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Autore: lafatablu    12/11/2012    1 recensioni
Timeline: 4 anni dopo Not Fade Away
Pairing: Angel & Buffy (ovviamente)
Summary: Né la neve, né la pioggia, né il caldo, né le tenebre della notte, possono fermare i corrieri sulla via reale. (Erodoto – V secolo a.C.) Ci sono angeli e demoni che camminano sulla terra. Alcuni di loro lavorano per l'ufficio postale. Gli Oracoli vivevano sotto l'ufficio postale. Vi ricordate? Si, centra anche questo.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Allen Francis Doyle, Angel, Buffy Anne Summers, Connor, Cordelia Chase
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A N G E L ~ Soul & Love ~'
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Parte 14

 

Prima che i fari si spensero, tutti sentirono una voce di donna ..le sorprese non erano finite. 

“Oh mio dio. Oz, meno male che sei qui.. sono in ritardo. Tommy, tesoro.. scusami, ho cercato di fare prima che potevo, ma al corso di ceramica oggi c’era questa specie di cosa importante.. menomale che papà è arrivato in tempo..” Poi, come se avesse notato la presenza di altre persone solo in quel momento, si guardò attorno e esclamò sorpresa “Oh, questa poi.. Angel? ma tu guarda.. mai avrei pensato di trovarti qua.. cosa ci fai al campus? Sei in missione?”

Dire che Angel era senza parole, non rendeva l’idea. Guardò Buffy, che si avvicinò ancora di più a lui. “E questa chi è?” chiese in tono sospettoso. Angel sorrise e pensò fra sé “Ma certo..” quando realizzò la connessione che esisteva fra Oz, Tommy ..e Nina. Prese Buffy per mano e si avvicinò a lei. Notò che Connor li seguì subito e notò anche che era molto teso.

“Ciao Nina” disse Angel, sorridendole. “Come stai? Sei qui per Tommy, giusto? Anche io sono passato a prendere mio figlio.. Oh.. e lei è Buffy.. e lui è.. mio figlio.. Connor. Si, proprio così, Connor è mio figlio e.. accidenti, non avrei mai immaginato.. tu e Oz.. beh.. sono contento..”

Angel stava annaspando nelle sue stesse parole e Buffy lo guardò inorridita. Davvero Angel era così imbarazzato davanti a questa ragazza? ..e perché conosceva Angel? ..e perché Connor era nervoso e le teneva la mano? ..e soprattutto ..chi diavolo di accidenti era questa ragazza?

“Buffy! finalmente ci conosciamo. Oz mi ha parlato tanto di te. Non solo Oz, a dire il vero..” Oz si avvicinò e disse solo “Mia moglie” Buffy strinse la mano di Nina e sorrise, ma.. “Ti hanno parlato di me? voglio dire.. chi altri oltre a Oz?” Fu ancora Oz ha rispondere “Tu sei Buffy. Chi non conosce la mitica Buffy Summers?”

Mentre Buffy parlava con Nina e cercava di capire come e quando avesse conosciuto Angel, continuò a notare la tensione di Connor ed era molto preoccupata per lui. Angel invece pensò di dover dire qualcosa a Oz, ma lo ringraziò silenziosamente, quando lui, ancora una volta, parlò per eliminare l’evidente imbarazzo.

“So tutto. È tutto a posto. Ci siamo incontrati quattro anni fa, poco dopo..”

Angel era davvero a disagio e fra sé pensò “Poco dopo che il sottoscritto lasciò Nina

Ma Oz continuò “..poco dopo la grande apocalisse. Nina mi ha detto cosa hai fatto per lei. Tu hai salvato la sua vita. Ti sono molto grato per questo”

Angel annuì, molto più tranquillo. Non era necessario dire altro. Con la coda dell’occhio vide Tommy che parlava con Connor. Sembrava seccato. “Che ti prende adesso? Connor, è solo mia madre, ti ho già detto che lei è un licantropo..”

Connor non voleva sentire oltre “Tommy.. non è questo.. ora devo andare. OK?”

