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Autore: Lori Liesmith    16/11/2012    2 recensioni
Nella mitologia norrena Loki è sposato con la dea della fedeltà, Sigyn.
E se dopo la battaglia di New York il dio dell'inganno fosse rapito? e se Sigyn, per essere protetta fosse portata sulla terra?
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Loki, Thor, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2 àIL RACCONTO DI SIGYN
 
-Si, sono sua moglie- rispose con orgoglio la fanciulla.
-ho conosciuto Loki all’età di sedici anni…

FASH BACK

Era la quinta volta che si ritrovava davanti alla stessa statua; ormai aveva perso le speranze di ritrovare la sala dove sua madre e la regina si trovavano.
E dire che voleva solo andare nei giardini!
La giovane Sigyn non si capacitava di come quel palazzo fosse grande e tortuoso.
Stava percorrendo un corridoio a caso quando, svoltato l’angolo andò a sbattere contro una figura in verde, cadendo a terra insieme allo sconosciuto ed a una decina di libri-
-ehi! Potreste fare attenzione!- esclamò la fanciulla  mentre alzandosi, raccoglieva un paio di quei libri.
Il ragazzo in verde si limitò a sbuffare mentre tentava di prendere tutti i libri che giacevano a terra; dovevano avere più o meno la sua stessa età constatò Sigyn, mentre lo osservava meglio.
Era molto alto , ma non rispecchiava nessun canone asgardiano: infatti non era massiccio, ma slanciato e al contrario di tutti gli abitanti della città dorata –biondi con gli occhi azzurri- il giovane vantava una capigliatura nera come le ali dei corvi di Odino e dei profondi occhi verdi.
-ti sei impalata per caso?- le chiese il ragazzo; che brutta figura! Si era accorto del suo sguardo persistente.
-no, scusatemi, ma non conosco il vostro nome; e per una fanciulla non è conveniente essere trovata da sola con uno sconosciuto-
 in realtà non le interessavano molto gli stupidi preconcetti della nobiltà asgardiana ma voleva distogliere l’attenzione del giovane dalla figuraccia precedente.
E come se il ragazzo le avesse letto nel pensiero:
-non credere di distogliere la mia attenzione da ciò che è successo prima; presto o tardi dovrai dirmi perché mi guardavi, o potrei fare degli strani pensieri- disse con uno stupido ghigno sulle labbra
-comunque, per soddisfare la tua curiosità,io sono Loki principe di Asgard-
La sua prima reazione fu di spalancare la bocca in modo molto poco elegante. LUI era il principe cadetto di Asgard?!?
Sapeva, grazie ai racconti della madre, che il fratello minore di Thor era diverso da qualsiasi giovane.
Si raccontava che non amasse le armi, prediligendo ad esse l’uso della magia, di cui era maestro e che la sua bravura nel tessere inganni e trucchi gli fosse valso il titolo di “dio degli inganni”
-vi chiedo scusa mi principe- disse allora Sigyn chinando lo sguardo rispettosa
-non era mia intenzione mancarvi di rispetto- in realtà pensava fosse stato maleducato non scusandosi, ma non poteva permettersi di insultare un membro della famiglia reale.
Il giovane la osservava sorridendo lievemente e, sentite le sue parole, le prese il libro dalle mani e disse
-state mentendo; non sperate di ingannare chi ingannatore lo è di mestiere. È stato un piacere incontrarvi lady?-
-Sigyn- rispose prontamente la ragazza, rossa d’imbarazzo per essere stata “smascherata” dal quel principe così sgarbato nei modi e nei toni.
-allora ci si vede lady Sigyn- rispose il ragazzo dirigendosi dalla parte opposta rispetto alla sua.
Mentre lo guardava allontanarsi Sigyn si ricordò improvvisamente di essersi persa e si affrettò a richiamare il ragazzo.
-principe Loki!!- esclamò  -potreste indicarmi la via per i giardini?-
Il ragazzo la guardò per un attimo scocciato, poi le fece segno di seguirlo.
Loki non si limitò a indicarle la via, ma la accompagnò personalmente nei bellissimi giardini, che si diceva fossero curati dalla regina in persona, per poi dichiarare che anche lui era diretto nel medesimo luogo.
Passarono l’intero pomeriggio assieme; non parlarono molto, ma dopo la prima mezz’ora Sigyn chiese a Loki di cosa trattava il libro che stava consultando e il ragazzo, seppur mostrando riluttanza cominciò a raccontare.

ANNI DOPO

Un uomo e una donna si trovavano sotto un albero del giardino del palazzo di Asgard, silenzioso testimone del loro amore.
-ha qualcosa da fare il prossimo plenilunio lady Sigyn?- chiese l’uomo
-non credo mio principe- rispose la fanciulla stringendosi di più al suo amato
-le andrebbe di sposarmi?- domandò innocentemente l’altro, mentre la donna si sollevava di scatto e lo osservava stupefatta
-cosa?!?- esclamò molto poco elegantemente guardando il fidanzato come fosse pazzo.
-rispondimi- le rispose quello come se stesse parlando del tempo.
Sigyn non capiva come quell’uomo di cui ormai si era innamorata potesse essere così “particolare” a volte, ma ormai aveva capito che quella era una VERA proposta di matrimonio ed era consapevole che il dio degli inganni non l’avrebbe mai chiesta in moglie nel modo più convenzionale o romantico.
Ma, alla fine, lo amava anche per questo.
Si avvicinò a Loki, per poi sussurrare un “si” sulle sue labbra e baciarlo.

