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Autore: angyp    11/11/2012    6 recensioni
IN FASE DI CORREZIONE
IN CORSO IL SEQUEL: La vendetta dei nuovi maghi Oscuri
Una storia a cui sto pensando da tempo...una storia che coivolgerà Remus,Molly e Albus Silente..i loro passati si intrecceranno e niente sarà più come prima.
Ci sarà una nuova minaccia,meno potente della precedente,ma più scaltra,e darà filo da torcere al nostro protagonista.
Riassuntino:Si è scoperto che Molly a 15 anni aveva avuto un altro bambino,che i suoi fratelli hanno provveduto a dare in affidamento perché temevano che lei non fosse in grado di crescerlo.
Si è scoperto che Remus non è cresciuto con i suoi genitori naturali.
Una nuova professoressa di trasfigurazione fa la sua comparsa.
Tonks ed Harry sono alle prese con una nuova minaccia.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Famiglia Weasley, Il trio protagonista, Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: James/Lily, Lily/Severus, Remus/Ninfadora
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Cap 38: Un’ altra vita
 
-Ciao, tesoro.
Questo fu il saluto che Samantha rivolse a Remus. Lo stesso che le rivolgeva ogni volta che entrava in quella stanza. Quasi a voler guastare quella bella mattinata di fine maggio. Erano state prese tutte le precauzioni possibili per evitare che quell’essere combinasse guai. Tonks era molto preoccupata e agitata, tormentava le sue mani. Gli Auror di sorveglianza non erano da meno: nella stanza dell’incontro ci sarebbero stati Dawlish, Malocchio ed Harry. Tonks, Kingsley e Piton, che aveva voluto a tutti i costi ascoltare il colloquio, erano seduti in un’altra stanza. Il professore era, anche lui, molto nervoso. Remus doveva stare senza bacchetta, perché, secondo il Ministro, avrebbe potuto avere l’istinto do colpirla. Inutili furono i tentativi di fargli cambiare idea. L’ex lupo mannaro voleva solo farla confessare e rendere giustizia a lui e a tutte quelle povere  persone, vittime della sua pazzia e del desiderio di gloria.
-Come stai tesoro? –gli chiese Samantha, che sedeva incatenata alla sedia come se si trovasse su un trono. Cosa che incuteva timore in quanto ricordava molto Bellatrix Lestrange.
-Per fortuna bene, considerando che mi hai quasi ucciso. –rispose Remus con un filo di voce, cercando di mascherare il terrore che provava.
-Non avere paura, tesoro, non posso farti niente.
L’uomo, seduto distante di fronte a lei, deglutì. Lei poteva leggere tutte le emozioni che lui stava provando.
-Non sono qui per farti una visita di piacere, Samantha. Avevi fatto una promessa. Sono venuto qui, ora confessa! –Remus si girò appena guardando Malocchio, che annuì, confermando che stava andando bene.
-Piano, piano, abbiamo tutto il tempo. No? Ti trovo bene. Stai davvero bene. La mia pozione ha oscurato le tue cicatrici e ti ha reso più affascinante.
-Non posso dire lo stesso di te, Samantha. Io ti trovo invece molto rovinata.
Nell’altra stanza, Tonks rise nervosamente. Voleva che finisse tutto il prima possibile.
-Datemi una Veritaserum, allora, se volete che confessi.
Qualcuno cominciò a sbuffare.
-Da quello che so, te l’hanno già data. Ma non ha dato i suoi frutti. Hai preso qualcosa che ne rendesse il tuo corpo resistente, vero? –chiese Remus.
-Certo, tesoro. L’ho sperimentata proprio su di te. Tu, ovviamente, non lo ricordi. Posso dire la verità, la mia verità, solo quando voglio io.
Remus strinse i pugni, assalito da una forte rabbia. Anche se adesso i ruoli si erano invertiti, si sentiva comunque sottomesso da lei.
-Prima di confessare, voglio dettare le mie condizioni. –disse la donna.
-Condizioni? –intervenne Malocchio –I patti erano chiari! Non puoi avere altro …
-Invece no, vecchiaccio. Remus, ascoltami. Ti dirò tutto, ma voglio una promessa.
-Sentiamo –disse Remus  preoccupato.
-Voglio che diate anche a me la pozione Niente-Lupo. Voglio guarire anch’io. Io l’ho progettata, io ne ho bisogno. Se lo fate, lascerò perdere quello che dicono i miei genitori e non ti accuserò più di aggressione. E confesserò.
-Samantha, guarda che tu rischi di rimanere qui a vita. Non è me che devi minacciare. –disse Remus.
-Minacce? Oh, che paroloni. Non ti sto minacciando. Non fingere di essere forte, mio caro. Ti assicuro, tesoro, che i miei genitori mi adorano, e farebbero di tutto per farmi scagionare. Soprattutto screditare te e il tuo caro paparino. Così la mia vendetta sarà completa. Ho solo da guadagnarci in questa faccenda. Perciò, ti sto consigliando, non minacciando.
Remus guardò Malocchio, che gli fece segno di uscire. Fuori, l’uomo parlò con gli altri:
-Che dobbiamo fare? –chiese lui.
-Quella pozione è molto potente e potrebbe ucciderla. Proprio come stava succedendo a te. –disse Piton.
-E che muoia! Insomma, chi se ne importa? E lei che lo chiede, non la stiamo costringendo con la forza! –disse Tonks.
-E’ vero, però se dovesse davvero morire  potremmo passare altri guai … cosa ne dici Severus? E’ davvero così pericolosa? –chiese Kingsley.
- Meno pericolosa di lei stessa lo è. Comunque, io l’ho esaminata e si, è potentissima. Oppure, possiamo provare con un’ altra strada. La diamo a piccole dose ad ogni luna piena, vedremo l’effetto.  Possono portargliela io stessa. –affermò Piton.
-E cosa le dico adesso? Che siamo d’accordo? –chiese Remus.
-Si, facciamola finita! –disse il Ministro.
 
