-
Theo…- lo richiamò Draco, non capendo cosa avesse
spinto l'amico a reagire in
questo modo. "Theo non piange mai… lui consola…
lui è la spalla su cui
piangere…" pensò, sedendosi sul letto con il moro.
- Ora…
ora mi rivolgi la parola?- chiese Theodore con un sorriso amaro.
- Cosa
ti è successo?- domandò il biondo, serio.
- Va'
al diavolo, Draco… lasciami in pace!- ringhiò
Nott, ma Draco non gli diede
retta.
-
Parla…- ordinò con voce ferma e decisa.
- Mio
padre… è morto… ucciso dall'uomo che
tu servi fedelmente.- confessò a bassa
voce Theo. Draco si irrigidì.
- Tu
Sai Chi ha ucciso tuo padre? Perché?- chiese, confuso.
-
Piton… è un traditore…-
sussurrò il moro, continuando a piangere.
- Lo
so… in realtà è al servizio
dell'Oscuro Signore.-
- No…
Lui è una spia da parte di Silente.- spiegò
Theodore. - In realtà fa credere a
Tu Sai Chi di fare il doppio gioco con Silente, quando in
realtà il vecchio è
al corrente di tutto. -
-
Cosa? Ma Piton sa della mia missione! E mi incoraggia a continuarla!-
disse
Draco, confuso.
- Non
so niente della tua missione. So che Silente sa tutto. Probabilmente te
lo dice
per farti credere che è dalla parte dei Mangiamorte.- disse
il moro a bassa
voce, asciugandosi alcune lacrime.
- E
tuo padre cosa centra con tutto questo?- chiese Draco, con cautela.
- Mio
padre era una spia, come Piton. Lavoravano insieme in incognito per
carpire
informazioni a Tu Sai Chi e passarle all'Ordine della Fenice. Ma
qualcosa è
andato storto e Tu Sai Chi ha scoperto che qualcuno lo tradisce.
Probabilmente
non avrebbe mai sospettato di mio padre, avrebbe pensato a Piton. Ma
papà si è
messo in mezzo, per difendere Piton. Si è preso tutta la
colpa, così che anche
se lui fosse morto, Severus poteva continuare a fare da infiltrato.-
confessò
Theodore.
- E
tu… hai provato a scoprire i miei piani, così da
poter aiutare tuo padre.-
intuì Draco.
- E
io… sì, ho provato a scoprire i tuoi piani per
poter aiutare mio padre. Ma
ormai è tutto inutile.-
Draco
abbassò lo sguardo, intimidito dalla situazione.
-
Silente…- sospirò il biondo. Theodore si
asciugò delle lacrime, confuso.
-
Cosa?-
- Devo
uccidere Silente. E' questa la mia missione. Ho passato tutti questi
mesi ad
aggiustare l'armadio svanitore, il cui gemello si trova da Magie
Sinister. La
prossima volta che Silente lascerà la scuola,
avviserò i Mangiamorte che da
Nocturn Alley riusciranno a entrare a Hogwarts attraverso i due armadi.
Io
evocherò il Marchio Nero sopra la torre di Astronomia.
Silente prima o poi
verrà a controllare e io lo ucciderò.
Questo… è il mio piano. Dovresti andare a
dirlo a Piton. Dovresti… fermarmi.- sussurrò
Draco, liberandosi di un grosso
peso. Theodore lo guardò con un dolce sorriso.
- Non
lo dirò a nessuno. Ormai non mi importa più
nulla. Non ti metterei mai in
pericolo… te o i tuoi genitori.- rispose, singhiozzando.
- Devi
dirlo a Piton, perché se no tuo padre sarà morto
invano. Devi dare un senso a
quello che lui ha avuto il coraggio di fare. Lui era un grande uomo.
Era un
uomo buono.- commentò Draco, annuendo con forza.
- Dopo
la morte di mia madre, durante la prima guerra, mio padre mi ha
cresciuto con
amore. Gli devo tutto. Ma non ce la farei a perdere anche te. Sei tutto
ciò che
mi è rimasto. Quindi no, non tradirò di nuovo la
tua fiducia. Farò quello che
avrei dovuto fare sin da subito. Starti vicino e
spalleggiarti… fino alla fine.-
-
Di cosa staranno parlando i nostri
padri?- chiese Draco, addentando una cioccorana. Erano le vacanze di
Natale del
suo secondo anno a Hogwarts.
-
Non lo so… Papà mi ha detto che doveva
parlare con tuo padre di lavoro. Che figurina ti è
capitata?- chiese Theodore
al biondo, scartando la sua cioccorana.
-
Helena Corvonero… la vuoi? Ne ho cinque
di lei…- disse Draco, passandogliela.
-
Grazie!- disse, masticando la cioccorana.
- Hai idea di chi potrebbe essere l'erede di Serpeverde?-
-
No… sicuramente non è Potter… Quanto
non
lo sopporto quel pallone gonfiato…- commentò il
biondo, contrariato.
-
Non dovresti dargli troppa attenzione.
Così gli dai solo importanza…- lo interruppe
Theo, con un sorriso.
