Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Draco the best    11/11/2012    4 recensioni
[Dal primo capitolo]
[...] Quindi, vedendo come avete cresciuto Harry, con tanto "amore" e "dedizione", ero sicuro che non vi sareste opposti all'idea di ospitare Draco fino a fine luglio, quando lui e Harry saranno scortati a casa Weasley.-
I Dursley lo stavano guardando terrorizzati, mentre Harry stava per essere mosso da un forte moto di ribellione.
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'The way you are'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 - Mi stai dicendo che non vi parlate da settimane… da quasi un mese!... e non vi siete lasciati?- chiese Theodore, scoppiando a ridere.

- Siamo fatti così. Rimandiamo il più possibile il chiarimento. Però è finita… anche se ufficialmente non ne abbiamo parlato.- rispose Draco, steso comodamente sul suo letto.

- Non ti ho mai visto piagnucolare così per una ragazza… Ci devi stare proprio male.- commentò Theo, divertito.

- Non sto piagnucolando. Sono convinto di aver fatto la cosa giusta. Ho solo sbagliato a lasciarmi andare all'inizio.- disse il biondo, convinto.

- Ho visto che hai ricominciato a parlare con Pansy, mi devo aspettare che torniate insieme? Ho sentito che ha lasciato Zabini. E' stato un duro colpo all'orgoglio di quel verme.-

- Le ho solo detto che Blaise la stava usando, deve avermi ascoltato.- rispose l'altro, sorridendo debolmente.

- Potresti riprendere il piano della fuga, ma attuarla con Pansy. Potreste…- cominciò Theo, euforico, ma Draco non lo stava più ascoltando. Sentì un bruciore intenso alla gamba sinistra e si mise la mano in tasca, estraendo la moneta con cui si teneva in contatto con Madama Rosmerta.

- Oddio…- esclamò, alzandosi di colpo. Il moro interruppe il suo monologo, fissandolo confuso.

- Cosa c'è?-

- Oddio… Merlino… Non sono pronto, Theo…- sbraitò Draco, sull'orlo di una crisi. Si tirò su la manica della camicia nera che indossava. Il braccio sembrava tremare dall'agitazione, il marchio nero sembrava attendere silenzioso il momento di esplodere.

- Che fai?- chiese confuso Theodore.

- E' il momento, Theo. Rosmerta mi ha dato il segnale. Devo… devo avvertire i Mangiamorte.- spiegò con voce tremante. L'amico si ammutolì, mentre Draco prendeva la bacchetta e la puntava sul Marchio. Un fascio di luce verde fu risucchiata dal braccio, muovendosi lentamente dalla punta della bacchetta alla pelle pallida del biondo. Sentì un dolore lancinante. Fuoco puro. Ansante, si diresse frenetico verso la porta. Si bloccò di scatto, voltandosi verso Theodore.

- Vieni… Poi ti spiego.- disse, prendendo l'amico per il braccio.

I due cominciarono a correre per i corridoi. Salirono fino alla Torre di Astronomia.

- Che ci facciamo qui?- chiese Theodore, cominciando a spaventarsi.

- Attiro Silente qui sopra. Ora è partito, ma quando tornerà, questo sarà il primo posto che raggiungerà.- spiegò Draco, prendendo la bacchetta. Fece un sospiro profondo.

- Morsmordre.- sussurrò, evocando un Marchio Nero scintillante sul cielo, proprio sopra la Torre.

- Draco, cosa diavolo stai facendo?- urlò Theo, indietreggiando.

- E' un pretesto per avvicinare Silente. Ora vieni, corri!- disse Draco, ricominciando a correre. Arrivarono di fronte alla Stanza delle Necessità. Una volta entrati, il biondo si fermò di fronte all'armadio.

- Nasconditi! Non fare rumore e non farti vedere da nessuno!- ordinò Draco a Theo. Il moro annuì, cominciando a cercare un nascondiglio.

L'altro sospirò, una volta da solo. Ora doveva solo creare il collegamento tra i due armadi.