Dopo aver stretto un voto Infrangibile, in cui venne promesso a Samantha che lei avrebbe preso ad ogni luna piena la Pozione Niente – Lupo a piccole dosi. Parve soddisfatta.
-Bene, caro Remus, sei pronto ad ascoltare tutto? Qualcosa già la sai … certo te ne avessi parlato prima, avrei reso le tue giornate molto meno noiose.
-Sono qui per questo, parla. –la invitò Remus.
Allora, accompagnata da uno stupore generale, Samantha raccontò tutto quello che aveva fatto, nei minimi dettagli. Non trascurò nulla, rivelò dove aveva nascosto le pozioni, dove aveva lasciato i suoi corpi, come aveva catturato le altre persone, con tanto di nomi. Infine, l’ultima sua vittima, Remus, che non voleva più uccidere.
-Saresti stato bene con me, non ti avrei fatto mancare nulla e ti avrei reso felice. Invece, tu pensavi a quella mocciosa.
-Hai finito? –chiese Remus, stremato dopo ore di racconto, così come gli altri.
-Non ancora. Sappi Remus che, finchè vivo, tu non sarai mai al sicuro. Anche se sono qui, ad Azkaban. Quindi, guardati sempre le spalle. Guarda chi hai intorno. Stai attento. Non sono finita. Io ti voglio, e tu sarai mio!
Gli occhi di Remus si riempirono di terrore, e le scoppiò in una risata malefica.
-Ora basta! –esclamò Harry -L’incontro è concluso.
Appena pronunciò queste parole, Harry temette di essersi addormentato e di essere coinvolto in un incubo. Senza alcuna spiegazione, Samantha si era liberata ed era saltata addosso a Remus. Lui non ebbe nemmeno il tempo di provare a difendersi, che lei gli mise attorno al collo una delle catene che prima indossava. Era stata così veloce che gli altri nella stanza restarono impalati ma con le bacchette puntate.
-Provate a lanciare un incantesimo e gli stacco il collo! –Affermò la donna. Tutti restarono fermi, con le bacchette bloccate, mentre Kingsley entrò nella stanza e Piton cercava di tenere ferma Tonks, furiosa e urlante.
Samantha strinse forte la presa e diede un bacio a Remus  sulle labbra, togliendoli altro respiro. Subito dopo lo allentò e alzò le mani, arrendendosi.
-Sono stata aggressiva,mi dispiace,  ma era l’unico modo per salutarti come si deve!
Così la portarono via, mentre lei urlava:
-Sarai mio! Sarai mio! Stai attento.
Remus si aggrappò al braccio di Tonks, mentre con l’altra mano accarezzava il collo dolorante:
-Amore, stai bene? Merlino, lo sapevo, lo sapevo che avresti corso un grave pericolo con quella serpe …
Remus era paralizzato dal terrore. – Sto bene, sto bene .. – sussurrò, ma non ci credeva nemmeno lui.
-Razza di troll, a chi pensavate? Alle mucche? –disse la ragazza riferendosi agli Auror di guardia -Andiamo, Re, ti porto in ospedale.
-No, no, non in ospedale, basta … andiamo a casa … Stai attento … stai attento mi dice … -blaterava mentre tossiva.
-Non farci caso a queste parole. Sarà super sorvegliata, non potrà scappare, né tanto meno farti del male. Non lo permetterò.  –disse Kingsley, scioccato ma felice perché la faccenda si era conclusa nel migliore dei modi.
Nemmeno Harry parlava. Lanciò uno sguardo al professore leggendosi nel pensiero: non dovevano trascurare quella donna: tramava qualcosa, ancora.
 
