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Autore: _Eriky_    10/11/2012    4 recensioni
Mia prima storia in assoluto.E se a Forks si presentasse una ragazza diversa da quella descritta dalla Meyer? Se a differenza sua fosse forte nel corpo, ma debole nell'anima, a causa del suo passato travagliato? Riuscirà a trovare qualcuno a cui aprirsi e di cui innamorarsi veramente? Insieme ai suoi pensieri e Grillo proverà a uscire dal quel muro che ha circondato il suo cuore. incontrerà vari personaggi e affronterà temi che si posso trovare nelle scuole odierne. Se vi ho incuriosito perchè non provate a leggere?
Avviso per le Jacob fans. Non che gli voglia male ma non so che fine farà e mi dispiacerebbe deludere qualcuna.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dream, Love and Life.'
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Chiedo ancora  perdono in ginocchio per il ritardo! Vi prego di perdonarmi, ma i miei piani sono stati minati dalla prof/doberman che mi insegna matematica.. ci ha rifilato 20 esercizi da un giorno all'altro e non sono riuscita a finire il capitolo in tempo.
Ancora scusa, ed ora ecco il capitolo!


CAPITOLO  25- Strambi Sogni

L’amore senza una completa fiducia
diventa una triste oscurità
densa di errori e incomprensioni.
Romano Battaglia

Edward Pov

Ed eccola lì, sdraiata su quest'infernale letto, il letto dell'ospedale. Il suo viso è sbiadito, chiaro, quasi come il mio.
Tum, tum.
Bit, Bit.
Solo il suono di un cuore e dell'elettrocardiogramma associato ad esso, risuonano nella stanza bianca, pallida, quasi accecante.  Pensare che avevo rischiato di fermare questo magnifico canto,  quello che mi da la certezza che sia ancora in vita.

 Una stupida goccia di sangue mi aveva fatto perdere la testa, aveva fatto riaffiorare il mostro. Come uno stupido e inesperto neonato mi ero fatto prendere dall'istinto al primo accenno di quell'ambrosia divina, resa ancora più dolce dalle attenzioni che i Collectors le avevano riservato.  Il suo profumo non era mai stato così attraente, così forte da spingermi sull'orlo della via del non ritorno: stavo per ucciderla, stavo per suicidarmi.

So cosa ha visto Alice e mi vergogno molto per quello che passava nella mia mente mentre "salvavo" il mio amore, da quegli esseri.. "distruggi gli avversari, sono un ostacolo alla preda" era il mio pensiero stabile, come un foglietto posizionato davanti agli occhi, un promemoria fisso. "Sarò in costante contatto con i tuoi pensieri, ma non ho ancora capito cosa ti ha fatto cambiare idea.. sai meglio di me quando è difficile dominare l'istinto". Cosa è stato?.. non saprei di preciso, ma la prima cosa che ricordo di aver notato - che il mostro ha notato- sono stai quegli occhi. Quelle due pozze senza fondo  di cioccolato fuso, che tanto amo, sono riuscite a farmi distogliere l'attenzione dal suo sangue, quel tanto che è bastato, per farmi notare il leggero tremolio delle sue gambe, i battiti accelerati dalla paura del suo fragile cuore,ma soprattutto il sentimento che il suo sguardo emanava. Non paura, non terrore, non sgomento, solo amore. Amore, capisci? Sono sicuro che avesse compreso del tutto le mie intenzioni, soprattutto dopo l'intervento di mia sorella, e malgrado tutto mi guardava in quel modo, guardava con affetto l'essere più pericoloso per lei su questa terra: me.
 

Bella Pov

I ricordi sono elementi strani che costituiscono la vita dell'uomo.
Tanti li vedono come un ancora di salvezza,
molti come un mare di malinconia,
pochi come fonte di felicità.
Eriky

Buio.
Solo buio. Non vedo e non sento niente intorno a me.  Le tenebre mi circondano e io non so da che parte devo andare. La paura mi attanaglia, non amo non sapere cosa mi circonda, non so affrontarlo: ho paura dell'ignoto.

 Ad un tratto uno spiraglio di luce fende le tenebre. Come spinta da una forza, oltre che dalla mia naturale curiosità, mi avvicino alla sorgente  della fonte luminosa.

Arrivata alla meta scopro che più che un'uscita da questa bolla nera, è una finestra che si affaccia su un salotto.. Sono certa di essere in un sogno, ne sono cosciente, ma una parte di me mi impedisce di credere del tutto a questo pensiero, e non so il perché.

