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Autore: Tilly_moonlight    11/11/2012    1 recensioni
Amy ha diciotto anni e un passato difficile alle spalle. Spinta dalla madre a passare un anno in un centro di riabilitazione per i suoi problemi con il cibo si troverà spesso a sentirsi sola e spaventata, ma con l'aiuto delle sue amiche pazzerelle affronterà i suoi problemi giorno per giorno. Se poi ad aiutarla ci sono cinque ragazzi speciali come lei che arrivano come regalo di Natale ma che non si scolleranno da lei facilmente...beh ci sarà da divertirsi!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fisso annoiata le mie amiche montare un enorme albero di Natale e non so davvero da dove cominciare. Non ricordo nemmeno più l’ultima volta che ho fatto un albero di Natale. Probabilmente è stato quando avevo sei anni e la mia famiglia era ancora “normale”, per quanto possa esserlo mai stata. I Natali a casa mia non si sono mai festeggiati sul serio, ci limitavamo a mettere un piccolissimo alberello già fatto davanti all’ ingresso e a fingere di essere felici, ma in verità non lo siamo mai stati. Mio padre e mia madre litigavano ogni giorno e ogni notte per qualsiasi sciocchezza e io e mio fratello ci chiudevamo nella stanzetta che avevamo in comune e fingevamo che le urla che provenivano dal salotto fossero i versi degli animali dello zoo in cui eravamo andati una sola volta nella nostra vita. Che fantasia si ha quando si è bambini! Ricordo che il giorno del mio quinto compleanno mio fratello Liam, che allora aveva undici anni, aveva convinto mia madre a prepararmi una torta e così la sera io e lui apparecchiammo la tavola con il servizio buono, accendemmo le candele profumate e mettemmo perfino una musichetta in sottofondo. Ero così felice che non smettevo di canticchiare e mio fratello mi prendeva in giro per quanto ero stonata. Il pomeriggio passò in fretta e il cielo si illuminò della luce delle stelle che quella sera sembravano ancora più luminose del solito. Non mi importava avere un regalo, mi bastava una bella cena in tranquillità con la mia famiglia, ma evidentemente non avevo tenuto conto di mio padre.
Quando tornò a casa, verso le otto, aveva un viso scuro e puzzava di birra e fumo. Quei pochi dettagli bastarono a farmi capire che non sarebbe andata secondo i miei desideri. –Cosa diavolo avete combinato?- disse furente sbattendo la sua valigetta a terra. – Papà, oggi Amy fa cinque anni. Abbiamo preparato anche una torta!- rispose mio fratello accarezzandomi la testa. –Vostra madre dov’è?- chiese come se non avesse sentito nulla di quello che gli aveva appena detto Liam. – In cucina, sta finendo di cucinare-, mio fratello non finì nemmeno di parlare, che mio padre lo scansò e si diresse in cucina a passo spedito. Chiusi gli occhi e mi tappai le orecchie, perché già sapevo cosa sarebbe successo di lì a poco.
-Ti sembra che ci possiamo permettere di festeggiare eh?- urlò mio padre furibondo, mentre mio fratello mi prendeva la mano e la stringeva nella sua.
-Santo cielo Mark! Amy compie gli anni oggi, lasciala divertire ogni tanto!-
-Divertire? Sono stato licenziato oggi, la mia vita va a puttane sempre di più! Vediamo se questo può farla divertire!-. Calde lacrime cominciarono a bagnarmi il viso e senza pensarci più di tanto andai a spegnere lo stereo. –Non ne posso più! Sembra che la nostra vita giri attorno alla sua felicità!- urlò mio fratello, portandomi in camera e chiudendo la porta a chiave. Non ebbi il mio compleanno, la torta fu mangiata il giorno dopo perché in frigo c’era solo quella, nessuna cena tranquilla, nessun regalo. Solo io e mio fratello che piangevamo abbracciati nel mio letto. Per fortuna quella fu l’ultima volta che passammo una serata del genere, perché dopo pochi giorni i miei decisero di separarsi e mio padre andò a vivere da mia nonna, nella speranza di trovarsi una casa da solo. Quella fu anche l’ultima volta che rivolsi la parola a mio padre, perché con lui non c’ho voluto più avere a che fare e nemmeno Liam. Di tanto in tanto scrive qualche lettera per farci gli auguri, ma non a me. Da quando ha saputo che sono finita qui non mi cerca più e a me sinceramente non interessa minimamente, mi fa solo schifo perché se sono qui è anche per colpa sua.
