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Autore: Loony Evans    11/11/2012    2 recensioni
Allora, in poche parole questa storia parla dei Mitici Marauders. Sette capitoli per ogni anno. Dal primo viaggio in treno ai M.A.G.O., più uno speciale estate.
Dunque, leggete ma, soprattutto, recensite. Fate felice la vostra Luna!
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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-         Voi avete mai studiato per un esame?- chiede Remus.
-         Jam?- mi chiama Sir.
-         Eh?-
-         Abbiamo mai studiato per un esame?-
-         Non mi pare. - rispondo.
Pasqua è passata da un pezzo e subito dopo le vacanze siamo tornati a scuola. Quando la Evans e Mocciosus mi hanno visto, hanno avuto strane reazioni. Cioè, l’olivo mi ha normalmente guardato con un odio più puro dell’olio che si potrebbe ricavare dai suoi capelli, ma lei mi ha fissato con astio certo, ma anche una vaga aria di sollievo. A volte non capisco proprio le ragazze.
Ma il momento più memorabile è stata la prima lezione di Trasfigurazione!
“Potter, sei di nuovo con noi vedo.” ha detto Minnie.
“Come potevo lasciarla qui da sola? Si sarebbe annoiata!”
“Hai ragione, il mio terapista sentiva la mia mancanza.”
Dopo questa fantastica uscita, si è messa a far lezione prima che tutta la classe potesse riprendersi dalla sorpresa e cominciare a ridere. Non ho parole per esprimere la stima che nutro per questa donna.
Comunque, il tempo è passato e ora siamo a giugno e domani cominceranno quei dannati esami. Bisognerebbe trovare il modo per saltarli, altro che!
-         Ma come fate?!- geme Peter sepolto sotto una massa di fogli.
-         Siamo dei geni. - risponde Sir con tono solenne mentre io lo guardo con gli occhi spalancati, come se avessi una visione.
-         Uffa, siete sempre più avanti di me! Anche ieri, nella Stanza delle Necessità…-
Lo fulminiamo con lo sguardo ma malauguratamente Rem ha, per ovvi motivi, un udito molto sviluppato e alza gli occhi dal libro con lo sguardo di un lupo che ha catturato la sua preda.
-         Quindi eravate là!- esclama trionfante.
-         Sì, sai, ieri ci volevamo divertire un po’ e, poiché tu hai sempre tanto da studiare e non volevamo disturbarti, abbiamo pensato di usare la stanza.- dice Sir. Il tono è quello giusto ma la scusa è debole.
-         Certo, perché voi mi avreste lasciato studiare in pace invece di trascinarmi a fare qualche cazzata giusto?-
-         Certo che noi teniamo alla tua media Remus. Altrimenti da chi copieremmo?- replico cercando di reggere il gioco a Sir.
-         Siete stati lì! È lì che andate ogni volta! Finalmente!- esclama alzandosi trionfante dal letto sul quale stava studiando.
Nella mia mente si formano varie scuse per giustificare la nostra permanenza nella stanza e, cosa ancora più importante, la sua esclusione. Ma, se io e Sir siamo i più intelligenti, Remus è il Malandrino più intuitivo.
-         Remus…- mormora Peter.
-         Allora che combinate?- esclama Rem.
-         Senti noi…- comincia Sir ma non aggiunge altro.
-         Voi cosa?- posso vedere il riflesso del lupo negli occhi di Remus, cosa che accade quando è davvero infuriato.
-         Non possiamo dirti cosa stiamo facendo.- concludo. Si era deciso che, come per il suo piccolo problema peloso, avrei parlato io se Rem avesse scoperto qualcosa.
-         Perché no?- replica lui, calmo.
-         Lo saprai Rem, ma non ora. Non siamo ancora pronti.-
-         Pronti per cosa?- sibila lui.
-         Non te lo posso dire.- ripeto cercando di non guardarlo in faccia. Remus ha la capacità di far cedere chiunque solo guardandolo negli occhi.- Se te lo dicessi, ci impediresti di continuare.-
-         È qualcosa di pericoloso?- oh, no! Ora fa la mammina preoccupata.
-         Non moriremo, né metteremo in pericolo l’intera comunità magica se è questo che intendi.- lo rassicuro.- Ma non è una cosa da sbandierare ai quattro venti e…-
Il mio discorso viene improvvisamente interrotto dall’entrata di Frank che sembra essere stato calpestato da un Ippogrifo.
Entra in camera nostra incurante delle nostre occhiate sbigottite e si lascia cadere sul letto di Peter lasciandoci sopra una macchia marrone di fango con gran disgusto del proprietario.
Si guarda un po’ intorno con un’espressione meditabonda, poi sospira e ci guarda con un’espressione molto infelice.
-         Ehi. - dice.
-         Ehm…ehi?- replica Sir, perplesso
-         Indovinate?-
-         Cosa?-
-         Ci siamo lasciati.- dice tutto d’un fiato.
-         Come?- chiede Remus sbigottito come tutti noi.
-         Io e Alice non stiamo più insieme.- spiega Frank con uno sguardo strano e inquietante.
-         Perché?- chiedo dopo un momento di silenzio.
-         Avevamo…interessi diversi.-
-         Non avete mai litigato.-
-         Ora sì. -
-         Perché?-
-         Perché sì!- Frank si sta scaldando e vedendo il suo sguardo credo di capire il motivo della rottura.
-         Non è che è arrivato il giorno del giudizio, eh Frankie?- chiedo. Lui si volta verso di me e annuisce.- Quindi Alice non ha superato il test? Wow, ed io che credevo che l’avrebbe adorata.- aggiungo con una punta di divertimento.
-         Non l’ha fatto.- replica lui mestamente.
-         E perché sei sporco di fango?- chiedo.
-         Questo? Oh, niente d’importante.- dice lui alzando le spalle.- Comunque, mi servirebbe una mano. -
-         Ah no! Non ho la minima intenzione di rivedere quella donna! Senza offesa ma è davvero terrificante.-
-         Lo so! Lei e Alice si sono odiate al primo sguardo!-
-         E allora come faccio ad aiutarti scusa?!-
-         Tu sei il suo figlioccio…-
-         Non me lo ricordare!-
-         Lei ti vuole bene! Forse riesci a farle cambiare idea!-
-         Non ti è passato per la testa che forse dovresti essere tu a parlarle e a farle capire che ami Alice?-
-         Scherzi? Se glielo dicessi, farebbe in modo che non riveda mai più Alice!-
-         Ribellati!-
-         A lei?-
-         Sì!-
Dopo quest’affermazione c’è un momento di silenzio di cui Rem approfitta per tossicchiare e farci voltare verso lui e gli altri Malandrini che ci stanno fissando come se fossimo due pazzi da ricovero.
-         Cosa c’è?- chiedo.
Loro si scambiano una rapida occhiata e in coro esclamano: - Di cosa state parlando?!-
Ah, già. Loro non conoscono la storia.
-         Stiamo parlando del fatto che mia madre è venuta a trovarmi, ha incontrato Alice e ha scoperto che la detesta e dunque m’impedisce di stare con lei.- spiega Frank. Sirius lo guarda sconvolto e poi scoppia a ridere.
-         Guardate che la cosa è seria.- dico tra i latrati di Sir. - Avete mai visto sua madre?-
Per risposta alla mia domanda, si sente bussare alla porta e subito entra una donna con una crocchia di capelli castani, il viso severo, una grossa borsa rossa e un gigantesco cappello da strega con sopra un avvoltoio impagliato. Agusta Paciock.
  
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