Angel si avvicinò di nuovo a lui e vide che stringeva con forza la mano di Buffy “Andiamo. Dobbiamo andare. Noi dobbiamo andare via. Papà, per favore. Buffy.. è meglio andare adesso”

Uno sguardo veloce fra loro e Buffy e Angel salutarono Oz e Nina. “Si, ora andiamo”

Tommy raggiunse l’auto di Angel e parlò ancora con Connor che si era già fiondato dentro. “Ci vediamo questi giorni?” Lui annuì mentre Angel aveva già acceso il motore. “Connor cosa c’è che non va con mia madre? Sembri.. cristo.. sembri spaventato..”

Connor sentì addosso gli sguardi di tutti quanti, e soprattutto quelli di suo padre e di sua madre. “È tutto ok, sono solo stanco, Tommy. Tua madre non centra niente..”

Ma non poteva dire quali fossero i suoi reali pensieri. Non poteva dirlo a nessuno.

Quella non è tua madre, amico mio. Questa realtà è una bugia non solo per me. Nessuno di noi sta vivendo come dovrebbe vivere realmente. Siamo tutti prigionieri e alcuni di noi recitano ruoli che non gli appartengono. Mi dispiace Tommy, non so neppure se siamo davvero amici.

Guardò Angel, implorandolo di partite subito. “Ciao Tommy, ci sentiamo domani, promesso”

Angel finalmente partì lasciandosi il campus alle spalle e per lui fu un sollievo. Vedeva Angel che lo fissava dallo specchietto retrovisore “Sto bene, papà.”

Angel guardò Buffy e lei scosse la testa, come a dire ‘meglio lasciarlo tranquillo adesso’

“Va bene, Connor” rispose Angel “Va tutto bene, figliolo. Ora andiamo a casa..”

..a casa

La serata a casa con mamma e papà superò ogni sua aspettativa. Nessuno di loro due aveva fatto domande, aspettavano che fosse Connor a dire qualcosa, se e quando voleva. Connor aveva sentito Buffy dire questo ad Angel e anche il loro bisbigliare sottovoce, lo faceva sentire amato. Mai con i Reilly aveva sentito tanto affiatamento e senso di appartenenza, sebbene loro fossero dei genitori adorabili. La sorpresa di cui aveva parlato Buffy, era stata davvero grande, e sospettò che Tommy avesse dato una mano perché loro potessero realizzarla.

In camera sua trovò l’intera collezione dei suoi fumetti preferiti. L’intera collezione di cd della sua rock band preferita ..e tutto ciò che era da lui preferito, era dentro quella camera. C’era anche la serie completa di mini macchine d’epoca, che lui collezionava da anni, molte delle quali erano praticamente introvabili. Su eBay aveva speso una fortuna, ma non era mai riuscito a completare la sua collezione. Ed ora, eccola lì in bella mostra, sulla mensola della sua.. cosa era questo posto per lui? La camera di un albergo? la camera dove sarebbe andato di tanto in tanto? La camera accanto a quella di mamma e papà? La sua camera?

Connor sapeva che non doveva affezionarsi a niente. Niente di tutto questo era reale.

Mentre riponeva le sue cose nell’armadio, entrò Buffy e notando la felpa che aveva comprato per lui, disse “Mi sa che ho sbagliato misura.. possiamo cambiarla..”

Connor scosse la testa “No, è perfetta ..e anche questi lo sono..” disse, indicando i cappellini che aveva comprato Angel. Quelli li mise sulla scrivania, voleva tenerli a portata di mano, pronti per domani. Reale o no, nulla cambiava il fatto che lui e suo padre sarebbero andati a vedere quella partita e ci sarebbero andati insieme.

Sentì Buffy ridere “Connor, prometti che farai delle foto.. io non ci sarò alla partita. Arriva Dawn e sarò occupata con lei, ma voglio vedere le foto di Angel, con indosso quel cappellino.. vorrei esserci per vederlo di persona..”

“Potresti venire a prenderci” disse Connor immediatamente coinvolto nelle buffonate di lei.

