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Autore: Letizia_M    10/11/2012    3 recensioni
piccola storia rigorosamente NaLu ma in cui, se Dio vorrà, inserirò anche altri paring.
in questa storia Lucy è figlia di un'ottima famiglia e ha ricevuto un'istruzione classica, che stona con la passione, che cresce dentro la sua anima ribelle, del rap. questa passione, e quest'anima ribelle vengono però sempre tenute soppresse dentro di se per paura del padre e rispetto della famiglia. questo fino a quando nella sua classe , e nella sua vita, arriverà un ragazzo più grande che la incoraggerà a seguir i suoi sogni. troverà la nostra Lucy il coraggio di affrontare il padre per le sue passioni e per un nuovo amore? lo scoprirete, se vorrete, leggendo :3
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Tra musica e cuore #2

 
Ora erano l’una sull’altro, lei con gli occhi ancora chiusi per la paura, le loro labbra separate da uno spazio impercettibile. Lui piano aprì gli occhi per vedere chi gli era piombato addosso in quel modo, e aprendoli costatò che era stata un’esile ragazza all’incirca di diciotto anni, bella, magra e slanciata, capelli biondi e labbra carnose. Davvero una bella tipa.
Piano anche lei aprì gli occhi e non poté non arrossire nel trovarsi così vicina a quel ragazzo totalmente sconosciuto a cui era piombata addosso senza neanche un briciolo di grazia. Si alzò più in fretta che poté ma non riuscì a dire nulla, tanto era l’imbarazzo, si soffermò a guardare quel ragazzo che aveva travolto e che ora si stava rialzando. Era un bel ragazzo, da quel che riusciva a intuire sotto la divisa, aveva un bel fisico, alto e con degli occhi da perdercisi dentro. Salì con lo sguardo fino a incontrare una stranissima e ribelle chioma rosa che la fece sorridere, poi lo sguardo gli cadde sulle sue labbra, le labbra che poco prima erano praticamente attaccate alle sue. Aprì la bocca per tentare di scusarsi ma fu lui a prendere l’iniziativa.
-hey piccola!! Vacci piano! So che sono praticamente irresistibile, ma non siete voi le prime a dire che prima ci si deve conoscere prima di saltarci addosso?! Ahahhahahahaha.- mentre diceva questo, le poggiò una mano sulla testa e si chinò alla sua altezza.
Quello sbruffone chi si credeva di essere pensava una Lucy furibonda con lo sguardo basso e i pugni stretti.
- scusa, è stato un incidente, poi tu non sei proprio il mio tipo. E ora se non ti dispiace, ho altro da fare-. Disse facendo per andarsene.
- piccola hai tanta fretta di entrare in classe? So che vorresti restare in mia compagnia, andiamo che ti costa qualche minuto in più, so che lo vuoi.- rispose lui avvicinandosi pericolosamente a lei e mostrando il più bel sorriso che Lucy avesse mai visto.
-se la metti così, ti dovrò dire la verità. Non ho fretta di entrare in classe ma non voglio passare il mio tempo con un cafone come te. E ora, come ho già detto, non voglio star con te quindi... - detto ciò, si scansò di lato e s’incammino verso l’entrata della scuola.
- hey piccola!! Così mandi il mio cuore in pezzi!- urlò lui cercando di attirare l’attenzione di lei che però non ottenne. Sorrise. E s’incamminò verso la sua classe. Strano, stava per non andare e fare filone ma quella ragazza gli aveva messo voglia di entrare e magari cercarla per darle ancora fastidio. Tanto, quel viso se l’era impresso nella mente, non si vede ogni giorno un viso come il suo.
-che cafone!- esclamò Lucy sedendosi al suo posto, in 3 fila dietro a Lluvia, che sentendo quella esclamazione, che non era solita della compagna si girò con fare interrogativo e al quanto malizioso.
-chi?- chiese.
-ma che ne so! Un tizio a qui sono andata a sbattere mentre stavo venendo in classe. Ero sul punto di scusarmi e lui ha iniziato a dire che sapeva di essere irresistibile ma non era il caso di saltargli addosso così! Un vero cafone! Spero di non rivederlo mai più.-
-ahahhahahahaha e lui com’era? Era bello almeno?- rise Lluvia immaginandosi la scena, un po’ come l’inizio di un film.
