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Autore: Giugghia    12/11/2012    0 recensioni
''Se il nostro bene crea "la distruzione" siamo certi che sia un bene?'' -Cit. Silviana Stremiz.
Siamo distruttivi,distruggiamo ciò che creiamo sia esso materiale o umano. E' una droga,c'è chi è drogato di cocaina come i protagonisti di ''Il nome della vergogna'' o chi è drogato di sesso,amore o strani vizi.
''Il nome della vergogna'' parla di tutti questi aspetti sotto una forma più macabra e grottesca di quello che è già.
Il titolo sta a indicare la vigliaccaggine della protagonista,Megan, che si rivelerà solo alla fine di tutto svolto in una piccola città del Nevada.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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AMORE FISICO

Mi risvegliai stordita,andando di corsa al bagno a vomitare,la cosa più schifosa è stata avvicinarmi al water,era più che immondo,le tubature erano verdastre e l'acqua perennemente grigia e le mie ginocchia toccavano quella moquette che verso la direzione del cesso cominciava a diventare di un colore simile al giallo; mi sciacquai la bocca uscì dal bagno e mi guardai attorno,vidi Connor che dormiva ancora,Max che guardava il telegiornale nel piccolo schermo del televisore e Jimmy che tornava con Albert con la colazione in mano per tutti
-''Buongiorno amore''- Mi disse mentre appoggiava la roba sul tavolo,mi avvicinai a lui e m'inchinai per un grande bacio,Max si sedette con noi e cominciammo a mangiare mentre Connor stava russando e noi lo prendevamo in giro; finito di prendere il caffè vai con una canna,e poi un'altra e un'altra ancora,lo stesso effetto che la droga faceva a Jimmy,Jimmy lo faceva a me. Connor finalmente si svegliò,15:32,stava malissimo,urlava come un piccolo ragazzino; dopo che Connor si riprese andò a ''lavorare'' con Albert e Max,ho chiesto se per favore Jimmy poteva rimanere con me.

Chiusi la porta d'entrata a chiave, eravamo solo io e lui,nessun altro poteva interrompere quell'amore che si trovava tra noi e le quattro pareti rosse,mi fece sdraiare dolcemente sul materasso e lentamente si avvicinò verso le mie labbra ancora rosso sangue,cominciò a baciarle,è una sensazione così bella quella di sapere che lui è così vicino a me,così tanto da poter sentire il suo respiro sul collo e chiedergli di per piacere rimanere così per sempre;cominciai ad accarezzargli quella capigliatura stile James Dean ed iniziai a ricordarmi,mi ricordavo della mia mano contro luce con sopra le unghie dello smalto rosso sul divano di casa mentre alla radio suonavano i Bee Gees con il loro famoso pezzo di How Deep Is Your Love, e lui era sopra il mio corpo mentre io lo abbracciavo con tutta me stessa,la mia mano scendeva percorrendo lungo la sua nuca fino la sua schiena,e gli veniva la pelle d'oca quando lo accarezzavo con le mie unghie lunghe,mi ricordavo quando ho aperto gli occhi e anche lui l'ha fatto,sollevandosi un po' si calò sul mio orecchio,mi spostò un po' i capelli e -''Ti amo Megan''- mi disse sussurrando,ritornò alla sua posizione iniziale e si fece toccare le labbra per poi baciarmi di nuovo; mi alzai un attimo e ho sorseggiato il mio bicchiere di vino bianco,mentre ora stavo bevendo una bottiglietta di Heineken,la situazione economica era cambiata,ma il mio amore per i suoi occhioni azzurri non cambierà mai; Jimmy era sdraiato sul letto guardando il soffitto pieno di muffa,mi misi al suo lato mentre gli accarezzavo il petto con il dito medio e l'anulare facendo come dei semicerchi,lui posò la sua mano nella mia guancia e io sfiorai con le labbra tutto il suo corpo lasciandoci sopra delle macchie del mio poco rossetto che mi è rimasto e con l'orecchio destro riuscivo a sentire il suo cuore battere,si rigirò e stava sopra il mio corpo ormai spoglio,come la mia anima ogni volta che lui non c'è,la sua mano destra era sotto i miei capelli dorati e lui mi stava baciando il collo,poi scese lentamente fino ad arrivare all'ombelico,con la mano sinistra mi accarezzava la coscia destra,mi sedetti sopra di lui guardandolo negli occhi azzurri e lui nei miei castani un po' verdastri,toccai la sua spalla,così forte,mi piaceva il serpente che aveva nel tatuaggio,mi sorrise con un piccolo sbuffo e riuscii a sentire l'odore del suo alito alla menta,guancia contro guancia,era così che mi piaceva passare il tempo con lui,ed averlo dentro di me mi faceva stare meglio; con le mie mani toccavo il suo dorso muscoloso ed i nostri piedi si scontravano l'un l'altro in una maniera così piacevole da poterla ripetere all'infinito se solo fosse possibile,le mie gambe bianche e morbide erano in pieno contrasto con le sue abbronzate e ruvide, eppure in quel momento,in quella circostanza,eravamo così perfetti insieme da fare invidia a chi non sapeva amare.
-''E' così che ti voglio''- Mi disse guardandomi le labbra
-''Così come?''- Gli risposi
-''Pura,come sei davvero,senza quella maschera di trucco che usi per uscire,senza quei vestiti tempestati di diamanti e così attillati che ti rimodellano il corpo,ti voglio scalza,non hai bisogno di un piedistallo come il tacco''-
-''Ma senza quelle cose sono orrenda''- Gli dissi sorridendo
-''Immaginavo una risposta del genere,vedi? Sei così abituata a vederti in quel modo che non riesci a scavare in fondo per sapere come e cosa sei davvero''-

I morti mi avevano influenzata.




E questo era la parte del racconto più romantica (quella che preferisco :3)
Che ne pensate?

 

   


 

  
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