Buffy scosse la testa “No, meglio di no. Domani notte è tutta per voi due e poi così non vale, io volevo proprio vederlo allo stadio, mentre fa il tifo per la sua squadra.. che vincerà di sicuro”

Connor fece una smorfia scuotendo la testa “Tu.. non ne sai molto di sport, vero? Buffy, non si deve mai dire che una squadra vince prima che vinca davvero, porta iella, lo sai?”

Buffy finse sorpresa “Oh.. beh se perdete, potete sempre dire che è colpa mia.. e non perché siete scarsi.. fidati Connor, di sport ne so qualcosa anche io. Ero una cheerleader, molti.. molti anni fa” Poi lo guardò seria “Non esiste la sfortuna, Connor.. esistono solo le nostre scelte..”

Parlarono un po’ del più e del meno, ed entrambi parevano godere della reciproca compagnia. Buffy gli disse dell’arrivo di Dawn e Connor si offrì di accompagnarla.

“Ti accompagno io a prendere tua sorella ..e questo farà di me il tuo tassista ufficiale per l’aeroporto, visto che l’ho già fatto una volta. Immagino che papà non possa.. vista l’ora”

“Ma devi alzarti molto presto, tesoro e non voglio che perdi ore di sonno per me.. Dawn arriva con il primo volo, non è meglio se riposi un pochino?”

Lui insistette ..e Buffy che lo chiamava ‘tesoro’ era.. era davvero bello. “Non ho bisogno di dormire molto, io recupero subito.. costituzione da vampiro..”

Parlarono anche di quello e Buffy scoprì altre cose che ignorava su lui. Ciò che le aveva detto Faith, non era poi molto e Angel, come sempre, era stato avaro con le parole.

Connor si sentiva a suo agio e rispondeva a tutte le sue domande. Si fidava di lei. Totalmente.

“Buffy?”

“Si?”

“Pensavo alle foto. Non trovi strano che i vampiri compaiono nelle foto?”

“Non stai parlando delle foto che farai allo stadio, non è vero? Stai parlando d’altro.. ecco, vorrei che tu.. insomma se hai voglia di dirmi qualcosa, a me puoi dirlo.. Io non so se è strano ma lo chiederò a Giles. In effetti i vampiri non hanno un immagine riflessa, ma nelle foto..”

“Esatto! volevo dire proprio questo. Nelle foto compaiono e io penso che non dovrebbero..”

“Chiederemo ad Angel oppure a Giles, ma la parola ‘strano’ è ormai scomparsa dal mio vocabolario.. trovo molto più strana la storia del tuo amico. In lui c’è qualcosa che.. che mi sfugge.. e non so cosa sia esattamente.. quel sorriso.. quei capelli.. non è un colore comune..”

“Tommy è cresciuto in una dimensione..”

“No.. non mi riferisco a questo. Conosco la sua storia. Mentre tu eri su con tuo padre, Oz mi ha detto tutto.. e tutto quadrava finché non è arrivata sua madre.. lei era.. non lo so.. lei non doveva esserci.. ecco si, lei era fuori luogo in quel momento, ma forse sto correndo troppo.. il fatto è che Tommy mi ricorda qualcuno, qualcuno che io conosco molto bene, ma non riesco a capire chi sia. Però una cosa la so, anche tu hai percepito qualcosa di anomalo.. non è così?”

Connor era a disagio. Voleva bene a Tommy, ma se Buffy sentiva che c’era qualcosa di strano, non poteva ignorarlo. “Pensi che Tommy possa essere un pericolo per noi? pensi questo?”

“No, assolutamente no. Non c’è niente che non vada in lui.. non è questo, anzi ti dirò.. trovo che sia veramente simpatico e penso che sia sinceramente affezionato a te.. ma ho notato qualcosa in lui, fin dalla prima volta che l’ho visto all’emoteca. Non è una sensazione negativa, è solo una sensazione di stranezza.. come se lo conoscessi già.. capisci cosa voglio dire?”

