Fanfic su attori > Robert Downey Jr
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Autore: RoxyDowney    09/11/2012    2 recensioni
Allison aspirante giornalista cerca la sua occasione nella grande mela ma la troverà altrove, mettendola nella condizione di dover prendere delle decisioni che cambieranno per sempre tutto ciò che la circonda. L'amore, l'amicizia e una nuova città da conoscere varranno ciò che dovrebbe lasciare a New York?
Genere: Erotico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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Allison era totalmente rapita da quelle chiacchiere, vedere un film è una cosa, ma sentire, capire cosa c’è dietro, bhè rendeva quel mondo molto affascinante. Andrea le diede piano una gomitata per attirare la sua attenzione e farle cenno di guardare Robert. Lui la guardava serio le mimò con le labbra “ti stai annoiando?” Ally si affrettò a dire “no, mi piace” e il viso di Robert si rasserenò e fece un mezzo sorriso. Si sistemò con la sedia e riprese ad ascoltare il regista che stava terminando di spiegare quale impronta volevano dare al sequel. Nessuno di loro appariva preoccupato, erano tutti dei professionisti ed avrebbero fatto del loro meglio perché tutto andasse esattamente come voleva. Robert aveva altri progetti in corso. Altri film da girare prima di quel lavoro, ma l’azienda chiedeva il massimo della disponibilità perché le riprese si sarebbero svolte in diversi continenti e sarebbero state relativamente lunghe. Questa riunione serviva al cast proprio per dargli modo di conoscere le tempistiche delle riprese e fornire a tutti un planning che indicava il periodo richiesto sul set suddiviso per ogni attore. Robert gli diede un occhiata veloce, la linea rossa che indicava il suo personaggio, Iron man partiva dall’inizio delle riprese e terminava con la fine delle riprese, ma già se lo immaginava. Aveva letto il copione mesi fa prima di firmare, lui e pochi degli altri avevano dei ruoli principali. La riunione terminò di lì a poco. Tutti si alzarono ed andarono a salutare il regista che salutava scambiando quattro chiacchiere con ognuno di loro per poi congedarsi dal gruppo ed uscire dalla stanza. Robert si avvicinò ad Allison e le diede un bacio sulle labbra.
-Ti è piaciuto davvero? Io trovo queste cose di una noia mortale.
-Perché per te è una cosa conosciuta e noiosa rispetto ad andare sul set e recitare. Per me che ho passato la mia vita lavorativa dietro lo schermo di un pc a scrivere è una cosa davvero elettrizzante!
-Che ne dici se andiamo?
-Non vuoi più invitare i tuoi amici a cena?
Gli chiese con un piccolo sorriso sulle labbra ed uno sguardo malizioso, lui la prese per mano e si diresse verso il gruppo che si stava confrontando sui periodi in cui sarebbero stati sul set
Jeremy –Tom, anche stavolta non ci vediamo se non per qualche giorno.
Tom –In compenso ho letto che girerai delle scene hot con Scarlett! Direi che non ti puoi lamentare.
Jeremy –Non aggiungere altro, c’è già una guerra a casa mia a questo proposito!
Hemsworth –Io, Robert e Mark vi terremo aggiornati sulle uscite notturne con Chris!
Evans –Divertente!...devo ricordarti che non ero io quello che il giorno dopo non riusciva a ricordare mezza battuta?
Robert –Che ne dite di continuare la discussione a cena stasera a casa nostra?
Tom –Dai una festa?
Jeremy –Ottima idea, purché non si parli di lavoro!
Gwyneth –Io ci sono! Serve un passaggio a qualcuno?
Jeremy –Grazie, mi farebbe comodo un passaggio.
Hemsworth –io ci sono, a patto che si mangi!
Robert –E’ una cena rilassata tra noi. Hemsworth certo che si mangia! E’ una cena!
Hemsworth –E che ne so! Voi americani siete strani!
