Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Someonelikeme    08/11/2012    5 recensioni
Il cancro dovrebbe essere solo un segno zodiacale non anche una malattia
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Il sapore di un bacio rubato.



La terra vista da quassù sembra bella. Le nuvole che stiamo sorpassando sembrano zucchero filato. Mia madre e Carl hanno insistito per accompagnarci. Non so quanto resterò con Jan, ma ho intenzione di recuperare un po' di tempo. Ci sono cose di lei che ancora non so, e ho voglia di scoprirle. Questa mattina quando siamo arrivati in aereoporto mi ha detto che non dovevo chiamarla nonna sennò si sentiva vecchia, ma Mama Jan o semplicemente Mama. Sono una Belieber e facendo ulteriori ricerche mi sono ricordata che Mama Jan è lo stesso nome della vocal coach di Justin. Non le ho detto che l'avevo scoperto, anche perchè potrei anche sbagliarmi, ma se fosse davvero lei dovrei imparare a gestire il fatto che potrei ritrovarmi a pranzo o a cena con il mio idolo. Hu! che stupida, non è possibile.
"Che ti ridi?" mi volto verso Michael che è seduto accanto a me
 "Niente, pensavo" mi metto comoda "Immagina che tra meno di 8 ore saremo a Los Angeles" Fissai il vuoto, avevo i dolori allo stomaco solo se ci pensavo "Un sogno!"
"Nah, è più un sogno perchè sarai lì con un gran pezzo di gnocco come me" gli suonai un pugno sulla spalla "Scemo!" ridemmo.
Sospirai "
...intanto che facciamo in queste 8 ore?" fece spallucce e mi sorrise.
Passammo il resto delle ore a mangiare caramelle senza farci vedere dalle Hostess. Giocammo a pollicione. Ascoltammo musica. Torturammo un povero bambino che russava e infine ci addormentammo un'ora prima dell'arrivo.

