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Autore: minichan    28/05/2007    1 recensioni
La vita ci riserva avvenimenti inaspettati, difficili, non sempre piacevoli, ma che ci insegnano a guardare dentro a noi stessi ..... che succederebbe se qualcuno entrasse di prepotenza nella vita dei nostri sweeper in un momento di grave crisi ?
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 7 – L’orrore. I giorni trascorsero lenti, Ryo e Kaori tentavano in tutti i modi di evitarsi nei rari momenti in cui si trovavano entrambi a casa. Kaori era sempre fuori, rientrava solamente per cenare, Ryo e Bosch non erano da meno, con la scusa di dover incontrare i suoi informatori, Ryo trascinava il detective in giro per la città fino a tarda notte. Bosch dal canto suo non ne poteva veramente più, già era snervante sapere che le persone che amava più in assoluto erano nelle mani di un pazzo criminale, ma con questi due intorno a farsi la guerra era diventata una situazione difficile da gestire. Ormai era mezzanotte passata, stavano uscendo dall’ennesimo locale di spogliarello dove erano stati per carpire informazioni a suo dire inutili, Ryo stava riprendendo solo ora una parvenza di normalità, ora il suo ormai famosissimo sguardo da pervertito che aveva tenuto per tutto il tempo che erano rimasti lì dentro, si stava dissolvendo. Bosch – Io non ti capisco, che diavolo vieni a fare qua tutte le sere, sembra che tu sia veramente un cliente abituale in questi locali, ormai non sei certo un bambino per aver bisogno di sfogarti in questi posti, dovresti avere una famiglia, una persona che ti vuole bene e di cui occuparti, insomma, qualcuno con cui passare il resto della vita……. io ho avuto la possibilità, o meglio il coraggio di crearmela, troppo tardi, se potessi tornare indietro stai sicuro che non sciuperei questi ultimi 15 anni in cui io ed Eleonor ci siamo rincorsi come due stupidi, tanto sapevamo che non saremmo mai potuti stare lontani l’uno dall’altra. Ryo si sentiva molto simile all’uomo, entrambi avevano avuto un passato tormentato, senza genitori, senza una famiglia, poi la guerra e il mestiere che si erano scelti dopo anche se aveva qualche piccola differenza, era veramente simile ……. lo considerava ormai come un fratello maggiore – La fai facile tu, scommetto che questa Eleonor non è certamente una virago come qualcuno di nostra conoscenza !!! – Bosch – E piantala sai solamente scherzare tu, devi piantarla con queste cazzate e diventare un attimo serio, tu e Kaori dovete smetterla di farvi la guerra, non ci si può permettere di perdere tempo con paure e stupidaggini come le tue, e se un giorno ci fosse la tua Kaori al posto della mia Eleonor, non ti pentiresti di non aver potuto vivere anche solo per un momento quello che si vede lontano un miglio che provi per lei ? Ryo, spazientito prese il detective per il collo del giubbotto, lo sbattè al muro e sbottò come non aveva mai fatto – Solo Dio sa se non me lo chiedo tutti i giorni in cui la vedo con la pistola in pugno pronta ad affrontare una nuova giornata, ogni volta che esce per andare a vedere se ci sono annunci alla stazione, anche solo quando esce per prendere un caffé dai nostri amici, me lo sono chiesto ogni singolo momento di ogni singola giornata di questi anni e ancora non ho trovato una risposta, certo mi pentirei di non averle mai detto che tengo a lei, ma così sarebbe ancora più in pericolo di quello che è già, volevo solamente che andasse via e si facesse una vita diversa, una vita normale lontano da me, ma quando è tornata, quando l’ho rivista, non sono riuscito a mandarla via, sono stati dei mesi d’inferno questi senza di lei, ma cosa devo fare, parlarle e dichiararmi e fare in modo di mettere la mia vita nelle sue mani ? E se un giorno le succedesse qualcosa ? E se si stufasse e se ne andasse ? Cosa ne sarebbe di me ? – Bosch – E cosa ne sarà di te se continuerai in questo modo ? E cosa hai risolto facendola allontanare ? Hai solo fatto in modo che nascondesse i suoi sentimenti dietro la facciata glaciale che si ritrova, vuoi veramente sciupare quello che c’è tra voi ? Smettila con queste paure e queste cazzate, io vi conosco da poco, ma vedo la mia vita come riflessa nella vostra, non fate le stesse stupidaggini che abbiamo fatto noi …….. – Ryo lo lasciò – Scusa, non volevo aggredirti in questo modo, ma ne avevo veramente bisogno, è troppo tempo che non riesco a parlare con qualcuno e con te è