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Autore: Aven90    11/11/2012    3 recensioni
Terzo capitolo della saga di Fred, che quando s'innamora mi da l'occasione di scriverne e riderci sopra! È consigliabile leggere anche le prime due parti, ma non obbligatorio!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daphne Greengrass, Fred Weasley\Astoria Greengrass, George Weasley
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Fred era entusiasta del fatto che Asteria stava lentamente passando dalla parte dei buoni.

“Lo capisci, George? Abbiamo una buona probabilità di imparentarci con lei!”

“Abbiamo?” chiese George, indaffarato con i documenti burocratici che sarebbero serviti per aprire il locale a Diagon Alley. “Abbiamo un cazzo! Io non voglio nessun Serpeverde nei paraggi! E per giunta potrebbe essere mia figlia! Che cosa dirà mamma non appena se la vedrà spuntare?”

Fred cercò di imitare la voce della madre “Ooooh mio caro Fred! Hai portato una bella giovinetta! Ti chiami Asteria, non è vero? Vieni, ti infarcisco degli ottimi pranzi che cucino per gli ospiti! Questo dirà” concluse.

“OH NO! È TERRIBILE! UCCIDERANNO TUTTI!” commentò Harry gridando. I gemelli decisero di non ascoltarlo in quanto era ormai un avvenimento normale, ma poi un nuovo plico si ritrovò davanti a loro.

“La Umbridge ha decretato che tutti i gruppi si scioglieranno e non si potranno ricomporre senza la sua autorizzazione!” disse tutto d’un fiato il povero figlio di James e Lily.

Fred rispose “HAI RAGIONE, HARRY! E ORA COME FARÒ CON ASTERIA?”

“COME FARÒ A VIVERE ANCORA?” urlò Harry, in preda al panico grattandosi la schiena come se cercasse un coltello piantato.

Fred ed Harry si guardarono e urlarono assieme “MORIREMO TUTTI!”

Hermione e Ginny li colpirono con un grosso libro ciascuno e li fecero riprendere.

“Non tutto è perduto. Si può fare lo stesso” annunciò Hermione “... clandestinamente”

Ron si eccitò toccandosi “Adoro quando infrangi le regole davanti a me… infrangimi tuttooooooh”. Stavolta fu il turno di Ron a beccarsi il libro sul cranio.

E così fu: Harry decise di seguire il consiglio della sua amica povera mortale e stabilì il primo incontro qualche giorno dopo, in una Stanza che conosceva solo un elfo domestico; il che giustamente faceva venire molti dubbi ad Asteria.

“Come mai ci stiamo fidando di un elfo domestico?” chiese poco prima di entrare con Fred.

Mano nella mano.

Quest’ultimo scosse la testa “Non è per questo, in realtà Harry ha detto che L’ha detto Silente, perciò saresti un coglione se non ti fidassi . E poi ci sono venuto con George mentre eravamo inseguiti da Gazza, ricordi George? Ma allora era solo uno stanzino delle scope”

George annuì malinconico. “Quando avevo ancora un fratello gemello…”

In ogni caso, Harry, messosi in posizione da generale, ordinò ai suoi sudditi “Bene, ciurma. Ho pensato che come prima lezione, visto che siete un branco di pezzenti che non sanno nemmeno tenere in mano una bacchetta…”

“Ehi! parla per te!” protestò Neville, il quale aveva la punta del legno in una narice.

“Harry, tenere la bacchetta dietro l’orecchio tiene lontani i Nargilli” obiettò eterea Luna Lovegood, la quale aveva gli occhi arrossati e in mano un giornale arrotolato che prendeva fuoco lentamente.

“… Dicevo, come prima lezione pensavo di insegnarmi l’Expelliarmus, l’Incantesimo di Disarmo, visto che nessuno ve l’ha insegnato e che se non ci fossi io non lo sapreste fare.” Annuì convinto, con la sua tipica espressione di sapere quello che stava facendo.

Tanto che Zacharias Smith si congratulò con lui “Perché ci stai trattando come amebe col QI a una cifra? Ti sembra che qui qualcuno non sappia fare l’incantesimo in questione?”

Harry rispose con tono aggressivo ”Sì! Perché? C’è qualcosa che non ti torna o stai semplicemente cercando di uccidermi? Ho già dovuto coprire quel brutto simbolo sul petto di Asteria (la Casa di Serpeverde, l’ha fatto Fred che con la scusa ha palpato tette, ndr) perché mi guardava storto, non costringermi a farlo pure con te!”

Fred si mise davanti Asteria, lasciando George in balìa di Lee.

Asteria si mise di fronte a Fred, con l’espressione di una che stava temendo un’aggressione di un basilisco da un momento all’altro.

Fred bisbigliò “Expelliarmus…” e un tocco leggero alla sua bacchetta, tanto per dare un minimo di soddisfazione, ma la bacchetta dell’avversaria non cadde.

Asteria commentò “Non batterai molti Mangiamorte se combatti così. EXPELLIARMUS!” il gettito arrivò più potente del previsto e per il ragazzo Grifondoro fu il momento di una cura alla schiena tramite libreria.

“Non toccate i miei amatissimi libri, ehi!” si lamentò Hermione, nell’attesa che Ron togliesse lo sguardo dal suo fisico e lanciasse l’incantesimo che lei aveva già lanciato otto volte.

Lo scagliava, riponeva la bacchetta sul palmo di Ron e ricominciava.

Se non si mangia, Ron Weasley non è di compagnia.

Alla fine, Asteria tornò in sala Comune abbastanza soddisfatta.

Daphne se ne accorse e commentò “Ti vedo abbastanza soddisfatta. Hai ucciso Weasley, vero?”

Asteria sorrise. “No, ma gli ho dato ciò che si meritava. Adesso so che è quello giusto”

“Quello giusto per cosa?” continuò Daphne.

“Ho intenzione di avviare una relazione con Fred Weasley, ma stavolta per davvero”

A quelle parole, a George Weasley, a un quarto di miglio di distanza, arrivò un brivido freddo.

“Che ti prende, George?” chiese Fred.

“Mi sa che qualcosa di terribile accadrà sulle nostre teste… e non si tratta di Tu-Sai-Chi o peggio di Harry”

Fred trattenne il fiato. “Non starai parlando di un ritorno di PERCY?”

George sgranò gli occhi altrettanto spaventato “Non nominarlo così che mi spavento! Pensavo che se Asteria continua a frequentarti, poi finisce che si mette con te per davvero!”

Fred assunse un’espressione da “ovvio, no?”  e disse “Beh? E non è quello che voglio?”

George scosse la testa. “No, non finché io sono qui con te! Piuttosto, come la mettiamo con le Merendine Marinare? La assumiamo come cavia?”

Fred scosse la testa “No George, quello può farlo solo Lee” e lo guardò vomitare dopo aver ingerito una Pasticca.

George convenne. “Esatto, come vomita lui non vomita nessuno”

Harry, vedendoli confabulare, arrivò a pensare che forse ce l’avevano con lui, così chiese una mano da Hermione, visto che Ron era Prefetto senza esercitare e a lui serviva una raccomandazione. “Hermione, non è che Fred e George stiano complottando per uccidermi?”

Hermione alzò lo sguardo dalla lettera porno che stava inviando a Viktor Krum “No, Harry, sta’ tranquillo e smettila di seccarmi! Tanto solo perché siamo tuoi amici, i Prefetti non ti faranno mai favori!”

 

Con questa perla di saggezza di Hermione chiudo il capitolo! Ringrazio sempre le varie lettrici che si avventureranno a leggere!

   
 
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