Tom –Perfetto, non ho voglia di mondanità in questo periodo. Mark tu che fai, ci vieni? Passi a prendermi?
Mark –Perché no! Certo, stò a due isolati dal tuo albergo!
Evans –Passate a prendere anche me!
Robert –Ok allora è deciso, alle 6pm. Vi aspettiamo.
Tutti salutarono Robert e Allison mentre uscivano dalla stanza, le frasi tipo “tienilo d’occhio” “non lasciarlo con le costumiste” si sprecarono nonostante gli sguardi truci di Robert. Allison continuò imperterrita a ridere. Robert attese l’arrivo della macchina e poi uscirono dalle porte tenute aperte da un uomo in divisa.
Robert fece un cenno alle persone che lo attendevano fuori e fece qualche autografo mentre camminava verso l’auto. Salirono e quando le portiere si chiusero regnò il silenzio. Allison e Robert si guardarono e si sorrisero, che bello il silenzio dopo tutte quelle urla dei fans e dei fotografi.
Si avviarono verso la sede della Team Downey, arrivarono poco dopo, la sede era in quella zona e Robert ebbe solo il tempo di baciare Allison, l’auto si fermò e Robert si avvicinò allo sportello dell’auto per scendere ma Allison lo trattenne per un braccio.
-Rob io mi faccio accompagnare a comprare un regalo per Paula così quando finite torniamo a prendervi.
Robert fu felice di quell’idea, costringerla a starsene seduta ad attendere che lui finisse quel lavoro proprio non lo allettava, almeno così, Allison avrebbe potuto svagarsi un po’.
-E’ un’ottima idea. Quando finisci fatti accompagnare direttamente in palestra, ci vediamo là.
Si chinò su di lei e le diede un bacio passionale tanto da fargli pensare che forse quel lavoro alla TD poteva anche essere rimandato, ma mentre Robert si lasciava cullare da quelle dolci fantasie, Allison lo riportò con i piedi per terra
-Avanti pigrone! Al lavoro! Ci vediamo in palestra.
Robert si rassegnò ed aprì lo sportello
-Downey?
Robert si girò verso di lei che stava abbassando il vetro del finestrino, mentre lui si avviava verso l’entrata.
-Ti amo.
Rob sorrise e si rimise in marcia verso l’entrata del palazzo mentre l’auto con Allison partì. L’autista le chiese dove voleva essere portata tramite l’interfono. Allison si ricordò di quel bottone e lo pigiò facendo così scendere quel vetro oscurato che la divideva dall’autista.
-Dobbiamo comprare un regalo per Paula e forse tu puoi aiutarmi. Dimmi qualcosa di lei.
-Paula ama indossare dei cappellini durante le sue passeggiate pomeridiane quelli con il velo, è sempre vestita elegante. Le piace leggere e qualche volta l’ho sentita cantare le vecchie canzoni degli anni 50-60.
Le aveva dato un sacco di spunti. Ora doveva trovare un negozio che facesse al caso suo dove poter trovare qualcosa di particolare che potesse piacerle. Quella zona della città era colma di negozi, ma la maggior parte erano di grandi stilisti di fama mondiale, non era ciò che stava cercando in quel momento.
-C’è un posto che potrebbe avere qualcosa di quel genere.
Le disse l’autista, Allison fece un grande sorriso! Quella non era la sua città, ci avrebbe messo delle ore solo per capire dove poter andare a cercare.
-Bene! andiamoci.
