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Autore: Julia of Elaja    15/11/2012    3 recensioni
IN REVISIONE (Aggiunta di alcune parti e modifica capitoli preesistenti)
Un finale alternativo alla saga di Harry Potter; Harry torna ad Hogwarts per il suo ultimo anno, ed è proprio lì che incontrerà una ragazza che, assieme a lui, Ron ed Hermione, lo aiuterà nella ricerca e nella distruzione degli Horcrux.
Ma questa ragazza non è come le altre e Harry, Ron ed Hermione dopo mille supposizioni scopriranno chi realmente è, grazie ad una profezia che era stata nascosta da Silente in persona, perché troppo pericolosa.
PS: E chi l'ha detto che R.A.B. non sia una donna in realtà? ...
Due parole: Leggete, Recensite!
“Allora, finora sono stati distrutti l’anello di Orvoloson Gaunt, la bacchetta di Serpeverde, l’amuleto magico di Merlino e il cuore di Tom Riddle Senior".
“Ci mancano ancora il medaglione di Serpeverde, un oggetto di Corvonero o di Grifondoro, e la coppa di Tassorosso!”.
“Harry, non dimenticarti che abbiamo distrutto anche il diario di Tom Riddle al secondo anno!”.
“Giusto! Quindi finora abbiamo distrutto… cinque Horcrux!".
“E ce ne mancano altri… tre??”.
I tre amici si guardarono, stupefatti.
“Ma allora gli Horcrux non sono solo sette… ma otto!” realizzò Harry, scandendo parola per parola la frase.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Luna/Neville, Ron/Hermione
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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I primi giorni di Marzo videro i tre amici impegnati nell’interpretazione della profezia.
Quasi dimentichi degli Horcrux, si impegnarono a fondo nel cercare di capire di chi la profezia parlasse, tentando di dedurlo da ciò che essa stessa diceva.
Ma purtroppo per loro, ogni tentativo era vano.
Harry sentiva dentro di sé di avere la soluzione sulla punta della lingua, ma di non riuscire a focalizzare realmente la sua attenzione per esternare la risposta.
La prima metà del mese stava quasi per finire: e Harry iniziò a sentire l’acqua alla gola, specialmente perché le visioni che riusciva ad avere di Voldemort si erano fatte sempre più rare e meno definite ogni volta.
L’ultima visione che aveva avuto risaliva al tre Marzo: Voldemort era stranamente tranquillo, Amy sedeva davanti a lui e accarezzava con espressione soddisfatta Nagini. Portava una fede all’anulare sinistro: il matrimonio con Malfoy doveva essere stato già celebrato. Tuttavia, alla mano destra aveva infilato un anello che per Harry era fin troppo familiare: il suo anello di fidanzamento.
Quella cosa lo scosse: non riusciva a capire perché Amy lo indossasse, visto che quello era il simbolo del loro amore e lei ormai era sposata con un altro.
Parlò di questo strano particolare con Hermione, ma nemmeno la sua amica gli seppe spiegare la situazione.
“Non riesco a capire, davvero Harry….è decisamente strano….o forse, ha usato quell’anello come incanalatore di energia, quindi è per questo che ce l’ha sempre addosso….oh, ma sono solo supposizioni!”.
Il ragazzo continuava sempre a ripensare a quella visione, a quell’anello e alla maledetta fede che le cingeva l’anulare sinistro.
Anche Ron gli fu vicino, per quanto potette; Harry si sfogò con lui, raccontandogli tutto ciò che in quel momento provava.
“Harry…so che non è facile, ma queste cose le risolveremo più avanti…ora dobbiamo pensare a distruggere gli Horcrux, e a scoprire di chi parla quella profezia! Concentrati Harry…non lasciare che lei ti faccia impazzire! Non è da te..”.
Effettivamente, Harry a stento si riconosceva; non avrebbe mai pensato di ridursi in quello stato, di pensare ad una ragazza giorno e notte, di immaginarla affianco a lui, e non sua nemica…
Una fredda e umida sera di metà Marzo, però, qualcosa accadde.
Mentre i tre erano chini sulla profezia, tentando di studiarla, sentirono delle voci vicine.
“Una cosa assurda! Tu l’avresti mai fatto, Severus?”
“No Narcissa…non ci sarei riuscito.”.
Harry, Ron ed Hermione si guardarono atterriti.
“Tranquilli, ho lanciato ogni incantesimo possibile ed immaginabile a protezione della tenda…persino il Muffliato….non ci possono né vedere né sentire.”
Si alzarono dalle loro sedie e si affacciarono sull’uscio dell’entrata.
Severus Piton era lì, a pochi metri da loro, affiancato da Narcissa Malfoy e da un’altra figura, più bassa, immersa nel buio.