L’amica arrossì di colpo, non si aspettava quella domanda e questo aumentò l’ilarità di Lluvia che non aveva mai visto Lucy arrivare a quella tonalità di rosso di cui non sapeva neanche dell’esistenza.
-allora?- insisté Lluvia con uno sguardo più che malizioso.
-ecco…-
*driiiiiiiiiiiiiiin*
La campanella salvo Lucy in angolo mai aveva amato quella campanella, mai come ora almeno!
L’ora iniziò tranquillamente, la classe era rimasta la stessa, il solito gruppo di matti. Quest’anno, però, ci sarebbero stati due nuovi compagni, due bocciati. A Lucy poco importava di loro le bastava che non facessero troppo casino. Finito l’appello, il professore diede l’annuncio dei due nuovi compagni e li fece entrare. A Lucy, che non stava prestando attenzione all’entrata dei due compagni, passò un brivido lungo tutta la schiena ma non alzò lo sguardo fino a ché sentì un brusio crescere nella classe così si decise a mettersi dritta e prestare attenzione a questi Natsu e Gray di cui tanto si parlava. Osservo per primo quello che doveva essere Gray, bel ragazzo, alto muscoloso, moro e occhi scuri, ma infondo niente di ché non era il suo tipo ma dalla reazione di Lluvia dedusse che era precisamente il suo.
Tornò a guardare distrattamente fuori la finestra.
-allora Gray tu ti puoi sedere... ummmm vicino a quella ragazza in seconda fila, si chiama Lluvia. Vedi di comportarti come si deve quest’anno- disse il professore alzando il tono di un po’ lanciando quella frecciatina. Vide Lluvia agitarsi tutta per poi rimanere immobile come una statua quando lui si sedette al suo fianco.
-in quanto a te Dragneel… vicino  Lucy, la ragazza in ultima fila. Spero di vederti più spesso quest’anno.- anche qui lanciando una frecciatina che però sembrava non aver toccato minimamente il ragazzo che prese le sue cose e svogliatamente si diresse verso il suo banco.
Lucy sentendosi nominare si girò e incontrò lo sguardo di quello che dovrebbe essere il suo futuro compagno di banco. Perse un colpo, era quel cafone che si credeva al di sopra del mondo sbuffo
-tutte a me capitano- sussurrò.
Natsu dal canto suo si limitò a sorridere, il destino gliel’aveva fatta proprio facile sta volta. Non solo gliel’aveva fatta rincontrare ma per di più erano nella stessa classe, e pure vicini di banco! Infastidirla sarebbe stato un giochetto.
-hey piccola!! Che fortuna vero?! Adesso potrai saltarmi addosso quando ti pare ahahaha- ghignò Natsu cercando di attirare l’attenzione della compagna che si limitò a sbuffare e alzare la mano per prendere parola.
Il professore la notò e gli concesse di parlare.
-scusi professore vorrei chiedere se è possibile…- fu interrotta da un’occhiataccia di Lluvia che aveva già capito fin troppo bene le intenzioni dell’amica.
-allora signorina Heartphilia?- chiese il professore che voleva iniziare la sua lezione.
-niente professore mi scusi disse rassegnandosi.
-ok allora se non ci sono altre interruzioni io inizierei. A spiegare- aspettò qualche secondo e poi iniziò a parlare.
Verso la fine della seconda ora l’attenzione di Lucy venne attirata dalla luce del suo cellulare. Un messaggio di Levi. Lo aprì e lesse.
-LUCY! IN BAGNO ORAAA!!- Lucy non se lo fece ripetere, non ce la faceva più con un tizio che non perdeva occasione di mandarli frecciatine, i sospiri di una Lluvia incantata a ammirare il suo nuovo compagno di banco che se stava tranquillo a sonnecchiare sul banco. Per non parlare della noiosissima insegnante di scienze che ci stava mettendo un’ora per spiegare i concetti basilari. Così chiese alla professoressa di uscire. Arrivata in bagno, trovò una Levy a dir poco adirata che aspettava impaziente l’arrivo dell’amica.
