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Autore: Anidride    14/11/2012    0 recensioni
[..] lui vedeva Konoha, tre ragazzi –loro- di spalle.
Di fronte del ramen fumante e i loro sorrisi.[..]
provò una sensazione orribile quando la mano fantasma uscì dal suo petto e s’infilò in quello di Orochimaru.[..]
Aveva paura.
Non voleva morire, non ancora.[..]
Poi Naruto spostò gli occhi su di lui, due liquidi occhi azzurri dentro cui vorticavano una marea di sentimenti contrastanti.
E tra tutti spiccavano una paura e una determinazione incontrastabili.[..]
E gli occhi pizzicavano ma lui scacciava le lacrime. I ninja non piangono.
Genere: Azione, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Orochimaru, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Ok, premetto che non so neanche perchè non abbia pubblicato prima, e mi scuso profondamente! Oggi mi era ritornata una voglia matta della fanfiction, l'ho riletta e ho ricorretto l'ultimo capitolo.. ed ora eccomi qui. Sia chiaro: lo faccio per voi, sì. Ma mi interessano ben poco le recensioni e i seguiti. Questa storia l'ho cnclusa per me, perchè ne avevo voglia. Vi da fastidio questo ritardo? Avete ragione, ma a me non interessa, ora come ora. Detto ciò (può sembrarvi insensato ma, ehi, sono fatta così) vi lascio all'ultimo capitolo.
Beh, mi piace solo l'inizio ma fa niente, era su quello che volevo insistere.




Capitolo 7: Sunless




- Naruto...
Il ragazzo socchiuse appena gli occhi - Che vuoi?
Ci fu un istante di silenzio.
- Perchè l'hai fatto?
- Perchè mi andava.
Sentì una debole risata - Bugiardo.
Naruto strinse i pugni - Ho fatto la cosa giusta.
- Ma davvero?
- Sì. - osservò le proprie mani - Sono contendo.
Questa volta la risata gli rimbombò nelle orecchie. Era una risata amara.
- Contento? Perchè dovresti, Naruto?
Deglutì.
- Perchè ho sconfitto Orochimaru e ho salvato i miei compagni.
- Ed è questo un motivo per rallegrarsi?
- Lo è.
In lontananza cadde una goccia d'acqua.
- Non mentirmi, Naruto. Io so tutto.
- Non è così.
- Avresti voluto fermarti, e lo sai.
- Dacci un taglio!
- Avresti preferito non morire, Naruto. Se potessi torneresti in dietro e fuggiresti!
- Zitta, Volpe!
L'eco di quell'urlo risuonò nel vuoto.
Subito dopo lei rise di nuovo.
- Guardati... stai piangendo! Non puoi negarlo, Naruto.
- Non è vero.
Lo era. Sentiva le lacrime rigargli il volto.
- Hai paura?
Non rispose.
- E' normale averne, Naruto. Ormai è finita. Non tornerai più indietro.
- LASCIAMI IN PACE!
Il grido si spense nel silenzio.
Si passò una mano sul volto cercando di asciugarsi gli occhi.
Era morto.
Non voleva passare l'eternità con la volpe, dannazione!
- Naruto
- Stai zitta.
Osservò i propri pedi ed il suo volto riflesso nell'acqua. Era pallido.
Naturale, pensò subito dopo con autoironia: era morto.
- Naruto
Restò in silenzio per un momento, poi alzò il volto - ..Cosa?
- Hai visite.
Sgranò gli occhi. Visite?
Abbassò gli occhi e notò un'altra figura riflessa nell'acqua. Si voltò di scatto.
- Sasuke..?
L'altro non gli rispose e restarono a fissarsi per alcuni minuti senza proferir parola.
Naruto non capiva: era morto. Perchè Sasuke era lì?
L'altro distolse un secondo lo sguardo, per poi tornare a posare gli occhi su di lui - Cosa pensavi?
Sbattè un paio di volte le palpebre - Eh?
- Prima. - ribadì seccato - Cosa pensavi quando hai utilizzato quella tecnica? Ti è dato di volta il cervello?
Non seppe cosa rispondere.
- ...E' stata la cosa giusta da fare.
- Orochimaru mi serviva! Dannazione a te, Naruto! Perchè hai continuato a cercarmi!?
Fu lui a ridere quella volta.
- He, il tuo caratteraccio non è sparito del tutto, allora!
Sasuke strinse la mascella.
- Perchè ti alteri tanto?
- Tch. Te l'ho detto: hai rovinato i miei piani!
Naruto rise ancora.
- Cosa ci trovi di tanto divertente?
- Ti ho rovinato i piani e sono morto.
Sasuke rimase basito.
Lo sguardo dell'altro si incupì.
- Davvero credi che l'abbia fatto con tanta leggerezza!? Pensi che mi stia divertendo, qui, insieme alla volpe!?
Cadde un'altra goccia d'acqua da qualche parte nel buio.
- No.
- ..No?
- No, non lo credo. - Il suo sguardo divenne pungente - Ma non sei tu quello che se ne va in giro a blaterare sui legami e la loro importanza? Ci hai pensato hai tuoi compagni? A Sakura?
Si, ci aveva pensato.
- E a te che importa?
- Niente. Ma a te dovrebbe.
- Non tentare di psicanalizzarmi, Sasuke!
- Sei solamente troppo prevedibile.
- Orochimaru mi è parso abbastanza sorpreso.
L'altro rimase in silenzio, senza sapere con esattezza cosa rispondere.
- Perchè hai continuato a cercarmi?
- Perchè sei importante per me; perchè sei mio amico. L'avevo promesso a me stesso: ti avrei riportato indietro a qulunque costo.
- Ma sei morto.
- Sono morto.
Sasuke lanciò un'occhiata al proprio riflesso e poi alle sbarre dietro le quali era rinchiusa la Volpe.
- E' stato tutto inutile. Ora tu sei qui ed io sono ancora vivo. Me ne andrò e non potrai più riportarmi al villaggio.
Naruto sorrise leggermente.
- Hai ragione: io sono qui, sarò sempre qui. Tu cercherai Itachi e ti vendicherai, scapperai come un vigliacco e forse sopravviverai per molti anni ancora. Ma un giorno morirai ed io sarò qui ad aspettarti. Che tu lo voglia o no, non potrai più fuggire.
L'altro lo fissò un secondo, poi si voltò.
- Sasuke.
Non rispose
- Ci rivedremo un giorno, stanne certo. E quando quel giorno arriverà ti pesterò a sangue.
Gli pizzicarono nuovamente gli occhi e fu felice che Sasuke fosse di spalle. Si immaginò un lieve sorriso sulle sue labbra, anche se forse non ci fu realmente, poi lo vide sparire.


