Videogiochi > Mass Effect
Segui la storia  |       
Autore: Johnee    12/11/2012    4 recensioni
L'ultimo anno è stato ricco di avvenimenti per il Comandante Shepard. Non è stato semplice abbandonare l'idea di continuare la relazione con Liara ed è stato altrettanto difficile permettere a Garrus di prendere il suo posto.
Ora, i Razziatori sono giunti e la Galassia è impreparata a una minaccia di questo genere. Con la scoperta che esiste un'arma capace di distruggerli e che Shepard è l'unica in grado di recuperare le risorse necessarie per permettere alle varie razze di cooperare, come potrà la nostra eroina pensare di poter affrontare la sua situazione personale in maniera serena?
[IN REVISIONE]
Genere: Malinconico, Science-fiction, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Comandante Shepard Donna, Garrus Vakarian, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Lenore'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

6. Cherry

 

 

-Pressione citoplasmatica in drastico calo. Probabilmente l'allergene ha attaccato le pareti cellulari in maniera invasiva. Troppo invasiva.-
Eva, il braccio teso, osservava gli occhi del Professore schizzare dalla siringa che teneva a mezzaria al factotum, preso com'era da quel delirio medico.
La dottoressa Chakwas li osservava, appoggiata alla sua scrivania, le braccia intrecciate. Era curiosa: il modus operandi di Mordin l'aveva sempre affascinata e anche se quella era una semplice analisi del sangue, Karin Chakwas non poteva che registrare mentalmente ogni minimo movimento del Professore, carica d'ammirazione e di rispetto.
Eva, però, la pensava diversamente. Il braccio iniziava a tremarle per la fatica di rimanere in tensione così a lungo e starsene stesa in una brandina la faceva sentire un soprammobile. La Chakwas si avvicinò a loro, con circospezione -Dottor Solus, mi dispiace interromperla...-
-Puro ragionamento. Uno scambio di idee non è richiesto.- fece Mordin, senza distogliere lo sguardo dal factotum e, nel frattempo, giocherellando con la siringa.
La dottoressa inarcò un sopracciglio -Eva soffre...-
-Sofferenza psicologica non fa parte delle mie competenze, dottoressa. Consiglio un...-
-Mordin, le sta tremando un braccio!- lo interruppe la Chakwas, ridacchiando.
Eva le rivolse uno sguardo carico di gratitudine mentre Mordin, impacciato, chiudeva il factotum e le infilava con delicatezza l'ago nella vena del braccio -Scusa Eva. Elucubrazioni. Dieci possibili soluzioni da valutare. Non era mia intenzione farti soffrire...-
-Tranquillo, dottore, non sarà questo a debilitarmi...- Eva gli rivolse uno sguardo dolce, mentre il serbatoio della siringa si riempiva quasi completamente.
-Grazie dell'imbeccata dottoressa Chakwas. Pensavo volessi intervenire sui miei ragionamenti. Non intendevo sminuire le tue competenze. Sì, in realtà intendevo farlo.-
-Figurati- la dottoressa tornò al suo posto, facendo l'occhiolino a Eva -Non mi offendo per così poco-
Mordin estrasse con delicatezza l'ago e aiutò Eva a poggiare il braccio, un lieve sorriso a incurvargli le labbra sottili -Ti sentirai debole. Consiglio un incremento di carboidrati al prossimo pasto-
-Grazie, dottore- Eva diede un breve cenno di riverenza con il capo, socchiudendo gli occhi.
Mordin si mosse velocemente verso la Chakwas, il sorriso tra le labbra -Ho visto una bottiglia di cherry su un compartimento riservato ai reagenti chimici. Possibile diversivo durante la prossima medicazione di Shepard. Di sicuro ricorrerà all'infermeria.-
-Dottor Solus- la dottoressa gli rivolse uno sguardo sornione -Mi stai forse chiedendo di dividere con te la mia scorta personale?-
Mordin batté più volte le palpebre, il sorriso che si allargava a dismisura sul suo volto -Lo considero come un sì. Ora devo concludere la mia indagine sui batteri aggressivi. Ringrazio ancora per la piacevole presenza.- e si diresse a passo spedito verso il suo tavolo da lavoro, lasciando la Chakwas a bocca aperta.
Eva ridacchiò -Penso sia il suo modo per dimostrarti la sua stima...- disse, mettendosi a sedere.
La dottoressa annuì, divertita -Mordin è un galantuomo, Eva, magari tutti i membri dell'equipaggio fossero come lui...-
-Se tutti i membri di questo equipaggio fossero come questo dottore Salarian... penso che ne uscirei matta nel giro di qualche minuto. Senza offesa, dottor Solus-
-...citoplasmatica in aumento. Valori instabili...-
La Chakwas ed Eva scoppiarono a ridere, lasciando Mordin alle sue occupazioni.

