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Autore: Notperfect    16/11/2012    10 recensioni
Samantha è costretta a trasferirsi a casa del compagno della madre, Ron Stlyles, a Holmes Chapel. Qui conoscerà gli amici di Harry, suo fratellastro. Tra chi nascerà amore questa volta?
***
–Sam, semplicemente mi piaci e sono bastati quei cinque difetti, che hai accennato poco fa, a renderti perfetta ai miei occhi.
***
-Preferiresti respirare o...o stare con me?-.
- In realtà non mi interessa perché quando sto con te, mi togli sempre il fiato-.
Lo guardo stravolta.
-Che c'è? Ti ho tolto il respiro?-. Domanda ironico.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 It' s over, again

Avrei bisogno di una sveglia che al mattino cessasse di suonare, mi abbracciasse e mi dicesse: 'Shh, tranquilla, va tutto bene'. 
La mia invece sta continuando a suonare con uno stupido motivetto di un pezzo di una canzone di un cartone animato. 
Alzo il busto di sbotto, ancora con gli occhi chiusi e premo 'off' su questa lurida scatoletta rosa e gialla appoggiata sul comodino. Nonostante abbia gli occhi chiusi so perfettamente dove si trovi questo tasto in quanto sono abituata a farlo ogni mattina, e ogni mattina mi sembra sempre un'impresa incredibilmente faticosa e soprattutto involontaria. 
Apro gli occhi, ricordandomi che vivo ancora a casa mia con Harry, Ron e mamma. L'impatto con la realtà dopo aver dormito è sempre una sensazione odiosa. Quando dormo non ho nessun tipo di problema, nessun pensiero, nessuna emozione. 
Alcune volte vorrei proprio essere come quelle persone che non usano le faccine quando scrivono messaggi perché sembrano dei robot, ed i robot non hanno sentimenti. 
Scendo al piano di sotto dove Harry sta facendo già colazione. 
-Buongiorno!-. Esclama pimpante. 
-Ehi!-. Sussurro, accostandomi a lui e abbracciandolo intensamente. 
Abbracciare Harry è sempre una bella sensazione; mi sento protetta, amata, apprezzata. Lui è l'unica persona in grado di mostrare il suo affetto nei miei confronti e forse è l'unico a provarne. 
Mi è stato molto vicino in queste due settimane in cui non ho fatto altro che pensare a ciò che ha fatto Zayn.
Due settimane non bastano a farmi dimenticare di lui e so che sarà difficile andare avanti ma aver al mio fianco Harry rende più facile la situazione. 
-Hai dormito bene?-. Domanda, addentando un toast ricoperto di marmellata alle fragole. 
-Certo-.
-Bene, sono contento. Hai sognato qualcosa?-. 
-No-. Mi limito a dire, sorridendo impercettibilmente. 
Vorrei dirgli che sognare non rientra più nei miei canoni. Non sono più in grado di farlo e anche se sapessi farlo, mi limiterei a smettere di dare sfogo alla mia fantasia perché ho imparato a non credere nei miei sogni, nei miei desideri. 
Sarebbe una perdita di tempo sognare, non ho più nulla in cui sperare oramai. 
Prendo un coltello e inizio a spalmare un po' di nutella in un cornetto vuoto confezionato.
Dopo alcuni minuti di silenzio, Harry si schiarisce la voce appoggiando la sua tazza di caffè latte sul tavolo.
-Zayn mi ha chiamato di nuovo-. Dice in tono neutro. -Volevo solamente che lo sapessi-. Aggiunge, ritornando a consumare la sua colazione.