UN ANNO PRIMA

Era tornato. Il marito che aveva creduto morto era stato riportato in catene nella città di Asgard.
Sembravano passati millenni da quando un Loki piuttosto sconvolto era tornato nei loro appartamenti annunciando che era diventato re, poiché il padre era caduto nel suo sonno e Thor era stato esiliato.
Ma Sigyn conosceva il marito e sapeva che qualcosa lo turbava, ma decise di lasciare che fosse lui a parlare di se, per evitare che si sentisse pressato in qualche modo.
Loki la fece attendere fino alla sera successiva quando nel loro letto le confidò di essere uno juton e di provare ribrezzo per se stesso; aggiunse anche che se non era costretta a stare con lui ora che conosceva la sua natura ributtante.
Quella fu la prima volta che Sigyn picchiò qualcuno.
E ora, quell’uomo che aveva amato la guardava con uno sguardo pieno di paura, ma non per il giudizio di Odino, ma per il suo. Loki temeva di essere giudicato dall’unica persona che l’avesse mai fatto sentire realmente a casa.
Sigyn non sapeva cosa avesse fatto su Midgard e in quel momento non le interessava.
Corse ad abbracciarlo.

FINE FLASH BACK

Nel salotto di casa Stark era piombato il silenzio.
Quando l’asgardiana aveva iniziato il suo racconto nessuno aveva provato ad interromperla: chi per rispetto, chi per curiosità.
Ma in quel momento la storia di Sigyn era finita e toccava a loro porre qualche domanda.
Il primo a parlare fu ovviamente il capo dello S.H.I.E.L.D, che chiese a Thor per quale motivo sua cognata si trovasse li
-mi fratello temeva da tempo un agguato da parte dei chitauri- rispose il dio del tuono –e mi chiese di proteggere Sigyn e la creatura che porta in grembo; questo mi è sembrato il luogo più consono dove poterla condurre-
In quel momento intervenne Clint, che dando prova del suo malcelato odio verso il dio degli inganni, dichiarò di voler aver nulla a che fare con la moglie di quel bastardo.
Occhio di falco, su cui gli avvenimenti dell’anno precedente pesavano molto di più rispetto che su gli altri, non poteva credere che tutti gli advengers avessero dimenticato cosa avesse fatto quel mostro al loro pianeta.
Nessuno osò rispondere all’agente; infatti nella sala tutti erano persi in pensieri che non volevano condividere.
L’unica che si mosse fu Pepper, che dimentica di qualsiasi cose potesse aver fatto il marito della ragazza, le andò incontro e si offrì di accompagnarla in una stanza dove si sarebbe potuta riposare.
Prima di uscire dalla sala con Sigyn, l’amministratore delegato guardò in tralice i sudetti “eroi” della terra dicendo:
-mentre voi vi perdete in inutili elucubrazioni mentali, vi ricordo che c’è una signora che minimo è all’ottavo mese di gravidanza; prima di pensare al marito, per altro assente ricordatevi le buone maniere- e incurante degli sguardi offesi di molti accompagnò la sua “ospite” nella zona notte dell’attico.
Uscite le signore, fu Tony a prendere la parola:
-allora cosa ne vogliamo fare della consorte del piccolo cervo?-
-mia sorella ha bisogno di un luogo tranquillo dove passare il resto della gravidanza-intervenne Thor
-se le succedesse qualcosa mio fratello non me lo perdonerebbe mai-
-certi parenti è meglio perderli che trovarli- bofonchiò Steve, anch’egli ostile nei confronti del dio del caos .
La risposta di Thor venne però bloccata da un’ occhiata di Fury che decise (come al solito) a nome di tutti.
-E sia- declamò, come un messo nell’antica Roma
-la signora resterà sulla terra, e siccome la signorina Potts ha già deciso, sarà ospite di Stark, insieme a Thor che sono convinto vorrà stare accanto alla cognata-
-ma avete preso questa casa per un albergo?- si lamentò Tony per poi annuire rassegnato.


 
ANGOLO DELL’AUTRICE ( CHE SI DEFINISCE COSI’ SOLO PER PURO NARCISISMO)
Eccoci qui con il nuovo capitolo :) … incentrato sulla figura di Sigyn, questo ci fa capire un po’ come si è formata la coppia divina.
Un grazie a Ino Chan che ha recensito la storia :D
Ringrazio anche chi ha inserito la storia tra le seguite e le ricordate :)
Alla prossima
                                 Aly ;D
  
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