“Sarà meglio far presto….non vorrei che si accorga della nostra assenza…” fece Piton.
“Si…giusto…Severus, io non sopporto più questa situazione!” esplose Narcissa.
“Cos’è, Narcissa?Ti dà fastidio che Minerva venga torturata nel tuo bel salotto? Be’ mi spiace ma..”
“Finiscila, Severus!Io parlo di lei!!”.
Piton la guardò, con un sorrisetto. “Ah…e da quando una ragazza ti fa così paura?”.
“Quella non è una ragazza come le altre…..è la figlia del Signore Oscuro!” esordì una voce molto familiare per Harry, Ron ed Hermione.
“Draco, taci!Tu non devi..”
“No, madre!” ribattè il ragazzo, spostandosi alla luce della luna. Guardò Piton, poi sua madre, e riprese a parlare: “Lei continua sempre a minacciarci, dicendoci di non riferire a nessuno delle sue uscite, e io non so dove vada la notte….scompare per delle ore!E poi dovrei chiamarla moglie? E inoltre….” Si interruppe per prendere fiato “…inoltre il Signore Oscuro vuole un erede maschio: vuole che sua figlia concepisca un erede maschio! E se lei dovesse concepire una femmina? Mi ucciderà!”
“Questo non accadrà mai, Draco, finchè Amy ti vorrà accanto a sé…quindi, pensa a compiacere la tua dama e così facendo compiacerai anche il tuo Signore..” fece Piton.
Malfoy sbuffò, e sua madre lo guardò, impotente.
“E c’è dell’altro….l’altro giorno ho trovato un bigliettino nella tasca del suo mantello da viaggio, che aveva usato la notte precedente. C’era scritto “Londra, Oxford Street numero trecento”. Non so cosa voglia significare, ma….secondo me è legato alle sue scappatelle.”.
Narcissa sospirò, mentre Piton contuinuò a tacere, grattandosi il mento.
“Cosa dobbiamo fare, Severus?” chiese Narcissa.
Piton  prese a camminare in circolo avanti e indietro, con passi leggeri.
Improvvisamente parlò: “Comportatevi come se nulla fosse, io cercherò di parlare con la ragazza e capire cosa sta facendo e dove va quando si smaterializza..se il Signore Oscuro dovesse scoprirla la punirebbe amaramente….quindi la minaccerò io stesso. Se non mi dirà tutto,io racconterò a suo padre delle sue scappatelle.”
“E quell’indirizzo?” chiese Malfoy.
“Le chiederò anche di quello…ma prima che lei mi dica di cosa si tratta, andrò io stesso di persona a verificare chi abita in quella casa…o qualsiasi cosa essa sia.”.
“Bene…” fece Narcissa.
“Ora andiamo. Si è fatto tardi…” fece Piton, e si smaterializzò immediatamente. Narcissa lo seguì.
Draco, invece, dapprima si guardò intorno, poi con un guizzo scomparve, raggiungendo la madre e Piton.
Hermione ruppe quel silenzio: “Avete sentito, vero?”.
“Si….e sono certo che stessero parlando di Amy.” Fece Harry, rientrando nella tenda e sedendosi.
“Miseriaccia….cosa ci facevano quei tre qui?” chiese Ron, pallido e tremante.
“Colpa mia, Ron….siamo non molto distanti da Villa Malfoy…speravo che stando qui saremmo riusciti ad avere più informazioni, ed effettivamente così è stato!” si scusò Hermione.
“Amy ha delle scappatelle notturne, interessante..” fece Harry.
“E perché minaccia Draco e sua madre, affinchè non dicano a Voldemort che lei va via la notte?Chissà dove si reca..” commentò Hermione, pensosa.
“Io suggerisco di andare a Londra.” Intervenne Ron.
“Si, ci ho pensato anche io…” fece Hermione “Harry….tu che ne pensi?”.
“Sono d’accordo. Dovremmo andare a quell’indirizzo e dare un’occhiata!” assentì Harry.
“Molto bene…allora domattina ci andremo, stando bene attenti ad eventuali incontri ravvicinati con Piton!” precisò Hermione.
I tre amici, stanchi, andarono a letto.
Harry non riuscì facilmente a prendere sonno: continuava a girarsi e rigirarsi nel suo letto, sentiva il suo stomaco fare strani versi e la testa scoppiargli. L’ansia e la paura per ciò che dovevano affrontare lo stava logorando dentro. E la curiosità per i misteriosi viaggi clandestini di Amy lo stava uccidendo.
“Devo capire cosa sta succedendo…” si disse “E devo capire di chi parla quella profezia. La chiave di tutto sta lì. Se solo sapessi chi ne è protagonista……..”.
E quello fu il suo ultimo pensiero, prima che il sonno lo cullasse dolcemente.
   
 
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