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Autore: fliflai    10/11/2012    6 recensioni
Cosa succederebbe se Tsunayoshi venisse colpito dal bazooka dei dieci anni? e se si trasformasse in un bambino di quattro anni?
E dato che i suoi genitori non sono in casa per un mese, chi sarà a prendersi cura di lui?
Dopo che il braccio destro e il braccio sinistro del piccolo boss di sono tirati indietro entrerà in scena il nostro caro presidente del comitato disciplinare dalla Namimori....cosa succederà? scopritelo leggendo questa storia!
Vorrei aggiungere che è la prima fanfic che scrivo per cui non sò cosa è venuto fuori!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kyoya Hibari, Tsunayoshi Sawada
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Un Marmocchio Problematico.'
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Hibari Kyoya si aggirava per la scuola. Quel giorno sembrava più incazzato del solito.

Per spiegarlo meglio: tutti, ma proprio tutti, anche i più temerari, quel giorno non osarono avvicinarsi al ragazzo. Il massimo di vicinanza erano 10 metri. In sostanza quel giorno il moro era decisamente isolato, questo gli stava dando molto sui nervi. Lui voleva trovare qualcuno da picchiare. E subito.

Il povero malcapitato era un povero professore, che per sua grandissima sfortuna si aggirava a una distanza non raccomandabile dal Guardiano della Nuvola.

<< Professore! >> lo chiamò con tono arrabbiato.

Il pover'uomo si irrigidì, girandosi.

<< Ma lei è quello di ieri! Meglio così, le avevo detto che l'avrei morsa a morte vero? >> disse avvicinandosi.

Il professore sgranò gli occhi.

<< Mi stai minacciando Hibari Kyoya? Tu non ne hai il diritto io sono... >> non finì la frese.

Hibari lo aveva sbattuto contro il muro, mettendogli un tonfa sul collo.

<< Non apra la bocca chiaro? Oggi non sono buono come tutti gli altri giorni >> mormorò guardandolo.

Ma quando mai sei stato buono?” pensò il povero malcapitato.

<< Hibari-san! Ma cosa stai facendo?! Lascia subito andare il professore! >> la voce di Tsuna era stata categorica.

Povero ragazzo, cosa ha fatto per me! Ora morirà al posto mio! Figurati se un pazzo come questo lo ascolta!” furono i pensieri pieni di rimorso del prof.

Hibari si drizzò immediatamente. Poi girò piano la testa.

Che brutta fine, povero studente.

Kyoya tuttavia, non lo picchiò affatto. Anzi si avvicinò sbuffando un “e va bene!” piuttosto scocciato.

Un momento, lo stava... ascoltando?

Chi era quella specie di Dio che riusciva a fermare Hibari Kyoya?

<< Tsunayoshi Sawada, mi neghi tutto il divertimento >>.

Tsunayoshi Sawada. Il professore decise di rendere quel ragazzo l'idolo della scuola e di far costruire una statua in suo onore. Era il minimo.

Sawada si girò senza neanche rispondere.

Hibari parve prenderla male.

Mai ignorare Kyoya Hibari.

Raggiunse l'altro con tre veloci falcate, e lo fermò prendendolo per il braccio.

Lo voleva uccidere?

<< No! Hibari non lo... >> provò a dire.

<< Scusa! >> esclamò il moro dopo un enorme respiro.

L'uomo rimase spiazzato.

Aveva assistito a una scena che credeva di non poter vedere mai in vita sua.

Hibari Kyoya aveva chiesto scusa a un altro essere umano! Anzi, a un altro essere vivente!

Allora quel Tsunayoshi Sawada era davvero un Dio!

Tsuna rimase per un attimo zitto. Poi si aprì in un sorriso stupendo.

Prese l'altro per le braccia e lo fece girare insieme a lui.

Ora il professore poteva vedere il volto di Kyoya. Era impassibile. Era un progresso, almeno non era incazzato.

<< Hai visto Hibari-san che ci sei riuscito? Non è stato tremendo no? >> chiese con voce allegra il quattordicenne.

Il diciassettenne sbuffò, ma non disse niente.