Quando Sakura si svegliò vide Naruto e Orochimaru distesi in mezzo alle macerie.
Istintivamente fece per alzarsi, poi il dolore la bloccò e lei gemette: aveva perso troppo sangue.
Chiamò il suo nome.
Nessuna risposta.
Di nuovo. Ancora niente.
Fu presto raggiunta da Sai.
- Controllate Naruto - intimò allarmata.
Yamato si mosse barcollando e raggiunse il ragazzo disteso; lo scrollò un attimo, cercò di svegliarlo. Poi si girò verso di loro e scosse la testa, lo sguardo addolorato.
Sakura non ci volle credere, strisciò verso di lui e lo scosse per la maglia. Non ottenne niente: nè sbuffi, nè gemiti, nè movimenti.
E allora pianse. Tanto. Come mai le era capitato.
Non era vero. Non lo era. No.
Sai strinse le labbra. In fondo era triste, ma non sapeva come esprimersi.
Diede una rapida occhiata alle rovine.
C'erano loro tre, il corpo di Naruto, quello di Kabuto e Orochimaru. Di Sasuke neanche l'ombra.


La lapide.
Il Maestro Kakashi una volta aveva detto loro che i nomi dei più grandi eroi di Konoha, quelli che erano morti per salvare il villaggio, erano incisi su quella pietra.
Passò un dito sulle scritte e assottigliò gli occhi cercando di leggere.
Non aveva ancora capito perchè, in fin dei conti, si trovasse lì.
Stupidità, pensò.
Il sole stava sorgendo, era meglio sparire prima che qualcuno lo vedesse.
Si calcò l'enorme cappello in testa -quanto si sentiva ridicolo conciato così- poi si girò un ultima volta verso il villaggio ancora addormentato.
Erano passati anni.
Lì, poco distante, c'erano i tre tronchi della loro prima prova.
Scosse la testa. Era inutile ripensare al passato.
Diede un'ultima occhiata al nome -Uzumaki Naruto- poi si allontanò.
E all'alba di un giorno che si prospettava ugguoso, Sasuke sparì dietro gli alberi. E quella fu l'ultima volta che vide Konoha.
   
 
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