Non dico nulla, non lo guardo nemmeno. Se lo guardassi negli occhi in questo momento darei sfogo a tutta la mia debolezza e alla mia fragilità. Gli occhi di Harry mi incitano a pensare che sono in un posto sicuro con qualcuno di cui posso fidarmi ed io libero le mie emozioni solo con chi mi fido. Harry mi arreca una strana sensazione di conforto e affetto che mi spinge a credere di vivere felicemente, tranquillamente; una sensazione indecifrabile che mi dà la capacità di pensare che tutto è al suo posto, tutto va per il verso giusto. E invece non é così, per niente. 
-Sai che continua a chiamarmi da più di una settimana, giusto?-. Domanda improvvisamente con premura. 
Annuisco, addentando il mio cornetto. 
-Sam, sai perfettamente che in questo momento lo odio più di qualunque altra persona al mondo, ma non pensi sia giusto parlargli e chiarire una volta per tutte?-. Mi guarda speranzoso e mi afferra una mano, stringendola forte. 
-Stai dicendo che dovrei far finta che non sia successo niente? Che devo perdonarlo?-. 
-No!-. Si affretta a rispondere, portando indietro il busto. -Sarebbe l'ultima cosa che ti consiglierei di fare. Dico soltanto che dovresti...parlargli e spezzare per sempre questo legame che vi accomuna. Capisci cosa intendo?-. 
Indugio un po', tenendo lo sguardo basso. 
So che Harry ha ragione, lui ha sempre ragione! Ma non so se sono in grado di affrontare Zayn e poi non vederlo più per il resto della mia vita. 
Non potrei farcela, sarebbe troppo doloroso. Ma doloroso è anche ciò che sto facendo da circa due settimane: pensare a ciò che abbiamo passato insieme, a tutti i momenti, le emozioni e i sentimenti che ci hanno tenuti uniti per tutto questo tempo e chiedermi come è stata possibile una fine del genere. 
Faccio un sospiro, alzo lo sguardo su Harry e inarco le spalle. -Va bene-. Sussurro poi, ritornando a mangiare. 
Sinceramente non mi interessa più nulla, neanche di me stessa, del mio futuro. Zayn era il mio futuro, la mia speranza più grande e avrei tanto desiderato che non mi deludesse. Ma, si sa, le persone sono fatte per deludere ed è questo che facciamo da sempre: deluderci reciprocamente. Ma con Zayn! Beh, io non avrei mai fatto un torto a Zayn. Nonostante sia stata creata per deludere, per me Zayn rappresentava l'eccezione alla regola. Lui era contro ogni mio schema, ogni mio ideale. Lui è lo sbaglio più grande che abbia mai commesso, eppure non ho nessun rimorso. 
-Bene-. Esclama Harry. -Zayn è già qui a Londra. Stasera vi incontrerete in un pub e tutto sarà finito per mezzanotte. Lui scomparirà dalla tua vita e tu dalla sua per sempre. È questo che vuoi?-. 
Bella domanda, Harry. 
Sono così abituata ad avere accanto Zayn che non riesco a vedermi sola, senza di lui. Lui era come la mia aria: se non era sicura che lui mi fosse stato affianco, io non avrei fatto niente. Nulla. E il nulla è proprio ciò che mi sento di essere. 
-Sei sicura?-. Domanda nuovamente, sporgendosi vero di me. 
Riprendo nuovamente a mangiare il mio cornetto, bevo un sorso di succo all'arancia. -Sicurissima-. 
 