 
La notizia della confessione della Gretchen si era diffusa rapidamente in quella giornata. Harry, Piton, Tonks e Remus erano nello studio dei due Auror ad attendere notizie da Kingsley. Prima di tornare nella sua cella, Samantha doveva firmare la sua confessione su cui poi si sarebbe fatto un incantesimo attraverso il quale niente poteva modificarlo. Così, sia Remus che tutti gli altri avrebbero avuto giustizia.
-Come diavolo ha fatto a liberarsi? Non mi sono accorto di nulla –Harry non si dava pace.
-Potter, quella donna è piena di risorse oltre che pazza. Smettila di sentirti in colpa.
-Severus ha ragione, Harry –confermò Remus –non si sa mai con lei …
-Se non fosse per il pancione che mi ritrovo le avrei dato io una bella lezione –disse Tonks.
Il Ministro tornò:
-Tutto a posto. Non ha fatto storie, adesso dobbiamo solo ritrovare le sue pozioni e i corpi non ancora rintracciati. E’ tutto finito, stavolta davvero.
-Quindi noi non siamo più accusati di niente? –chiese Piton.
-No, siete del tutto liberi. –rispose Kingsley.
Tonks tirò un sospiro di sollievo, mentre Remus si toccava ancora il collo livido. Quella dannata donna aveva voluto lasciarli un altro dei suoi segni.
-E Gideon? –chiese.
-Ecco, ci sarà un processo, e lui avrà sicuramente una condanna. Certo, ha molta stima da parte di molti membri della Commissione perché è stato uno degli Auror più grandi mai avuti ma … un male è un male …  allearsi con quella pazza è stato da incoscienti– rispose il Ministro.
-Come un processo? Vuol dire che dovrò parlare dell’accaduto davanti a tanta gente?
-Probabile … ma amico, sarà tra qualche mese …
-Porca puttana! –esclamò Tonks.
-Dora, non pensiamoci più … andiamo a casa, voglio dimenticare questa giornata …
-No. Dobbiamo andare in ospedale.
-Ti ho già detto che sto bene e non c’è bisogno.
-Egoista! Credi che gli ospedali aprano solo per te?
-Che vuoi dire Dora .. oh …
Solo allora gli uomini nella stanza parvero accorgersi del piccolo incidente.
-Mi si sono rotte le acque!
 
 
Piton ed Harry si trovarono, loro malgrado, fuori nella sala d’attesa ad aspettare notizie. Erano soli, e il tempo sembrava non passare mai.
-Abbiamo avvertito tutti, cosa aspettano ad arrivare? –domandò Harry.
-Arriveranno, tranquillo.
-Comunque, grazie professore. Per aver accettato di far da padrino a mio sorella. Certo, è …
- Dillo pure, disgustoso. Ti riferisci a me e tua madre, vero? Sono io che devo ringraziarti, Potter, per non aver interferito …
-No, sono affari da grandi. C’era una crisi tra i miei e … non erano miei affari. Punto. Comunque Elly è adorabile …
-E si, è tutta sua madre … comunque io adesso vado.
In quel momento arrivarono i Tonks con il piccolo Teddy, i Weasley e anche Sirius e i Potter.
 
Remus dimenticò i lividi che aveva al collo, dimenticò il brutto dialogo avvenuto poche ore prima, le descrizioni di come povere vite erano state spezzate. Adesso accarezzava lui la fronte della sua amata Dora, che aveva in braccio la loro bambina.
-E’ una femminuccia! Lo dicevo a Lily che era possibile …
La piccola aveva i capelli neri, proprio come Teddy appena nato.
-Chissà se anche lei sarà una Metamorfomagus … come la chiamiamo amore? –chiese Tonks.
-Io, Dora, avevo pensato di chiamarlo Dean se fosse stato maschio … come la foresta dove ci siamo ritrovati nel sogno. –disse Remus.
-Allora, visto che è femminuccia, Diana!Ti piace?
-Diana ,la dea della caccia, bellissimo … e sarà combattiva come il suo nome e sua madre … bellissimo.
-Oh, è molto combattiva. Ha resistito nella mia pancia per tutto questo tempo!
Baciò la sua amata. Ora non doveva far altro che godersi le sue piccole gioie.
 