- Harmonia nectere passus. -

- Harmonia nectere passus. -

- Harmonia nec…-

Sentì un rumore all'interno dell'armadio e lo aprì. Sua zia Bellatrix ne uscì, barcollante, guardandosi intorno. Piano piano altri Mangiamorte raggiunsero la prima.

- Non pensavo ce l'avresti fatta, nipote.- commentò l'unica donna del gruppo.

- Porto sempre a termine le mie missioni.- rispose a tono Draco.

- Questo lo vedremo tra poco. - rise la zia.

- Greyback. Va' nei sotterranei. Sai qual è il tuo compito. Draco, tesoro, qual è la parola d'ordine della tua Sala Comune?- chiese Bellatrix, rivolgendosi a un uomo massiccio e spaventoso.

- Nox aurea.- rispose servile il biondo. Greyback sembrò grugnire qualcosa e uscì dalla Stanza.

- Andate a fare un po' di festa!- ordinò lei agli altri Mangiamorte, che, ridendo, seguirono il suo consiglio.

Bellatrix fece comparire magicamente una maschera argentata.

- Tieni… poi dici che la tua zietta non ti vuole bene…- lo prese in giro, lanciandogli l'oggetto e incamminandosi verso l'uscita.

- Tu vai, io ti raggiungo. Devo chiudere il passaggio dell'armadio.- disse, ma la zia già saltellava fuori dalla porta.

Rimasto da solo, si voltò nel punto dove era nascosto Theodore.

- Corri! Vieni! Ora tu passerai dal passaggio e ti ritroverai da Magie Sinister. Confondi Sinister, modificagli la memoria se necessario. Tu hai fatto l'esame per materializzarti, giusto? Quindi materializzati a Villa Castilla. E' una dimora della mia famiglia in Spagna, non ci andiamo da anni. Rimani lì. Mi farò sentire io. Se dovessero scoprirci, se dovessero mandare qualcuno a cercarti, materializzati da mia zia Andromeda. Dille la verità… tutta la verità… E…-

- Perché dovrei scappare?- chiese Theo, confuso.

- Non l'hai capito? Greyback è andato in Sala Comune a cercarti! Tu Sai Chi vuole finire quello che ha iniziato uccidendo tuo padre! Non lo permetterò! Quindi ora farai quello che ti ho detto!- ordinò Draco, spingendolo verso l'armadio.

- Non se ne parla! Se dovessimo essere scoperti, ti uccideranno! Non posso permetterlo…-

- Fino alla fine, Theo… Ricordi? Questo è il significato che do a tutto ciò. Sono pronto a rischiare. Ora va'! Mi farò vivo io.- disse il biondo, infine.

- Vieni con me…-

- Per me è tardi per tornare indietro. Va' e vedi di non morire…- sorrise Draco.

- Vedi di non morire neanche tu.- sussurrò Theodore, mentre entrava nell'armadio.

 

Draco si mise la maschera da Mangiamorte e uscì dalla Stanza delle necessità. Impugnò saldamente la bacchetta, ma si paralizzò, non appena vide cosa accadeva nel corridoio. Corse verso sua zia, che stava torturando una ragazza. Quando riconobbe la poverina, trattenne a stento un urlo di dolore. Hermione era a terra in lacrime, mentre Bellatrix rideva tra un Cruciatus e l'altro.

- Guarda, tesoro, cosa ho trovato? Una sudicia mezzosangue che osava camminare nel mio stesso corridoio.- disse, ridendo sguaiatamente.

"Tesoro"… quella parola gli ricordò il modo materno in cui Andromeda lo pronunciava nei suoi confronti. Amore… come se lui potesse davvero essere il "tesoro" di qualcuno… una cosa preziosa.

- Ti do l'onore di continuare a divertirti.- disse la donna.

- Cosa?- chiese Draco, confuso.

- Cruciala…- bisbigliò la zia al suo orecchio.

Il biondo deglutì, non riuscendo a guardare la figura esile di Hermione, che ansimava a terra.