 
 
-Sei sicura che non vuoi che venga?-. 
-Harry è la centesima volta che me lo chiedi. NO, non voglio che mi accompagni. So cavarmela da sola-. Rispondo brusca, prendendo la borsa e scendendo al piano di sotto. -Il pub e proprio qui vicino, non mi serve neanche il passaggio!-. Aggiungo, affrettandomi ad andare verso la porta. 
Harry esita per qualche secondo, poi si decide a parlare. -Però promettimi che quando hai finito la...la tua 'seduta' con Zayn, mi chiami; così vengo a prenderti-. 
Sbuffo, annoiata da tutte queste sue attenzioni. -Promesso-. 
Esco di casa, dirigendomi verso il pub sulla dodicesima. 
È un pub piuttosto intimo e tranquillo, perfetto per parlare. 
È stato Harry ad organizzare tutto; lui ha chiamato Zayn per informarlo dell'indirizzo del pub e lui ha prenotato un tavolo al locale.
Non so come reagirò vedendolo di fronte a me, con la sua solita espressione fiera in volto, con lo sguardo profondo e le mani nelle tasche dei suoi jeans. Solo a pensarci mi fa uno strano effetto. 
Apro la porta del locale che si presenta proprio come l'avevo immaginato: vi è una luce soffusa e opaca, il pavimento in legno e le pareti colorate di un rosa pesca scuro. Un bancone si trova alla sinistra dell'entrata e a destra vi sono vari tavolini e sedie coordinate. 
Non è esattamente un pub, è una specie di locanda. 
C'è un forte odore di caffè ed è semipieno. 
Mi guardo attorno, sperando di vedere Zayn ma non di incrociare i suoi occhi. Ci Sarebbe la disfatta del mio orgoglio se ci guardassimo negli occhi. 
All'ultimo tavolo in fondo alla sala è seduto un ragazzo con gli stessi capelli corvini di Zayn. Mi avvicino lentamente; sento le mani che mi tremano e il respiro che si fa sempre più affannato. Riconosco l'estremità del tatuaggio che fuoriesce dalla maglietta, quel tatuaggio che ha proprio dietro al collo, dove terminano i capelli. 
Si, è decisamente lui. 
Mi posiziono di fronte a lui e richiamo la sua attenzione schiarendo la voce. 
Zayn alza lo sguardo, che si illumina non appena mi vede eretta davanti a lui. 
-Sam...-. Sussurra. 
Mi metto a sedere, senza degnarlo di uno sguardo. -Oh, pensavo venissi in compagnia di Perrie. Come mai non è qui?-. Domando sarcastica e acida al tempo stesso. 
Vedo Zayn boccheggiare per un istante, dopodiché sembra rinunciarci e si avvicina di più all'orlo del tavolo. 
-Ciao Sam-. Saluta in tono dolce. 
Ignoro del tutto il suo saluto, prendendo il cellulare dalla borsa per appoggiarlo sul tavolo. 
-Allora? Cosa vuoi dirmi? So che vuoi parlarmi-. Lo incito a dire ciò che deve e finirla una volta per tutte. 
Nonostante sappia perfettamente quanto ci tenevo a lui, so anche che devo riuscire ad andare avanti e a rifarmi una vita...senza di lui. 
Zayn sembra molto inquieto e dispiaciuto, e anche stranito dalla mia freddezza e indifferenza nei suoi riguardi. 
-S..si-. Risponde poi, incerto e titubante. 
Penso si sia accorto di quanto sia grave ciò che ha fatto, e soprattutto di quanto sia incredibilmente sbagliata e cattiva la conseguenza che ha avuto su di me. 
Non dice nulla per qualche secondo, mentre si contorce il labbro inferiore e mi guarda con un'espressione indecifrabile sul volto.
-Sto aspettando, sono a tutto orecchi-. Esclamo, sempre con quest'espressione seria e decisa, dalla quale non traspare nient'altro che disprezzo e sofferenza. 
Abbassa lo sguardo, per poi rialzarlo dopo un secondo esatto. Sembra spaesato, amareggiato e un po' sofferente. 
Sto facendo tutto il possibile per non scoppiare in lacrime, ma sono sul punto di cedere.
Nonostante mi abbia tradita e resa senza una dignità, io gli voglio ancora un gran bene. Perché il bene non può essere dimenticato da un giorno all'altro. Il bene non si dimentica. 
-Io...io voglio chiederti scusa per ciò che ho fatto, per come ti ho fatta sentire, per come mi sono comportato. Io sono un vigliacco, un codardo...sono tutto ciò che c'e di più brutto sulla faccia della terra e me ne rendo conto...-. 
-Aspetta, aspetta, aspetta...-. Lo interrompo. Lo guardo meravigliata. -Non ti sembra di aver già vissuto questa scena?-. Domando, non dandogli la possibilità di alluderlo a qualcosa. 
-Cosa vuoi dire?-. 
-Voglio dire che sono stanca delle tue scuse! Quante volte ancora devo soffrire per stare definitivamente in pace?! È successo già una volta questa specie di inconveniente. Non voglio più sentirti dire cose che non provi perché se provassi davvero amore nei miei confronti, non mi faresti tutto questo male, non mi faresti soffrire in questo modo!-. Mantengo comunque un tono calmo ma pieno d'odio e di dolore. 
Gli altri clienti non si accorgono nemmeno di noi. Siamo così insignificanti. 