 
 
La vita in casa Lupin venne davvero scombussolata dall’arrivo di Diana Andromeda Lupin. La piccola era una Metamorfomagus, come sua madre e suo fratello, ed era davvero adorabile.  Certo, per i due sposini non era facile gestire due bambini piccoli, per fortuna non lavoravano momentaneamente e potevano dedicare tutto il loro tempo ai due cuccioli. Teddy si arrampicava dappertutto e se non gli stavi dietro rischiavi di trovarlo per terra con un grosso bernoccolo. Diana era piccolina e la notte non voleva saperne di dormire.
Avere figli con la capacità di cambiare il loro aspetto era un enorme vantaggio. Come per Teddy, anche Diana cambiava colore di capelli in base al suo stato. Fluttuavano sempre sull’arancione o sul magenta quando era tranquilla, sul verde quando invece aveva il pannolino sporco e piangeva. Se aveva fame, erano rosso fuoco. Almeno i due coniugi non dovevano impazzire per capire cosa volesse!
 
 
-Altro che combattiva, è davvero una peste! –esclamò una sera Tonks, che stava cullando la piccola per farla addormentare, invano, mentre Remus cullava Teddy.
-Ha preso da te! –rispose suo marito.
-Come osi darmi pure tu della peste! –disse Tonks buttandogli il cuscino addosso.
Remus rise e guardò fuori dalla finestra. La luna piena risplendeva. E lui era con la sua famiglia, era sano, e non era pericoloso per loro.
-Pensi quello che sto pensando, Re? –chiese la ragazza.
-Si, Dora. E sono troppo felice.
-E pensare che poco tempo fa ero sola come un cane in questa casa … ora non c’è un attimo di silenzio! E sai che ti dico, meglio così!
-Hai ragione, amore. –si avvicinò per darle un bacio.
-Allora, Remus, non mi hai ancora parlato del tuo incontro con Gideon, oggi. –chiese Tonks, sperando che fosse il momento giusto per porre quel quesito.
-Bene –rispose Remus tranquillo –devo dire bene. Si congratula con noi per la bambina e … mi sembra davvero pentito Dora. Lo si legge negli occhi. Mi ha chiesto scusa per tutto quello che mi ha fatto … e io sento di potergliela dare un’altra possibilità.
-Ma, Remus, sei sicura di riuscire a perdonarlo?
-Si, Dora. Akzaban è già una punizione piuttosto pesante. E poi, lui è stato uno degli Auror più rilevanti durante la prima guerra contro Lord Voldemort, non possiamo dimenticarlo. Ha dato la sua vita, così come Fabian … spero che anche Molly la pensi come me. Sono i suoi fratelli in fondo. D’altro canto, sei tu che mi hai fatto capire quanto è importante avere un’altra chance, no?
-Bah, sei il solito sdolcinato! E va bene, mi hai convinta! Visto che i tuoi momenti depressi allora sembrano passati, che ne dici di portare questi marmocchi a letto e di ricordarci che non siamo solo mamma e papà, ma siamo anche due splendidi maghi che non si sono visti per lungo tempo e, insomma, meritano un po’ di divertimento?
-Molte esplicita, Dora.
 
 
Ma per un’ altra persona, la luna piena era arrivata. Come promesso dal Ministero, Samantha poteva bere la pozione da lei inventata. Piton si era preso l’incarico di consegnargliela secondo le dosi stabilite. L’uomo venne condotto davanti alla cella di Samantha.
-Ti aspettavo, Severus. La notte è vicina.
-Bene, allora. Sei sicura di volerla prendere? –chiese il professore.
-Certo, Sev. Che modifiche le hai fatto?
-Una dose minore con meno pozione sonnellino all’interno. Ma non è detto che funzioni a dovere.
-Tranquillo, sono disposta a qualunque rischio pur di tornare normale; –rispose lei prendendo la provetta che Piton fece passare attraverso le sbarre –se dovessi morire, addio Severus.
Senza aggiungere altro, Samantha bevette la pozione tutta d’un sorso.
 
 
Ciao a tutti! Confermo che è il penultimo capitolo … poi ci sarà l’epilogo ed è finita … piango già … sarà il momento dei ringraziamenti … ok basta. Poi vedrete cosa succederà a Samantha … comunque vi è piaciuto? I Lupin hanno avuto una bambina!!! Vi piace il nome? Ho ricercato e in effetti Diana è proprio il femminile di Dean … quindi eheheh
Un bacio a tutti e vi invito all’ultimo (per il momento) appuntamento!
  
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