Connor non era sicuro di aver capito, ma lui non sentiva quelle sensazioni su Tommy, mentre su Nina Si. Assolutamente Si. “Anche io ho percepito qualcosa quando è arrivata Nina, ma per quanto riguarda Tommy..” Ridacchiò divertito “Tommy.. lui è strano.. ma perché è lui.. Tommy è fatto così.. le stranezze fanno parte del suo modo di essere.. ma è uno OK.. io difficilmente mi fido delle persone, ma di lui mi fido.. lui è.. lui è il mio migliore amico..”

Buffy notò che ancora una volta, Connor sembrava triste e pensò che fosse meglio cambiare argomento. Gli sorrise. “Se è il tuo migliore amico, lo sarà sempre. Ovunque vi porterà la vita, lui non smetterà di essere tuo amico.. pensavo che.. potresti invitarlo a cena qualche volta..”

Connor annuì e sorrise “Gli verrà un colpo quando saprà della partita di domani..” Poi sorprese Buffy, perché continuò a parlare di Nina. “Sua madre è.. come hai detto tu.. lei non dovrebbe esserci.. non in quel modo.. ho promesso a papà che gli avrei parlato di alcune cose strane che mi stanno accadendo.. e questa è una di quelle. In Nina non c’è niente che non vada.. solo che lei non doveva essere lì al campus.. io lo so con certezza, ma non so dirti altro..”

“..e questo ha qualcosa a che vedere con ciò che ti è successo giorni fa in camera nostra?”

Lui annuì ancora, guardandola con occhi pieni di nostalgia. Si, mamma.. disse a sé stesso. Buffy, istintivamente si sedette accanto a lui, non seppe perché, ma pensò che adesso aveva bisogno di un abbraccio e pensò anche, che lui l’avrebbe accettato. Non si era sbagliata, perché fu esattamente ciò che avvenne. Connor rispose all’abbraccio con naturalezza. Era la seconda volta che accadeva oggi e sperò che non fosse l’ultima. Buffy continuò a parlare.

“Tommy non è l’unica cosa strana che noto ultimamente.. quella foto che tenevi in mano..”

“Si?” chiese Connor pieno di aspettative. Se anche Buffy percepiva qualcosa, questo era grande e lo faceva sentire meno solo. “Quelle foto sono tutte.. non dovrebbero esistere..”

“..non lo so, ma quella foto mi trasmette inquietudine ..e questo ci riporta alla tua domanda.. perché i vampiri compaiono nelle foto? Penso che sia meglio parlarne con Angel e Giles ..e la tua idea di raccontare cosa ti sta accadendo, incontra la mia totale approvazione”

Connor rise “Non so neppure se riuscirò a spiegare bene.. perché sono cose davvero strane” Buffy lo rassicurò “Pensi che ci sia qualcosa che possa ancora stupire me e tuo padre? ma ora sarebbe meglio se scendiamo in cucina. Andiamo a dare una mano a papà? Che ne dici?”

Insieme si avviarono giù per le scale e Buffy continuò a farlo ridere “..magari giusto per apparecchiare..” ciò che Buffy voleva fare era esattamente quello che sembrava. Voleva che lui non la percepisse come un ostacolo fra lui e suo padre. Non sapeva però, che questo Connor l’aveva già compreso da tempo. Buffy era la sua più preziosa alleata. Lei era sua madre.

In cucina l’umore era decisamente alto, parlarono di cose normali e apparentemente banali, ed era ciò di cui avevano bisogno tutti e tre. Nessuno di loro riusciva a credere che fossero lì insieme. Stava accadendo ciò che avevano tanto sognato da almeno quattro anni.

..Connor stentava a riconoscere suo padre, era così diverso dall’uomo che si era rintanato in quella stanza e ogni suo sorriso, per lui era quasi un miracolo. Alla fine, era riuscito a portarlo fuori da quella sua tana da vampiro solitario. Aveva avuto dei preziosi alleati. Nonno Reilly e Buffy ..e le lettere, naturalmente. Pensò che forse, tutto ciò che stava accadendo aveva un significato più grande. Forse doveva solo aspettare per aprire le porte delle loro reali esistenze.

