siamo innamorati uno dell'altro, mi ha raccontato tutta la storia...sua zia lo portò sulla terra per vendicarsi...Moreines ha ucciso sua moglie, ovvero la madre di Philip!' il Re rimase immobile, impassibile, sussurrando 'io..io non lo sapevo' si alzò e abbracciò Philip 'giovane, io non sapevo. Ma io non posso aiutarti, o almeno, non so cosa fare!' Philip alzò lo sguardo guardandolo negli occhi più profondi 'Re Coral, io e sua nipote vogliamo porre fine a tutte queste guerre. Mia zia e la zia di Ariel non sanno niente della nostra fuga, non sanno del nostro fidanzamento e non sanno del nostro piano. Vogliamo sposarci, sì, ma prima voglio parlare con mio padre. Lui ci teneva a me, rivedermi dopo tutti questi anni lo farà riflettere, gli racconterò la realtà e..' mi avvicinai a Philip, gli strinsi la mano e gli misi una mano sulla spalla 'e lo farò venire qui, per scusarsi, è una promessa Re Coral' il suo sguardo era convinto e fiero di sé 'Figliolo, potrebbe ucciderti Re Moreines, non ha pietà con nessuno. Ha ucciso tua madre, non hai paura che..' lo interrompe, abbassando lo sguardo 'morirò, sì, ma almeno morirò come eroe, morirò per un motivo, morirò per salvare il suo regno e la ragazza che amo con tutto me stesso'. Spalancai gli occhi, osservando il nulla. Non voglio che Philip muoia, non voglio. Non voglio perdere un'altra parte di me 'No, Philip. Se devi morire, moriremo insieme. Di perdere un'altra parte della mia vita, proprio no voglio' continuai ad osservare il nulla, lasciando i miei capelli volteggiare nelle acque 'Ariel, non te lo permetterò' continuò Philip, prendendomi il viso tra le mani 'Io non permetterò che tu muoia per un problema mio' urlò come per farsi sentire da qualcuno che non voleva ascoltare le sue parole, mentre Coral si rimise a sedere, rimanendo paralizzato davanti a quel giovane ragazzo, disposto a morire per sua nipote e per il suo regno 'Io non permetterò una cosa simile. Ragazzo, tu sei degno di essere sovrano del mio regno. Marito di mia nipote. Mio erede. Andrai da re Moreines, ma non andrai da solo. Le mie guardie ti accompagnerammo, purtroppo a me non è permesso, ma se ti dovesse succedere qualcosa, giuro che..' una guardia intervenne 'Re Coral, la cena è servita' se ne andò, lasciando una scia di bolle dietro di sè 'Coraggio ragazzi, andiamo a mangiare, farò sistemare una camera per voi e poi domani Philip partirà, con affianco delle mie guardie' Philip si inchinò al suo cospetto 'Io la ringrazio di cuore, re Coral, ma mio padre riconoscerà le sue guardie e..' intervenne il tritone 'Ti lasceranno all'entrata del regno, non davanti al castello, puoi starne certo. Mi fido di te, andrà tutto per il meglio e ora andiamo a mangiare, che la mia pancia ha bisogno di qualcosa da mangiare.                                                                          Ci avviammo verso la sala principale dove ci aspettava una cena niente male, ma lo sguardo di Philip era sempre più spento, ma convinto.                                                                                         -Ho fiducia in lui e in tutto quello che fa, lui è la mia vita, non vorrei mai perderlo per nessun motivo al mondo- riflettei tra me e me, assaggiando delle prelibatezze davanti ai miei occhi, prendendo un piatto di cristallo.
  
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