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Autore: Betty    29/06/2004    4 recensioni
A 15 anni Zoe era convinta di aver trovato l'uomo della sua vita, ora dopo anni di distacco il suo cuore batterà ancora per Paul?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru Izawa/Paul Diamond
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 17

Ringrazio Luxy, come è andato l'orale? Meiko, Rossy, Stormy, Alex-kami. Vi lascio al nuovo capitolo un bacio Betty

CAPITOLO 17

Osservi la scena sconvolta, non riesci a capire dove sia finito il proiettile i due uomini sono a terra, un movimento segnala la vita di uno dei due, Jason si alza in piedi e tu resti immobile ad osservare Paul steso per terra, mentre una macchia di sangue si espande sul pavimento.

"No paul!" dici a bassa voce, poi ti getti letteralmente su di lui. Lo chiami più volte ma è incosciente, respira, è ancora vivo. Calde lacrime scorrono sul tuo viso, sei disperata, cerchi la ferita, devi soccorrerlo. Le tue mani vagano sul suo corpo mentre le lacrime ti offuscano la vista, mentre le mani si riempiono di sangue. "Dov'è la ferita, dov'è!" urli disperata. Due braccia ti staccano da lui, capisci che è Jason ed inizi a lottare contro di lui "Lasciami stare! Bastardo!" urli, riesci a divincolarti e ti rimetti accanto a Paul ancora privo di sensi, lo abbracci forte cercando di infondergli un po’ di vita.

"E' morto! Staccati da lui, devi venire con me!"

"Non è morto, stammi lontano!" urli disperata.

"Maledizione Zoe devo proprio chiuderti la bocca!" ti dice Jason poi ti si avvicina minaccioso, ti alzi cercando di scappare via, ma lui ti colpisce alla testa, l'ultima immagine che hai davanti agli occhi è Paul per terra in mezzo al suo sangue.

Quando apri gli occhi la luce del sole ti acceca, apri e richiudi gli occhi un paio di volte, inizi a scrutare la stanza, è completamente bianca, sembra una camera d'ospedale, anzi è una camera d'ospedale! Cerchi di alzarti ma un dolore lancinante alla spalle ti fa ricadere tra i cuscini.

"Dannazione!" esclami toccandoti la fasciatura al braccio sinistro, un improvviso flashback ti fa rivivere gli ultimi momenti prima dello sparo, risenti la voce di Zoe interrotta dalla lacrime e la voce di Jason che la vuole portare con sé, non hai immagini dei momenti dopo che sei stato colpito solo la voce disperata di Zoe.

Incurante del dolore ti alzi dal letto, esci dalla camera barcollando, la testa ti gira terribilmente ti devi appoggiare ai muri per riuscire nella tua impresa, fuori dalla stanza trovi una preoccupatissima Kay che vedendoti sbianca ancora di più.

"Perché ti sei alzato, devi tornare a letto sei ferito!" esclama.

"Devo andare da Zoe!" esclami, la voce è forte ma il fisico è debilitato dalla perdita di sangue.

"In queste condizioni non potrai andare molto lontano." Ti dice la donna, barcolli nuovamente e sei obbligato ad appoggiarti a lei che ti fa sedere su di una sedia, la vedi fare dei cenni ad una infermiera che viene verso di voi e poi ti aiuta a ritornare a letto. Non vuoi ammetterlo ma sdraiato ti senti già meglio, lo sforzo che hai fatto ti ha lasciato spossato, ma non tanto da non riuscire a parlare.

"Cos'è successo e dov'è Zoe?"

"Noi abbiamo sentito uno sparo e delle urla, io non sono salita subito, ho avuto paura. Poi quando non ho sentito più niente sono venuta di sopra e ti ho visto per terra ferito, ho chiamato subito l'ambulanza che ti ha portato qui."

"Zoe?"

"L'ha presa lui, se solo fossi salita subito!" Kay era proprio disperata.

"Se fossi salita subito saresti qui a farmi compagnia in un letto d'ospedale" dici cercando di consolarla.

"Paul ormai sono parecchie ore che Zoe è in mano a quel delinquente, cosa le avrà fatto?"

Non vuoi neanche pensare a quello che può avergli fatto quell'uomo, vuoi solo ritrovarla viva.

"Da quanto tempo sono qui?" chiedi

"Da ieri pomeriggio, ormai è quasi mezzogiorno"

"La polizia è stata avvisata?"

"Certo, è da ieri che lo stanno cercando ma non ci sono stati sviluppi" dice Kay sconsolata.

"Va bene, ho bisogno di un telefono, devo avvertire Benji" dici anche se non sai come dire la notizia al ragazzo.

