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Autore: Draco the best    09/11/2012    5 recensioni
[Dal primo capitolo]
[...] Quindi, vedendo come avete cresciuto Harry, con tanto "amore" e "dedizione", ero sicuro che non vi sareste opposti all'idea di ospitare Draco fino a fine luglio, quando lui e Harry saranno scortati a casa Weasley.-
I Dursley lo stavano guardando terrorizzati, mentre Harry stava per essere mosso da un forte moto di ribellione.
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The way you are'
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- Theo…- lo richiamò Draco, non capendo cosa avesse spinto l'amico a reagire in questo modo. "Theo non piange mai… lui consola… lui è la spalla su cui piangere…" pensò, sedendosi sul letto con il moro.

- Ora… ora mi rivolgi la parola?- chiese Theodore con un sorriso amaro.

- Cosa ti è successo?- domandò il biondo, serio.

- Va' al diavolo, Draco… lasciami in pace!- ringhiò Nott, ma Draco non gli diede retta.

- Parla…- ordinò con voce ferma e decisa.

- Mio padre… è morto… ucciso dall'uomo che tu servi fedelmente.- confessò a bassa voce Theo. Draco si irrigidì.

- Tu Sai Chi ha ucciso tuo padre? Perché?- chiese, confuso.

- Piton… è un traditore…- sussurrò il moro, continuando a piangere.

- Lo so… in realtà è al servizio dell'Oscuro Signore.-

- No… Lui è una spia da parte di Silente.- spiegò Theodore. - In realtà fa credere a Tu Sai Chi di fare il doppio gioco con Silente, quando in realtà il vecchio è al corrente di tutto. -

- Cosa? Ma Piton sa della mia missione! E mi incoraggia a continuarla!- disse Draco, confuso.

- Non so niente della tua missione. So che Silente sa tutto. Probabilmente te lo dice per farti credere che è dalla parte dei Mangiamorte.- disse il moro a bassa voce, asciugandosi alcune lacrime.

- E tuo padre cosa centra con tutto questo?- chiese Draco, con cautela.

- Mio padre era una spia, come Piton. Lavoravano insieme in incognito per carpire informazioni a Tu Sai Chi e passarle all'Ordine della Fenice. Ma qualcosa è andato storto e Tu Sai Chi ha scoperto che qualcuno lo tradisce. Probabilmente non avrebbe mai sospettato di mio padre, avrebbe pensato a Piton. Ma papà si è messo in mezzo, per difendere Piton. Si è preso tutta la colpa, così che anche se lui fosse morto, Severus poteva continuare a fare da infiltrato.- confessò Theodore.

- E tu… hai provato a scoprire i miei piani, così da poter aiutare tuo padre.- intuì Draco.

- E io… sì, ho provato a scoprire i tuoi piani per poter aiutare mio padre. Ma ormai è tutto inutile.-

Draco abbassò lo sguardo, intimidito dalla situazione.

- Silente…- sospirò il biondo. Theodore si asciugò delle lacrime, confuso.

- Cosa?-

- Devo uccidere Silente. E' questa la mia missione. Ho passato tutti questi mesi ad aggiustare l'armadio svanitore, il cui gemello si trova da Magie Sinister. La prossima volta che Silente lascerà la scuola, avviserò i Mangiamorte che da Nocturn Alley riusciranno a entrare a Hogwarts attraverso i due armadi. Io evocherò il Marchio Nero sopra la torre di Astronomia. Silente prima o poi verrà a controllare e io lo ucciderò. Questo… è il mio piano. Dovresti andare a dirlo a Piton. Dovresti… fermarmi.- sussurrò Draco, liberandosi di un grosso peso. Theodore lo guardò con un dolce sorriso.

- Non lo dirò a nessuno. Ormai non mi importa più nulla. Non ti metterei mai in pericolo… te o i tuoi genitori.- rispose, singhiozzando.

- Devi dirlo a Piton, perché se no tuo padre sarà morto invano. Devi dare un senso a quello che lui ha avuto il coraggio di fare. Lui era un grande uomo. Era un uomo buono.- commentò Draco, annuendo con forza.

- Dopo la morte di mia madre, durante la prima guerra, mio padre mi ha cresciuto con amore. Gli devo tutto. Ma non ce la farei a perdere anche te. Sei tutto ciò che mi è rimasto. Quindi no, non tradirò di nuovo la tua fiducia. Farò quello che avrei dovuto fare sin da subito. Starti vicino e spalleggiarti… fino alla fine.-

 

- Di cosa staranno parlando i nostri padri?- chiese Draco, addentando una cioccorana. Erano le vacanze di Natale del suo secondo anno a Hogwarts.

- Non lo so… Papà mi ha detto che doveva parlare con tuo padre di lavoro. Che figurina ti è capitata?- chiese Theodore al biondo, scartando la sua cioccorana.

- Helena Corvonero… la vuoi? Ne ho cinque di lei…- disse Draco, passandogliela.

