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Autore: Dolcemaia    22/06/2003    0 recensioni
Cosa è accaduto su quel famoso balcone tra Rinoa e Squall?? E che conseguenze avrà avuto??
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Inevitabilmente amore di Dolcemaia

Capitolo 2

Rinoa dopo l'incontro con Selphie, seguì fedelmente il consiglio dell'amica, passò l'intera giornata tra creme, maschere per il viso e bigodini.

Voleva, anzi doveva, essere perfetta per lui, tanto da mozzargli il fiato, tanto da non dargli modo di proferire più parola.

Era molto tempo che non si preparava così attentamente per un appuntamento, tutta l'avventura di Artemisia le aveva insegnato, che esistevano cose più importanti di un vestito particolare o un accessorio all'ultima moda, non che, poi, fossero così importanti anche prima, ma stavolta era diverso.

Sapeva che i sentimenti che Squall provava, o non provava per lei, non sarebbero cambiati se avesse una tonalità di smalto inappropriata, ma quella sera voleva essere splendente, come mai l'aveva vista prima.

Tirò fuori dall'armadio il suo vestito color crema, quello che indossava la prima volta che lo incontrò, mise le scarpette in tinta, con il tacco sufficientemente alto e sistemò le ultime ciocche di capelli.

Rinoa si guardò, con aria sufficientemente soddisfatta, allo specchio...

Si sentiva bella con quell'abito, più grande, più femminile, i tacchi, poi la slanciavano ancora di più, nonostante non fosse necessario.

I capelli tirati a mezza coda indietro, in un piccolo chignon con due fermagli piccoli d’argento, le conferiva una sensualità nuova per la solita Rinoa acqua e sapone.

Selphie bussò alla sua porta per informarla, che era tutto pronto e che avrebbe fatto meglio a sbrigarsi se avesse voluto arrivare prima di Squall, ma rimase esterrefatta.

"Avevo detto di farti carina, ma hai esagerato!! Lo vuoi morto quel poverino?"

"Questo vuol dire che, secondo te, gli piacerò?" Le chiese facendo un piccolo giro su se stessa, per farsi guardare bene dall'amica.

"Così lo stendi di sicuro... Mi dispiace, quasi per lui, immagini che faccia! Comunque sbrighiamoci altrimenti ci precederà!"

Le due ragazze corsero davanti la stanza di Squall e Selphie estrasse dalla sua tasca una piccola chiave lucente e la infilò nella serratura.

"Questa è la chiave per il tuo Paradiso!" Rinoa sorrise, le diede un bacio sulla guancia per ringraziarla ed entrò.

Selphie aveva pensato a tutto, era stata impeccabile, c'erano candele dappertutto, la musica di sottofondo già pronta, la cena ben in caldo e petali di fiori qui e lì. Inoltre un profumo esotico e inebriante, probabilmente di incenso, invadeva la stanza.

**< E chi s'immaginava che Selphie fosse così romantica! Ha pensato a tutto, speriamo che Squall non lo trovi eccessivo >**

Terminò di accendere le candele e fece patire la musica, era così rilassante... Poco dopo sentì le chiavi girare nella serratura... era di certo lui...

Appena entrato, non riuscì a capire cosa stesse accadendo, chi poteva essere mai entrato nella sua stanza e perché tutte quelle candele, la musica, il profumo...

Alzando lo sguardo, si accorse di Rinoa...

Le parole gli mancarono sul serio, proprio non si aspettava quella sorpresa e soprattutto non si aspettava di vederla così bella da sconvolgerlo a quel modo!

Dopo qualche interminabile secondo di silenzio, in cui entrambi non si mossero di un millimetro, la ragazza con voce sensuale, ma non forzata, si azzardò a parlare...

"Non sei felice di vedermi?" Era titubante, ma allo stesso tempo dolce e tenera. Sembrava una bambina colta in fallo, dubbiosa sulla riuscita dell’improvvisata, ma allo stesso tempo curiosa degli effetti sortiti.

"No, è che... non me l'aspettavo proprio! E' stata una sorpresa!" Le rispose, mettendosi una mano dietro la testa, come suo solito, e guardandosi con maggiore attenzione attorno. Era visibilmente imbarazzato, non sapeva che fare, né che dire.

"Spero una sorpresa gradita!" Disse avvicinandosi a lui.

"Certo, ma.. si, bè... insomma... è che ho appuntamento con il preside per discutere di alcune questioni e non so quando potrò tornare, quindi sarebbe meglio rimandare...."

Rinoa si sentì morire sentendo queste parole, sapeva che era solo una bugia. Il preside non si era mai trattenuto fino a tardi a lavoro, soprattutto da quando sua moglie era tornata a vivere al Garden, la verità era che lui la stava evitando e non poteva proprio sopportare questo suo comportamento.