Una bambina sugli otto anni compare all'interno della stanza. È alta per la sua età, ma i lineamenti delicati, le guance rosee e paffute, i lunghi capelli castani legati in una treccia, fanno intendere benissimo che è ancora piccola. Mi sembra di riconoscerla.. sarà un impressione, tanti dicono che i bambini si assomigliano un po' tutti.
La scena si anima con l'ingresso di tre adulti, un uomo e due donne molto somiglianti tra loro. Lui ha i capelli neri e riesco ad intravedere un paio di magnifici occhi celesti illuminargli il volto. Una delle due donne ha i capelli castani, come la bimba,  con gli occhi verdi. Infine l'ultima ha i capelli sempre castani, ma più chiari, e gli occhi sono marroni. Anche in loro il senso di dejà vu è sempre presente.

<< Mami? Papi? Dove andate? >>domanda con voce squillante ed allegra la piccola.
<< Andiamo a prendere la torta per la tua festa. Non ci metteremo tanto, ma in nostra assenza sarà zia Dorothy a tenere sotto controllo te e Luna. >> le raccomanda la donna con i capelli castano scuro. Sento come se qualcosa premesse  per essere ricordato, ma non so identificare cosa sia questo ricordo.

Al nome "Luna" un bellissimo cucciolo totalmente bianco, con un grande fiocco rosso sul collare, arriva di corsa in contro alla bambina, facendola cadere sulla schiena e cominciando a leccarla totalmente. Forse questa sensazione è dovuta alla scelta del cane. Ho inserito la mia cucciola per rendermi più partecipe alla storia.
<< Non hai fatto neanche in tempo a finire la frase che ecco la nuova combina guai! Ascolta la zia e fai la brava. Torniamo presto Isabel! >> dice l'uomo facendo crescere in me ancora più sospetti su questo sogno. Ci sono troppe coincidenze.. solo da mio padre avevo sentito dire quel nome. Sapeva che mi dava fastidio, ma mi chiamava sempre così..

I due genitori se ne stanno per andare, quando un'idea alquanto contorta mi si instaura nella mente.. e se questo non fosse un semplice sogno? Se fosse uno stato di incoscienza in cui sto rivivendo i miei ricordi? Oppure sono i famosi 7 minuti in cui si rivede tutta la vita trascorsa, dopo la morte? Qualsiasi cosa sia una cosa certa: voglio provare a fermare i miei genitori, voglio tentare.
Devo salvarli, devo provare. Se questa è solo un frutto della fantasia, cosa che è molto probabile, posso aggiustare quello che ho sbagliato in passato, almeno nella mia immaginazione. Per prima cosa devo scendere da qui.

Mi sto cercando di allontanare da questa postazione di osservazione, che lo scalpitio di passi mi richiama all'attenzione. La bambina, o forse la me alternativa, è andata via.
<< Mamiiii! Non andate! Non voglio più la festa! >> urla la piccola da quello che mi sembra l'ingresso. I ricordi cominciano ad affiorare.
<< Che c'è piccola mia? Non vuoi più la festa? Non vorrai mica deludere le tue amiche? >> chiede la madre che è tornata indietro. Quella voce. Da quanto non la udivo. Quanto mi è mancata.
<< No.. a scuola mi odiano tutte, si credono superiori. Io voglio fare una festa solo con voi. È più bello! >> perché non l'ho veramente fatto? A scuola avevo tante amiche,nessuna però era essenziale. Avrei potuto tenermi i genitori, loro erano veramente importanti.

<<Anche non facendoli uscire di casa non cambierai il loro destino, la loro fine è segnata. >> una voce dietro di me mi fa girare di scatto. Alle mie spalle due occhi gialli spiccano nell'oscurità.
<< Chi.. Chi sei? E perché mi dici questo? >> domando alla figura misteriosa.

<< Io sono un frutto della tua mente, non ho nome >>dice mentre i fanali color oro avanzano << mi hai creato per permetterti di esplorare meglio il tuo subconscio. So che ti stai chiedendo dove siamo di preciso, non è vero? >>
<< Si.. >>
<<Siamo al limite della tua realtà. Non sto a spiegarti come ci sei arrivata, non capiresti. Ti basti solo sapere che quella bambina che vedi sei tu e puoi farle compiere azioni a tuo piacimento, per quello ha fermato i vostri genitori. >>mi spiega.

