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Autore: Giallo4ver    11/11/2012    1 recensioni
''Allora accende la luce del corridoio, e rimane a bocca aperta.
Qualcosa le è caduto in cucina, e quel qualcosa le ha scartavetrato il lampadario dal soffitto, spaccato a metà il tavolo di legno massiccio e fatto una mezza voragine nel pavimento.''
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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d - La ringrazio per il passaggio, signorina Bloodcry.- disse Banner, sedendosi sul divano insieme a Clint.
- Di nulla signor Banner.- rispose lei.- Qualcuno vuole un po’ d’acqua?- domandò.
- Acqua? Non è che per caso ti ritrovi in casa un Jack Daniel's o una Vodka?- chiese Tony.
- Mi spiace signor Stark, sono astemia.-
- Eheh, Tony, qui marchi male. Se stavi pensando di smettere  con l’alcool, lei è la persona che ti farà passare anche la voglia di guardarlo.- s’intromise  Clint, che alzatosi dal divano, si era servito da solo e stava bevendo acqua quasi fosse stato un cammello assetato.
Tony si lasciò cadere su una sedia, sconsolato e afflitto, sorseggiando di malavoglia la semplice acqua naturale che gli era stata offerta.
- Dite che Fury sta bene?- fece ad un tratto Steve, preoccupato.
- Ma sì, al massimo si prenderà un’insolazione.- lo tranquillizzò Stark.
Loki si era messo in disparte, a guardare in cagnesco il vuoto.
Lui aveva fame, e se  non fossero arrivati loro, probabilmente ora, invece che fissare il vuoto, sarebbe stato intento a riempirsi lo stomaco.
Inoltre, quella rossa tutte moine non lo aveva perso di vista un secondo, come se lui potesse rappresentare una minaccia, senza poteri e sotto stretta sorveglianza di suo padre e degli Asgardiani!
- Dicci Loki, come  ha reagito Am quando le hai detto chi  eri?- chiese Clint incuriosito.
L’asgardiano non rispose subito.
Possibile che non abbia altro da fare che rivolgermi la parola? Misero mortale fastidioso.
- Non mi ha creduto.- rispose laconico.
- Qualcuno ti ha riconosciuto come il flagello che quattro mesi fa ha sterminato non mi ricordo quante persone?- intervenne Tony.
- No. O meglio, sì, ma la tua amica è brava a raccontare frottole.-
- Ecco perché è stata una fortuna che tu sia incappato in lei.- sottolineò Natasha.
- Fortuna sua o vostra?- sibilò ironicamente Amelia.- Avete preso due piccioni con una fava, voi della S.H.I.E.L.D., o sbaglio? Avete ritrovato la “ladra” di libri e avete anche arginato, in un certo senso, una possibile causa di disordine pubblico.-
- Amelia, perché non ci ridai il libro e non la finiamo?- propose Clint, serio.
- Vedi, vorrei tanto ridartelo, ma io…non ce l’ho.-
Quell’affermazione gelò i presenti, specialmente Occhio di falco e Vedova nera.
- Come sarebbe a dire?- sbottò infatti Natasha, in tono grave.
- Sarebbe a dire che non ho  con me il libro.- ribadì Amelia.
- E dov’è?-
- Chi lo sa, forse è tornato in Vaticano, forse ad Alessandria, o magari nel palazzo dello Zar, forse invece è alla corte di Versailles, oppure nella moschea di Cordoba. Cercatelo voi, questa volta.- sorrise.- Potete anche frugare in casa mia, se  vi va, solo che poi dovrete rimettere tutto in ordine.-
- Sei una…- cominciò Natasha.
- Figlia d’arte.- concluse Fury, comparendo dietro il vetro della finestra.- Ora mi fai entrare?-
Amelia aprì la porta e Fury, impolverato e sudato, entrò in casa e si sedette sul divano, vicino a Banner e Clint, che aveva ancora la  bottiglia d’acqua mezza vuota vicino.
- “Figlia d’arte”?- si fece sfuggire Loki, ma la faccenda iniziava ad incuriosirlo, e testimoniava che c’era qualcosa che quella midgardiana non gli  aveva accennato.