Si mise davanti alla porta, facendogli ben capire che non si sarebbe mai spostata da lì, né tanto meno lui sarebbe riuscito ad uscire da quella stanza.

"Perché fai così? Davvero non ti capisco!"

"Rinoa, non prenderla così, ti prometto che recupereremo il prima possibile, ma ora devo proprio andare, Cid mi aspetta!"

"Squall non mentire! Non c'è nessun appuntamento con il preside! Ma che ti costa essere sincero con me? Per quale motivo ti stai comportando in questo modo? Ti chiedo solo di dirmi la verità, nient'altro!"

"Mi dispiace, non so che mi è preso… Non dovevo mentirti, ma temevo la tua reazione, soprattutto perché non so come e cosa spiegarti, però hai ragione, dobbiamo parlare!"

Il ragazzo era piuttosto turbato, il suo sguardo era strano, diverso dal solito, sapeva che stava facendo del male ad una della persone a cui teneva di più, sapeva che Rinoa stava sforzandosi di trattenere le lacrime e ciò lo distruggeva, non l’aveva certo salvata, per riservarsi il diritto di farla soffrire in seguito.

Le fece cenno di sedersi al tavolo, ben apparecchiato per la cena e le prese la mano, ma ormai, era consapevole di averla allontanata, mentendole tanto spudoratamente. Fuggire in quella maniera non era da lui, che aveva affrontato ostacoli ben peggiori per salvare il mondo, per salvare lei.

"Ti ascolto..." Si decise lei a dire, visto che lui continuava a fissare le loro mani unite senza proferire parola, ma ciò non parve interrompere il suo silenzio.

"Non puoi fare così!" E tirò via la sua mano da quelle di lui.

"Rinoa, non so cosa dirti..."

"Dimmi che non ti piaccio, dimmi che mi sono immaginata tutto, ma ti prego dimmi qualcosa!"

"Questa per me è una situazione nuova, non ci capisco niente, ho appena imparato ad apprezzare delle vere amicizie e non so se mi sento pronto per una storia..."

"Storia? Qualcuno ha mai parlato di storia?? Io speravo si trattasse di amore… amore incondizionato, che non si formalizza in una parola talmente riduttiva e insignificante come storia!!"

"Vedi perché non mi sento pronto, mi stai già chiedendo qualcosa che io non so, se sarò mai in grado di provare!"

"Questa è la cosa più assurda che tu potessi dirmi!! Io non ti ho chiesto proprio niente! Non ti sentirai mai pronto per una storia se ci ragioni troppo su! Dovrebbe nascere spontaneo dal cuore il desiderio di avere sempre accanto, la persona amata ed evidentemente tu non provi questo nei miei confronti ora e non lo proverai mai!"

"Cerca di capirmi, per me è difficile!" La frustrazione era dominante sul suo viso, Rinoa una volta arrabbiata non la si riusciva più a fermare e anche se si era sempre rivelata, infinitamente comprensiva e paziente, stavolta sembrava davvero fuori di sé.

"Però non è stato così difficile baciarmi ieri!"

"Rinoa so di provare qualcosa per te, questo è evidente, ma non sono sicuro di essere preparato per accettare questi sentimenti!"

"E' un comportamento da vigliacchi, sai?"

"Certo che lo so, ma spero che con il tempo forse..."

"Non ti aspetterò, se è questo che stai tentando di farmi capire! Ti ho aspettato fin troppo, ho aspettato che fossi meno burbero, che risolvessi i tuoi problemi con il tuo passato, che cominciassi a fidarti degli altri, che credessi nei nostri amici e ora che finalmente era arrivato il mio turno, mi sbatti la porta in faccia....!"

"....."

"Il grande Squall Leonheart, il comandante del Garden, colui che ha sconfitto la strega ha paura di innamorarsi... Mi sembra tutto così assurdo! E la cosa che mi fa saltare ancora di più i nervi è che mi stai facendo sentire patetica!"

"Ma lo vuoi capire che non dipende da te?! Tu sei tutto ciò che potessi mai desiderare, tutto ciò per cui ho combattuto, sei la perfezione, così bella, così dolce e forte allo stesso tempo! Il problema è mio solo mio e se non vorrai aspettarmi ti capirò, ma non chiedermi di decidere ora!"

"Non c'è più nulla da decidere, hai già fatto la tua scelta ed io agirò di conseguenza! Sono stata una stupida ad illudermi..." E corse via, consapevole di non poter più trattenere le lacrime.

Squall era rimasto lì impalato, incapace di poter fare niente. Era colpa sua e lo sapeva, ma c'era qualcosa che lo frenava, che gli impediva di innamorarsi di Rinoa, come avrebbe voluto. Ci aveva messo 18 anni, prima di riuscire a trovare dei veri amici di cui fidarsi, non se la sentiva di imbarcarsi in una storia senza esserne sicuro, non voleva illuderla. Era cosciente che lei già provava qualcosa di forte e quell'improvvisata della cena, ne era una prova e, proprio per questo, non se la sentiva di farla innamorare e poi magari capire che non era lo stesso.

