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Autore: Pando91    28/05/2007    5 recensioni


[Fanfiction interrotta, perchè non trovo il tempo necessario, mi scuso...!]

Si sedette sul divano, piangendo tra le braccia di Hermione....
E lei che lo accolse, con le lacrime che le rigavano incessantemente il viso.
Gli accarezzò i capelli, e gli diede un bacio sulla fronte.
Lui continuò ad essere scosso da piccoli singhiozzi..stettero lì per circa un'ora...poi Harry si staccò dal suo abbraccio.
"Scusa.." disse lui, guardandola fissa negli occhi
"E di cosa? Harry, era questo che volevo. Volevo farti capire che ne valeva ancora la pena di piangere, che vale ancora la pena di vivere e di combattere...Non servirebbe a niente nascondersi dietro a una porta di legno per restarci per tutta la vita..." concluse lei, un piccolo sorriso increspò le labbra della ragazza
"Grazie..." rispose lui.

Nuova fan fiction..spero vi piaccia...vi prego...lasciate delle recensioni..mi servono per sapere come sono andata..grazie!^^
Genere: Romantico, Triste, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Hermione
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ok...mi devo,  come tutte le volte, direi, scusare per il pesante ritardo per l'aver postato questo capitolo. Mi scuso è che le ultime interrogazioni si fanno parecchio sentire.

Comunque direi di passare subito ai ringraziamenti:

granger90: Ciao..grazie per avermi lasciato questa recensione. Ora..penso che tra Draco e Hermione ci sia solo questo bacio, ma non ne sono ancora sicura. La fan fic viaggia da sola, non sono io a condurl, diciamo. Comunque Harry aspetterà ancora molto..credo. Grazie ancora.

Giorgia: Le tue recensioni mi fanno sempre più piacere. (Draco moro è veramente uno sballo). Comunque è una Harry/Hermione. è nata con questa coppia, e finirà con questa coppia, su questo non c'è dubbio.^^ Ora Malfoy la toccherà ma senza malizia.!!! Grazie per la recensione!

Dreamer1989: Grazie per i complimenti!! Comunque in effetti Harry è abbastanza combattuto. Spero che il prossimo ti piaccia....grazie ancora!

Mione09. Esattamente Draco. Comunqeu mi fa ancora più piacere sapere che ti piaccia anche se non è sulla tua coppia preferita, principalmente.Grazie ancora!

Emma: Grazie per i complimenti. Bè..tra Harry e Hermione ci dev'essere un'energia eletrizzante..spero di averla resa bene...Spero che questo capitolo ti piaccia..Grazie ancora per la recensione!

Vorrei ringraziare anche quelli che leggono e non recensiscono. Sarei comunque contenta se questi si facessero avanti e lasciassero un commento negativo o postitivo!!!




Settimo capitolo:





“Harry..lo dirai a Ron?”

Il moro e Hermione stavano seduti affianco sul divano della Sala Comune dei Grifondoro. Ciascuno ad una certa distanza l’uno dall’altra. Avevano passato ore senza parlarsi, non per una ragione propria, semplicemente perché non c’era bisogno di altre inutili spiegazioni.
Per quanto ne sapeva Harry, Malfoy l’aveva baciata, lei era rimasta paralizzata e poi lui li aveva scoperti. Almeno questo era quello che Hermione gli aveva detto. Lui le aveva sempre creduto ciecamente, ma quando li aveva visti così in intimità, tutte le sue sicurezze erano cadute, come scosse da un forte vento.

I suoi pensieri furono bruscamente interrotti dalla sua splendida voce. Non poté però risponderle adeguatamente, era ancora scocciato dalla brutta situazione.

“Non glielo dirò”

La sua voce era fredda. Non si voltò neanche per risponderle.

Hermione lo guardò male.

“Quando la smetterai di fare il broncio? E quando incomincerai invece a fidarti di me?”

La sua voce era alterata.

Provava una rabbia che non aveva mai sentito. Perché non doveva credergli?

“In questo momento, Hermione”

La ragazza ci rimase di stucco. La sua capacità di capire Harry al volo non era più la stessa e non conosceva il perché.

“Cosa vuol dire in questo momento?”

Cercò di prendere tempo.