- Grazie!- disse, masticando la cioccorana. - Hai idea di chi potrebbe essere l'erede di Serpeverde?-

- No… sicuramente non è Potter… Quanto non lo sopporto quel pallone gonfiato…- commentò il biondo, contrariato.

- Non dovresti dargli troppa attenzione. Così gli dai solo importanza…- lo interruppe Theo, con un sorriso.

- Hai ragione… - rispose Draco, innervosito dal discorso.

- Qualche volta potresti venire a trovarmi a casa mia. Potresti aiutarmi a pozioni! Io sono proprio negato… E poi potremmo giocare insieme a Quidditch! Non è divertente da soli… Papà ha sempre da fare…- disse Theodore, mettendo su un tenero broncio su quel viso paffutello.

- Sarebbe come avere… un amico.- commentò Draco, cercando di nascondere l'entusiasmo.

- Sì… come avere un vero amico…- ripetè l'altro, sorridendo.

- Sarebbe divertente…-

- Allora facciamo che io e te oggi diventiamo amici. Vuol dire che dobbiamo starci vicino e spalleggiarci!- disse Theo euforico.

- Non tradiremo mai la fiducia dell'altro… e poi… una vera amicizia è per sempre!- aggiunse Draco, ridendo contento.

- Fino alla fine!- disse Theodore, stringendogli la mano

 

- Fino alla fine, Theo… - sussurrò Draco, abbracciandolo. Theodore si sfogò, continuando a liberare lacrime amare.

Dopo attimi interminabili, il moro si allontanò da lui, asciugando le ultime lacrime.

- E tu e la Granger? Fa parte del piano?- chiese dal nulla.

- Non è il momento di parlarne…- rispose subito il biondo.

- E' il momento… parlare di altro mi fa bene.-

Draco sbuffò.

- Me e Hermione… no, non faceva parte del piano. -

- Cosa pensi di fare con lei?- chiese Theo, tirando su con il naso.

- La sto evitando per lasciarla. Pensavo fosse la cosa migliore, per evitarle un qualsiasi dolore. Ma… oggi… mi ha detto che mi ama e io ho sentito una morsa nello stomaco… una morsa così forte che ho pensato di morire dal dolore. Il pensiero del male che le sto per fare… mi uccide, Theo. Lei si fida di me.- si liberò Draco, sentendo un groppo alla gola.

- Ci stai dentro fino al collo, amico.- provò Theo a prenderlo in giro.

- Quando lei mi bacia… mi manca il fiato. Io non so cosa mi sia preso…-

- Scappa con lei…- propose Theodore serio.

- Non dire stupidaggini…- lo rimproverò Draco.

- Sono serio. Va' da lei. Dille la verità. Dille che la ami e che vuoi scappare con lei. -

- E la missione? E i miei genitori? Pensi che non ho mai pensato di scappare via da tutto questo? Mia madre e mio padre non possono scappare! Loro pagherebbero per il mio errore.-

- Parlerò con Silente. Lui li può difendere.-

Draco lo guardò per alcuni istanti. Istanti in cui considerò veramente l'idea di Theo. Poteva andarsene via… in giro per il mondo. Con Hermione. I suoi genitori potevano rimanere al sicuro con l'Ordine della Fenice.

 

 

Draco Malfoy stava correndo per i corridoi di Hogwarts. Era pomeriggio inoltrato e molti studenti erano già pronti per la cena in Sala Grande. Lui stava cercando Hermione, perché, non sapeva come e perché, ma si era fatto convincere da Theo nel suo piano strampalato.

- Hermione, ti amo… Scappa via con me… No, così la spavento. Hermione, ti amo. Sono un Mangiamorte. No, peggio… ora cosa mi invento?- disse Draco tra sé, fermandosi solo quando sentì dei singhiozzi provenire dal bagno del secondo piano. La porta era aperta. Provò a entrare, ma si bloccò vedendo che la ragazza che piangeva era Hermione e che non era sola.

- Tranquilla, Hermione… si sistemerà tutto.- disse Ronald Weasley, abbracciando la ragazza che era raggomitolata a terra, scossa da frequenti singhiozzi.

- Gli ho detto che lo amo… e lui è scappato… - disse Hermione tra le lacrime.

- Magari lui non era ancora pronto a quel passo…- provò a consolarla il rosso.

- Perché lo difendi?- chiese lei.

- Perché, anche se non mi piace, è il tuo ragazzo. Come tuo migliore amico, devo accettare qualsiasi cosa che ti faccia stare bene. Anche se ora sembra farti star male. Ho passato troppo tempo a trattarti male, ora ti meriti il meglio da me, come amico.-

Le accarezzò il viso con dolcezza e le diede un bacio sulla guancia.

- Sono contenta che sei tornato, Ron…-

- Scusami se sono stato un cretino. Non dovevo lasciarti da sola.-

Draco ne aveva abbastanza. La pelle cominciò a pizzicare. Sentiva caldo. Uscì di nascosto dal bagno e proprio lì davanti vi trovò Harry.

