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Autore: fliflai    15/11/2012    7 recensioni
Cosa succederebbe se Tsunayoshi venisse colpito dal bazooka dei dieci anni? e se si trasformasse in un bambino di quattro anni?
E dato che i suoi genitori non sono in casa per un mese, chi sarà a prendersi cura di lui?
Dopo che il braccio destro e il braccio sinistro del piccolo boss di sono tirati indietro entrerà in scena il nostro caro presidente del comitato disciplinare dalla Namimori....cosa succederà? scopritelo leggendo questa storia!
Vorrei aggiungere che è la prima fanfic che scrivo per cui non sò cosa è venuto fuori!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kyoya Hibari, Tsunayoshi Sawada
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Un Marmocchio Problematico.'
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Dopo quel bacio Tsuna era praticamente svenuto dalla vergogna. Hibari aveva dunque deciso di andarsene. Una cosa era certa: Tsunayoshi aveva capito.

Inoltre Kyoya era felice. Molto felice. Non solo il castano aveva recuperato la memoria, ma aveva anche risposto al suo bacio.

Quello era un buon segno.

Hibari arrivò la mattina seguente a scuola, e la prima cosa che fece fu mettersi sul terrazzo, per sorvegliare l'entrata degli studenti nella struttura scolastica.

In realtà non aveva la più pallida idea di come comportarsi con l'altro, avrebbe agito nel momento del bisogno.

<< Hibari! Hibari! >> cinguettò il piccolo pulcino giallo mentre svolazzava introno alla sua testa.

Il moro lo guardò con sguardo truce.

<< Vattene stupido pennuto. Hai passato il segno. Ti dovrò mordere a morte >> mormorò minaccioso alzandosi e cercando di prendere il canarino con movimenti scattanti. Hibird decise che forse doveva andare a farsi un giretto in altri cieli, così per sicurezza.

<< Ehm... Hibari-san ma cosa stai facendo? >> disse la voce perplessa di Sawada Tsunayoshi.

Il diciassettenne si bloccò di colpo.

Tsuna lo stava guardando con curiosità.

<< TSUNAYOSHI! TSUNAYOSHI! >> cantò felice il canarino. Salvezza.

Tsuna lo fissò strabiliato, accogliendolo sulla sua mano.

<< Quando hai imparato il mio nome? >> domandò con tono felice.

Hibari rammentò quello che aveva detto il dottore qualche giorno prima.

Anche se riacquistasse la memoria non si ricorderebbe niente del periodo dell'amnesia “.

Doveva essere successo quello.

<< Cosa ci fai qui Tsunayoshi Sawada? >> chiese irritato.

Il castano arrossì e gli si avvicinò esitante.

<< Uhm... riguardo a ieri... io ecco... >> balbettò in difficoltà.

Hibari sentì un tuffo al cuore quando sentì quelle parole uscire dalle labbra del ragazzo di fronte a se.

Si avvicinò maggiormente, guardandolo dritto negli occhi.

<< E-ecco io volevo dirti... no non è che... si uhm... penso di star facendo un po' di confusione... >> disse con tono imbarazzato.

Kyoya doveva capirlo che Tsuna non lo voleva. Probabilmente se il giorno prima aveva risposto a quel bacio era perchè si era lasciato trasportare.

Tuttavia, nonostante si fosse preparato diverse volte a un rifiuto dell'altro, sentì il cuore sprofondare.

Probabilmente se non fosse stato lui si sarebbe anche messo a piangere come una ragazzina isterica.

Decise perciò di allontanarsi, per ridurre almeno in parte il suo dolore.

Tsuna alzò il viso guardandolo. << Dove vai Hibari-san? Io ti devo dire che... >> Provò a spiegargli il quattordicenne, prontamente interrotto dal moro, che praticamente gli urlò contro: << Lo so benissimo cosa mi devi dire stupido erbivoro! E non vogli sentire quelle parole! CHIARO? >>.

Il castano sussultò spaventato.

Il moro si avviò nuovamente verso il suo ufficio. Ma poi si fermò.

Tsunayoshi stava piangendo.

Perchè stava piangendo?

Non ne aveva alcun motivo! Quello stupido erbivoro era troppo complicato per Hibari, non c'era niente da fare. Non riusciva mai a capire cosa volesse fare.

Piangeva perchè era spaventato?

Perchè gli aveva urlato contro?

Oppure...

<< Hibari-san sei un mostro! >> singhiozzò disperato Tsuna.

A quelle parole Kyoya si voltò e lo raggiunse con poche falcate. Poi lo afferrò per le spalle con forza.

<< Stupido erbivoro! Perchè mai dovrei essere un mostro? >> mormorò con tono minaccioso.

Tsunayoshi continuò a singhiozzare, poi si degnò di guardarlo negli occhi.

Ma come faceva a essere dannatamente carino anche quando piangeva?

Hibari non lo sapeva, ma il suo cuore batteva a una velocità davvero improponibile per un carnivoro come lui.

Aveva l'impressione che dimenticarsi di uno come Tsunayoshi Sawada fosse una cosa difficile. Se poi pensava che probabilmente aveva scelto quell'ananas marcia il suo orgoglio andava a farsi friggere.

Ma che aveva quel tipo in più di lui? A parere del giovane niente, ma di certo non era lui quello che decideva.

<< Hibari-san sei cattivo! Prima mi baci e poi te ne vai senza neanche ascoltarmi! >> pianse Tsuna.

Ma che voleva? Che stesse lì a umiliarsi mentre lo rifiutava? Non lo avrebbe fatto!

Tuttavia non si spostò neanche di un centimetro.

Si chiese cosa ci provasse a farsi ferire ulteriormente da quell'erbivoro. Forse era masochista.

Probabile.

<< Avanti allora, cosa mi devi dirmi erbivoro? >> sospirò.

Sawada lo guardò stupito. Poi si fece nuovamente esitante.

<< Ecco io... è difficile da dire... >> mormorò in imbarazzo. Era il minimo.

<< Uhm Hibari-san io... no! E' troppo imbarazzante! >> esclamò il castano fermandosi.

Almeno si sentiva un po' in colpa.

<< P-posso passare ai fatti? >> balbettò più rosso che mai, domandandoglielo con gli occhi.

E che voleva fare? Schiaffeggiarlo?

Hibari annuì. Uno schiaffo non avrebbe fatto molto male dopotutto. Forse lo avrebbe svegliato.

Tsuna prese un enorme sospiro.

Kyoya lo guardò impassibile.

Il castano si avvicinò e si alzò sulle punte.

Ma si voleva spiccare?

In fine Tsunayoshi fece una cosa che stupì fin troppo il moro.

Lo abbracciò. Hibari spalancò gli occhi.

Tsuna era rossissimo in viso, era ancora un po' incerto.

Poi si fece coraggio. Avvicinò il viso a quello di Kyoya e lo baciò. E non a stampo.

Dire che Hibari si stupì per quel gesto era un eufemismo, ma suo malgrado rispose a quel bacio.

Dopo un po' dovettero staccarsi per riprendere ossigeno.

Tsunayoshi Sawada aveva racimolato tutto il suo coraggio per compiere quel gesto, ma ne dovette utilizzare ancora di più dire la frase che sussurrò con tono basso all'orecchio di Hibari Kyoya.

<< Hibari-san... io... ti amo >>.

Il moro incoronò quel giorno come il più bello di tutta la sua vita.

<< Anch'io >>.

 

 

Scusate se non ho aggiornato ieri, ma oltre alle numerose verifiche che dovevo preparare era anche il compleanno di una persona davvero speciale.

Chiedo ancora scusa a tutti xD

  
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