“Vuol dire che ho deciso di crederti adesso..cos’è: non ti va bene?”

L’irritazione sopraggiunse nella sua voce, provocandogli un senso di insofferenza.

“No, se lo dici in quel modo”

Hermione, scocciata di stare lì a non concludere niente, si alzò e si diresse, stanca, verso il dormitorio femminile.

Fu una mano che fermò il suo cammino. Poté riconoscere, con enorme piacere, il tocco dolce di Harry.

Il moro la fece girare verso di sé. Il suo sguardo era intenso e penetrante. Era dannatamente bello, si ritrovò a pensare Hermione. Lui le fece un sorriso che sfiorava la tenerezza, ancora senza acchiapparla del tutto.

Il loro corpi, fasciati dalle uniformi scolastiche, si avvicinavano ogni centimetro di più.

Ma di questo nessuno dei due se ne accorse.

“Ti credo, ti credo, ti credo, ti credo, ti credo..”

Continuando a ripetere quelle due parole, incominciò a farle il solletico, dove più sapeva le avrebbe dato fastidio.

Hermione sorpresa, ma divertita, si mise a ridere.
Harry la accompagnò smettendo di ripetere quelle uniche due parole che per la ragazza significavano tanto. Dal tanto ridere caddero sul divano, Hermione sotto il peso di Harry. Non le dava fastidio. Emanava un calore che le riscaldava il cuore. Aveva un profumo di buono, la sua pelle odorava di buono.

Continuando a ridere, non accorgendosi ancora della posizione e della situazione in cui si erano cacciati, Harry peggiorò le cose.

Incastonò il suo capo nell’incavo della spalla di Hermione. Il riso si spegneva pian piano, dando origine a sguardi imbarazzati. Lei rimase immobile. Sentiva i muscoli delle braccia tirata, anche quelli della schiena: il Quiddich aveva recato i suoi buoni risultati.

Lui alzò goffamente la testa. I due si guardavano. Se uno, anche uno che non li conosceva, li avesse visti così, con quegli sguardi incantanti, avrebbe detto che l’amore era sbocciato.

Le sorrise, cercando qualcosa a cui pensare, che non comportasse il baciare quelle labbra morbide, che caratterizzavano il suo viso. Lei cercò, con scarsi risultati, di rispondergli, ma non seppe se riuscì nel suo intento.

Istintivamente Hermione, impaurita da quella situazione, gemette quasi nel dire

“è tardi Harry”

Lui, come scosso da un lungo sonno, restò a fissarla per pochi secondi poi si alzò, portando Hermione con sé in quel gesto.

“Hai ragione..buona notte”

Le lasciò la mano, che aveva stretto per aiutarla a rinsavire dalla posizione che aveva assunto sul divano.

Hermione annuì.

Tutti e due si diressero verso i rispettivi dormitori. Harry si fermò nello salire le scale. Lei fece pochi passi, poi si bloccò udendo la voce del moro dietro di sé.

“Hermione?”

La sua voce, questa volta, era riuscita ad avere tutte le sfumature che caratterizzavano la tenerezza e la dolcezza.

Lei non rispose, ma fece un cenno col capo.

Sapeva che se avesse parlato, dalla tensione, la voce le avrebbe fatto brutti scherzi.

“Ti credo”

Harry accennò un sorriso ed incominciò a salire le scale che portavano al dormitorio maschile.
Hermione rimase un attimo ferma, con un sorriso che increspava le sue dolci labbra. Poi imitò Harry.

Le uniche due persone che quella notte non riuscirono a dormire furono un ragazzo moro, che portava gli occhiali, e una ragazza dai capelli castani e dagli occhi color cioccolato.

****


Il mattino dopo la situazione era tornata alla normalità.

Harry, Ron e Hermione si diressero verso il sotterraneo. Entrarono nell’aula di pozioni dove già diversa gente aveva preso posto. Draco stava seduto su di un banco, da solo. Hermione non seppe che fare, le faceva così tenerezza che era quasi intenzionata ad andargli vicino. La decisione fu però presa da un altro, dato che un Serpeverde gli si sedette vicino. La ragazza tirò un sospiro di sollievo. Prese posto con Harry e Ron nei primi tre banchi.