..Angel non riusciva a smettere di guardare sia Buffy che Connor. Vedeva quanta intesa ci fosse fra loro ed era una cosa che lo commuoveva profondamente. Solo pochi giorni prima, stava morendo per il veleno del Selmunth e invece quel demone, gli aveva permesso di ritrovare ciò che per lui contava veramente. Quando incontrava gli occhi di Buffy, allora e solo allora si sentiva completo. Questa volta, le cose fra loro, dovevano sicuramente funzionare.

..Buffy era decisa più che mai a restargli accanto. Aveva letto alcune delle sue lettere e sapeva con certezza che lui non aveva mai smesso di amarla. Sentiva la sua determinazione e questa volta Angel era deciso come non mai, a vivere la sua vita con lei. Sapeva bene che c’erano ancora molte zone d’ombra. Angelus era una di queste, ma entrambi erano certi che sarebbero riusciti a trovare una soluzione. L’unica certezza era il loro amore. Quello era immutabile.

Mentre cenavano, scherzarono sul microonde e Connor raccontò a Buffy la sua vera storia, ricordando che Angel, durante il suo deliro, aveva promesso di fare una torta gigantesca.

“..e anche la pizza” corresse Angel.

Mentre parlava con Buffy, a Connor tornava continuamente in mente suo nonno, ma per ora decise di non dire niente. Angel poi scherzò ancora con lui “qualunque cosa io possa aver detto o non detto in quei quattro giorni, ricorda che erano solo parole dettate dalla febbre.. se ho fatto strane promesse.. io non ne sono responsabile..”

Connor annuì ridendo, accidenti.. suo padre era anche capace di fare dell’umorismo e questa per lui era una assoluta e piacevole novità “beh, le cose importanti le hai dette quando eri cosciente.. quindi ora ti sarei grato se non ti rimangiassi tutto.. hai promesso un sacco di cose”

Inutile dire che Angel adorava per come lui rispondeva alla sua ironia. Lui lo sapeva, l’aveva sempre saputo fin da quando era piccolissimo. Il suo ragazzo, era assolutamente unico.

Poi Buffy fece qualcosa che lasciò entrambi con l’anima in subbuglio, soprattutto Angel. Prese la teiera e la mise vicino al microonde. “Gli oggetti hanno sempre una storia da raccontare..” Guardò Angel in cerca di approvazione e lui comprese subito. E fu subito un si. Lui approvava incondizionatamente. Cosi, Buffy raccontò a Connor la storia della loro teiera, ovviamente omettendo i particolari più intimi. Connor comprese meglio il profondo significato di alcune frasi che aveva letto nelle lettere ..accidenti quelle lettere, doveva dire loro che le aveva lette. Doveva farlo assolutamente. “Connor? che c’è?” chiese Angel.

Connor quasi non l’ascoltò. Rivide con gli occhi della mente, la scena in cui Buffy, sua madre, imboccava Angel, suo padre, perché lui era immobilizzato in quel letto da chissà quanto tempo.

Rispose ad Angel con un'altra domanda “A te non piace il latte, vero?”

“Connor.. io sono.. lo sai.. sono un vampiro..”

“No, papà.. dico sul serio. Rispondimi di getto, senza pensarci su. Ti piace il latte?”

“No. Non mi piace per niente”

Beh, sia Buffy che Angel, ora lo guardavano in modo strano e doveva dare una spiegazione. “È una sorta di cosa che ho imparato al corso di specializzazione, si chiama ‘libera associazione di idee’ ..insomma, si fa una domanda e si deve rispondere senza pensarci troppo.. perché..”

“..perché?” Chiesero insieme Angel e Buffy, visibilmente divertiti. Era evidente che lui stava annaspando e Angel percepì anche che stava nascondendo qualcosa. “Non c’è niente da ridere” disse Connor, ridendo a sua volta. “È una cosa scientifica, è un test di psicodiagnostica..”