"E' stato il viaggio più divertente che abbia mai fatto" disse scendendo dall'aereo "E' la mia seconda volta su un aereo quindi non ho scelta!" mi guardò male
"Stai insinuando che ti ho fatto annoiare" inarcò un sopracciglio "Mh!" feci una smorfia. Mi suonò uno schiaffo sul braccio
"Ragazzi state bloccando la fila" una signora baffuta ci sgridò. Corremmo a recuperare le valigie e, ovviamente, le mie si erano sperse. Le ritrovammo poco dopo all'uscita.
"Mh, bell'accoglienza!" entrammo nella macchina che Jan aveva affittato.
Mi affacciai dal finestrino in stile turista, le strade erano enormi e piene di gente. E con gente intendo gente che vive come vuole. Vestiti a modo loro, pettinati e truccati a loro piacimeto. Grassi o magri, ma felici. Il vento mi spettinava i capelli. Non c'era sensazione più bella dell'odore di un sogno realizzato. Avete mai desiderato così tanto partire per l'America a tal punto da stare male? io si. Ogni notte e ogni giorno. E ora, ci sono dentro fino al collo.
"Giada, prendi la tua valigia. Pesa più della mia" urla Jan "Sono una ragazza. Ho le mie esigenze!" ridono tutti
Prendo le valigie e mi volto. Ne ho viste tante di ville, ma mai come questa. L'interno era anche meglio di come me l'aspettavo. Appena varcata la porta d'entrata c'è un enorme salone con delle scale dritte fino al primo piano. Alla mia sinistra una cucina con veranda e giardino. Dietro il salone con schermo al plasma e divani. Infondo alle scale credo ci sia il bagno. Al primo piano sono disposte le camere. La mia è infondo al corridoio. La stanza è enorme. Le pareti color panna e il pavimento ricoperto da una moquette beige. Un letto a baldacchino sulla parete a destra della stanza, scrivania, armadio, e comodini piazzati in diversi posti. Parallela alla porta un enorme vetrata con balcone che illumina tutta la stanza. Credo sia la più bella della casa.
"Ti piace?" si appoggiò allo stipite della porta "Jan, credo sia la stanza più bella che abbia mai visto..." mi agirai per la camera "Sapevo ti sarebbe piaciuta" mi sorrise. Ricambiai il sorriso e spalancai la vetrata lasciando entrare l'aria fresca della sera. Lasciai le valigie accanto al letto e scesi di sotto. Mamma e Carl erano in cucina, Mama Jan parlava al telefono e Michael...dov'era? mi girai in torno per cercarlo. Lo chiamai in casa come se fosse un cane
"Giada, Mike è in terrazza!" Mimai un "Oh" e corsi in cucina per andare in terrazza 
"Giada!"
"Si?" mi bloccai accanto al bancone "Preferisci sushi o Mc Donald's" piegò la testa su un lato "Cavolo!" mi grattai la fronte "...meglio il Mc, sai il cinese non mi sfama"  Jan rise e tornò alla sua telefonata. Io spalancai la vetrata e me la richiusi alle spalle. Michael era infondo alla terrazza. Qualcosa fumava dalla sua bocca.
"Non sapevo fumassi..." dissi arrivando alle sue spalle "Oh, sei tu...mi hai spaventato" fece un tiro "Scusami" mi spostai i capelli dal viso "Mh, non preoccuparti" fece un altro tiro "...comunque fumo da quando mio padre ha divorziato con mia madre. Non dovrei farlo, ma  è l'unica cosa che mi distrae e mi fa sfogare..." sorrisi "Un po' come me e i miei tagli..." lo guardai con la coda dell'occhio "Si, ma a te è più pericoloso e doloroso" si voltò "Già..." sospirai       
restammo in silenzio ad ascoltare il rumore della notte. Lo guardavo di nascosto. Il suo naso era perfettamente all'insù. Il modo in cui le sue labbra toccavano la punta della sigaretta mi faceva uno strano effetto. Una mano nella tasca dei jeans e l'altra teneva la sigaretta. 
"Jade, la smetti di guardarmi?" mi voltai imbarazzata. Lo sentì ridere. Mi mise un braccio in torno al collo e mi strinse al suo petto. Dio, il suo profumo era buonissimo.
"Scommetto che hai fame?" mi accarezzò la testa "Sei un vegente?" dissi alzando la testa per guardarlo "No, sento il tuo stomaco brontolare" ridemmo insieme "...che stronzo..." sussurrai tra una risata e l'altra.
"Ragazzi venite a mangiare!" ci staccammo appena Carl ci chiamò. Gli saltai dietro le spalle come si faceva da piccoli e mi portò in quella posizione fino alla cucina. Sul bancone c'erano scatoli del Mc e bibite. Io e Mike ci buttammo su i primi panini che trovammo.
"Io ho preso un Big mac, un McChicken e un Cheeseburger. Tu?" "Mh, 2 Big mac e un NYcrispy pollo" disse ingoiando delle patatine
ingurgitammo tutto come dei maiali. Appena finito ci buttammo sul divano a guardare la tv. Mike aveva un braccio in torno al mio collo e giocava con i miei capelli

"Giada..." Mama Jan si sedette sulla poltrona di fianco al divano  "Dimmi..." sorseggiai della coca "Domani dopo aver accompagnato loro in aereoporto io devo andare a pranzo fuori con un cliente, vieni anche tu?" "Se vuoi lasciarmi qui non c'è problema" mi sorrise e squotendo la testa tornò di là. Continuai a sorseggiare la mia coca-cola. Mike mi guardò sorridendo "Che c'è?" rise "...ho qualcosa tra i denti?" sorrisi
"No, sei perfetta" diventai rossa. Sentivo le guance andare a fuoco. Mi scoccò un bacio sulla fronte e mi abbracciò "Io vado a letto nana. Domani ho un aereo da prendere..." si alzò "Si, vado a dormire anche io. Sai, il Jat lag.." mi sorrise e mi tirò per un polso fino alla rampa delle scale
"Se hai paura dei mostri sotto il letto, la mia stanza è affianco alla tua" mi baciò una guancia e si dileguò. Gli feci una smorfia e molto velocemente entrai in camera mia. Mi feci un bagno caldo e infilai il mio pigiama zebrato. (non ridete). Le coperte erano fresche e in me che non si dica mi addormentai.
Il mattino seguente mi svegliai prima di Michael e da brava vicina di stanza gli diedi il buongiorno a modo mio. Entrai in camera ed iniziai a fare più chiasso che potevo. Si alzò dal letto con addosso solo dei pantaloncini.(ERA.NUDO.D'AVANTI.A.ME.) mi prese in braccio