Il moro le fece un sorriso, quando la bruna si volse verso di lui. Tra loro due era tornato tutto normale, e di questo Hermione ne era più che contenta. Ron sembrava aver capito tutto. Tutto quello che i due non avevano ancora compreso: si amavano. Decise comunque di non intromettersi.

Un Lumacorno ancora più stanco del solito attraversò l’aula. Delle occhiaie viola peggioravano il suo viso, pieno di rughe. La sua vecchiaia era messa in risalto dalla stanchezza, che pochi mesi prima era pura allegria.

Incominciarono la lezione. Il professore si scuso con la classe per non poter fare pratica, ma il misto di pozioni l’avrebbe solo reso più debole. Dopo diversi minuti Hermione sentì girare la testa. Vedeva un Lumacorno sfumato. Quattro erano le aule dove si trovava. Si appoggiò stancamente sul banco, senza respiro.

Fece molta fatica ad alzare la mano.

“Si, signorina Granger?”

Altro non sentì che una voce lontana dal suo udito.

“P-professore non mi sento molto bene..”

Senti gli occhi di tutta la classe puntati su di lei.

Lumacorno la scrutò, poi acconsentì alla richiesta.

“Sarà meglio che tu vada in infermeria”

Smarrito continuò a parlare, guardando la classe in cerca di qualcosa o qualcuno.

“Ti servirà un accompagnatore, credo. Malfoy, accompagni la signorina Granger in infermeria”

Draco si sorprese di quell’imposizione, ma non rifiutò. Si alzò e prese teneramente sotto il braccio un’Hermione quasi svenuta. Harry gli rivolse degli sguardi assassini, mentre si allontanava con il peso della bruna in spalla.

Uscì dalla classe. Lei aveva una corporatura sottile, e non pesava affatto.

“Granger?”

Il suo tono era, senza volerlo veramente, dolce.

La ragazza riuscì a malapena a distinguere quella voce.

“M-malfoy?”

“Esatto”

Lei sembrò riprendersi un po’, aprendo piano gli occhi. Continuò poi con un sorrisetto in faccia.

“Non serviva comunque sentirsi male, per stare dei minuti in mia compagnia”

Hermione sorrise a sua volta. La testa le girava ancora, ma si era ripresa un po’. Riusciva quasi a distinguere la figura statuaria di Draco.

“Eh, già Malfoy, non aspettavo altro”

Lo disse per scherzare. Sentì il suo braccio attorno alla vita. Questo le provocò dei brividi: aveva paura che riprovasse a baciarla. Ma si ritenne sciocca a pensarlo: aveva capito benissimo che lei amava un altro.

Il silenzio li seguì presente nei corridoi che portavano all’infermeria. Arrivati, Malfoy la posò con delicatezza su uno dei tanti letti vuoti. Le stese con cura le gambe e la guardò.

“Mi dispiace per il bacio”

Gli sfuggì quella frase senza alcun anticipo, si sorprese di se stesso.

Hermione sapeva che non era vero, sa aveva fatto quella cosa era perché lo voleva, ma rispose annuendo.

“Vedi, non so cosa mi sia. Sarà per la tua incredibile bellezza”

Hermione arrossì a quel complimento inaspettato. Le guance le si tinsero di rosso, un rosso incandescente.

“è tutto a posto Draco, stai tranquillo”

Il ragazzo si sedette sul fianco del letto.

“Ti senti bene?”

“Adesso meglio. Ti sarei grata se però chiamassi Madama Chips. Dev’essere solo stato un calo di zuccheri.”

Draco si alzò con pesantezza.

“Ok, la chiamo allora.”

“Poi ritorna pure in classe. Starò bene, tranquillo”

“Oh io sono più tranquillo di una pietra”

Draco riuscì a mascherare la preoccupazione che nel suo petto esplodeva ad ogni sua parola pronunciata. Decise di non dirle cos'aveva visto la sera prima.

Si chinò su di lei e le diede un bacio sulla fronte. Improvvisamente si chiese dov’era finito il Malfoy scorbutico di sempre. Con lei tutto riusciva ad essere diverso.

La ragazza rimase incerta a quel gesto. Sorrise di cuore, prima che lui sparisse dietro la pesante porta dell’infermeria.

Era davvero cambiato, su questo non c’erano dubbi.

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