Non sapeva cosa dire. Che Federico fosse un buon sovrano non c’era ombra di dubbio; ma sapeva che non era ciò che sua figlia voleva.
<< Sire, la stiamo aspettiamo. >>
L’arena dove si sarebbero svolte le gare era immensa.
Federico sedette sul trono a lui riservato e, lentamente, iniziano a sfilare gli atleti. Alla fine arrivò anche Jolanda. Ancora una volta gli occhi velati di tristezza di Federico incrociarono quelli della principessa segnati, dalla ancora presente, ingenuità di bambina.
L’araldo iniziò ad annunciare << A lo Vescovo et Clero, a Baroni, Conti et militi… >> e le gare ebbero inizio.