Fanfic su artisti musicali > Beatles
Segui la storia  |       
Autore: weasleywalrus93    16/11/2012    4 recensioni
Cosa può succedere se la Liverpool del 1958 e la Liverpool a noi contemporanea venissero a contatto tramite due ragazzi? Di uno il mondo conosce il suo nome, la sua vita e i suoi ideali. Dell'altra invece il mondo non fa nemmeno caso, mettendola in disparte e oscurando ciò che potrebbe offrire al mondo. Ma dall'esterno non si può sapere quanto una persona, anche la più famosa, può venire influenzata da qualcuno che il mondo nemmeno vede.
(mia primissima FF... mi sono letteralmente buttata a scrivere)
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Lennon , Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
If I fell in love with you
Would you promise to be true
And help me
Understand
'Cause I've been in love before
And I found that love was more
Than just
Holding hands
{If I fell}
 
Liverpool, 11 Novembre 1958.
 
Non ricordavo quanto fosse duro il pavimento della mia stanza. Il sole era già abbastanza alto quando mi svegliai. La testa era un po' pesante per via della birra della sera prima. Avevo bisogno di alzarmi e di rinfrescare la faccia. L'unico intoppo era che non potevo alzarmi.
 
-Judy..-
 
Non si mosse. Riprovai a chiamarla più volte e la scossi piano. Mugugnò qualcosa, ma non si mosse.
 
-Judy dai... Ho bisogno di alzarmi-
 
Per tutta risposta si rivoltò su stessa, schiacciandomi sul pavimento. Continuava a tenere gli occhi chiusi.
 
-Granger o ti sposti o ti butto giù-
 
Restò immobile li. La testa poggiata sulla mia spalla e una mano che involontariamente si era intrufolata sotto la mia camicia.
 
-Alla buon'ora Granger-
 
Ci misi un po a mettere a fuoco cosa mi circondava. Sentivo la testa un po' pesante e qualcosa che mi martellava continuamente nell'orecchio.
 
-Che ore sono?-
 
-Davvero pensi a che ore sono? Mi stai soffocando-
 
Alzò la testa, si guardò attorno con gli occhi semichiusi e tornò a riaddormentarsi. Presi i suoi fianchi.
 
-No dai! Non ti riaddormentare!-
 
Cominciò ad accarezzarmi la schiena. Sentii le sue mani fermarsi improvvisamente nel punto dove ci sarebbe dovuto essere il mio reggiseno. Tenendo ancora gli occhi chiusi, abbozzai un sorrisetto. La sera prima avevo avuto come la sensazione che avesse voluto fare sesso, ma avevo attribuito tutto ai pochi fumi della birra. Di certo se ci avesse provato quella mattina non avrei avuto il coraggio nè la stupidità di rifiutare. Anzi. Cominciai a desiderare di farlo con lui. Le sue mani si mossero molto più sensualmente sulla mia schiena, tanto che per un attimo sperai in quella mattina. 
 
-A mali estremi, estremi rimedi-
 
-Nooo-
 
La feci scivolare vicino a me. Mugugnò qualcosa di protesta ma non aprì gli occhi. Mi alzai in fretta e un bruciore mi invase la schiena. Mi voltai verso di lei e vidi che formava un qualcosa di molto simile a un wurstel con il mio cappotto. Uscii dalla stanza prima che mi pentissi di ciò che stavo facendo e, una volta in bagno, mi buttai in faccia una quantità d'acqua gelata sufficiente a farmi svegliare e a calmare i miei bollenti spiriti. Quando tornai nella mia stanza lei era ancora li, sul pavimento, coperta dal mio cappotto, a dormire.
 
-Dai sbrigati. Ti faccio un caffè nero così ti svegli-
 
Tenevo ancora gli occhi chiusi, non perchè avessi ancora sonno. Mi era passato non appena mi aveva buttato a terra. Li tenevo chiusi perchè non volevo che tutto fosse un sogno. Avevo paura che riaprendoli mi sarei ritrovata su un letto d'ospedale e che questi due giorni passati con lui fossero solo frutto della mia mente. Lentamente li aprii. Le palpebre erano ancora pesanti. Qualcosa mi oscurava la vista. Era il suo cappotto. Un po più rincuorata mi alzai stroppicciandomi gli occhi e, scalza, cominciai a scendere le scale, abbottonando un bottone della camicia che si era slacciato durante la notte. Quando entrai in cucina, lo trovai che mi dava la schiena mentre armeggiava ai fornelli. Mi avvicinai silenziosamente e lo abbracciai da dietro. 
 