 

-Ah!-

-Shepard, non fare la bambina, è del semplice medigel-
-Ti ha mai detto nessuno che hai la delicatezza di un Vorcha, dottoressa?-
Dopo la missione dedicata al recupero di Grunt su un pianeta nella fascia di Attica, Shepard era tornata, come previsto da Mordin, in infermeria, una mano parzialmente ustionata e dei leggeri squarci traslucidi sul viso.
-Ancora mi chiedo perché tu non abbia deciso di sottoporti a un intervento, Shepard...- la Chakwas, una volta finita la medicazione alla mano, le aveva afferrato la mandibola e aveva iniziato ad osservarla, mentre Mordin afferrava un becher e ci versava dello cherry per purificarlo.
-Non mi dispiacciono queste cicatrici, Chakwas,- aveva replicato il Comandante -mi ricordano qual'è il prezzo della mia rinascita...-
-Affermazione insensata.- Mordin, il factotum attivo, finì il suo lavoro di filtraggio e versò il cherry così disposto in un altro bicchiere, porgendolo poi a Eva.
-Vi date alla pazza gioia in mia assenza, eh- Shepard aggrottò le sopracciglia, la testa ancora tra le mani della dottoressa -Una volta era buona creanza offrire...-
-Non brontolare- la Chakwas le carezzò uno zigomo, dove uno di quegli squarci traslucidi si vedeva maggiormente.
Mordin recuperò altri due bicchieri e ci versò immediatamente il vino, borbottando. Non appena la dottoressa ebbe finito le varie medicazioni, il Salarian porse a entrambe le donne un bicchiere, sorridendo.
-Cosa si festeggia?- Shepard rigirò il vino liquoroso dentro il bicchiere -Il mio ritorno sana e salva sulla Normandy?-
-Il tuo egocentrismo non è cambiato.- Mordin alzò il calice -Ciò mi rallegra.-
Eva sorrise al Comandante -Non ho memorie di Salarian che bevono assieme a un Krogan... sarà un bel ricordo da conservare-
-Sempre che tu sopravviva- Shepard le rivolse un'occhiata perplessa.
-Eva ha buone speranze di sopravvivenza. I suoi geni rispondono correttamente agli stimoli dei reagenti. Sono ottimista. È necessario esserlo.- Mordin bevve un sorso direttamente dal becher, stringendo gli occhi.
-Mordin Solus è ottimista!- esultò Shepard, un sorriso raggiante -Oggi è un giorno storico! Presto: a me una macchina fotografica!- e si alzò di scatto, attivando immediatamente il factotum -Doc, tintinnate quei calici per me, devo immortalare questo evento surreale!-
La dottoressa Chakwas si avvicinò a Mordin, sollevando il bicchiere. Mordin, divertito, sollevò il becher e lo fece scontrare lievemente con il bicchiere della dottoressa. Eva ridacchiava, facendo vibrare il bicchiere -A cosa si brinda?-
-Si brinda al lavoro di Mordin, naturalmente.- la Chakwas sorrise dolcemente al dottore, mettendosi in posa, il bicchiere ancora alto.
-Non così in fretta. Ci vorrà del tempo prima che arrivino i risultati della coltura. Non...-
-Oh, smettila- Shepard inquadrò i due, calibrando l'obbiettivo -Fate “cin-cin”-
-Cin-ciiiiin-
Flash.
Mordin batté più volte le palpebre, accecato da quel getto improvviso di luce bianca, la Chakwas lo prese sottobraccio -Dottore, non sai in che guaio ti stai cacciando...-
