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Autore: fliflai    11/11/2012    5 recensioni
Cosa succederebbe se Tsunayoshi venisse colpito dal bazooka dei dieci anni? e se si trasformasse in un bambino di quattro anni?
E dato che i suoi genitori non sono in casa per un mese, chi sarà a prendersi cura di lui?
Dopo che il braccio destro e il braccio sinistro del piccolo boss di sono tirati indietro entrerà in scena il nostro caro presidente del comitato disciplinare dalla Namimori....cosa succederà? scopritelo leggendo questa storia!
Vorrei aggiungere che è la prima fanfic che scrivo per cui non sò cosa è venuto fuori!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kyoya Hibari, Tsunayoshi Sawada
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Un Marmocchio Problematico.'
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Tsuna stava correndo. Era durante la lezione di educazione fisica, e lui stava letteralmente per morire dalla fatica.

Gokudera e Yamamoto, essendo molto più allenati di lui, faticavano a stare al suo passo, molto più lento del loro.

Tuttavia non lo stavano lasciando indietro, e il castano ne era molto felice.

In quel momento stavano passando accanto a una porta, che dalla palestra portava al giardino.

Una mano sbucò improvvisamente da lì, gli prese il braccio e lo trascinò via.

I suoi due amici sgranarono gli occhi, esattamente come il professore.

Dove era finito il suo studente preferito, quello che lo aveva salvato il giorno prima?

Quando i tre uscirono fecero appena in tempo a vedere la testa del ragazzo che voltava l'angolo. Si misero a correre in quella direzione. Tuttavia, quando arrivarono al giardino, non vi trovarono nessuno.

Dietro un angolo Mukuro stava stringendo Tsunayoshi a sé, tappandogli la bocca con una mano. Si sporse per vedere se quei tre erano ancora nei paraggi. Non c'era più nessuno.

<< Che scocciatori... >> sbuffò. Poi fece voltare il ragazzo verso di sé.

Il quattordicenne arrossì, trovandosi stretto contro il petto del più grande, con i volti molto vicini.

Ma non si era certo scordato che non doveva più parlargli.

Mukuro sorrise leggermente, stringendo maggiormente l'altro.

<< Kufufu, forse ti dovrei porgere le mie scuse >> sussurrò al suo orecchio. Il castano rabbrividì, mentre l'illusionista gli baciava un orecchio.

<< Uhm... si va bene... ora però lasciami Mukuro-san... >> balbettò in imbarazzo.

Venne totalmente ignorato.

Il ragazzo più grande gli sollevò il viso e lo guardò negli occhi, in silenzio.

Tsuna era terribilmente in imbarazzo. Era fin troppo vicino all'altro, e non capiva molto bene le sue intenzioni.

<< Kufufu mi chiedevo se... >> incominciò Mukuro attirando l'attenzione dell'altro ragazzo.

<< Mi chiedevo come reagiresti se io ti dessi un bacio ora >>. Tsunayoshi arrossì ancora di più se possibile.

<< Ma che domanda è? Io... ehm... non saprei >> rispose incerto.

Il sedicenne ridacchiò. << Vuoi provare? >>.

Sawada si allontanò subito, con gli occhi sgranati. Ma cosa aveva quel giorno Mukuro? Gli stava facendo delle strane proposte...

L'illusionista gli si avvicinò e gli prese il volto tra le mani.

<< No... Mukuro-san... >> provò ad opporsi il povero ragazzo.

Il ragazzo lo strinse nuovamente a sé, questa volta con più forza.

Tsuna tremò impaurito. Ma che cosa voleva da lui?

<< Non mi hai rifiutato giusto Tsunayoshi-kun? Allora non vedo nessuna ragione per non baciarti >> gli disse avvicinando pericolosamente le labbra alle sue.

<< HIBARI! HIBARI! >> si sentì cantare Hibird.

Il moro comparve davanti ai due all'improvviso. Ma da dove spuntava pure lui? Tsuna se lo domandava sempre più spesso.

<< Non osare andare oltre chiaro? >> disse con tono minaccioso. Poi accarezzò il piccolo volatile che gli si era posato sulla spalla. << Hai fatto un ottimo lavoro Hibird >> mormorò.

Tsunayoshi sgranò gli occhi. Era stato pedinato da un... pulcino?

Mukuro non lo lasciò affatto andare, anzi lo prese in braccio come una principessa e saltò sulla terrazza più bassa della scuola.

<< Kufufu prendimi allora! >> lo provocò.

In un attimo anche Hibari era accanto a lui, e afferrò il più piccolo che, con le lacrime agli occhi, lo stava implorando: << Salvami Hibari-san! >>.

E come resistere a quella sua richiesta di aiuto?

Dopo pochi salti il moro riuscì a prendere l'altro ragazzo. Mukuro, stranamente scomparve.

Come mai si era arreso così facilmente? A Hibari quel suo comportamento puzzava...

comunque in quel momento doveva decise di rivolgere le sue attenzioni al ragazzo che stava tra le sue braccia. Tsunayoshi sembrava sconvolto. << G-grazie Hibari-san... ora mi puoi mettere giù? >> chiese. Il diciassettenne eseguì.

Sawada lo ringraziò. << Oggi Mukuro-kun era proprio strano... >> mormorò il castano.

Hibari sbuffò. << E colpa tua stupido erbivoro, sei troppo carino >>.

Tsuna spalancò gli occhi, diventando rosso.

<< In... in che senso carino? >> domandò guardandolo incerto.

Il moro sospirò, ma come si faceva a non capire neanche una dichiarazione come quella?

Odiava gli sprechi di parole, quindi per sottolineare meglio il concetto prese Sawada, lo strinse tra le braccia e poi lo baciò.

E non fu un bacio come quello dell'altra volta. Assolutamente no.

Quando si staccarono il quattordicenne lo guardò con stupore.

Ora aveva sicuramente capito.

<< BASTARDO ! Cosa hai fatto al Decimo? >> urlò un incazzatissimo Gokudera arrivando in quel momento.

Hibari non lo calcolò neanche, semplicemente voltò le spalle ai due e si incamminò verso la scuola. Ma venne fermato da la voce del castano.

<< Hibari-san! Ecco io... >> venne interrotto da un'altra voce che urlò: << Attenzione! >>.

Hibari si voltò velocemente. Giusto in tempo per vedere una palla che colpiva con forza considerevole Tsunayoshi sulla nuca.

Sgranò gli occhi, fiondandosi verso l'altro che si stava afflosciando a terra.

Gokudera fece lo stesso. << Decimo !? >> esclamò prendendolo.

Il moro glielo strappò praticamente dalle braccia, guardandolo.

Tsunayoshi era svenuto, e non accennava a riprendersi.

Maledizione, ma perchè era successo?

<< Tsunayoshi... avanti stupido erbivoro apri gli occhi! >> urlò.

Gokudera lo guardò in modo strano. Forse anche il Guardiano della Nuvola ci teneva al loro Boss.

Il professore, seguito da Yamamoto, arrivò di corsa.

Dopo aver controllato lo stato del castano disse con tono grave che era meglio portarlo in infermeria.

Hibari non ci pensò neanche un secondo, lo prese in braccio e si avviò verso la struttura scolastica.

In quel momento voleva solo rivedere gli occhi di Tsunayoshi aperti, mentre lo guardavano allegri.

  
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