-Non era mia intenzione farti soffrire. Io...tu non potresti neanche immaginare quanto ti ho amata e quanto ti amo. E sicuramente continuerò ad amarti per sempre perché hai lasciato qualcosa in me che non mi abbandona più. Sono quindici giorni che non faccio altro che pensarti, non dormo più! Chiamo Harry ogni volta che mi è possibile per avere tue notizie. Mi manchi e non sono sicuro di poter andare avanti senza di te-. 
-E quando scopavi con quella a tutto questo non ci pensavi?-. Domando. 
Non mi risponde, rimanendo a fissarmi solamente con un'espressione triste e dispiaciuta in volto. 
-È ovvio che non mi rispondi! Non hai nulla a tuo vantaggio, niente di niente. E sei proprio il nulla per me adesso. Non riesco neanche più a guardarti-. Prendo una pausa durante la quale neanche lui articola una sillaba. -Insomma...-. Aggiungo, lasciandomi scappare una risata isterica, decisamente un tipo di risata che sostituisce un pianto liberatorio. -...tu mi mandavi rose la mattina mentre la notte ti scopavi un'altra ragazza! Che razza di persona farebbe una cosa del genere? solo una persona falsa e meschina, così sicuro di se stesso da non riuscire a pensare che le persone attorno a lui lo abbandonino. Eppure guardati adesso. Sei solo, senza il tuo migliore amico e senza...beh, non so come definirmi. La scema di turno?qualunque cosa sono stata per te, adesso non lo sono più-. 
Continua a guardarmi sconvolto, rattristato e deluso. Deluso da se stesso e da quanto schifo racchiude in un corpo umano.
Sento gli occhi pizzicarmi e, improvvisamente mi alzo. -Me ne vado-. Esito un attimo prima di dirigermi verso l'uscita del locale e chiudere la porta alle mie spalle. 
Faccio qualche passo, decisa a ritornare a casa fin quando sento la voce di Zayn chiamarmi. 
Mi fermo e mi volto verso di lui. Lo vedo mentre si avvicina, mi sfiora una guancia, asciugando una lacrima. 
-Sapevo che stessi piangendo-. Afferma, non staccando i suoi occhi dai miei. -Tu sei troppo dolce e sensibile per dirmi una cosa del genere e non scoppiare in lacrime-. 
Scuoto la testa, come per convincermi di non cascarci di nuovo. Non posso permetterlo questa volta, non devo. 
-Senti, Sam...io non rispondo mai ai messaggi dei miei amici, non sistemo mai la mia camera, non aiuto mai mio padre nel suo lavoro, non rispetto mai i professori, non faccio quasi mai i compiti...ma, l'unica cosa che so fare, è amarti. Io sono me stesso solo quando sto con te. Tu fai uscire fuori la parte migliore di me. Non posso rinunciare a te. Non posso arrendermi così, senza aver lottato. Perché tu vali più di ogni altro tesoro al mondo, tu sei il mio tesoro, quello che tutti invidierebbero-. Mi accarezza nuovamente il viso, cingendolo forte tra le sue mani possenti e delicate al tempo stesso.
-Devi fartene una ragione, Zayn. Smettila di pensarmi, soffrirai di meno e...-. Non riesco a continuare la frase. Sento la voce morirmi in gola e una cascata di lacrime invadermi il viso. Non potevo più trattenermi. 
-Ecco, vedi! Stai piangendo perché tu non credi davvero nelle parole che hai appena detto!-. Esclama convinto e speranzoso. -Sam, ti prego, perdonami. Io non riuscirò ad andare avanti senza te, sei la parte più importante di me da quando ti ho conosciuta. Farei qualsiasi cosa per...-. 
-Ascolta Zayn...-. Lo interrompo, tranquilla e con la voce tremante, prendendo le sue mani con le mie. Mi sembra un gesto così naturale e spontaneo che non me ne rendo neanche conto. Lui sussulta a questo contatto, non facendo notare troppo la sua meraviglia.  -L'amore è fiducia...e tu hai appena tradito la mia. Come pensi di andare avanti adesso che non mi fido più di te? È come ripartire da zero, io non potrei farcela-. 
Zayn sta per ribattere, ma io lo blocco di nuovo.
-No, Zayn...io...io devo andare-. Lo scruto due secondi, giusto il tempo di imprimerlo nella mia mente e di notare ogni suo piccolo dettaglio che lo rendono così completo, così perfetto. 
Mi allontano da lui, svincolandomi dalla sua prese e mi volto dall'altro lato. 
Addio Zayn, addio per sempre. 







Come al solito, spero vi sia piaciuto!
Come vi ho già detto, a me non piacciono i finali tristi, quindi
aspettatevi un altro colpo di scena. Non perdete
il prossimo capitolo quindi recensite! Grazie a chi segue e recensisce
questa storia!
Il prossimo capitolo sarà l'ultimo...spero non vi deluda!
Ragazze ho iniziato a scrivere una nuova ff
che aggiornerò al più presto! se vi va, datele un'occhiata
e passate sul mio profilo!
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1390828&i=1
 
Un bacio, notperfect. <3

   
 
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