-
Hai ragione… - rispose Draco, innervosito
dal discorso.
-
Qualche volta potresti venire a trovarmi
a casa mia. Potresti aiutarmi a pozioni! Io sono proprio
negato… E poi potremmo
giocare insieme a Quidditch! Non è divertente da
soli… Papà ha sempre da fare…-
disse Theodore, mettendo su un tenero broncio su quel viso paffutello.
-
Sarebbe come avere… un amico.- commentò
Draco, cercando di nascondere l'entusiasmo.
-
Sì… come avere un vero amico…-
ripetè
l'altro, sorridendo.
-
Sarebbe divertente…-
-
Allora facciamo che io e te oggi
diventiamo amici. Vuol dire che dobbiamo starci vicino e
spalleggiarci!- disse
Theo euforico.
-
Non tradiremo mai la fiducia dell'altro…
e poi… una vera amicizia è per sempre!- aggiunse
Draco, ridendo contento.
-
Fino alla fine!- disse Theodore,
stringendogli la mano
- Fino
alla fine, Theo… - sussurrò Draco,
abbracciandolo. Theodore si sfogò,
continuando a liberare lacrime amare.
Dopo
attimi interminabili, il moro si allontanò da lui,
asciugando le ultime
lacrime.
- E tu
e la Granger? Fa parte del piano?- chiese dal nulla.
- Non
è il momento di parlarne…- rispose subito il
biondo.
- E'
il momento… parlare di altro mi fa bene.-
Draco
sbuffò.
- Me e
Hermione… no, non faceva parte del piano. -
- Cosa
pensi di fare con lei?- chiese Theo, tirando su con il naso.
- La
sto evitando per lasciarla. Pensavo fosse la cosa migliore, per
evitarle un
qualsiasi dolore. Ma… oggi… mi ha detto che mi
ama e io ho sentito una morsa
nello stomaco… una morsa così forte che ho
pensato di morire dal dolore. Il
pensiero del male che le sto per fare… mi uccide, Theo. Lei
si fida di me.- si
liberò Draco, sentendo un groppo alla gola.
- Ci
stai dentro fino al collo, amico.- provò Theo a prenderlo in
giro.
-
Quando lei mi bacia… mi manca il fiato. Io non so cosa mi
sia preso…-
-
Scappa con lei…- propose Theodore serio.
- Non
dire stupidaggini…- lo rimproverò Draco.
- Sono
serio. Va' da lei. Dille la verità. Dille che la ami e che
vuoi scappare con
lei. -
- E la
missione? E i miei genitori? Pensi che non ho mai pensato di scappare
via da
tutto questo? Mia madre e mio padre non possono scappare! Loro
pagherebbero per
il mio errore.-
-
Parlerò con Silente. Lui li può difendere.-
Draco
lo guardò per alcuni istanti. Istanti in cui
considerò veramente l'idea di
Theo. Poteva andarsene via… in giro per il mondo. Con
Hermione. I suoi genitori
potevano rimanere al sicuro con l'Ordine della Fenice.
Draco
Malfoy stava correndo per i corridoi di Hogwarts. Era pomeriggio
inoltrato e
molti studenti erano già pronti per la cena in Sala Grande.
Lui stava cercando
Hermione, perché, non sapeva come e perché, ma si
era fatto convincere da Theo
nel suo piano strampalato.
-
Hermione, ti amo… Scappa via con me… No,
così la spavento. Hermione, ti amo.
Sono un Mangiamorte. No, peggio… ora cosa mi invento?- disse
Draco tra sé,
fermandosi solo quando sentì dei singhiozzi provenire dal
bagno del secondo
piano. La porta era aperta. Provò a entrare, ma si
bloccò vedendo che la
ragazza che piangeva era Hermione e che non era sola.
-
Tranquilla, Hermione… si sistemerà tutto.- disse
Ronald Weasley, abbracciando la
ragazza che era raggomitolata a terra, scossa da frequenti singhiozzi.
- Gli
ho detto che lo amo… e lui è scappato…
- disse Hermione tra le lacrime.
-
Magari lui non era ancora pronto a quel passo…-
provò a consolarla il rosso.
-
Perché lo difendi?- chiese lei.
-
Perché, anche se non mi piace, è il tuo ragazzo.
Come tuo migliore amico, devo
accettare qualsiasi cosa che ti faccia stare bene. Anche se ora sembra
farti
star male. Ho passato troppo tempo a trattarti male, ora ti meriti il
meglio da
me, come amico.-
Le
accarezzò il viso con dolcezza e le diede un bacio sulla
guancia.
- Sono
contenta che sei tornato, Ron…-
-
Scusami se sono stato un cretino. Non dovevo lasciarti da sola.-
Draco
ne aveva abbastanza. La pelle cominciò a pizzicare. Sentiva
caldo. Uscì di
nascosto dal bagno e proprio lì davanti vi trovò
Harry.
-
Draco! Cosa ci fai…?-
- Lei
si merita di meglio… - disse solo Draco, provando a
superarlo. Harry, confuso
si affacciò al bagno, dove vide Hermione e Ron.
