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Autore: geggia    26/05/2007    2 recensioni
...Non si era mai sentito in colpa, neanche quando uccideva le persone per conto del Suo Signore. Già, lui era la causa di tutto, fin da quando fu costretto ad unirsi ai Mangiamorte aveva saputo che era la cosa sbagliata ma non aveva avuto scelta, come poteva mettersi contro suo padre e contro il Signore Oscuro?...
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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non è quello che voglio

NON E' QUELLO CHE VOGLIO

 

3-L’INCONTRO

Lo vide. Era lì, seduto al tavolo della biblioteca, nel posto dove di solito si sedeva lei. Quando gli passò davanti, lui alzò lo sguardo verso di lei, ma si rimise subito a leggere. Hermione sentiva il suo cuore battere così forte da temere che lui l’avesse potuto sentire. Lo osservò leggere il libro di scienze della magia, probabilmente anche lui aveva l’esame quel giorno. Hermione si chiedeva cosa stesse pensando e continuò a guardarlo nascondendo il volto dietro il suo libro.

“Cosa guardi Granger?” la sua voce la fece trasalire. Se n’era accorto e adesso? Come si doveva comportare? Decise di non rispondere.

“Cosa c’è? Il gatto ti ha morso la lingua?” la guardava e vedeva la sua vergogna. Posò violentemente il libro sul tavolo provocando un tonfo assordante. Hermione lo guardò per un secondo e ritrasse subito lo sguardo continuando a leggere. Lui si alzò e si avvicinò al suo tavolo. Si sedette di fronte a lei e iniziò a guardarla. Hermione sapeva che stava cercando di leggerle l’anima per scoprire ogni sua sensazione. Posò il libro e, continuando a guardare la copertina disse:

“Cosa vuoi?” il tono era insicuro

“Ti ho fatto una domanda.”

“Scusa non ti ascoltavo” disse con tono di sfida.

Draco non voleva discutere con lei. Aveva sperato a lungo che arrivasse questo momento per rinfacciarle tutto quello che gli aveva fatto, ma adesso, con sua sorpresa, voleva solo parlare, chiarirsi e dirle tutto quello che provava, come si sentiva, descriverle la tempesta di sensazioni che gli imprigionava l’anima e che non lo faceva essere più lui. Non disse nulla.

Improvvisamente Hermione iniziò a fissarlo, questa volta era lei che gli scrutava l’anima per studiare i suoi sentimenti.

“E’ inutile! Io so fingere bene, ricordi?”

“Già…” disse Hermione. Si sentiva il viso caldo ed era molto a disagio.

Non sapeva come comportarsi. Per fortuna lui iniziò a sorriderle

“Non devi sentirti a disagio. Non sono mica l’esaminatore!”

Veramente Hermione era più che sicura che se lui fosse stato l’esaminatore si sarebbe sentita più a suo agio.

“Avanti Granger! Almeno una parola me la dici? Non ti chiedo tanto…”

“Sei un bastardo”

“Non era proprio quello che volevo sentire…”

“E che ti aspettavi? -aveva alzato la voce- un ti amo forse?”

“Come stai sarebbe stata la cosa migliore” sorrideva ancora, sapeva quanto le dava fastidio e si divertiva.

“Come puoi farti vedere ancora, dopo tutto quello che è successo?!?”

Hermione aveva scelto di parlargli e di chiarire la questione una volta per tutte.

“Quello che è successo tra noi due intendi? Bè non potevo mica lasciarti in pace senza farti sentire in colpa” c’era sarcasmo nel suo tono

“Bastardo” disse Hermione, gli occhi le si riempirono di lacrime

“Ma perché te la prendi con me adesso? Sei tu che mi hai lasciato, è solo colpa tua…”

“Colpa mia!?! Forse ho affrettato un po’ le cose, però alla fine è successo no? Sei un Mangiamorte adesso”.

“Ne sei sicura?” lei non sapeva che si era rimesso al servizio di Voldemort perché, da quando si erano lasciati, non l’aveva più vista e, se l’avesse saputo, Draco ne era sicuro, l’avrebbe spedito ad Azkaban.

“Smettila di fare il vago, sappiamo tutti e due che è così e tu sei venuto qui per farmi sentire in colpa per averti lasciato. Sai che ti dico? Non mi sento affatto in colpa”

“Se è come dici, allora dimostri tutto il contrario”

“Adesso basta! Io no ci voglio parlare con te. Perché non parli con la tua ragazza, da quello che ho potuto notare ti sta molto a cuore”

Hermione non sapeva bene perché avesse detto così e si rese conto di aver fatto un grosso sbaglio. Draco si alzò dalla sedia e si piantò davanti a lei.

