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Autore: LanaPotter    03/06/2007    1 recensioni
E se la realtà non fosse ciò che sembra, e a Londra avvenissero strani omicidi? Jane, avvenente detective di Scotland's Yard, affiancata dal suo infallibile collega Clark Kent, si ritroverà a far parte di un mondo di cui non immaginava nemmeno l'esistenza. Tra incantesimi e nuovi amori, Jane riuscirà a risolvere il mistero che avvolge gli eventi degli ultimi mesi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio, Voldemort
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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2.L’arrivo a Hogwarts

Alle 10 del mattino il cellulare di Clark aveva iniziato a squillare all’impazzata,era la sua collega che gli comunicava che sarebbero dovuti partire immediatamente per un paesino fuori Londra,Little Hangleton,dove c’era stato un omicidio uguale ai loro, e che la polizia locale aveva chiesto aiuto a Scotland Yard…forse quella era l’unica speranza di salvezza per la giovane detective!!

Mentre ascoltava la sua collega Clark si era già preparato,e in un batti baleno erano a bordo del fuoristrada nero di lei diretti a Little Hangledon.

Dopo aver percorso qualche chilometro al di là dell’autostrada i due avevano sentito uno forte rumore improvviso…era scoppiata una gomma!Ciò significava essere rimasti isolati in mezzo a una stradina di campagna(il cellulare non prendeva) ,senza ruota di scorta ovviamente; Clark sapeva che avrebbe potuto risolvere la situazione in men che non si dica, ma avrebbe significato svelare alla sua collega i suoi poteri e non gli sembrava il momento più adatto!!!

Tutto d’un tratto era apparso davanti a loro un enorme castello abbarbicato su una scogliera ,circondato da un altrettanto enorme lago,il che non era una cosa normale poiché nessuno di loro due ne aveva mai sentito parlare.

Avevano spinto la macchina fino al cancello quando all’improvviso si era materializzato un ponte che aveva permesso loro di arrivare sino all’entrata dell’enorme costruzione.

I due detective si stavano guardando intorno allibiti e subito avevano notato un albero che sembrava essersi mosso(!?). Dopo aver ripetutamente bussato e non avendo ricevuto alcuna risposta,avevano provato a girare intorno al castello in cerca di un’altra entrata;subito un enorme uomo barbuto si era piantato davanti a loro e aveva esordito:”Salve io sono Hagrid il guardiacaccia di Hogwarts,posso aiutarvi?”

Prontamente Clark aveva risposto:”Ehm…salve noi siamo due detective di Scotland Yard,ci si è rotta la macchina proprio qui fuori e siamo entrati per chiedere aiuto.”

“Vi si è rotta la cosa?!”

La detective non era molto convinta:”Hogwarts?!ma che cos’è?!”

”Ehm è una scuola… vabbè comunque vi accompagno dal Preside e lui sarà felice di darvi una mano!” e sorridendo li aveva accompagnati all’interno di quella stranissima scuola. Quest’ultimo non era meno bizzarro dell’esterno e del loro accompagnatore: alle pareti c’erano quadri viventi e non c’era nemmeno un po’ di luce elettrica,abilmente rimpiazzata da un’infinità di candele;dei lunghissimi corridoi si snodavano attraverso i piani che erano collegati da scale che cambiavano posizione. Superato uno dei numerosi corridoi erano giunti davanti alla statua di un gargoyle che si era subito fatto da parte lasciando spazio a una scala a chiocciola; Hagrid si era congedato e aveva detto loro che il preside li attendeva.
Ancora increduli per quello che avevano visto,erano entrati nell’ufficio del preside,un simpatico vecchietto con una lunga barba bianca,occhiali a mezza luna  appoggiati sul naso,una lunga veste viola e un cappello abbinato. Subito l’anziano aveva parlato:”Salve io sono Albus Silente preside di Hogwarts …Sapevo che  saresti arrivata prima o poi Jane Riddle!”
Jane guardava il preside con gli occhi sbarrati non potendo credere alle sue orecchie;quell’uomo sapeva il suo nome!!!!
Lei gli aveva chiesto come facesse a conoscerla e Silente le aveva risposto che era una storia lunga ma che presto gliela avrebbe raccontata; poi li aveva invitati a fermarsi per la notte e li aveva accompagnati in una splendida stanza al secondo piano. Congedatisi dal preside,Clark e Jane stavano cercando di capire gli eventi di quella sera ma dopo un po’ si erano addormentati…o meglio Clark si era addormentato, poiché Jane non riusciva a smettere di pensare alle parole di Silente; così si era rivestita ed era uscita dalla stanza per visitare quello strano castello.