-Terra chiama Amy! Ci sei?-, dice Bonnie agitandomi una mano davanti alla faccia. –Sì…ehm, io non credo di avere voglia di addobbare il salotto- dico un po’ a disagio. – Cosa? Guarda che mica te lo abbiamo chiesto? Lo devi fare per forza! Tutti lo fanno! Guarda…ora c’è anche Sarah, fatti aiutare a spruzzare la neve finta sulle foglie dell’albero-, dice dandomi una bomboletta in mano. Mi giro e fisso il mio sguardo su quello vitreo della mia amica. Mi sento un po’ in imbarazzo dopo quello che è successo. Lei mi viene incontro sorridente. –Come stai?- mi sussurra. – Come vuoi che stia?- dico voltandomi e dirigendomi vicino all’albero. Lei mi segue e arrivata vicino a me si schiarisce la voce, ma io la ignoro e copro la sua voce con il rumore dello spray. – Non fare la scema dai, bambolina! Godiamoci questi ultimi giorni insieme, no?-
-Non mi sento in vena di chiacchiere scusa. E poi perché cazzo addobbi l’albero pure tu, se non ci sarai?!- urlo esasperata. –Vi prenderete per i capelli? Figo!- esulta Damien, un ragazzo venuto da poco in centro. È davvero un tipo strano e ci sono molti dubbi sulla sua eterosessualità. C’è perfino chi ci scommette su!
-Non ci prenderemo per i capelli Dam, non ti illudere- gli rispondo più acida di quanto volessi esserlo davvero. – Amy io ti voglio bene e tu lo sai! Verrò a trovarti ogni settimana, te lo prometto!- la guardo inespressiva e sbuffo.- Come vuoi- dico poco convinta. Non ho mai creduto a questo tipo di promesse. Anche mio fratello me ne aveva fatta una del genere, ma non lo vedo da quasi un mese. – Vieni subito qui e abbracciami idiota! O giuro che ti spruzzo i capelli con lo spray!- dice minacciandomi con la bomboletta.- Tu non oseresti- dici trattenendo a stento un sorriso. –Qui si mette bene!- è il commento di Damien. – Ah no?- dice avvicinandosi pericolosamente a me. – Sta ferma Sarah! Non si spreca la neve!- dico sperando di convincerla ad abbassare la bomboletta, ma ormai lei ha preso la sua decisione. Preme il dito sullo spruzzo e mi disegna una linea bianca sui capelli. – Sarah!- urlo sconvolta. – Ehi, ho detto di dipingere l’albero non i vostri capelli!- si lamenta Bonnie, ma io sono decisa a vendicarmi cosi spruzzo quella roba puzzolente sulla sua maglia e da lì parte una vera e propria guerra che coinvolge tutti quanti. Ci fermiamo solo quando arriva Sonia, una delle infermiere del centro. –Cosa diavolo avete combinato? Sembra che abbia davvero nevicato qui dentro! Ora pulirete tutto e comincerete a fare tutto daccapo, perché deve essere tutto perfetto, tutto chiaro?!- urla ma io sono troppo concentrata a contare le volte in cui ha detto “tutto”. Una volta in una frase di dieci parole l’ha usata cinque volte!