- Perc…perché dovremmo perdere tempo con una come lei? Abbiamo una missione da compiere…- rispose Draco, in fretta.

- Perché è divertente…- sibilò la donna, mordendosi divertita la lingua. - Crucio!-

Hermione urlò di dolore, contorcendosi a terra. Draco chiuse gli occhi, non volendo vedere.

- Lasciala, non è necessario, andiamocene…- disse con fermezza.

- Hai mai cruciato una persona, tesoruccio? Fallo… ORA!- urlò alla fine Bellatrix. Il biondo liberò una lacrima, celata dalla maschera, alzando la bacchetta.

- C…crucio…- sussurrò. Hermione sussultò appena, ma non successe nulla.

- Crucio!- disse ancora, più deciso. Niente.

- Devi volerlo veramente… Per quale assurdo motivo non dovresti voler torturare una lurida mezzosangue?- sbraitò la donna, sbattendolo al muro.

- Sono… agitato per la missione…- si giustificò Draco, con voce tremante. Dall'altra parte del corridoio giunse un'esplosione. - Tu va'… ci penso io a lei…- aggiunse il biondo. Bellatrix fece una smorfia contrariata, correndo per il corridoio, lanciando a caso degli anatemi.

Draco stava tremando. Vide a terra la bacchetta della ragazza. Doveva essere stata disarmata. La prese e gliela porse delicatamente, mettendola a sedere.

- Hermione…- sussurrò Draco, cercando di arrestare il tremore che stava percorrendo la ragazza. Le accarezzò il volto. Lei sembrò destarsi all'improvviso. Doveva aver riconosciuto la voce solo in quel momento. Scosse la testa, alcune lacrime rigarono il suo volto.

- No… ti prego… dimmi che non sei tu…- sussurrò lei, avvicinando la mano, tremante, al bordo della maschera. Draco non si mosse, lasciando che lei scoprisse il suo volto.

- No… no… no… no!- disse lei, allontanandosi di scatto.

- Hermione…-

- Io ti ho sempre difeso!- urlò lei, cominciando a piangere più intensamente. - Ti ho sempre difeso quando Harry mi diceva che eri un Mangiamorte! Io… io mi fidavo di te! Come hai potuto farmi questo!-

Draco era immobile, incassando tutte quelle parole come lame al petto.

- Coma hai potuto… Sei stato tu a fare del male a Katie, vero? Tu… tu mi hai avvelenato! Harry aveva ragione… Harry ha sempre avuto ragione, non è vero? Su tutto!-

Il biondo abbassò il capo, colpevole.

- Rispondimi!- gridò Hermione.

- Sì, tutti i sospetti di Harry… erano veri.- rispose Draco con voce atona.

- E io facevo parte del tuo stupido piano? Era tutto finto quello che c'è stato tra noi? - chiese lei.

Lui le si avvicinò e le prese il volto, catturando le sue labbra con un bacio. Hermione lo allontanò subito, asciugandosi una lacrima.

- Tu mi avresti cruciato… solo per zittire tua zia.- commentò lei, delusa.

- Volevo assaporare le tue labbra un'ultima volta. Non volevo affrontare tutto questo con il pensiero che non ti avrei mai più baciato. Tu…eri la mia neve.- sussurrò Draco, fissandola con occhi tristi. - Dentro la Stanza delle Necessità, c'è un armadio che ti porterà in salvo. Ti prego… scappa. Ti prego, salvati.-

- Io non scapperò mai, Draco. Io lotterò affinchè il mondo magico venga liberato da persone come te. Sei solo un verme codardo.-

- Stupeficium!- disse Draco, colpendola con l'incantesimo. Lei svenne a terra. Lui la trascinò dentro l'aula più vicina. - Mi dispiace, Hermione… - sussurrò. Non l'avrebbe lasciato andar via facilmente.

Cominciò a correre, superando un punto in cui era iniziata una sorta di battaglia.