A quell’ora di notte non era sicuramente il posto più allegro del mondo,al contrario appariva cupo e tetro e colui in cui si era imbattuta non era da meno: un uomo nasuto vestito da un mantello scuro,con capelli unti e neri che gli ricadevano sulle spalle e con un’espressione tutt’altro che amichevole.
Le si era parato davanti e con la bacchetta che teneva in mano,da cui usciva un forte fascio di luce, le aveva illuminato il viso e con un tono truce le aveva detto:”Chi è lei e cosa ci fa qui in giro a quest’ora?” Jane per nulla intimorita aveva risposto:”Sono una detective di Scotland Yard mi chiamo Jane Riddle e il preside mi ha invitata a restare qui per la notte,quindi non c’è bisogno che usa quel tono!!” L’uomo in nero aveva cambiato espressione,da antipatica era diventata scossa e stupita ,ma questo era durato solo un attimo,infatti subito si era ripreso e aveva controbattuto:”Le consiglio di tornare nella sua stanza il castello può essere pericoloso di notte!” Detto questo era sparito dietro un angolo.

Jane non aveva la minima intenzione di farsi intimidire da un tipo del genere e si era diretta verso le scale (quelle che cambiavano posizione!) e dopo numerosi corridoi era giunta al terzo piano. Questo era esattamente come gli altri e sembrava essere deserto;tutti i quadri alle pareti dormivano e regnava un silenzio assoluto, però un fruscio improvviso l’aveva fatta sussultare e cadere a terra come se fosse andata a sbattere contro qualcosa o qualcuno!Come dal nulla era apparso un ragazzo bruno con gli occhiali e una strana cicatrice sulla fronte,che si massaggiava la testa.
Con voce incerta Jane aveva detto:”Scusami ma non ti avevo visto anzi direi che sei apparso dal nulla ah ah!”
“No mi scusi lei non volevo venirle addosso” e dopo averla aiutata ad alzarsi aveva continuato:”Comunque io sono Harry ,piacere”
“Io sono Jane,che ci facevi in giro a quest’ora?”
“Bhè potrei farle la stessa domanda!”
“Mmmhhh….hai ragione comunque dammi del tu non sono così vecchia!”
“D’accordo…allora come mai da queste parti di notte?”
“Sono una detective di Scotland Yard; io e il mio collega stavamo andando ad indagare su un omicidio e la macchina ci si è rotta proprio qui vicino, siamo entrati a chiedere aiuto e Silente ci ha detto di restare a dormire qui e siccome non avevo sonno mi sono avventurata tra i corridoi e credo proprio di essermi persa!”
“Vuoi dire che tu e il tuo collega non siete maghi?!”
“Direi proprio di no”
“Mhhh…è strano”
“Perché?”
“No niente ah ah ah (risata imbarazzata),se vuoi ti accompagno alla tua stanza!”
“Davvero magari…grazie!Speriamo solo di non incontrare di nuovo il tipo vestito di nero di prima…”
“Scommetto che aveva i capelli unti!”
“Sì come lo sai?!”
“E’ il Professor Piton, è un gran ficcanaso e anche lui spesso gironzola per il castello di notte…è davvero insopportabile”
“Quel tipo insegna qui?!Comunque concordo pienamente,mi ha anche intimato di tornare nella mia stanza,ma non avevo alcuna voglia di prendere ordini da lui!”
Mentre dicevano queste cose intanto erano arrivati al secondo piano davanti alla porta della stanza di Jane;”Eccoci arrivati “aveva detto lei “riconosco la porta. Grazie mille Harry per avermi accompagnata,da sola non ce l’avrei mai fatta…”
“E’stato un piacere…allora buonanotte,ci vediamo domani”
“Certo buonanotte” e detto questo gli aveva dato un bacio sulla guancia che immediatamente era diventata paonazza come il resto della faccia del ragazzo.
Chiusasi la porta alle spalle e sprofondatasi nel letto Jane si era finalmente addormentata.

