"Basta guardare il cielo"
Capitolo tre.
"Mamma,Zac si è sentito male!"
Vidi Erin cercare qualcosa velocemente nella sua borsa,e tirò poi fuori una scatolina di pastiglie.
Corse subito da lui.
"Eccoti tesoro."
"Ti senti meglio?" Disse con la voce tremante.
"Si,mamma,grazie"
La vidi tirare un sospiro di sollievo,mentre la metà degli invitati non si erano accorti di nulla.
Sembravano tutti un pò abituati a questa cosa.
Erin gli accarezzò la guancia,poi si avvicinò a me dicendomi :"Scusa,parliamo fra poco,ora ho bisogno..ci vediamo fra 10 minuti.
La vidi allontanarsi verso la strada che portava al lago.
La seguii non facendomi notare da nessuno,e nascondendomi dietro ai fitti alberi.
La vidi alzare gli occhi al cielo e pregare.
Le sue abitudini non erano cambiate,faceva così anche quando,il giorno dopo avrebbe avuto un compito difficile.
Ma si intuiva che pregava per qualcosa di importante.
Mi avvicinai a lei.
Mi sorrise,mentre si asciugava una lacrima che prima non avevo notato.
"Tu che ci fai qui?" Mi chiese facendo un timido sorriso.
"Volevo vedere,se ti sentivi bene.."
"Stai tranquillo,la tua abitudine di seguire le persone per vedere se è tutto apposto,non è mai cambiata"
"Io c'è l'ho ancora" Gli dissi piegando le maniche della camicia.
"Anche io",disse poi lei togliendosi una di quelle scarpe beige con il tacco vertiginoso,mostrandomelo.
Il nostro era un tatuaggio,fatto con una siringa riempita con l'inchiostro.
Che poi..tatuaggio..
Era il numero 17,che per lei era 16,l'età di quando era stato fatto.
Accanto al suo numero 16 c'era la mia N.
Accanto al mio numero 17,c'era la sua E.
Era una cosa ormai indelebile,nonostante le diverse strade prese.
Poi intervenne:
"E' stato bellissimo quella sera.
Allestire un negozio di tatoo in camera tua,è una cosa che tutti dovrebbero provare."
Sorrisi con milinconia ripensando ai ricordi.
"Allora,stai insieme ad una ragazza?"
"Beh..mi sono lasciato da poco tempo" Mentì.
Fece uno sguardo di compassione.
Non potevo dire la verità.
"Tuo figlio sta meglio?" Chiesi maledicendomi subito dopo.
"Si,solo un calo di zuccheri,però,ultimamente gli sta succedendo più spesso,tutto qui." Sorrise.
Ma sapevo che non era così,come lei sicuramente aveva capito che gli stavo mentendo,anche lei stava mentendo.
Si notava troppo bene.
Il vizio di alzare gli occhi quando diceva bugie,non l'aveva perso.
Alla fine,apparte un pò l'altezza,i capelli tinti di nero e qualche ruga,non era cambiata molto.
Era la stessa Erin di sempre,quella Erin di cui ero innamorato.
Forse parlare al presente non avrebbe cambiato molto le cose.
"Ora è meglio andare,Andrew mi starà cercando."
Ci alzammo e ci recammo dagli altri.
Arrivati diede un bacio a suo marito,accarezzando la guancia di Zac,e prendendo un braccio Sophie.
Davanti a questo quadretto famigliare,non potevo fare altro che andarmene dalla mia famiglia,per quanto mi aveva voluto bene..
Non facevo più parte di lei.
Angolo autrice :
Buona sera a tutte,come sempre non mantengo le promesse,dovevo pubblicare ieri ma purtroppo ho avuto(e non posso negare) gravissimi,problemi in famiglia,e dal mio stato di umore non me la sentivo proprio di pubblicare..
Prometto (sta volta spero davvero) di pubblicare in settimana,con un capitolo molto molto più interessante.
Ora vi saluto,"KEEP CALM AND guardate gli Mtv EMA, i Cionas arrivano fra poco *-*"
Buona notte,vi voglio bene....una recensione ..non fa male...Grazie
Giorgia