Rinoa d’altra parte, appena arrivata nella sua stanza, diede modo alle lacrime di scendere senza freni. Pensava e ripensava a ciò che le aveva detto... Forse doveva essere più comprensiva, in fondo lui era già cambiato tanto in così poco tempo, forse sarebbe riuscito a chiarire i suoi sentimenti altrettanto presto. Non le aveva detto che le era indifferente, anzi era la persona che le aveva provocato le sensazioni più forti in assoluto e ciò era evidente, ma nulla le toglieva dalla testa che, se l'avesse amata di un amore puro e sincero, non avrebbe avuto tutti quei dubbi, non avrebbe avuto paura di donarsi completamente a lei.

Non riusciva trovare una spiegazione logica a quella situazione, non riusciva davvero a capire se dovesse essere disperata, perché non le aveva detto che l’amava o felice perché almeno contava qualcosa per lui.

Selphie notando la luce accesa nella stanza dell'amica, decise di bussare, per sapere com'era andata. La porta era aperta, quindi entrò, vedendo Rinoa in lacrime si preoccupò non poco. Dopo tutta la fatica che aveva fatto per organizzare la cenetta, sperava di ottenere un risultato diverso dal pianto isterico a cui stava assistendo.

Solo più tardi riuscì a calmarla a farsi raccontare tutto.

All’inizio fu sconcertata dal comportamento di Squall, se non fosse stato qualcun altro a raccontarle il fatto, non ci avrebbe creduto, sicuramente aveva ancora alcuni atteggiamenti da < uomo di ghiaccio >, ma non era proprio da lui agire così.

"Lui non è sicuro di ciò che prova? E ora glielo diamo noi un bello scossone!" Disse con sguardo diabolico.

"No, Selphie, ti prego, basta non ne voglio sapere! Credo di essermi resa sufficiente ridicola, questa sera, per i prossimi 20 anni!" Le lacrime erano finite, ma gli occhi della ragazza erano sufficientemente tristi, da far intendere perfettamente il suo stato d’animo.

Era strano nella sua vita, aveva già sofferto tante altre volte, ma da quando aveva conosciuto lui, Rinoa, aveva sempre trovato la forza di andare avanti, con la speranza di coronare un giorno l’amore che credeva corrisposto ed ora, non trovava proprio un appiglio a cui aggrapparsi, se non la sua unica amica.

"Ma scherzi? Ora arriva il bello... Hai presente, il ragazzo nuovo che c'è in classe con noi?"

"Si, ho capito di chi parli, ma cosa c'entra in questo momento?" Le domandò stupita. Ogni tanto Selphie aveva questo genere di uscite, che alla fine trovavano sempre un filo logico, ma al solo udirle, spiazzavano chiunque.

"Ti sei accorta che ti muore dietro?"

"Ma secondo te, adesso, me ne può interessare qualcosa? Selphie sei totalmente fuori!"

"A te forse no, ma a Squall, sì! E molto! I ragazzi sono tutti uguali capiscono che qualcosa è importante per loro, solo quando stanno per perderla, soprattutto se è un altro a minare le loro proprietà!"

"Di cose assurde, stasera ne ho sentite fin troppe...!"

"Rinoa ne sono assolutamente certa, è solo un pò di gelosia quello che gli ci vuole! In fondo ti ha detto che prova dei sentimenti per te, ha solo paura! Vedrai che in questo modo si darà una mossa!"

"Ne dubito!" Ormai, un tentativo più, uno meno, non avrebbe cambiato le cose, magari poi Selphie, finalmente ne avrebbe azzeccata una, visto che fino a quel momento i suoi consigli avevano fatto acqua dappertutto.

"Vuoi sentirne un'altra di cosa assurda?" Riprese la ragazza, nel tentativo di far ridere Rinoa.

"Cioè?"

"Irvine mi ha chiesto un appuntamento..."

"Sul serio??Si è deciso finalmente!" Finalmente un sorriso, seppur momentaneo, comparve su quel viso così triste.

"Meglio tardi che mai!"

"Ma vai!"

E rimasero tutta la notte a parlare fino a quando non si addormentarono.

Erano fortunate… Nei momenti più difficili, gli amici sono necessari, danno la forza di affrontare tutto; una parola basta per far dimenticare le cose che non vanno, anche se per un solo minuto, per far tornare un piccolo solo sorriso, su un viso già sofferente.

Questa era la speciale amicizia che univa le due ragazze e che sempre le avrebbe accompagnate. In fondo avevano superato Artemisia, sarebbero riuscite a superare anche questo insieme.

Continua...

  
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