 

Era una splendida mattina lì ad Hogwarts,e Clark e Jane si erano apprestati a uscire dalla loro stanza,quando si era materializzato un elfo che li aveva invitati a seguirlo nella Sala Grande dove sarebbe stata servita loro la colazione; l’elfo era uno strano essere,con occhi e orecchie enormi e vestito solo con uno straccio logoro.

I due si erano guardati interdetti e poi avevano seguito quello strano personaggio senza fiatare; giunti davanti alla porta della Sala Grande gli era prospettata uno stupefacente spettacolo: il soffitto della stanza era costituito da un cielo azzurro con tanto di nuvole e uccellini cinguettanti,e un mucchio di ragazzi era smistato in quattro enormi tavoli.

Jane e Clark  erano entrati con fare incerto e imbarazzato tanto più quando il preside si era alzato dalla sedia per far cenno loro di avvicinarsi; mentre passavano in mezzo ai tavoli un mormorio e un mucchio di sguardi puntati addosso aveva fatto venir voglia ai due detective di scappare a gambe levate.

Jane aveva riconosciuto subito Harry che era seduto accanto a un ragazzo dai capelli rossi,che quando l’aveva vista si era versato sul maglione ciò che stava bevendo, e a una ragazza dall’aria seria con dei capelli cespugliosi,che non toglieva gli occhi di dosso a Clark; Jane aveva fatto un lieve cenno con la mano al ragazzo in cui si era imbattuta la notte precedente,e lui ricambiò con un sorriso.
Intanto finalmente erano arrivati al tavolo dove c’erano Silente, Piton, una signora con un grande cappello e un uomo con delle cicatrici sul viso; il preside li aveva fatti sedere accanto a lui e nei loro piatti era apparsa la colazione!!!!Alla destra di Jane c’era l’uomo sfregiato che con tono amichevole si era presentato:” Ciao,io sono Remus Lupin,professore di difesa contro le arti oscure”
“Ciao,io sono Jane Riddle ,detective di Scotland Yard,molto piacere”. Finita la colazione Albus aveva detto loro che più tardi avrebbe voluto parlare con entrambi e che ora erano liberi di girare per la scuola; non se lo erano fatto ripetere due volte e come due fulmini si erano precipitati fuori dalla Sala, e Jane quasi si era scontrata con un ragazzo biondo e pallido.
Subito fuori avevano incontrato Harry e i suoi due amici che si erano avvicinati,”Ciao Jane” disse Harry ”Questi sono Ron e Hermione i miei due migliori amici” entrambi le strinsero la mano;”Lui è il mio collega Clark” e prima che potesse dire altro Hermione aveva tagliato corto :”Scusateci dobbiamo andare a lezione,ci vediamo a pranzo;buona giornata” i due ragazzi l’avevano seguita a ruota mentre si dirigeva verso le scale,e avevano salutato i detective con la mano.
Clark aveva chiesto a Jane come faceva a conoscere quel ragazzo e lei gli aveva raccontato della notte precedente;dopo si erano avviati verso il parco intenzionati a riesaminare i fascicoli dei sette omicidi,entrambi si chiedevano se quelle strane morti potessero aver qualcosa a che fare con la magia,e alla luce dei fatti sembrava l’unica spiegazione plausibile.
Tutti nella scuola si stavano domandando chi fossero quei due detective e nessuno riusciva a spiegarsi la loro presenza lì; solo Silente sapeva perfettamente ogni cosa e presto anche Jane e Clark ne sarebbero venuti a conoscenza.
   
 
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