- Draco! Cosa ci fai…?-

- Lei si merita di meglio… - disse solo Draco, provando a superarlo. Harry, confuso si affacciò al bagno, dove vide Hermione e Ron. Seguì il biondo, bloccandolo contro un muro.

- Draco…-

- Lei si merita un bravo ragazzo. Uno che ci sarà sempre per lei. Uno che non si mette nei casini. Non uno che scappa, ma uno che resta. E se quel ragazzo è Weasley… sono disposto a lasciargliela. E' giusto che finiscano insieme. Era così che doveva andare. Io mi sono messo in mezzo per un po', ma non voglio cambiare il corso delle cose.-

- Draco, parli così perché stai avendo una reazione di gelosia. Non lo capisci? Hermione è innamorata di te! Non di Ron… Lei non vuole il bravo ragazzo, vuole te…- provò a dirgli Harry.

- Ma lei deve avere un ragazzo che si prenda cura di lei! Se lo merita…- rispose Draco con gli occhi lucidi.

- Tu la ami, non è vero? Hai solo paura di metterla in pericolo… Vuoi allontanarla prima che sia troppo tardi…- capì subito il moro. Il biondo lo allontanò in malo modo.

- Non dire niente a lei. Sarà più facile per lei dimenticarmi, se è convinta che io non l'amavo.- disse lui, cominciando a camminare.

- E tu? Riuscirai a dimenticarla?- chiese Harry, bloccando l'andatura dell'altro.

- Questo è un problema secondario.- rispose Draco, dirigendosi verso la Sala Comune.

 

Draco entrò nella Sala Comune di Serpeverde. Era piuttosto spossato. Si sedette sul divano, non accorgendosi della figura al suo fianco.

- Tutto ok, Draco?- chiese quella voce femminile che conosceva tanto bene.

- Pansy, non è il momento…- sibilò lui, con rabbia.

- Non è mai il momento per parlare con te…- sbuffò lei.

- Ti do trenta secondi per dirmi tutto quello che devi dirmi e se mi va ti rispondo.- disse il biondo, controllando l'ora.

- Il fatto che ci siamo lasciati non ti da il diritto di evitarmi! Tu per me sei stato il mio primo ragazzo e voglio ricordarti con affetto e serenità. Se ti fa sentire meglio dare la colpa a me perché mi sono messa con Blaise, va bene! Lo accetto, ma tu sai benissimo che non è vero! Eri diventato intrattabile e lui ci tiene davvero a me! Mi è stato vicino quando tu mi evitavi! E… Draco, io ti conosco… Stai male… Lo vedo… sei dimagrito… sembri malato… Sei triste… Io ti ho chiesto solo come stai, se è tutto ok… tu dici che non è il momento, ma io penso di sì!- disse lei tutto di un fiato. Draco non potè fare a meno di sorridere.

- Io non do la colpa a te… Io non ce l'ho con te… Ce l'ho con Blaise. Se non ti ho parlato per tutti questi mesi è perché mi da tremendamente fastidio che tu ti sia messa con Blaise. Non perché sono geloso… Perché non è vero che lui tiene a te. Lui ti sta usando per fare un torto a me. Non so perché, ma quest'anno mi ha preso di mira. Ti voglio bene… Per questo mi da fastidio parlare con te. Non capisco come puoi fare a stare con uno come lui. E… no, non sto bene. In questo preciso momento mi sento molto male. Sto così male, che devo stare un minuto da solo per cercare dentro di me un motivo per continuare a combattere. Magari le altre volte era una scusa, ma questa volta non è davvero il momento.- spiegò calmo Draco. Pansy lo guardò stupita, annuendo lentamente. Gli sorrise, accarezzandogli la spalla. Un'espressione triste si dipinse sul volto della ragazza.

- Stai attento con Blaise.- disse lei, rompendo quel momentaneo silenzio. Draco alzò lo sguardo verso di lei, confuso.

- Non penso che le sue ripicche infantili possano preoccuparmi più di tanto.- rispose lui, serio.

Pansy si guardò intorno e si avvicinò all'altro.

- Penso che dovresti preoccuparti, invece. Io non so molto, ma… l'ho sentito confabulare con Tiger qualcosa riguardo al diventare Mangiamorte.- sussurrò lei, preoccupata.

Draco spalancò gli occhi, sorpreso. Scosse la testa, cercando di liberarsi da quel pensiero. Blaise era davvero l'ultimo dei suoi problemi.

Spazio dell'autrice:

Ciauuuuuu!!!

Questo è il penultimo capitolo!!!! (O meglio il terzultimo, perchè manca l'ultimo capitolo più l'epilogo XD) 

La fine si avvicina e l'ansia sale XD Cosa farà Draco? E Hermione? Ron si metterà in mezzo? Blaise starà veramente tramando un attacco finale?

Che ve ne pare della storia di Theo??? Finalmente si sa qualcosa di più!

Spero che vi sia piaciuto.

A presto!

Kiss

  
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