come se parlassi con me stesso tra 40 anni !!!!! Un violento pugno lo colpì in pieno stomaco – Ehi ma dico tra 40 anni cosa !!!! Io cosa dovrei avere, quasi 80 anni ??? – Ryo – Ehi guarda che non era un’offesa, io ho solo 20 anni !!! – Bosch – Sì per gamba !!!!!! Andiamo verso casa che si è fatto tardi e ho promesso a Kaori che domattina l’avrei accompagnata a fare la spesa – I due uomini ripresero a camminare e si diressero verso l’abitazione ridendo e scherzando come due ragazzini ….. - Questi cereali piacciono a Ryo ? Ma che schifo di roba mangia ? - - Veramente sono per me – rispose Kaori – Ryo si arrangia da solo se vuole mangiare, non sono più la sua cameriera – - Oh Dio scusami non volevo essere maleducato – tentò di recuperare subito Bosch – Certo che siete proprio ostinati ….. – - Come scusa, hai detto qualcosa ? - …… - No no, niente, andiamo alla cassa così ci facciamo una passeggiata – Il parco di Shinjuku era gremito di gente, l’aria mattutina era fresca e leggera sulla pelle, se non avessero avuto la certezza che a breve sarebbero dovuti entrare in azione sarebbe potuta sembrare una giornata stupenda. - Allora, le cose con Ryo non si stanno sistemando ? Sai abbiamo chiacchierato un po’ ieri sera …. - - Non mi interessano minimamente le vostre chiacchiere, è tutto a posto così, io ho la mia vita e lui ha la sua, ci ritroviamo solamente per seguire il lavoro. – - Dai non prendermi in giro, ho più esperienza di te in queste cose, si vede lontano un ….. – Kaori lo interruppe con una mano, - Prendi la pistola, abbiamo visite …. – Bosch si guardò intorno, notò 4 uomini vestiti di tutto punto che si avvicinavano alle loro spalle. - Ehi Detective come va ? Siamo venuti a vedere se ha bisogno di una mano per ritrovare la strada di casa – In pochi secondi li circondarono, Bosch guardò Kaori, il labbro leggermente alzato dal lato sinistro, il solito ghigno di scherno, - Benvenuti, stavamo proprio andando alla centrale di polizia a fare un saluto ad una vecchia amica, venite con noi ? Vi accoglierà a porte aperte !! – Li rimbeccò la sweeper. - Coraggiosa la ragazzina, cos’è vuoi venire anche tu con noi ? Non ci dispiacerebbe mica …. – Kaori di rigetto si scagliò contro l’uomo prendendolo alla sprovvista, con una mossa veloce gli imprigionò il collo e con un colpo del calcio della pistola alla nuca finì il lavoro, Bosch visto lo scatto della ragazza pensò che non avesse bisogno del suo aiuto e imitandola prese per il braccio l’uomo al suo fianco e con due violente gomitate al volto lo fece finire a terra svenuto, dovevano essere svelti, non dovevano permettergli di tirare fuori le pistole, c’era troppa gente in quel parco. Gli altri due malviventi fecero qualche passo indietro, Bosch si buttò sul primo, in un paio di mosse anche quello fu a terra, l’altro, vedendosi messo alle strette, fece l’unica cosa che un criminale come lui sapeva fare, servirsi degli altri. Agguantò un bambino che si trovava poco lontano assieme a sua madre, se lo mise davanti e gli puntò la pistola alla testa – Allora come la mettiamo, detective, se cortesemente vuole seguirmi senza fare storie penso che la madre di questo moccioso lo gradirebbe- Bosch non sapeva cosa fare, il bambino strillava paurosamente, aveva paura che potesse far perdere la pazienza all’uomo, Kaori rimaneva impassibile, impalata con le braccia stese e la pistola lungo il fianco, il detective cominciò a muoversi verso l’uomo, - Ok, stai calmo, vengo con te, ma non fare del male al bambino, lui non c’entra niente con questa storia – Nel preciso istante in cui diceva ciò, si accorse che Kaori aveva alzato il braccio armato verso l’uomo che, distratto dalle sue parole, si accorse troppo tardi di quello che stava succedendo, lasciò il bambino e volse la sua pistola verso Kaori, ma in quel preciso istante un foro nero comparve al centro della sua fronte e l’uomo cadde al suolo, Kaori rifoderò la pistola fumante nella fondina e si voltò verso Bosch – Presto, muoviamoci prima che arrivi la polizia, Dobbiamo tornare a casa – Ryo era sul divano con una delle sue solite riviste “educative”, sentì la chiave nella toppa e appena i due rientrarono si accorse subito che qualcosa non andava, Kaori senza degnarlo di uno sguardo si dileguò immediatamente in camera sua. Bosch si sedette accanto a lui sul divano e gli sorrise, _ Hai veramente una socia eccezionale, ha un sangue freddo da far invidia ad un serpente !!! – Ryo non capiva, di