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Autore: Kikari_    10/11/2012    1 recensioni
| Primo posto e Premio Risata al contest indetto da clalla97 ma giudicato da fa92, "Gocce di quotidianità" |
Non credete che i nostri personaggi meritino un po' di tranquillità?
Li buttiamo sempre - e senza il loro permesso - in situazioni pericolose e in avventure impossibili, aspettandoci che loro sopravvivano pure, magari salvando l'Universo.
E se, per una volta, fossero loro a dettare le regole?
E se, per una volta, fossero accompagnati delicatamente nella vita normale che noi assaporiamo ogni giorno?
Forse capiranno una volta per tutte che, in fondo, non è poi tanto male sconfiggere un drago con solo un cucchiaino da té e un frullatore.

[...]
7. Game Table. ~ «È finita.»
8. Honored. ~ «Hai una pistola? Voglio uccidermi.»
«Oh, mi spiace. Ho usato l'ultimo proiettile per spararmi alla coscia.»

9. Fall to Pieces. ~ Solo quando anche l'anima di Lee cadde a pezzi Will si sentì veramente meglio.
10. Chocolate. ~ «Allora, Lee, ti faccio una domanda: qual è la cosa più importante che si fa a Natale?»
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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1. Quit Smoking.


Daily Drops ~



Nickname: Kikari_
Titolo: Daily Drops ~
Titolo Capitolo: 1. Quit Smoking.
Pairing: Aileen/William
Prompt scelto: L'amore non è bello se non è litigarello.
Introduzione: Dieci Missing Moments per il Contest “Gocce di quotidianità” indetto da clalla97 sul Forum di EFP
Rating della shot: Verde
Elemento del prompt utilizzato: Luogo - Benzinaio
Note: One-Shot {738 parole
Note2: È la prima volta che scrivo un'Originale, a essere sincera, ma è stato veramente divertente!
Ormai Aileen e William vagano liberi per la mia mente, ordinandomi cosa scrivere.
Non posso neanche più fare quello, cavolo. In compenso è molto più facile creare le circostanze. :3
No, il discorso sta degenerando D:
Buona lettura ~





«Aileen?»
«Mh?»
«Indovinello: ti ricordi come ci siamo conosciuti?»
«Eccome. E credo che anche i passanti lo rammendino, William.»




...




La diciottenne sfrecciava spedita per le affollate strade di New York sfoggiando il suo nuovo e scintillante motorino bianco.
Quando i suoi genitori, come regalo di compleanno, le avevano mostrato un paio di chiavi, il cuore della ragazza perse un battito. Esso si arrestò del tutto quando vide, nello scadente garage, un semplice cinquantino.
Forse si era illusa aspettandosi una Chevrolet rossa fiammante, ma pensava che almeno una semplice macchina se la fosse meritata.
Invece no. Eccola tutta concentrata sulla conduzione del suo mezzo a due ruote a causa dello scarso budget della sua famiglia.
Talvolta spiava con la coda dell'occhio i sedicenni alla guida di Ferrari sgargianti e, fingendosi disinteressata, accelerava a testa alta, ignorando le loro risa.
La luna splendeva nel cielo e la metropoli sembrava ancora più affollata che durante il giorno: fari e lampioni illuminavano la via facendo risplendere la vernice delle auto e le insegne dei più vivaci colori.
Attratta dal variopinto scenario non si accorse subito della spia scarlatta che, ammiccando, le segnalava un problema.
Quando fu ferma a un semaforo posò lo sguardo sul cruscotto, notando dunque l'indicatore lampeggiante.
Intuendo il motivo di quegli occhiolini cercò con foga un benzinaio.
Chiedendo a un passante scoprì che quello più vicino distava un chilometro da dove si trovava lei.
Armata di speranze pregò che il suo motorino non cedesse prima della meta, come naturalmente non accadde.
Dopo averlo spinto per cinque isolati e imprecato per quattro di questi, scorse le luci giallo pallido del distributore. Ricaricata di ogni energia, esortò il passo e lo raggiunse.
Si avvicinò all'erogatore e fermò il ciclomotore con il cavalletto, facendo riposare le braccia.
Subito un odore acre si diffuse gradualmente nei suoi polmoni: fumo.
Se c'era una cosa che Aileen odiava sopra ogni altra cosa era il fumo.
Lanciò uno sguardo carico di disprezzo al ragazzo che, tranquillamente, aprì la portiera della sua Berlina nera stringendo tra le labbra una sigaretta.
La bionda si costrinse a ignorarlo: non meritava la sua attenzione.
Inserì i soldi all'interno della macchina e attese che questa fosse pronta.
Fece scivolare lo sguardo sull'auto di fianco a quella del fumatore. Con difficoltà riuscì a scorgere due seggiolini.
Si morse la lingua.
Ci sono dei bambini, dannazione. Perché diavolo fuma quel deficiente?!”, pensò adirata scoccando l'ennesima occhiataccia bellamente ignorata.
La sigaretta oscillava su e giù a ritmo della canzone che il giovane intonava sommessamente, facendo irritare ancora di più la ragazza.
Prese la pompa tra le dita frementi di rabbia e spruzzò tutto il liquido nel suo mezzo.
Non distolse neanche per un attimo lo sguardo dai movimenti del ragazzo che si facevano di secondo in secondo più concitati.
Finché non accadde.
Prima di rimettere a posto la pompa, prese la sigaretta tra i polpastrelli e la lanciò lontano, esattamente sopra un volantino.
Inutile dire che quello prese immediatamente fuoco.
Senza pensarci un attimo, Aileen si precipitò dietro il proprio motorino, aprì il bauletto, estrasse una bottiglietta, ne svitò il tappo e riversò tutta l'acqua al suo interno sul volantino.
Gli occhi castani del ragazzo riflettevano i colori delle fiamme prima di posarsi sulla bionda.
Lei avvertì la pelle bruciare sotto quelle iridi infuocate.
Quando del volantino non rimase altro che un mucchietto di cenere si decise a voltarsi verso di lui.
Con un'espressione spaventosa che le deformava il viso, gli sputò in faccia tutto quello che le passava per la testa.
«MA SEI IMPAZZITO?! Tutti sanno che una sigaretta va sempre spenta! Questa volta è stato un volantino, pensa se avessi preso una pianta o addirittura una persona! Cos'hai al posto del cervello? Polvere?! Non hai neanche fatto caso alla coppia di bambini che sostava di fianco alla tua macchina lucida e costosissima! Non si fuma in presenza di bambini!» I suoi occhi smeraldini scagliavano lampi e fulmini e il giovane si sentì estremamente impotente e colpevole di fronte a quel fiume di parole. «Se si verificherà un altro episodio di questo genere ti assicuro che chiamo le autorità!»
L'intero quartiere si affacciò alle finestre delle proprie case e si sporse oltre la siepe che separava il benzinaio dalla strada pur di capire cosa stesse succedendo di così importante da provocare così tanto baccano.
Forse le minacce che Aileen gli aveva scaraventato addosso furono esagerate, ma evidentemente funzionarono.


Da quel giorno, William smise di fumare.





  
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