-Sì. Conosco le reazioni di Shepard all'alcohol.- replicò Mordin, annuendo -Ho previsto tutto.-
-Sei un genio del male, dottore...- la Chakwas lo prese sottobraccio -Una volta finita tutta questa storia dovremmo uscire insieme...-
-Proposta ufficiale. Molto allettante.- il Professore si passò una mano sul mento, pensieroso.
Shepard ed Eva si scambiarono un'occhiata d'intesa mentre quei due seguitavano a flirtare.
-Visita all'ospedale. Raccolta d'informazioni essenziali per la Normandy. Uscita romantica ai Giardini del Presidium.-
-Non ti sembra di correre un po' tro...-
-Cinema. Camera d'albergo. Una suite con vista sui laghetti. Ti piacerebbe.-
-Wohoho, frenate!- Shepard portò le mani in avanti, sconvolta dalla brusca piega che Mordin aveva dato alla conversazione -Abbiamo ancora molto lavoro da fare-
-Non fare la guastafeste, Comandante- la rimproverò Eva -É raro vedere Mordin prendersi una pausa seria dal lavoro e...-
Mordin poggiò il becher sul tavolo, dopo averlo vuotato tutto d'un fiato -A questo proposito. Globuli rossi in incubazione. Devo...-
La Chakwas lo sciolse dalla presa -Guarda che ci conto, Professore...- disse poi, lanciandogli un'occhiata maliziosa.
Mordin annuì, rivolgendole un sorriso. Poi si voltò verso il microscopio, ritornando a immergersi nel lavoro.
Nella stanza scese il silenzio. Shepard aveva finito il suo bicchiere, l'aria sognante. Da quanto tempo era che non si concedeva una pausa alla Cittadella? I periodi morti, viaggiando da un sistema all'altro, cercava di occuparli con scansioni, rapporti, ricerche... ma non si era mai presa del tempo per chiacchierare liberamente di frivolezze con qualcuno di fidato. Sì, aveva parlato con Wrex, ma la guerra era entrata prepotente nella loro conversazione, distraendoli.
Forse a Garrus sarebbe piaciuta un'uscita... ma forse lui non era il tipo d'uomo che l'avrebbe portata a cena e poi al cinema. Shepard odiava gli ambienti chiusi, pieni di gente e con solo un'uscita per decine di persone... e forse, il Turian era della stessa idea. Si sarebbero stressati ulteriormente, anziché divertirsi...
Shepard si ricordò della sua ultima uscita, circa tre anni prima. Liara l'aveva portata a vedere una commedia teatrale... Shepard si era portata dietro una pistola e si era aggrappata saldamente alla poltroncina, finendo per uscire a metà dello spettacolo. Poco da dire, erano tornate sulla Normandy e avevano finito la serata parlando di archeologia.
Si rese conto che nessuna delle sue uscite era andata bene... nemmeno prima di conoscere Liara. Era uscita con un suo compagno d'armi, prima di Torfan, ma aveva finito per scaraventarlo direttamente in una stanza d'albergo senza prima aver mangiato.
Forse, a Mordin sarebbe andata meglio... sperò con tutto il cuore che quella faccenda si risolvesse presto, così da vedere come sarebbe andata a finire tra quei due piccioncini.