che diavolo stava parlando ? – Potresti spiegarmi qualcosa ? - Bosch gli raccontò quello che era successo, gli occhi di Ryo si spalancarono in uno sguardo stupefatto, - Non è possibile, Kaori non può aver ucciso una persona, sono anni che tento di evitare che succeda, non posso perdonarmelo, mio Dio, non riuscirà a sopportarlo ……. – - Guarda che dalla calma con cui si è comportata, avrei quasi giurato che non fosse stata la prima volta, non ha avuto alcuna reazione, non sembra rimasta tanto scossa - - Lo hai detto anche tu, si è costruita questa maschera glaciale solo per colpa mia, io so che sotto sotto è ancora la Kaori di sempre, quella che non farebbe del male ad una mosca, quello che è successo stasera la distruggerà, ne sono convinto, non mi posso perdonare di averla fatta rimanere in questo mondo e di averle fatto fare questo. – - Mi pare di aver capito che è stata una sua scelta quella di rimanere, era inevitabile che succedesse prima o poi, dovrà comunque averlo messo in conto – Ryo lo guardò tristemente, - Sì, penso che tu abbia ragione, è che era così pura ed innocente, ora per lei cambierà tutto …… Kaori si fece una doccia, doveva lavare via la tensione, non si sentiva poi così male come credeva, bastava non pensarci ed il gioco era fatto, forse anche Ryo faceva così ….si vestì di tutto punto e scese al piano di sotto, Ryo e Bosch erano seduti sul divano, - Io esco, non so a che ora tornerò, ci vediamo domani – Ryo si alzò, _ Kaori aspetta, non pensi che dobbiamo parlarne ? - ….. – E di cosa ? Di quanto sono stata brava ? – Rispose sorridendo – Ho un po’ fretta, se vuoi farmi i complimenti dovrai aspettare domani, ciao ciao !!! – Dovevano essere all’incirca le 2, Ryo steso sul letto non riusciva a dormire, all’improvviso udì un rumore al piano di sotto. Prese la sua fedele Phyton e si diresse con passo felpato verso le scale, vide un’ombra che barcollando si stava dirigendo verso il piano di sopra, fece qualche passo avanti con la pistola puntata avanti e riconobbe la figura - …. Kaori …- La ragazza era ubriaca, certo, non al livello in cui si di solito era Ryo quando rientrava a tarda notte, ma era sulla buona strada, aveva gli occhi rossi e gonfi ed il naso e il labbro superiore erano nello stesso stato, segno che vari fazzoletti avevano sfregato sulla sua pelle delicata per asciugare le lacrime. Appena lo vide gli voltò subito le spalle scendendo i gradini che aveva appena percorso, non doveva vederla in quello stato, - Kaori fermati, dobbiamo parlare - …. – No Ryo, non mi sembra il caso, lo faremo domani, così potrai scaricarti completamente la coscienza … - Ryo rimase colpito da quelle parole ma non rispose, sapeva che lei ora stava provando angoscia e dolore ed aveva bisogno di sfogarsi, - Come vuoi, tu, a domani, buonanotte – detto questo, si voltò e tornò nella sua camera. Kaori si buttò sul suo letto ancora vestita, non aveva voglia di spogliarsi benché meno di farsi una doccia, nascose il viso nel cuscino e ricominciò a piangere. Non era riuscita ad essere come lui, non era riuscita ad essere impassibile mentre vedeva la vita scivolare via da un essere umano quale era lei, e pensare che la causa della sua morte fosse un colpo partito dalla sua pistola era insopportabile, ma sapeva che doveva reagire perché c’era la possibilità, con quel lavoro, che quella non rimanesse la prima e ultima volta che sarebbe stata costretta a fare una cosa del genere. La vendetta non aveva più senso, voleva far soffrire Ryo, e ci era riuscita, avrebbe voluto continuare, ma ormai non ce n’era nessun motivo, con quello che era successo quella mattina, era sicura che Ryo avrebbe provato abbastanza dolore, ma questo non la faceva stare meglio. A botta calda, non si era sentita così male, era stato un gesto meccanico, istintivo, l’istinto della sopravvivenza, e poi c’era di mezzo quel bambino ….. quando era uscita e aveva visto la gente per strada ridere e scherzare era stata presa dalla consapevolezza che quell’uomo non avrebbe potuto più farlo, che lei gli aveva tolto tutto, …. chissà se aveva una famiglia ….. non doveva pensarci, aveva salvato un bambino ed era il suo lavoro, con questo pensiero pian piano si addormentò. Ryo era appoggiato di schiena alla porta di Kaori, sentiva i suoi singhiozzi, piano piano si lasciò scivolare seduto a terra e si prese la testa fra le mani, cosa le aveva fatto ….. - Continua -
  
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