 
                                                                  *      *      *
-Sono stanca morta e questa è tutta colpa di Amy!-dice Kitty accasciandosi sul divano dove siamo già sedute io, Sarah e Bonnie. – Ha cominciato Sarah!- mi difendo io. – Ma sentitela! Quanto hai dieci anni?- mi prende in giro Damien che è sdraiato sul tappeto in una posizione assurda. Gli tiro un calcio sulla gamba e lui si lamenta guardandomi in cagnesco. – E adesso chi è che ha la forza di ricominciare ad addobbare tutto?- dice Sarah esasperata. –Su, su! Faremo tutto daccapo, tutti insieme e torneràtutto come prima! Tutto chiaro?- dico imitando Sonia e facendo scoppiare a ridere tutti quanti, me compresa.
 
                                                                 *      *      *
Non mi divertivo così tanto da anni ormai. Non credevo che fare l’albero o disegnare delle assurde scritte con i brillantini fosse così divertente!
Ora però ci vuole un aiuto divino per levare tutta questa roba dai capelli e le urla che provengono da Kitty, chiusa in bagno con Sarah da circa mezz’ora, dimostrano che ho ragione. Prevedendo una lunga attesa per il mio turno mi siedo a terra, per non sporcare il mio letto e mi metto a fissare le mie unghie. “Dio, che schifo!”, penso guardando lo smalto tutto sbavato che ieri pomeriggio mi ero rovinata nel mio momento di sfogo. Questo pensiero mi fa venire in mente un altro ricordo: l’mp3 di Kitty. Lo fisso come un’ alunna fisserebbe l’insegante che più le sta sul cazzo, con la differenza che io sento la tentazione di andare a riprenderlo. “Forse ci ha messo una specie di calamita attira-Amy…maledetta!”. –Uffa!- urlo a nessuno di preciso e chiudo gli occhi per non avercelo nel mio campo visivo, ma la mia testa continua a dirmi di prenderlo e alla fine ha la meglio. Lo afferro incazzata e lo accendo, con la speranza che sia ancora scarico. Il display si illumina e mostra il simbolo della batteria pieno. “Maledetta!”.
La canzone che parte è More Than This e alle prime note la mia testa comincia a pendolare a ritmo della canzone. A metà canzone mi ritrovo a canticchiarla e appena mi accorgo di ciò che sto facendo mi schiaffeggio la bocca, ma ormai è troppo tardi. Kitty e Sarah mi fissano davanti alla porta del bagno. La prima con un sorriso stupefatto dipinto sulle labbra e la seconda con le sopracciglia inarcate e la bocca piegata in una smorfia schifata. – Non è come pensate!- dico buttando via le cuffiette. – E invece si! Lo vado subito a dire alle altre! Oh, quanto ti voglio bene babe!- dice Kitty come se avesse scoperto che le ho regalato un viaggio sulla luna. “Ci andasse davvero e non tornasse più!” . Sarah mi afferra per il braccio e mi conduce in bagno. – Avevo intenzione di farti meno male di quanto ne ho fatto a Kitty, ma dopo quello che ho visto ho cambiato idea!- annuncia aprendo il rubinetto. – No! Ti abbraccio se vuoi!- provo a persuaderla.- Io non abbraccio le traditrici!-
 “Oh no aiuto! Giuro che quel cazzo di mp3 lo brucio!”  
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Ciau!!! Eccomi con un aggiornamento lampo…E chi si aspettava di riuscire ad aggiornare tanto in fretta? Non io! Cooooomunque: l’mp3 colpisce ancora muahahahah. Quanto lo stimo quell’aggeggino? Di certo quanto Amy lo odia XD.
Ora, non voglio obbligarvi a commentare, però cavolo almeno un commentino piccolo piccolo non lo potete fare? Almeno per farmi capire se devo continuare questa storia o no :c daiiiii! No ok così sembro una sclerata XD. Ora vi lascio u.u  tanti kiss a chi comunque leggerà questa ff c:
xoxo, Tilly
  
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