Seguì il biondo, bloccandolo
contro un muro.
-
Draco…-
- Lei
si merita un bravo ragazzo. Uno che ci sarà sempre per lei.
Uno che non si
mette nei casini. Non uno che scappa, ma uno che resta. E se quel
ragazzo è
Weasley… sono disposto a lasciargliela. E' giusto che
finiscano insieme. Era
così che doveva andare. Io mi sono messo in mezzo per un
po', ma non voglio
cambiare il corso delle cose.-
-
Draco, parli così perché stai avendo una reazione
di gelosia. Non lo capisci?
Hermione è innamorata di te! Non di Ron… Lei non
vuole il bravo ragazzo, vuole
te…- provò a dirgli Harry.
- Ma
lei deve avere un ragazzo che si prenda cura di lei! Se lo
merita…- rispose
Draco con gli occhi lucidi.
- Tu
la ami, non è vero? Hai solo paura di metterla in
pericolo… Vuoi allontanarla
prima che sia troppo tardi…- capì subito il moro.
Il biondo lo allontanò in
malo modo.
- Non
dire niente a lei. Sarà più facile per lei
dimenticarmi, se è convinta che io
non l'amavo.- disse lui, cominciando a camminare.
- E
tu? Riuscirai a dimenticarla?- chiese Harry, bloccando l'andatura
dell'altro.
-
Questo è un problema secondario.- rispose Draco, dirigendosi
verso la Sala Comune.
Draco
entrò nella Sala Comune di Serpeverde. Era piuttosto
spossato. Si sedette sul
divano, non accorgendosi della figura al suo fianco.
-
Tutto ok, Draco?- chiese quella voce femminile che conosceva tanto bene.
-
Pansy, non è il momento…- sibilò lui,
con rabbia.
- Non
è mai il momento per parlare con te…-
sbuffò lei.
- Ti
do trenta secondi per dirmi tutto quello che devi dirmi e se mi va ti
rispondo.- disse il biondo, controllando l'ora.
- Il
fatto che ci siamo lasciati non ti da il diritto di evitarmi! Tu per me
sei
stato il mio primo ragazzo e voglio ricordarti con affetto e
serenità. Se ti fa
sentire meglio dare la colpa a me perché mi sono messa con
Blaise, va bene! Lo
accetto, ma tu sai benissimo che non è vero! Eri diventato
intrattabile e lui
ci tiene davvero a me! Mi è stato vicino quando tu mi
evitavi! E… Draco, io ti
conosco… Stai male… Lo vedo… sei
dimagrito… sembri malato… Sei triste…
Io ti ho
chiesto solo come stai, se è tutto ok… tu dici
che non è il momento, ma io
penso di sì!- disse lei tutto di un fiato. Draco non
potè fare a meno di
sorridere.
- Io
non do la colpa a te… Io non ce l'ho con te… Ce l'ho
con Blaise. Se
non ti ho parlato per tutti questi mesi è perché
mi da
tremendamente fastidio che tu ti sia messa con Blaise. Non
perché sono geloso…
Perché non è vero che lui tiene a te. Lui ti sta
usando per fare un torto a me.
Non so perché, ma quest'anno mi ha preso di mira. Ti voglio
bene… Per questo mi
da fastidio parlare con te. Non capisco come puoi fare a stare con uno
come
lui. E… no, non sto bene. In questo preciso momento mi sento
molto male. Sto
così male, che devo stare un minuto da solo per cercare
dentro di me un motivo
per continuare a combattere. Magari le altre volte era una scusa, ma
questa
volta non è davvero il momento.- spiegò calmo
Draco. Pansy lo guardò stupita,
annuendo lentamente. Gli sorrise, accarezzandogli la spalla.
Un'espressione
triste si dipinse sul volto della ragazza.
- Stai
attento con Blaise.- disse lei, rompendo quel momentaneo silenzio.
Draco alzò
lo sguardo verso di lei, confuso.
- Non
penso che le sue ripicche infantili possano preoccuparmi più
di tanto.- rispose
lui, serio.
Pansy
si guardò intorno e si avvicinò all'altro.
-
Penso che dovresti preoccuparti, invece. Io non so molto,
ma… l'ho sentito
confabulare con Tiger qualcosa riguardo al diventare Mangiamorte.-
sussurrò
lei, preoccupata.
Draco spalancò gli occhi, sorpreso. Scosse la testa, cercando di liberarsi da quel pensiero. Blaise era davvero l'ultimo dei suoi problemi.
Spazio dell'autrice:
Ciauuuuuu!!!
Questo è il penultimo capitolo!!!! (O meglio il terzultimo, perchè manca l'ultimo capitolo più l'epilogo XD)
La fine si avvicina e l'ansia sale XD Cosa farà Draco? E Hermione? Ron si metterà in mezzo? Blaise starà veramente tramando un attacco finale?
Che ve ne pare della storia di Theo??? Finalmente si sa qualcosa di più!
Spero che vi sia piaciuto.
A presto!
Kiss