Il castano sorrise e lo abbracciò.

<< Hibari-san sono così felice! >>.

Il professore sgranò gli occhi quando vide quella scena. Poi per poco non li fece uscire dalle orbite quando vide l'espressione vagamente da maniaco che aveva il ragazzo più grande. Sembrava stare proprio bene con quel Sawada.

Poi il più piccolo si staccò e divenne rosso non appena capì quello che aveva fatto.

<< Ehm... si... i-io dovrei... andare in classe... sai le lezioni... uhm si, ci vediamo Hibari-san. Sono molto felice di aver sentito nuovamente le tue scuse.. bene... ec-ecco io vado.. >>. Balbettò allontanandosi con il capo chino. Non vide il sorriso dolce di Hibari che lo stava guardando.

Dolce!?

E da quando quel ragazzo sorrideva se non in modo folle?

Poi cosa voleva dire “sono felice di aver sentito nuovamente le tue scuse”? Si era già scusato in vita sua?

Il povero professore per poco non svenne a causa delle troppe informazioni sconcertanti apprese su Hibari Kyoya in pochi minuti.

Quest'ultimo alzò il volto e lo guardò. Il suo sguardo cambiò radicalmente. Divenne nuovamente duro e freddo.

Gli andò incontro, poi gli sussurrò all'orecchio con tono decisamente minaccioso: << Se prova a dire anche solo a un altro essere vivente quello che ha visto le assicuro che non esiterò a venire in capo al mondo per morderla a morte. Ha capito professore? >>.

L'uomo rabbrividì. Aveva capito. Certo che aveva capito. Cosa era successo dopo essere stato minacciato da Hibari Kyoya? Non lo sapeva. Ma guarda un po' aveva una strana amnesia!

 

*-*-*-*

 

Hibari sbadigliò, steso sul tetto.

Hibird gli volò su una spalla, cantando l'inno della Namimori.

Dopo averlo accarezzato si mise a sorridere in modo strano.

Aveva sicuramente guadagnato più punti dello stupido Ananas. Ne era valsa la pena chiedere per la seconda volta scusa al SUO Tsunayoshi.

In cambio aveva ricevuto non solo uno dei suoi sorrisi più belli ( che Hibari, per quanto potesse essere una cosa da erbivoro, adorava ), ma anche un abbraccio.

Non aveva potuto fare a meno di fare un sorriso strano, probabilmente anche un po' maniaco, ma il calore del corpo di Sawada contro il suo gli piaceva. E tanto.

Non si sarebbe certo fatto fregare sotto il naso l'unica persona che riusciva a fargli battere il cuore in quel modo davvero assurdo!

Tsunayoshi Sawada era davvero adorabile, a parere di Kyoya, sopratutto quando era imbarazzato. Era assolutamente la cosa più carina che avesse mai visto. Era sicuro al cento per cento che sulla terra non ci fosse niente di più adorabile, nemmeno Hibird o Roll. Lui riusciva a superarli tutti.

Quando si rese conto dei pensieri assolutamente da erbivoro che stava facendo il ragazzo si meravigliò di se stesso.

Forse anche lui aveva una parte erbivora nel suo cuore.

Scosse la testa con forza. No, non era possibile. Lui era carnivoro in tutto per tutto!

Quelli erano solo pensieri di un momento di follia, ne era certo.

O forse no?

<< Maledizione! Tsunayoshi Sawada me la pagherai per avermi ridotto in questo stato! >> esclamò facendo spaventare il pulcino sulla sua spalla.

In quel periodo il suo padrone era strano, Hibird se n'era reso conto. E quasi sempre c'era di mezzo quel ragazzo castano.

Il pulcino considerava quel Sawada assolutamente carino, se avesse potuto sarebbe volato subito sulla sua spalla. Però aveva paura delle conseguenze, il suo padrone non avrebbe gradito.

<< Hibird smettila di fare quello strano sguardo! Non ti è permesso pensare alla mia vita privata, chiaro stupido volatile? >>.

Il piccolo pulcino si calmò subito.

Meglio non farlo arrabbiare, il padrone.

  
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