Angel lo bloccò per toglierlo dai guai in cui si era cacciato da solo. Aveva capito che Connor, per qualche ragione a lui ignota, voleva solo sapere se gli piaceva il latte. Aveva ottenuto ciò che voleva, visto che lui aveva risposto alla sua domanda e ora voleva toglierlo dall’imbarazzo. 

Un test di psicodiagnostica? Ecco cosa succede a mandare i propri figli al college. Uno fa un sacco di progetti, e tutto ciò che ottiene è che suo figlio comincia a parlare in una strana incomprensibile lingua.. cosa vuol dire test di psicodiagnostica?” Buffy guardò Connor, pensò che la sua, non fosse affatto una domanda casuale, e anche lei voleva toglierlo dall’imbarazzo “..comunque questa cosa, l’ho studiata anche io con la professoressa Walsh..” disse tutta seria.

Invece Connor pensò che fossero loro ad essere buffi e lui non era affatto in imbarazzo. Aveva semplicemente preso due elementi, che avevano qualcosa in comune, e che apparentemente, appartenevano separatamente, alle due realtà che stavano vivendo. Lui aveva semplicemente uniti fra loro questi due elementi, tentando così di far scattare qualche ricordo, soprattutto in suo padre.

Buffy, parlando della teiera, raccontò del giorno in cui Angel fu umano e Angel raccontò di aver mangiato tantissimo quel giorno e parlò della sua avversione allo yogurt. Connor, nella sua visione, vide Buffy imboccare Angel, e seppe che lui non amava il latte. I due elementi comuni erano,  Angel umano e la sua avversione al latte ..e Buffy era presente entrambe le volte.

Da tempo, Connor aveva imparato ad usare la mente analitica, per una serie infinita di ragioni, e anche questa volta pensò che fosse il metodo giusto. Ovviamente non poteva ancora spiegar loro i dettagli e pensò che fosse arrivato il momento di raccontare ciò che stava accadendo. Usando ancora la mente analitica, in quel momento realizzò che tutte le cose strane che erano accadute, aveva in comune un nome. Nonno Reilly. Decise di cominciare da lì.

Angel vide che era pensieroso “Connor, prima scherzavo sul college”

Lui lo rassicurò “Si, lo so. Avevo capito. Non preoccuparti, papà. I soldi per il college sono soldi spesi bene” disse ridendo, poi chiese “senti.. è possibile che tu abbia conosciuto mio nonno?”

Angel lo guardò in modo strano “Ma..? Connor? Ovviamente si.. visto che era mio padre..” Connor rise, a volte suo padre pareva lo facesse a posta a complicare le cose più semplici.

“Papà dai, sto parlando di nonno Reilly, ovviamente..”

Angel non si aspettava certo questa domanda. “Beh, tecnicamente si. Ho conosciuto un sacco di gente.. come ben sai, vivo da parecchio tempo, quindi si.. è possibile. Perché me lo chiedi?”

“Perché io credo che lui parlasse di te.. ”

“Tuo nonno ti ha parlato di me? ma non è possibile.. Connor pensaci.. non può averlo fatto”

“Invece si, lui mi diceva che demoni e vampiri esistevano per davvero. Diceva di averne anche conosciuto uno. Parlò di un vampiro speciale, un vampiro con l’anima” Connor ricordò le parole del nonno ed ora, era certissimo che lui parlasse proprio di Angel.

Certo che esistono i vampiri, Connor. Esistono eccome. Ti ho mai detto che ne ho incontrato uno? Oh, questo però non era un vampiro qualunque. Lui era quasi come un angelo. Un oscuro angelo vendicatore. Era irlandese, proprio come noi. Lui era il vampiro con l’anima. Un giorno potresti anche incontrarlo, se accadrà portali i miei saluti, sono certo che si ricorderà di me.

Angel, come Buffy, erano senza parole. “Lui.. ti ha parlato di demoni e vampiri? Ma questo è assurdo..” disse Buffy e aggiunse “ma che razza di nonno era? parlare di queste cose ad un bambino così piccolo.. proprio un vero incosciente..” Angel annuì, concordava con lei su tutto.