Forse è meglio non entrare proprio nel dettaglio, sono già abbastanza confusa, ma la domanda che mi ronza ancora in testa è:
<< Ma questo cos'è di preciso? Un sogno? Un'illusione? >>
<<Stai viaggiando con la mente sulla soglia di questa dimensione. Questo è un universo parallelo, dove tutto deve ancora succedere. Sei finita qui perché i fatti accaduti ti hanno riportato con i ricordi in questo luogo, nel tempo dove ci troviamo. >> sapevo di avere grandi fantasie, ma fino a  questo punto..
<< Ma allora perché non avranno via di scampo? Se non li ho fatti uscire, non sono andati a prendere la torta e di conseguenza non hanno incontrato i loro assassini. >> a me sembra che il discorso fili così.
<<Bella, Bella, Bella. E si che di cose sovrannaturali ne hai incontrate. Il loro destino è deciso, inevitabile.  >> mi ammonisce.
<<Ma allora? Alice dice di non poter vedere sempre le cose giuste, il destino può cambiare! >> quasi urlo.
<< Si, infatti di alcuni cambierà, ma nel loro caso non c'è niente che si possa fare. Mi dispiace Bella,  veramente non so che cosa dirti >>i suoi occhi si sono inclinati all'ingiù e sono tristi. Do un ultima occhiata al mio interlocutore, per poi tornare a guardare il salotto con rimpianto.
Il mio compleanno lo festeggiavamo sempre lì.

******

Forse era quello che mi mancava, quello che avevo smarrito e che avevo rimpianto per molti anni: un giusto saluto.
Durante il pomeriggio, con l'aiuto di quell'individuo misterioso, sono riuscita ad allargare la mia visuale, spingendomi fino a quella che era camera mia.
Le foto, i quaderni, la mia scrivania.. tutto è uguale, perfetto e doloroso.

La festa si era svolta in allegria. Cavalluccio sulle spalle di mio padre, Luna che scoppiava i palloncini, mamma che aveva fatto due dolcetti rapidi. Questa era la festa che avevo desiderato, quella che non avevo mai avuto.

Mi dispiaceva non poter avvisare nessuno, dirgli di scappare o di rifugiarsi da qualche parte. Non potevo fare niente se non guardarli nella loro ultima felicità, con le lacrime agli occhi.

Il momento del mio ritorno alla mia realtà è vicina, lo so. Prima di andarmene, però, voglio sentire per l'ultima volta la loro buonanotte, il loro saluto finale.
<< Buonanotte amorino mio. Fai bei sogni, mi raccomando. >> mia mamma. Sempre carina.
<< Sogni d'oro. Ci vediamo domani piccola. >> mio padre. Tanto divertente tanto dolce.
<< Notte mami, notte papi! >>  saluta la me bambina. Addio mami.. Addio papi.. Saluta la me adolescente, consapevole che la tranquillità si spezzerà presto.

Passano dieci minuti e un rumore di finestre rotte sopraggiunge dal piano di sotto. Provo a cambiare stanza ed a vedere se riesco a capire cosa sia successo.
Vado a controllare il salotto e subito noto che la vetrata è stata rotta. I frammenti sono sparsi dappertutto. Un piccolo particolare mi fa, però, raggelare il sangue. Una chioma rossa fuoco e una gialla come l'oro sono appena apparse dentro la stanza.
Arretro dal mio punto di osservazione, finché non cado all'indietro. Un ultimo sguardo mi fa comprendere che quella fenditura di luce, che prima mi era sembrata la via per scappare dalla mia scura prigione, la via della salvezza, è ora il varco verso l'inferno. Il mio personale inferno è tornato.

*Angolino della pazza che scrive*

E chi se lo aspettava? Cioè Bella, nel suo stato di incoscienza, è arrivata fino ad un'altra dimensione.. Se pensate  che era in programma, sbagliate. Questo capitolo, in origine, non doveva neanche esistere. Ma come ormai avrete capito, la mia passione è complicarmi la vita. Quindi eccolo qui!

Sono molto contenta che  avete avuto un poco di clemenza nei miei confronti, e vi assicuro che ho scontato la mia pena.. scrivere 32 avvisi non è roba da poco se poi a tempo di record!

Spero di avere qualche recensione, magari una in più dell'altra volta (cioè 4). Pretendo troppo forse? Si, ma è sempre meglio tentare!
Grazie ancora a tutte!
Baci
Eriky

E infine..

-Piccolo Spoiler-

Non avevano finito il loro lavoro con me in prima persona, ma in questa realtà la fortuna non sembra essere dalla mia parte.
Tante volte avevo pensato che la morte sarebbe potuta essere una buona via d'uscita, ma allora  non sapevo quello che il futuro aveva in serbo per me, una magnifica sorpresa di nome Edward.
Peccato che  la sorpresa non sarebbe potuta venire a salvarmi, non  questa volta..

 

  
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