Scese dall’auto ed entrò nella galleria di negozi che le aveva indicato l’autista, sembrava fosse stata catapultata indietro nel tempo. Trovò subito il negozio di cappelli. Ne aveva una collezione intera, originali, eccentrici e alcuni avevano anche la borsetta coordinata e guanti in tinta. Allison si lasciò consigliare dalla signora ed acquistò uno di quei completi, lo scelse di color verde, pensò che quel colore sarebbe stato bene con l’incarnato di Paula. Raggiunse la cassa e mentre la signora riponeva i suoi acquisti in una scatola e poi in una busta vide sul bancone una rivista di gossip che evidentemente era il pane quotidiano della signora dietro al bancone. Il sacchetto non le permetteva di vedere tutta la copertina, ma poteva leggere a caratteri cubitali DOWNEY JR e c’era una fotografia. Si sentì avvampare per un istante, porse la carta di credito alla cassiera per pagare, ringraziò e salutando uscì in fretta dal negozio. La sua attenzione venne richiamata da un negozietto che vendeva vecchi dischi in vinile, uno di questi stava suonando da uno stereo d’annata, tutto in legno con intarsi, era davvero molto bello. Non chiese nemmeno il prezzo, lasciò detto che avrebbe fatto passare un fattorino a ritirarlo e domandò di includere col mobile una decina di dischi rari. Il suo shopping era andato benissimo, poteva già andare in palestra ed aspettare Robert.
La palestra frequentata da Robert non era una di quelle lussuose dove si va per mettersi in mostra più che per fare esercizio fisico, era una semplice palestra. Le venne incontro un ragazzo di quasi vent’anni, le stava per dire che non erano aperti, ma quando Allison disse che era con Robert ma che era un po’ in anticipo rispetto a lui, il ragazzo cambiò tono e le mostrò dove poteva cambiarsi.
Fu pronta in pochi minuti e trovò il ragazzo che l’aspettava al centro della stanza. Lo raggiunse e lui con modi gentili le spiegò cosa le avrebbe insegnato, si informò da lei se conosceva lo yoga e se lo praticava. Iniziò a mostrarle delle mosse che erano alla base dei combattimenti. Allison ascoltava con attenzione, le arti marziali l’avevano sempre affascinata, ma aveva seguito solo un corso base di aikido parecchi anni prima. Dopo circa un ora il suo istruttore le propose di fare una pausa ed Allison accettò, aveva bisogno di bere ed asciugarsi. Andò verso la sua borsa e vide Robert lì seduto a guardarla sorridente.
-Ehy!
-Ciao! da quanto sei qui?
-Abbastanza! Anzi, ricordami di non litigare mai con te. Le tue gambe sono pericolose!
Allison sorrise e si asciugò il viso ed il collo. Robert la guardò, era davvero bellissima. Si alzò e le diede un bacio sulle labbra poi le disse che doveva andare nell’altra stanza ad allenarsi con il suo maestro e sparì. Poco dopo Allison li sentì salutarsi ed iniziare il loro allenamento. Il ragazzo tornò nella stanza e Allison chiese se potevano riprendere. Così le propose una serie di nuove mosse e le insegnò come farle nel modo corretto, trascorse un'altra mezzora ed entrò un ragazzo nella loro stanza. Allison capì che era lì anche lui per fare lezione, così decise che era ora per lei di smettere ed andò a farsi una doccia ed a cambiarsi. Quando uscì dalla doccia si sentì piena di energia e si sdraiò sulla panca a rilassarsi un po’ prima di vestirsi e uscire. Quando fu pronta andò a sedersi all’entrata, sorseggiando la sua bottiglia d’acqua rimase a guardare quel ragazzo che si allenava fino a quando non sentì la voce di Robert avvicinarsi. Lo vide conversare con un uomo poi salutarlo ed infilarsi nello spogliatoio maschile. Ne uscì qualche istante più tardi, ancora con i capelli bagnati si mise a sedere accanto a lei.
-Com’è andata?
-Mi è piaciuto molto. Potrei venirci anche la prossima volta che vieni ad allenarti?
Robert sorrise
-Certo! Che domande! Dai andiamo che mi aspettano per la prova trucco!
Allison si alzò subito e si avviò verso l’uscita seguita da Robert.
In macchina Robert continuò a bere dalla bottiglia d’acqua, non avevano ancora pranzato, così decisero di fermarsi ad un bistrò per mangiare qualcosa di veloce e bere un caffè lungo la strada prima della prova trucco.
-Rob ma dov’è Andrea?