-hey allora? Cos’è tutta questa fretta??-
-grrr non sai cosa mi è successo!! Il mio nuovo compagno di classe, il bocciato, è niente di meno di Gajeel. Quello sbruffone metallaro di quinta F! Ti ricordi! E per di più è il mio compagno di banco è stato tutto il tempo a chiamarmi gamberetto qua e là!! Che odio!!!! Poi finalmente si è addormentato altrimenti non avrei più risposto delle mie azioni!-.
Vedere Levy arrabbiata era rarissimo, ma così adirata non l’aveva mai vista! Però quel nome le ricordava qualcosa… ma certo!! Era il tizio che le piaceva l’anno passato!! Era proprio infatuato fino a che non l’ha visto baciarsi con più ragazze. Da lì l’ha odiato! Colse dell’ironia in quella situazione, così esplose in una serena risata.
-ahahhahahahaha ma chi quello per cui ti eri presa una cotta l’anno scorso?!?!? Ahahahaha !- le lacrime le uscivano dagli occhi, non riusciva a fermarsi.
-ridi, ridi tu… piuttosto tu chi hai in classe?-
Quella domanda la fece calmare di colpo-
-uno che per sbaglio ho travolto oggi e ora si è fissato che gli sono saltata addosso solo perché cadendo ci siamo baciati di striscio e non fa altro che chiamarmi piccola, e poi un certo Gray Fullbuster di cui Lluvia si è già innamorata persa!! Che sfiga!!-
-ahahahaha e adesso chi ride comunque adesso e meglio rientrare o ci becchiamo una nota! A dopo maniaca!-
- ah-ah-ah spiritosa! A dopo!-.
Lucy rientrò in classe e dopo una mezza ramanzina da parte della prof, tornò al suo posto.
Terza ora. Supplenza.
-bene! Supplenza già dal primo giorno- pensò sconsolata.
S’infilò le cuffie nelle orecchie e inizio a perdersi tra le rime grezze di quel rap che sembrava leggerle l’anima. Storie di brutti posti, malavita, amori andati male o persi. Storie che riuscivano a farle capire che non era la sola a soffrire a quel mondo. Si stava letteralmente immergendo in quel mondo quando il suo “amabile” compagno di banco gli sfilò la cuffietta e se la mise lui.
-bella! Non pensavo t’interessasse questo genere. - disse prendendo a canticchiare la sua canzone preferita.
-lo so una ragazza come me non è esattamente il tipo a cui piacciono queste canzoni, ma a me piacciono. Problemi?-
-assolutamente no piccola anzi! Sai taggare?-chiese lui sempre canticchiando e tenendo il ritmo.
Lucy arrossì un poco.
-ecco... veramente non ho mai imparato ma mi piace un mondo!-
-davvero? Allora t’insegno io!!- disse entusiasta.
Le iniziò a mostrare la sua tag “fire” e con questa tag le fece vedere e le insegnò gli stili più usati. Lei rimaneva abbagliata da ogni cosa che diceva. E alla fine dell’ora già aveva una sua tag “pride” orgoglisa. Natsu aveva detto che anche se non la conosceva, era perfetta per la sua piccola! E come ricompensa ricevette un pugno in testa.
-non chiamarmi così, non sono tua e tanto meno piccola… comunque grazie per avermi insegnato.-
-ahhaha ok… piccola! Comunque di niente ci sei portata, e con un po’ di pratica potresti anche venire con me. Ti porterò nei luoghi sicuri per taggare così farai pratica anche sui muri!-.
-sarebbe fantastico!- disse entusiasta, entusiasmo che svanì presto, stava per finire anche la ricreazione. E ora l’aspettavano due ora di matematica. Durante l’ora Natsu iniziò un nuovo schizzo per un murales e vedendo quanto impegno e passione ci metteva Lucy sorrise, senza accorgersene era li imbambolata a guardarlo con un sorriso da imbecille, lui si girò e sorrise a sua volta. Quel sorriso la risvegliò da quello stato di trance e arrossendo si rigirò e tornò ad ascoltare la prof sempre lasciando cadere qualche occhiata all’opera d’arte che stava creando il compagno.
  
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