Ignorando tutti, salì le scale che portavano alla torre di Astronomia. Sentì delle voci provenienti da sopra e si sbrigò ancora di più. Silente era lì e guardava il cielo, dove il Marchio Nero si librava, muovendosi sinuosamente.

- Draco, finalmente…- disse il vecchio con un sorriso bonario, voltandosi.

- Expelliermus!- sibilò Draco con cattiveria. La bacchetta di Silente volò via. L'uomo sembrava stanco, spossato. Qualsiasi cosa avesse fatto prima, lo aveva indebolito… e questo giocava a favore del biondo.

- Con chi stava parlando? Ho sentito delle voci!- disse il ragazzo, guardandosi intorno impaurito.

- Ho preso l'abitudine di parlare da solo. Ahimè, l'età. Suppongo che tutto questo sia opera tua…- sussurrò bonariamente il vecchio.

- Esatto e ho fatto tutto sotto il suo naso. - riferì soddisfatto l'altro.

- Non penso, Draco. Io sapevo tutto. Sapevo che dietro l'attacco alla signorina Bell e alla signorina Granger c'era il tuo zampino. Cerchi di uccidermi dall'inizio dell'anno. Scommetto che hai un complice…. mmmh. Certo, Rosmerta! Nessuno sospetterebbe di lei, non è vero? Da quando è sotto la maledizione Imperius?-

Draco rimase immobile, terrorizzato. Deglutì, facendosi coraggio.

- Dalla prima gita a Hogsmead. Ma il resto… l'ho fatto tutto da solo…- disse il biondo, cominciando a sudare freddo.

- Come hai trovato il modo di far entrare i Mangiamorte?-

- L'armadio svanitore dove l'anno scorso si è perso Montague. L'ho riparato. C'è un gemello da Magie Sinister… creano un passaggio.- spiegò Draco, come se le chiacchiere potessero salvarlo da quello che stava per fare.

- Ottima idea… ho sempre saputo che sei un ragazzo molto intelligente, anche se continui a impegnarti nelle cose sbagliate.-

- Perché non mi ha denunciato, sapeva cosa stavo architettando. Poteva fermarmi. Perché non l'ha fatto?- chiese il biondo, confuso.

Silente sorrise in modo paterno.

- Non volevo che ti succedesse qualcosa. Capisco la tua situazione e, se fossi stato scoperto, tu e la tua famiglia sareste stati in pericolo. Ma non è troppo tardi, Draco. Tu non sei un assassino. Io ti posso aiutare.- disse il preside, avvicinandosi barcollando.

- Lei non mi può aiutare. Nessuno può. Lei non capisce, io devo ucciderla. O Lui ucciderà la mia famiglia.- rispose il ragazzo, alzando la manica della sua camicia. Gli mostrò il marchio nero che pulsava ferocemente.

- Posso mettere in salvo te e la tua famiglia. Vi posso mettere sotto protezione. Draco, anni fa ho conosciuto un ragazzo che ha fatto tutte le scelte sbagliate. Non farlo. Tu non sei come Tom Riddle. Tu sai amare. Quest'anno più che mai hai capito il valore della famiglia, dell'amore, dell'amicizia. Voldemort non sa amare, ma tu sì.-

Draco abbassò la bacchetta velocemente. Andromeda, Nynphadora, Ted, Hermione, Theodore… anche Harry… la signora Weasley, Pansy… Amore.

- Se ne vada…- sussurrò Draco debolmente.

- Cosa?- chiese Silente confuso.

- Se ne vada. Vada ad Azkaban, liberi i miei genitori e li metta sotto protezione. Mio padre farà un po' di resistenza, ma con un Confundus dovrebbe cavarsela. Metta una "guardia" a Villa Castilla, in Spagna. E' lì che si trova Theodore, perché è ricercato dai Mangiamorte. E… e Pansy… anche Pansy è mia amica… voglio che sia al sicuro. E dica a Hermione che l'amavo e che mi dispiace di averla fatta soffrire. - spiegò il biondo a testa bassa.