Connor difese suo nonno animatamente “Lui era un nonno meraviglioso invece, e comunque.. visto che demoni e vampiri esistono sul serio, è l’unico che mi abbia detto la verità.. lui e anche la nonna. Loro due, erano le uniche persone che.. gli unici ad essere veramente reali, in mezzo a quel mare di bugie che sono i miei falsi ricordi. Perché pensate che sia assurdo che mi parlassero di vampiri? Era assurdo non parlarne invece, come hanno sempre fatto i Reilly..”

Angel ripensò a quanto avesse detto Connor sui nonni, durante i giorni in cui era stato male. Ripensò a come Connor si illuminasse quando ne parlava e di quanto fosse affezionato al loro ricordo. Anche allora aveva detto che li percepiva reali, nonostante, i nonni fossero proprio le uniche due persone che lui non incontrò mai realmente. Con tutti gli altri membri della famiglia Reilly, Connor aveva poi avuto un rapporto reale, che continuava anche nel presente, ma i nonni non gli aveva mai potuti incontrare fisicamente, perché erano morti prima che lui entrasse a far parte di quella famiglia. I nonni dunque, vivevano solo nei sui ricordi.

Angel però, cominciò a sospettare che tutto questo non fosse solo una stranezza, pensò che ci fosse dell’altro e voleva saperne di più. Dopotutto, dietro a tutto questo c’era la W&H e di loro non c’era da fidarsi. Addolcì il tono di voce e parlò ancora con suo figlio.

“Connor, sei consapevole che quei ricordi li ha creati la W&H?”

Connor annuì. Buffy continuò interrompendo Angel, ma anche lei parlò quasi sottovoce. Aveva capito che per Connor, quello era un argomento delicato e odiava vederlo così spaventato.

“Prima ho detto che era assurdo che tuo nonno ti parlasse dei vampiri, perché lo scopo di quei ricordi, era proprio quello di farti dimenticare l’esistenza del mondo demoniaco. Non trovi strano, che nei falsi ricordi della W&H, comparissero proprio i vampiri? Il ricordo dei tuoi nonni, appartiene a ciò che la W&H ha creato per te, perché tu vivessi la tua nuova vita, dimenticando il tuo reale passato.. quindi, ora mi chiedo per quale motivo, i nonni parlassero con te, di ciò che invece dovevi dimenticare”

Connor ascoltò entrambi con molta attenzione. Dovette convenire che avevano ragione. C’era qualcosa che non quadrava. “Io avevo degli incubi da bambino. Sognavo demoni, mostri e soprattutto vampiri. Allora correvo da loro, dai nonni.. perché nessun altro mi credeva e mi rassicuravano dicendomi che non ero pazzo.. che il soprannaturale era reale e che demoni e vampiri esistevano sul serio. Il nonno mi insegnò un sacco di cose.. anche mia nonna, lei però era meno presente.. molto meno presente.. ma lei era.. era bellissima e simpaticissima..”

Buffy si commosse e gli accarezzò i capelli “volevi molto bene ai nonni, non è vero?”

Connor annuì “Voglio ancora bene ai nonni. Loro erano davvero speciali, buffissimi quando litigavano. Il nonno era Irlandese, la nonna Americana e litigavano all’infinito, praticamente su tutto, ma si amavano molto. Il nonno da giovane era un postino e scherzando diceva di essere una specie di messaggero che portava alle gente magici messaggi. Mi parlava spesso, no anzi.. spessissimo, dell’ufficio delle anime perse.. romanzava un po’ le sue storie.. o almeno così credevo.. ma..”

Angel e Buffy sussultarono. Insieme. E insieme, nei loro pensieri comparve un nome. Doyle.

“Hanno.. loro hanno.. voglio dire, i tuoi nonni hanno anche dei nomi? Lo ricordi questo?” chiese Angel. Connor notò che sia lui che Buffy erano turbati. Ripose subito senza esitare un attimo.

“Certo che lo ricordo, lo ricordo molto bene. Nonno Doyle e Nonna Delia”

   
 
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