"Sta già arrivando" ti risponde Kay.

"Come ha fatto a saperlo?"

"L'ho avvisato io, anche perché i giornalisti sono venuti subito a saperlo e hanno dato la notizia poche ore dopo."

"Accidenti!" esclami, dovevi parlargli tu, tu sei responsabile per Zoe, senti le lacrime che ti pungono gli occhi, le trattieni solo perché nella stanza c'è Kay.

"Paul, cerca di riposarti, noi adesso non possiamo fare più niente" ti dice la donna intuendo il tuo turbamento, poi esce della stanza.

Finalmente sei solo e puoi lasciarti andare, le lacrime cominciano a scenderti senza sosta.

Corri verso l'ospedale, sai che Patty non può tenere il tuo ritmo, e le hai ordinato di fare con calma, sai che seguirà il tuo consiglio, tiene troppo a quel bambino che sta aspettando per rischiare qualcosa.

Appena arrivi in reparto vedi il capo di Zoe che ti aspetta, la riconosci perché Zoe ti aveva mostrato alcune foto dove c'era anche la donna e una donna che si veste in modo così strano è impossibile da dimenticare.

"Sig. Price" ti dice.

"MI chiami Benji, Paul dov'è?" chiedi

"In questa stanza" ti risponde indicando la porta di fronte a voi.

Prendi un respiro ed entri, lo trovi appoggiato ai cuscini, bianco come i muri della stanza, che sta piangendo.

"Paul" dici.

"Benji, non sono riuscito a protegerla" ti dice tra le lacrime.

"Non è colpa tua. Vedrai che la ritroveranno sana e salva." Gli dici sedendoti, non pensavi di trovare il tuo amico in lacrime, poi pensi se al suo posto ci fossi tu e Patty fosse in pericolo, il cuore manca un battito, sarebbe terribile.

"Zoe è una donna forte, è una Price, vedrai che non si arrenderà tanto facilmente" lo dici più per convincere te stesso che Paul.

"Sei qui da solo?" ti chiede il ragazzo.

"No, è venuta anche Patty, non sono riuscito a convincerla a starsene a casa. Lo sai che quando ci si mette è più testarda di me" dici con un sorriso, a dire la verità sei felice che sia venuta con te, hai bisogno di lei e della sua forza in quel momento.

"Posso entrare" la voce di Patty interrompe i tuoi pensieri.

"Patty, sono felice che ci sei anche tu" dice Paul con un sorriso tirato.

"Non potevo starmene a casa, adesso hai bisogno della tua famiglia. E noi siamo la tua famiglia" dice convinta.

Noti negli occhi di Paul un luccichio, le parole di Patty hanno fatto veramente effetto sul ragazzo.

"Grazie a tutti e due"

"Staremo qui con te, fino a quando la troveranno, ti assicuro che non dovremo aspettare molto" dice convinta Patty sedendosi su una sedia un faticosamente a causa del pancione che inizia a crescere.

"Speriamo" risponde Paul.

Anche tu speri che Patty abbia ragione ma hai paura, Zoe in mano a quello squilibrato, la polizia lo sta cercando, i giornalisti che cercano notizie, si sono anche piazzati davanti all'ospedale sperando di riuscire a carpire qualche informazione sullo stato di salute di Paul. Fortunatamente tu e Patty sono passati quasi inosservati e siete potuti entrare indisturbati; adesso l'unica cosa che potete fare è aspettare.

E' quasi un giorno che sei chiusa in quella topaia, legata ed imbavagliata su quel letto puzzolente, osservi quell'orrida stanza di un hotel di infimo ordine. I muri sono scrostati, e ci sono macchie dovute all'umidità e a qualche strana sostanza. I letto scomodissimo con delle lenzuola sporche e lise, vedi ogni tanto qualche scarafaggio che passa vicino al letto. Il bagno è un insieme di muffa e ruggine, Jason è stato lì poco tempo lasciandoti sola. Sola, non proprio, sei circondata da animaletti vari che ogni tanto ti guardano curiosi, ti osservi in giro e noti il telecomando del televisore per terra, riesci a raggiungerlo in qualche modo ed ad afferrarlo, accendi il televisore posto in posizione elevata rispetto al letto, ti rendi conto che il tuo rapimento ha innalzato un putiferio. Al telegiornale parlano anche delle condizioni di Paul, alzi il volume per sentire qualcosa perché nella stanza accanto stanno urlando.

 

"..la polizia è sulle tracce di Jason Atkins, l'uomo è accusato di tentato omicidio, rapimento di tre donne di cui una è ancora nelle sue mani. La donna in questione è Zoe Price, giornalista per Cosmopolitan cugina del noto calciatore Benji Price e compagna di un altro calciatore Paul Diamond, tuttora ricoverato.