-E questo da dove viene?-
 
-Perchè? Ora è proibito toccare San Lennon?-
 
-Potrei abituarmici-
 
-Per me non è un problema-
 
La sua voce era bassa, un po roca, ma maledettamente sexy. Le sue mani si intrecciarono sul mio addome e i pollici si muovevano lentamente su e giù. Per un attimo ebbi voglia di girarmi e baciarla, per poi andare oltre, farla mia, ma qualcosa mi bloccò li. Era solo il mio istinto. Probabilmente mi avrebbe respinto come aveva già fatto una volta.
 
-Attenta a non bruciarti. Non voglio portarti in ospedale-
 
Al sentire la parola "ospedale" fu come se mi fossi appena risvegliata da un lungo sonno. Di controvoglia mi separai da lui e mi appoggiai al mobile vicino. Subito dopo tornò indietro. Aprì lo sportello in alto e si appoggiò su di me.
 
-Lennon, sai come si fa sesso vero?-
 
-Mi prendi in giro?-
 
-Sai che i pantaloni si devono togliere altrimenti non succede nulla, vero?-
 
-Si mi prendi per il culo-
 
-Non ti sto prendendo per i fondelli-
 
-A me sa tanto di si... E poi hai anche il coraggio di dire a me che dipendo dal sesso quando tu trovi doppi sensi ovunque.-
 
Poggiai le tazze dietro di lei e mi avvicinai ancora di più. Stavo quasi per baciarla quando sentii qualcosa di freddo e duro contro le labbra. 
 
-Continua a esercitarti così. Magari avrai più successo la prossima volta-
 
Tolsi la tazza da davanti al viso e riuscii a liberarmi dalla sua presa. Mi sedetti e mi versai il caffè.
 
-Ti diverti proprio a rendere la gente matta?-
 
-Ah non lo eri già di tuo?-
 
-Mi ci stai facendo diventare tu-
 
-Secondo me più che di un caffè tu hai bisogno di Freud-
 
-Non dicevi che era un pazzo che sparava sentenze a cazzo di cane?-
 
-Lo sei pure tu. Andreste d'amore e d'accordo secondo me-
 
Mi voltai verso di lei, aspettai pazientemente che ripoggiasse la tazza sul tavolo e mi gettai su di lei. Cademmo a terra e cominciai a farle il solletico.
 
-Sei sadico!-
 
-E tu sei una strega-
 
-Lo prendo come un complimento-
 
-Di quelle con il naso a becco di gufo, vecchie e brutte-
 
-Uffa! Io volevo andare a Hogwarts!-
 
-Scordatela-
 
Ci rotolammo sul pavimento della cucina per una buona mezz'ora. Alla fine ci ritrovammo entrambi ansanti a fissare il soffitto.
 
-Cosa intendevi quando hai detto che faccio impazzire la gente?-
 
-Che sei imprevedibile e a cercare di capirti si rischia di diventare davvero pazzi-
 
-E questo è un bene o un male?-
 
Lentamente girai gli occhi per guardarla. Era seria. Sorrisi.
 
-Per me è la cosa più bella del mondo.-
 
 
 
 
 
 
Spazio autrice.
SI! ce l'ho fatta ad aggiornare :D ho detto no allo studio per qualche oretta XD l'altro capitolo non ha avuto recensioni... ok non ci è piaciuto D: accetto anche critiche negative... tranquilli che dallo schermo non vi posso azzannare XD vabbè scherzi a parte... sto morendo di sonno quindi posso scrivere anche enormi cavolate non fateci caso XD spero di poter aggiornare lunedì altrimenti mercoledì (così è già passato per questa settimana il pericolo "stalin in gonnella") che altro dire?? alla prossima gente :D
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: weasleywalrus93