"Mettimi giùùù"urlai cercando di scendere. Mi aveva presa in spalla. Mi sentivo un sacco di patate
"A te piace svegliare le persone in questo modo? ora ti impari" mi gettò sul letto e iniziò a farmi il solletico.
"Giada, Michael. Smettetela è tardi. Giada vai a fare colazione e tu Michael mettiti qualcosa addosso." Jan uscì nervosa dalla camera. Mi alzai dal letto e gli diedi una pacca sul sedere. Gli urlai un a tra poco e uscì.
Arrivò in cucina dopo una buona mezz'ora. Era più lento di me. Dopo aver fatto colazione entrammo in macchina e ci avviammo verso l'aereoporto. Io e Mike non parlammo, sapevamo che non ci saremmo visti per un po'.
L'areoporto era pieno di gente. Chi tornava, chi partiva, chi aspettava. Mi appoggiai ad una parete aspettando che Mamma, Carl e Mike facessero il Chekin. D'un tratto qualcuno mi accarezzò una guancia

"Sei bella quando dormi ad occhi aperti"
"Vaffanculo" lo spinsi via. Si avvicinò a me accarezzandomi i capelli. Chiusi gli occhi. Si, quando mi toccano i capelli vado in trance. Sentì un respiro caldo sotto al naso e poi qualcosa di umido sulla mia bocca. 
Erano le sue labbra. I suoi occhi erano chiusi, una sua mano tra i miei capelli e l'altra cercava la mia mano. Il mio cuore batteva, batteva come quando a scuola facevamo le corse e sembrava volesse uscirmi dal petto. Le sue labbra cercavano le mie. La sua lingua giocava con la mia. Era calda, buona. Il suo sapore mi piaceva. Lo sentì sorridere tra un bacio e l'altro. Poi si staccò.

"Non voglio avere rimpianti Giada" mi guardò "...quando ci rivedremo le cose potrebbero essere già cambiate"
"Non è vero!" lo guardai male. Mi sorrise e mi baciò di nuovo. Un bacio più profondo e intenso.
La vocina irritante avvertiva i presenti che il volo stava per partire. 

"Promettimi che non ti dimenticherai di me..." sussurrò sulla punta delle mie labbra "Te lo prometto!" mi sorrise e dandomi un leggero bacio sulla fronte, prese la valigia e si avviò all'entrata. 
Abbracciai mia madre e Carl. Li guardammo andare via e sentì un leggero senso di vuoto.

"E' tutto ok?" Jan mise una mano sulla spalla "Si..." dissi poco convinta
mi sorrise e uscimmo dall'aereoporto abbracciate. 

"Mama Jan, posso sapere chi è questo tuo cliente?" dissi mettendomi la cintura 
"Credo tu lo conosca" la guardai confusa "Scooter Braun!"
'Donna che è la vocal coach del mio idolo, non che mia nonna. Che hai detto?' 


 





HIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!
Sono abbastanza INCAZZATA. Nella pubblicità dell'ovetto Kinder hanno messo la canzone dei 1D
E LE CANZONI DI BIEBER NON LE POTETE METTERE? Dico io, bah!
Comunque. Andando al sodo, credo d'aver fatto abbastanza presto con questo capitolo. Mi piace quest'idea di Mike e Giada, e lo so. Faccio pena perchè non ho ancora fatto entrare in scena il signorino Bieber, ma dovete attendere mie care. 
Comunque il suo arrivo è arrivato...
Vi ringrazio, come sempre, per aver messo la mia storia nelle preferite\seguite\ricordate e anche a chi ha recensito.
SIETE DAVVERO FANTASTICHE.
Buona lettura (anche se non ho mai capito perchè si scrive alla fine quando il capitolo l'avete già letto, hahahah!)

Merì





   
 
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