- Questa donna, Amelia Bloodcry, è la figlia di Robert Bloodcry, mio grande amico, e co-fondatore della S.H.I.E.L.D.- rivelò Nick, poi bevve un po’ d’acqua.- Soltanto che…Robert ha deciso di andare in pensione, un annetto fa, ed io sono ancora in servizio.-
- Non ci avevi detto che era la figlia di un pezzo grosso dell’organizzazione.- replicò Stark, parlando anche a nome di Steve e Banner.- Avevi detto che era solo un’agente in congedo indeterminato, che aveva sottratto a voi un libretto vecchio di qualche centennio e non si era più fatta viva.-
- “Agente”? Nick Fury, io non sono un’agente della S.H.I.E.L.D., solo perché una persona ti aiuta qualche volta, non vuol  dire che puoi considerarla parte integrante della tua banda di scagnozzi.-
Scese il silenzio.
- Bella risposta, questa ragazza ha stile.- commentò Tony.- E vedo che le brutte abitudini Fury non le perde neppure con le figlie dei vecchi amici.-
- Figlie degeneri, lei appartiene a quella categoria.- chiarì Nick.
- Benvenuta nel club.- ironizzò Tony, stringendo la mano ad Amelia.
- Poffarbacco Nick!- ironizzò lei a sua volta.- Cosa io feci per far sì che tali parole uscissero  dalla tua bocca?-
- Oltre a non obbedire ad un singolo ordine di Clint o mio? A  non considerare minimamente i tuoi compagni di squadra? A sottrarre oggetti che non dovrebbero uscire dalla sede dell’organizzazione? A…-
- Oh, accipigna, Nick! Com’è grave!- esclamò enfatizzando di proposito ogni singola sillaba.- Mi devi davvero scusare, ma mi viene naturale evitare la collaborazione con pseudoscimmie rincretinite imbottite di orgoglio americano che si arrogano il diritto di fare il bene del mondo e invece fanno bene solo a loro stessi.-
- Se tuo padre ti sentisse parlare così, starebbe male una settimana intera!-
- Peccato che io non veda più quel vecchio idiota da…sette anni?-
- Bada a come parli, Amelia!-
- Perché? Altrimenti che succede, zio Nick?-
Tony sghignazzò.
- ‘Zio Nick’, questa devo scrivermela!- sibilò tra sé e sé, afferrando il cellulare.
Si guardarono in cagnesco per un po’, poi Amelia sbuffò innervosita e si allontanò nel corridoio.   
Proprio mentre la porta della camera da letto  di Amelia si chiudeva, si apriva quella d’ingresso.
Un ragazzo alto, dai capelli poco più scuri del  grano maturo, gli occhi color nocciola ed una costellazione di efelidi sul naso, fece la sua comparsa sulla soglia, si guardò intorno, squadrò i presenti, si chiuse la porta alle spalle e ispirò profondamente.
- Aaaaaam! Hai ripreso a lavorare con la S.H.I.E.L.D. senza dirmelo?- urlò per farsi sentire fino in fondo al corridoio, dov’era collocata la  camera di sua sorella.
- No!- fu la risposta secca e irritata che ricevette.
- Okay.- poi si rivolse ai presenti, poggiando a terra una valigia.- Ehilà zio Nick.- salutò abbozzando un sorriso.- Clint.- i due si strinsero la mano.- Natasha.- le fece il baciamano da vero gentleman.
- Sei in concedo, Rick?- domandò Occhio di falco, notando che il ragazzo non indossava  la divisa.
- Sì, un mese.- rispose lui  andando verso la cucina.- Cristo santo, che è successo?- sbottò osservando l’ambiente devastato.
- Niente…pagherà l’organizzazione per eventuali riparazioni.- lo tranquillizzò Fury.
- Be’… ‘eventuali’? Io credo che sia proprio il caso di farle, queste riparazioni, ed anche in fretta, soprattutto prima che Giovanni venga a chiedere l’affitto, o chi se lo sente quello.-
- Rick, se hai sempre saputo dove si spostava e si trovava tua sorella, perché non ce lo hai mai detto?-
- Sei pazzo? Vuoi far scoppiare la terza guerra mondiale? Guarda che Am se ci si mette fa più morti del tizio di quattro mesi fa, e non sto esagerando.-
- Certo, tipico rapporto tra sorella e fratello, il vostro. Vi pugnalate alle spalle e andate d’amore e d’accordo a convenienza, vero? Che favore le avevi chiesto perché lei potesse ricattarti con questa storia della latitanza?- domandò Fury, inarcando le sopracciglia  scettico.