- Parole molto nobili, Draco. E tu cosa farai?-

- Io rimarrò qui… attenderò la mia punizione per averla fatta scappare. Posso perdere un po' di tempo. Ma la prego, non posso affrontare la morte, senza sapere che lei farà quello che le ho detto. -

- Sei molto coraggioso, Draco. Le esperienze di quest'anno devono averti cambiato profondamente.- sorrise Silente. Si bloccarono quando sentirono un rumore di passi raggiungerli.

Piton e Bellatrix si presentarono davanti a loro.

- Bellatrix… vorrei dire che è un piacere rivederti…- disse bonario Silente.

- Il piacere è tutto tuo, vecchiaccio!- rispose lei, facendogli la linguaccia. - Forza Draco, uccidilo!-

Draco tremò. Era troppo tardi. Per un secondo, un istante, aveva visto risolversi tutto. Invece eccolo lì. Di fronte a un'ennesima scelta.

- Uccidilo!- urlò la zia, facendolo rabbrividire. Guardò speranzoso Piton in cerca di aiuto. Il professore sembrava più pallido del solito. Poi gli occhi del biondo si incontrarono con quelli azzurri del preside.

- Vigliacco! Sei tutto tuo padre! Non hai preso nulla dalla nobile casata dei Black! Piton, è il tuo turno, se non sbaglio… Hai pronunciato il voto infrangibile…- bisbigliò la donna.

- Cosa? Cosa significa?- chiese Draco confuso.

- Che il tuo professorino avrebbe dovuto uccidere Silente se tu non ce l'avessi fatta.- rise divertita lei.

Draco guardò confuso Piton. Era impossibile, a detta di Theo, lui era una spia per Silente.

- Severus… Ti prego.- supplicò Albus. Il ragazzo assisteva alla scena, terrorizzato.

- Avada Kedavra.- sibilò il moro.

Lampo verde. Il corpo del preside venne scaraventato giù dalla torre.

No, Piton era buono. Il padre di Theodore era morto per questo. Per proteggere Piton. Sentì appena la mano del suo professore trascinarlo via. Scese le scale. Di nuovo la battaglia. Corridoio vuoto. Tutto era vago intorno a lui. Intravide il corpo di Pansy a terra, Fenrir Greyback sopra di lei. Pansy, Pansy, Pansy. No!

- Pansy! - urlò più forte che potè, ma nessuno sembrò sentirlo. Si ritrovò subito nel giardino. Sua zia rideva al suo fianco, dando fuoco a tutto.

Ad un tratto sentì delle urla alle sue spalle e si voltò. Harry li stava seguendo, urlando.

- Lui si fidava di lei!- gridava, rivolto a Piton.

"No, Harry. Scappa." pensò Draco. Bellatrix si avvicinò al prescelto, cominciando a cruciarlo.

- Ferma!- gridò il biondo, non rendendosi conto di aver parlato ad alta voce. Sua zia si voltò, confusa.

- Il Signore Oscuro lo vuole vivo.- si riprese Draco. Bellatrix rise, dando fuoco alla capanna di Hagrid.

- Sectumsempra!- urlò Harry, ma Piton bloccò il suo incantesimo. Il professore si avvicinò a lui, dicendogli che lui era il Principe Mezzosangue, ma il biondo non seppe mai cosa volesse dire.

Si riavvicinò a Draco. Bellatrix si era già smaterializzata.

- Silente si fidava di lei. Il padre di Theo si fidava di lei. Come ha potuto?- chiese il biondo, non riuscendo a trattenersi. Piton lo guardò negli occhi, stupito che lui sapesse di Nott. Non rispose, smaterializzandosi a Malfoy Manor insieme al ragazzo.

 

 

 

 

 Spazio dell'autrice:

Eccomi qui con l'ultimo capitolo!!!!!! Nel prossimo ci sarà l'epilogo... Emozionate??? XD

Come finirà ??? 

Lo posto entro le sei...

A dopo!!!!!

Kiss

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Draco the best