 

 

 

Se avesse potuto, Shepard avrebbe urlato e avrebbe spiccato un salto da quanto era eccitata.
Ma Lei era un modello comportamentale di disciplinea ferrea e di compostezza, in pubblico. Si accontentò di sorridere a Jack mentre si avvicinava al suo tavolo.
-Ehi, Shepard- con un ghigno, la giovane donna accolse il Comandante a braccia aperte e la strinse brevemente a sé, un abbraccio decisamente mascolino -Sembrano passati secoli, eh?-
-Millenni, piuttosto- ridacchiò l'altra, accomodandosi al suo tavolo -La stiva della Normandy è particolarmente silenziosa senza te e Grunt che bisticciate...-
-Hai delle strane aspettative per una stiva, Lee- ribatté Jack, lanciandole un datapad -Stai bene?-
-A parte i Razziatori, dici?-
-A parte i Razziatori...-
Shepard ridacchiò, scorrendo le notizie sul datapad -Ci stiamo riorganizzando... presto partiremo per Tuchanka-
-Dannazione, Lenore!- Jack batté una mano sul tavolo -Non essere evasiva con me... stai bene? Stai male? Sei stanca?- sbuffò -Siamo... amiche, no?-
Shepard le lanciò un'occhiata perplessa -Da quando mi consideri tua amica?-
Jack sospirò sommessamente -Sai una cosa?- alzò le mani in segno di resa -Non mi interessa più. Ma quelle occhiaie sono decisamente peggio delle cicatrici fluorescenti che avevi qualche tempo fa'...-
Shepard si morse un labbro -Non dormo da una settimana, Jack...- ammise, dopo qualche secondo -Penso che Hackett mi stia sopravvalutando...-
-Beh, è normale quando delle seppie meccaniche invadono la Galassia e l'unica speranza che resta all'Umanità è di non cadere nelle grinfie di quei...- poggiò le mani sul bordo del tavolo, aggrappandocisi -Insomma, è normale essere stanchi, Lee...-
-Lo so- Shepard sospirò sommessamente.
Si guardarono negli occhi, cercando entrambe di comunicare un pensiero inespresso.
Le labbra di Jack si schiusero, poi si serrarono improvvisamente. Shepard inarcò leggermente un sopracciglio, poi si portò le dita sulla fronte, facendole sprofondare tra i capelli: era così difficile cercare di articolare un discorso che non riguardasse il dannato Armageddon!?
-Ehi, Lee...- con un fil di voce, Jack richiamò l'attenzione su di sé.
Shepard sollevò lo sguardo e soffocò un gemito. Il viso di Jack era sconvolto. Una smorfia tra l'impaurito e il disperato avvolgeva i suoi lineamenti, le labbra tremanti -Lee...-
Il Comandante le afferrò una mano e la strinse -Che succede ora?-
-Non mollare- Jack voltò lo sguardo altrove e ricambiò la stretta con mani tremanti -Non ora...-
Shepard corrugò la fronte -Farò tutto il possibile per fermarli, Jack...- disse -E se non ci riuscirò, sei autorizzata a farmi il culo...- ridacchiò nervosamente -è una promessa!-
Jack sorrise lievemente -Mandami un promemoria quando tutta questa vicenda sarà conclusa...- poi volse di nuovo lo sguardo verso il Comandante e si sciolse dalla stretta -Fanculo, sembriamo due adolescenti scaricate nel giorno del Gran Ballo...-
-Vorrà dire che balleremo da sole anche stavolta- concluse Shepard, facendola ridere di gusto.
L'idea di quelle due vestite al meglio e con un fiore legato al polso avrebbe fatto rabbrividire chiunque, ma Shepard sapeva che, al via alle danze, Jack l'avrebbe accompagnata in mezzo alla pista, tra gli sguardi scettici di chiunque, e avrebbero ballato fianco a fianco...
Finché le luci non si sarebbero spente.









Noticina-ina-ina:

Eccomi.

Intanto, ringrazio chi ha messo la storia tra le seguite, i recensori e il lettore solitario (sì, proprio tu, che leggi e non recensisci :P ma mi fa piacere comunque che ti soffermi nella lettura. I appreciate!).
Volevo spendere una mezza parola su Doc Chakwas. Allora, nel secondo capitolo, quella squinternata di Lenore non si è assolutamente curata quelle meravigliose cicatrici fluo. La Chakwas è infastidita dal comportamento noncurante di Shepard verso sé stessa, ma accetta la cosa senza fiatare, alla fine, è pur sempre il suo Comandante...
Ho sempre visto la dottoressa come la classica zia che ti passa i cioccolatini quando ti sbucci il ginocchio cadendo dalla bici. Sì, ti coccola solo dopo averti rimproverato, ma è molto amorevole e comprensiva...
Va a finire che il brandy lo offre sempre Shepard, comunque <__<'
Buona lettura
E Grazie!

J.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Mass Effect / Vai alla pagina dell'autore: Johnee