“Ti da fastidio eh?”

“Cosa?”

“Il fatto che amo un’altra, ti da molto fastidio,non è cosi?”

“No, per me puoi fare quello che ti pare”

“Questo è positivo. Vuol dire che quando stavi con me hai imparato a mentire”

“Smettila Malfoy, se credi di farmi pentire di quello che ho fatto, ti sbagli e se aspetti le mie scuse puoi anche andartene”.

“Non mi aspetto le tue scuse…voglio solo sapere cosa provi”

“Intendi dire cosa provo per te?” il suo tono era molto più calmo di prima.

“Esatto Mezzosangue, voglio sapere se…”

“Non dirlo! Non voglio neanche sentire quello che stai per dire”

“Che mi amavi e che forse mi ami ancora? E’ questo che non vuoi sentire? Non mentirmi Hermione, non ci sei mai riuscita con me e non ci riucirai mai” Hermione rimase col fiato sospeso e gli occhi pieni di lacrime. Lui le aveva preso le braccia e aveva avvicinato il suo corpo a quello di lei.

Hermione non riusciva più a trattenere le lacrime e si mise a piangere.

Con le sue lacrime si liberò anche la sua anima: appoggiò la testa sulla spalla di Draco e lo strinse forte. Lui le accarezzava i capelli dolcemente.

“Mi dispiace Draco, non avrei mai voluto lasciarti ma, quando ti ho visto con quel Mangiamorte ho avuto paura e ho pensato che non sarei mai riuscita a cambiarti, che tu ormai appartenevi a quel mondo”

“Non preoccuparti. Infondo avevi ragione. Io avevo cercato di spiegarti come erano andate le cose. All’inizio non mi ero arrabbiato con te. Ma poi tu hai mandato Potter a cercarmi e allora io… ho sentito il bisogno di vendicarmi e di sfogare la mia rabbia facendo qualcosa e allora…”

Adesso era lui quello insicuro. Le aveva lasciato andare le braccia e si era allontanato. Hermione aveva intuito cosa stava per dire e sperava di sbagliarsi -ti prego non dirlo, non dirlo- nella sua mente c’era solo quella frase e sperava che l’avesse sentita.

“Sono tornato al servizio di Voldemort”

“Dimmi che non è vero! Ti prego! Dimmi che fa parte della tua vendetta!”

“Mi dispiace ma è così. Io volevo vendicarmi all’inizio, ma non sono riuscito a odiarti, Hermione, e non ci riuscirò neanche se deciderai di mandarmi ad Azkaban…”

“Come potrei spedirti ad Azkaban adesso? Se solo lo avessi detto mezz’ora fa, ti ci avrei mandato, ma ora ho capito finalmente quello che non ho voluto capire per tutto questo tempo… che ti amo”

Lo sguardo del ragazzo si fece più intenso e sul suo volto si formò un sorriso che rispecchiava la tristezza del suo animo.

“Allora avevo ragione! Mi ami ancora”

“Esatto, ma l’ho scoperto troppo tardi, ora tu ami la tua ragazza”

“Ti sbagli! Io ti ho amata due anni fa e ti amo ancora proprio come quando stavamo insieme. Non ho mai smesso di pensare a te”

I due si baciarono e quel bacio tanto atteso segnò la fine dei loro dubbi. Tutto gli era chiaro, sapevano di amarsi e questo gli bastava, sapevano anche che la colpa di ciò che era accaduto era di entrambi e che niente gli avrebbe impedito di stare insieme.

 

 

Intanto, nel castello Malfoy…

“Signore, qui non c’è. L’ho cercato d’ovunque.

“Mmmh, deve essere uscito. Cercatelo! Vedete di trovarlo e ditegli che suo padre lo sta cercando.”

“Va bene.”

 

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E qui la curiosità inizia a diffondersi...

Ecco un altro capitolo della mia storia..

Scusate se ci ho messo tanto ma ero indecisa su come farlo finire: se lo interrompevo quando loro si baciano, nessuno avrebbe letto il seguito. Adesso però siete tutti curiosi di sapere che succede vero?

Lo saprete nel prossimo capitolo...

Ciao a tutti e grazie per le recenzioni!

                                                      gEgGiA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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