- Io non le chiedo favori.-
- Ah!- scattò Clint, sorridendo.- Certamente, come quella volta che le avevi chiesto di fingersi gravemente malata per avere un congedo di due settimane!-
- Non rivangare il passato. Ora sono un bravo soldato.-
- Come no.- mormorò Natasha.  
- Ah, Rick, ricordi l’uomo di quattro mesi fa che hai citato poco prima?- domandò Clint.
- Se l’ho citato, me lo ricordo.-
- Be’…- la spia accennò con un movimento  della testa a Loki.
Rick, o per meglio dire, Riccardo, si avvicinò a Loki per osservarlo meglio, notando che, sebbene il moro fosse alto quanto lui, era alquanto più esile.
- E che ci fa qui? Guardate che di  schizofrenici non ne servono due, una basta e avanza.-
- Rick, sei perfido con tua sorella.- intervenne Clint.
- Lei mi dice di peggio, li conia persino, i vocaboli. Quindi non venirmi a dire che sono perfido, perché non conosci la sua, di perfidia.-
- Perché non esiste modo di definirti, ameba.- tuonò Amelia, ricomparendo in sala.
- Sì, anch’io non sono felice di vederti, strega.-
- Plebeo.-
- Vipera.-
- Burino.-
- Stronza.-
- Cafone.-
- FINITELA!- sbraitò Fury.
- Zio Nick, calma, hai una certa età, siamo in campagna, se ti viene un infarto o svieni per un innalzamento di pressione non so se arriverai vivo in ospedale.- rispose Rick  con finto tono preoccupato.
- Sto meglio di te.- rimbeccò Nick, stizzito.
Prima che il ragazzo rispondesse ad Amelia squillò il cellulare.
- Pronto?- rispose, fulminando i presenti con lo sguardo per intimare il silenzio.- Sì, sono io.- continuò, alzando gli occhi  al cielo.- ‘Dov’ero finita?’ dici…ma conosci la nobile arte del farsi gli affari propri?- seguì qualche momento di silenzio.- D’accordo, arriverò domani pomeriggio, o domani sera.- chiuse il telefono.- Signori, io devo riprendere a lavorare, la scusa del lavoro a  Budapest ha retto fin troppo…voi, se vi è possibile, cercate di non starmi tra i piedi e di andarvene così come siete venuti.-
- Prima il libro.- le ricordò Fury.
- “Anche in tempi oscuri rifulge la sua luce.”-
- E questo cosa sarebbe?-
- L’indovinello che era sul penultimo tomo per arrivare a  quello che avevo io.-
- Non mi serve sapere l’indovinello, mi serve sapere dov’è il libro.-
- E la mia risposta è: cercatelo, io ho altri morti e altri libri da dissotterrare.-
- Allora è di nuovo nel Vaticano?-
- Non lo so.-
- Amelia, per favore, è importante.-
- Lo so, ma sai, è importante anche per me.-
- Non farne una questione personale…-
- È sempre stata una questione personale. È per colpa dei tuoi incarichi che mi sono dovuta sparare ai capelli ed ora ho questo taglio di mer…orribile. E, indovina, ho seguito alla perfezione le tue direttive!-
Loki di riflesso osservò i capelli della ragazza, si era accorto che erano strani, ma solo ora notava che erano incredibilmente asimmetrici, a sinistra coprivano a malapena l’orecchio, a destra i ciuffi erano lunghi fino a sfiorare l’attaccatura del collo, e sulla nuca erano di un progressivo allungarsi e  accorciarsi, a seconda se li si  guardava da sinistra a destra o da destra a sinistra.
Si stupì di se stesso per non aver  notato quell’evidente dettaglio, ma dove aveva la testa?