-E’ rimasto alla TD per del lavoro, ci raggiungerà dopo a casa.
Allison sapeva che quella sera avrebbero cenato con gli amici di Robert, quindi voleva parlare del lavoro prima del loro arrivo. Questo la agitava un po’. Quel lavoro era davvero tutto per lei. Per anni aveva lottato in quell’ambiente di squali per riuscire ad avere un posto, una possibilità. Ma ora, anche la sua famiglia non era da meno. Cosa doveva fare? Quale era la scelta giusta? Sarebbe mai riuscita a conciliare lavoro e la sua vita personale? Più ci pensava e più non riusciva ad immaginare questa possibilità. Pensava a cosa poteva rinunciare, quale poteva essere la scelta meno dolorosa, ma nessuna delle idee che le vennero in mente le parve una soluzione accettabile.
Pranzarono su un piccolo tavolino all’aperto in un giardino pensile ricavato nello spazio tra due palazzi. Il sole era caldo ma quel calore era piacevole, e l’aria portava dei profumi che Allison non conosceva, ma che trovava buonissimi.
-Sai che pensavo al tuo lavoro prima?
-Davvero? e quando?
-Sì. Mentre ero alla TD. Tu ci hai pensato? Cosa vorresti fare?
-Certo ci ho pensato, ma mi credi se ti dico che non sono riuscita a trovare una soluzione?
Robert le sorride e le prese la mano carezzandola dolcemente.
-Questo perché tu pensi di dover sacrificare qualcosa in questa scelta. Non è così.
Allison lo guardò, non riusciva a capire dove volesse arrivare con quel discorso.
-Downey, cosa dovrei fare secondo te?
-Non rinunciare a nulla Collins. La vita è una sola. Devi cogliere ogni possibilità per poterla vivere al 100% senza dover rinunciare a niente ed a... nessuno.
-Robert bellissime parole, non c’è dubbio, ma secondo te come possono diventare realtà quando il lavoro che ho sognato per una vita si trova a New York, mentre tu e la tua vita siete dall’altro capo del paese?
Allison disse le ultime parole con un filo di voce. Quelle parole le facevano male, sentirle dentro e dirle a Robert le faceva venire un grosso nodo in gola.
Robert abbassò lo sguardo ma le parole di Allison non gli tolsero il sorriso dalle labbra. Quando alzò lo sguardo guardandola negli occhi li vide ancora più azzurri di sempre, ma erano lucidi, le lacrime si stavano per affacciare in quell’oceano in cui lui amava perdersi.
-Hey, non amareggiarti. Cerca di stare tranquilla e vedrai che insieme troveremo una soluzione. Se vuoi ti spiego a cosa stavo pensando.
Allison non riusciva a parlare annuì solamente.
Robert iniziò ad esporle le sue idee sul lavoro che doveva svolgere per Trevor.
-Perché dovresti stare a New York per gestire la sezione celebrità quando quasi tutte le celebrità vivono sulla West Coast? Io penso che dovresti accettare il lavoro che ti ha proposto Trevor, ma potresti scrivere da qui. Potremmo ricavare uno studio tutto tuo a casa, o in alternativa un ufficio alla Team Downey o trovarti un ufficio in centro.
Robert restò un lungo istante in silenzio cercando di capire se l’idea poteva piacerle, se secondo lei era fattibile.
-Collins che ne pensi? Non dici nulla? Pensi non sia fattibile?
-Ci penso da tempo, ma non avevo pensato di lavorare da qui per il giornale a NY. Solitamente c’è sempre del lavoro da fare al momento. Non so nemmeno se Trevor accetterebbe una collaborazione così. Anzi penso proprio che non lo accetterebbe, sarebbe improponibile.
Abbassò lo sguardo perché era profondamente dispiaciuta della soluzione che Robert le aveva illustrato. Avrebbe voluto con tutta se stessa che quella soluzione potesse funzionare, ma nemmeno quella sembrava la soluzione che avrebbe risolto quel dilemma.