L'uomo infatti è stato ferito da Atkins mentre cercava di liberare la compagna; le sue condizioni sono stabili e non gravi, il proiettile che lo ha ferito alla spalla sinistra non ha provocato danni ed è stato estratto grazie ad una operazione chirurgica.."

"E' vivo " ripeti tra le lacrime, non ti sembra vero; grazie ai vari telegiornali scopri che uno spiegamento di forze è stato assegnato al tuo caso, "Mi troveranno e andrò a casa da Paul" pensi speranzosa.

Le corde ai polsi e alle caviglie ti stanno tagliando la pelle, anche il bavaglio ti sta tagliando ai lati della bocca, un rivolo di sangue secco corre dalla tempia destra alla guancia è stato causato dal colpo in testa che ti ha dato Jason, pensi con il calcio della pistola. Chissà quanti altri lividi hai lungo tutto il corpo oltre che in faccia, per un attimo ripensi a come hai fatto a trovarti in una situazione del genere; solo a te poteva capitarti una cosa del genere, trovare una persona apparentemente normale ma poi al primo rifiuto viene fuori che è schizofrenica. Sembra proprio il copione di un film, tu in pericolo e rapita da un matto e il tuo innamorato che corre per salvarti e resta ferito, ti immagini per un momento che Paul apra quella porta ti liberi e ti porti a casa. Scuoti la testa è solo una fantasia, sai che Paul è in un letto d'ospedale a causa tua, ti senti colpevole per averlo condotto in tutta quella situazione assurda. Chiudi gli occhi e li riapri sperando che sia tutto un incubo ma purtroppo non è così, osservi di nuovo tutta la stanza e ti accorgi con orrore che un enorme ratto di sta guardando dal basso del pavimento, sembra interessato a te. Tu inizi a urlare ma il suono che si ode è solo un mugugno, sei sempre stata terrorizzata dai topi e ratti fin da quando eri una bambina, inizi a piangere, più che paura e una vera e propria fobia, ti sposti verso la sponda del letto opposta a dove si trova il ratto che continua ad osservarti, inizi ad affannare e il bavaglio non favorisce una respirazione normale. Sei talmente agitata che non riesci neanche a trattenerti e ti urini addosso, sei riuscita a trattenerti per ore ma quel ratto ha abbattuto tutto il tuo autocontrollo. Dopo qualche minuto il ratto si gira e torna nel buco da dove era uscito, riesci finalmente a calmarti ma le lacrime continuano a scendere questa volta per l'umiliazione. Ti sposti e vedi la macchia bagnata sul copriletto, vai dalla parte opposta e chiudi gli occhi, dopo pochi istante sei talmente spossata che ti addormenti.

"Avvocato, ha delle novità?" chiedi a Zimmer che è venuto a trovarti in ospedale.

"Alcune segnalazioni relative a Jason , le stanno controllando, diciamo che la ricompensa che avete deciso di dare a chi vi aiuterà a trovare Zoe ha accelerato molto le indagini."

"Era l'unica cosa che potevamo fare" dice Benji.

"I giornalisti vorrebbero una vostra dichiarazione" dice ancora l'avvocato.

"Non mi sembra il caso" rispondi.

"Concordo con Paul, non è il momento di mettersi a perdere tempo con i giornalisti" continua Benji.

Patty in quel momento arriva con delle bibite e qualcosa da mangiare per lei e Benji, è stanca si vede dalle occhiaie, ma tiene duro, è sempre stata forte Patty anche nei momenti più difficili. Le sorridi e la inviti a sedersi sul letto molto più comodo della sedia.

"Grazie Paul, almeno non farò fatica ad alzarmi" ti dice con un sorriso.

"Patty l'avvocato vorrebbe che facessimo una dichiarazione alla stampa" dice Benji rendendo partecipe anche Patty di quello di cui stavate parlando

"Magari Zoe potrebbe vedere o sentire il nostro messaggio, non possiamo saperlo, servirebbe sia a noi che a lei, a livello morale intendo."

"Patty credi che sia una cosa giusta?" le chiedi.

"Non lo so, ma se fossi al suo posto se riuscissi a sentire la voce delle persone che amo, mi farebbe stare un po’ meglio."

"Magari non ha la possibilità di sentirci" dice Benji

"E se invece ce l'avesse? Perché sprecare un occasione per farle sentire che le siamo vicini e che la stiamo aspettando."

"Hai ragione, leggerò personalmente il comunicato" dici mettendoti più comodo sul letto. "Forza mettiamoci al lavoro" dici guardando i presenti.

  
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