- Sei stata incauta, ecco perché ti ha scoperta!-
- Scoperta, afferrata per i capelli e puntato una pistola alla nuca!-
- Be’, gli hai sparato dritto in fronte, non vedo dove sia ora il problema!-
- Il problema, è ho ancora gli incubi delle persone che ho dovuto freddare! Io non sono un’assassina, una spia, una ninja o cose simili, sono una normale archeologa, e gli archeologi sono tutto l’opposto di Tomb Raider e Indiana Jones! Non sparano alla gente,  non vanno alla ricerca di tesori e nel mentre combattono la mafia, oppure i banditi cattivelli di turno! Non usano le pistole, non si sporcano le mani di sangue…stanno in un fottuto campo archeologico a spaccarsi la schiena sotto il sole o la pioggia e a cercare di restituire all’umanità qualcosa che forse, senza il loro lavoro, scomparirebbe per sempre. Lavorano per capire perché cazzo, e scusa il termine, il mondo di oggi è il mondo di oggi. Siamo ciò che siamo per un motivo, c’è sempre un motivo.- guardò Fury adirata.- E questo vale non solo per i sistemi politici, o economici del mondo, vale anche per la storia di ogni singolo, e tu lo sai. Non intendo avere altro a che fare con la S.H.I.E.L.D. o con te, tu ne conosci la ragione, Fury. Adesso vai a cercarti quel libro da solo, trovati qualcun altro, se vuoi, ma lascia in pace me.-
Rimasero tutti in silenzio.
Rick sospirò pesantemente, sapendo che sua sorella  aveva ragione, ma che Nick non l’avrebbe finita lì.
- Ci serve il  tuo aiuto, Amelia.- dichiarò in tono calmo Fury.
- No, io dico che non vi serve,  il mio aiuto,  e che se pure vi servisse, non ve lo darei!-  
- Te lo chiederò con le buone, Bloodcry, dimmi dov’è il libro.-
Amelia chiuse gli occhi ispirando profondamente.- Al suo posto.-
- Che intendi?-
- Mi dispiace, devi  farmi le domande giuste.-
- Scusate gente.- s’intromise Tony.- Tutto questo è davvero avvincente, ma io avrei fame, che ne dite di andare a mangiare e riprendere a litigare dopo? Davvero, siete amorevoli, questa… riunioncina di famiglia è molto toccante, resterei a sentirvi litigare ore ed ore, ma prima vorrei almeno mangiare, così…sì, non mi cala l’attenzione e posso cogliere quanto Fury sia acido e irragionevole con una povera venticinquenne che della S.H.I.E.L.D. non voleva neanche sentirne parlare ed ora invece viene, con tutte le opzioni (pari a zero) di poter rifiutare, dicevo, viene amabilmente invitata a prestare servizio…ehm! Intendevo, ad aiutare.-
- Non ho fame, mi si è chiuso lo stomaco.- sibilò Amelia.
- Sì Stark, andiamo a mangiare, il tempo che la qui presente signorina ragioni e torni in sé.- replicò Fury irritato, anche lui aveva bisogno  di calmarsi.
Amelia porse le chiavi a Natasha e i quattro eroi e Fury uscirono di casa.
La sala rimase immersa in un silenzio teso.
- Be’…- biascicò Riccardo.- Vado a salutare Giovanni.- ed uscì anche lui, non preoccupandosi minimamente di lasciare sua sorella in compagnia di Loki.
- Vado a fare le valigie.- disse invece lei, tornandosene  in camera.
L’asgardiano si guardò intorno, improvvisamente gli era passato l'appetito.

Fantabosco (?) dell'autrice:
Buonsalve a tutti.
Come PRIMA cosa mi SCUSO.
Sì, vi ho davvero fatto aspettare all'infinito...è che è  successo un casino: prima il sito, poi il file...okay, ora ho risolto, spero.
Vi ringrazio infinitamente, la storia fino ad ora è piaciuta molto e spero che nel continuare non vi deluda.
Chiedo ancora perdono per quanto è successo çAç
Spero che questo capitolo non sia stato deludente...anche se dovrei postarne sedicimila per farmi perdonare per l'attessa infinita.
Ringrazio (ancora) chi ha inserito la storia tra  le seguite/preferite/da ricordare e chi mi ha messa tra "autori preferiti", sul serio, mi lusingate.
Spero di aggiornare al più presto,
Giallo4ver.
SCUSATE DI NUOVO çAç

  
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