-E se ti dicessi che ne ho parlato con Trevor questa mattina?
Allison quasi si rovesciò il caffè addosso. Robert sorrise perché per la prima volta da quando avevano iniziato a parlare di quel problema lo sguardo di Allison era tornato attento e curioso come l’aveva vista qualche ora prima in palestra.
-Downey cosa hai fatto?
-Lo so, lo so, ne avrei dovuto parlare prima con te, ma lo sai come sono fatto, quando ho qualcosa che mi frulla in testa non riesco a fermarmi.
-Cosa ti ha detto?
-Bhè io gli ho detto quello che più o meno ho detto a te, ma premetto che dovevamo sentirci perché mi ragguagliasse sul nostro progetto del blog e sull’intervista che sarà in edicola con il prossimo numero, quindi non l’ho cercato di proposito, o forse l’avrei cercato comunque per parlarci, ma non è questo il punto, in fondo aveva intuito che c’era una certa simpatia tra noi mi ha detto, e poi mi ha fatto un sacco di complimenti per come abbiamo gestito la nostra vita personale senza che questo potesse compromettere il progetto.
-Downey! cosa ti ha detto!
-Sì...Scusa, mi ha detto che se gli garantiamo di avere delle interviste in esclusiva per lui puoi lavorare anche dal Giappone. Ti ho raccontato che in Giappone non ci voglio più tornare vero? Mi hanno letteralmente sequestrato quando ci sono andato, quindi non farti venire strane idee.
Allison non poteva credere alle sue orecchie. Trevor le avrebbe concesso di lavorare da Los Angeles senza perdere nessuno dei benefit che le aveva proposto? Aveva davvero capito bene?
-Amore hai sentito cosa ti ho detto?
-Sì ho sentito e non ti chiederò di andare a vivere in Giappone!
-Spiritosa! Che ne pensi?
-Cosa posso pensare? Trevor mi darà il lavoro che ho sempre sognato e posso scrivere da qui e mandargli gli articoli senza dover rinunciare alla nostra vita? Cosa ne penso mi chiedi? Penso che mi sto per mettere a piangere! Che nemmeno nei miei sogni più rosei avevo immaginato una soluzione così... perfetta. Non avrei mai rinunciato a noi lo sai vero? Anche se questo lavoro è tutto.
Robert sorrideva e non riusciva a fermare quel fiume di parole, parlava del lavoro, di loro, di Hope, di qualsiasi cosa le passasse per la mente come non aveva mai fatto. Robert riuscì a farla stare in silenzio solo nel momento in cui si alzò dalla sedia e si chinò su di lei per baciarla. Quando si staccò dalle sue labbra Allison parve più pacata, ma si agitò di nuovo pensando che dovevano ancora andare alla prova trucco e che lei doveva preparare la cena con Paula per i ragazzi che sarebbero stati a casa loro da li a qualche ora. Così Robert si alzò, andò a pagare il conto e si avviarono a passo veloce verso l’auto. Robert fermò un taxi al volo ed Allison lo guardò stranita
-Tu vai a casa tranquilla in auto, io prendo il taxi e vado alla prova trucco, torno prima che posso.
Allison lo abbraccio e lo baciò appassionatamente anche se sentiva le persone intorno dire “ma quello è Robert Downey Jr”
-Ti aspetto a casa
Sussurrò prima di sciogliere il suo abbraccio e salire in auto. Robert rimase per qualche secondo senza fiato, quel bacio, quella passione, qualcosa in Allison si era sbloccato, gli piacque pensare che era riuscito a sollevarla da quel peso che l’affliggeva e che ora si sentiva più tranquilla e libera. Cercò di distogliere l’attenzione che il suo corpo aveva dato a quel bacio carico di passione per sospirare e salire sul taxi dando l’indirizzo dove voleva essere portato “accidenti al trucco”... “devo fare in fretta quelle labbra mi mancano già”

   
 
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