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Autore: Virtual Deliverance    17/11/2012    0 recensioni
Un giovane videogiocatore trova un videogioco intitolato Abduction, che promette di essere ultrarealistico. Poco dopo, viene davvero rapito dagli alieni. E' stato il videogioco a chiamarli?
Questa storia è ispirata allo stile narrativo di R. L. Stine.
Genere: Science-fiction, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Appena un istante dopo, mi ritrovai sdraiato sulla schiena su una superficie orizzontale. Avevo gli occhi chiusi, e sicuramente non stavo reggendo un hoverboard.

Immagini di un tavolo operatorio alieno, con strumenti chirurgici che sembrano attrezzi di tortura, mi balenarono in testa, finché mi sforzai di aprire gli occhi. Ero... a casa, sdraiato sul mio letto. Mia madre era in piedi vicino a me, e sullo schermo del mio computer era stata buttata una coperta.
Mi sedetti sul letto e notai che ero ancora con gli stessi vestiti che indossavo all'inizio del mio rapimento. "Quindi non era un sogno..." dissi a bassa voce.

"Ti sei svegliato! Finalmente!" esclamò mia madre, abbracciandomi.
"Quanto tempo sono stato via?" le chiesi.
"Sei rimasto addormentato per un'ora, più o meno." rispose lei.
"Non è quello che ho chiesto", dissi. "Dopo che l'UFO mi ha portato via, per quanto tempo sono stato lontano da casa? Chi mi ha trovato, e dove?"
"Sei ancora confuso" disse mia madre. "Non preoccuparti, passerà."
"Oh, certo. Sono solo confuso", dissi. "Non sono stato davvero rapito dagli alieni, stupido io a crederci. Allora perché non sto indossando il pigiama, e perché hai fatto così quando mi sono svegliato?"
"Perché hai avuto un attacco epilettico!" esclamò lei. "Eri al computer, quando ho sentito che mi chiamavi e dicevi qualcosa di un terremoto. Ho aperto la porta e ti ho trovato steso per terra, che tremavi. Ho guardato lo schermo del computer, e c'erano forme e colori lampeggianti che mi facevano venire la nausea! Non sapevo come spegnerlo, così ci ho buttato sopra una coperta e ti ho messo a letto. A un certo punto ti sei graffiato la faccia e hai cercato di mordermi! A poco a poco ti sei rilassato, e poi ti sei svegliato. "

Ero assolutamente sbalordito. Se era successo questo, non solo il gioco non mi aveva rotto il computer: mi aveva causato un attacco epilettico appena l'ho lanciato, e tutto è stato così improvviso che non ho nemmeno avuto il tempo di accorgermene. Quindi era un sogno, dopotutto!

Scesi dal letto e mi avvicinai al computer. "Funziona ancora?" chiesi a mia mamma.
Lei disse solo "non lo so", quindi sollevai la coperta.

Il monitor mostrava il logo Abduction su uno sfondo nero fisso. Nella parte inferiore dello schermo c'era del testo. C'era scritto:

"Hai fatto una bella bevuta di sangue alieno? Come puoi pilotare la navetta, con solo due mani? Non trovi che gli hoverboard siano divertentissimi? Cosa si nasconde in fondo al corridoio? Non aspettare ancora! Ordina la versione completa di Abduction® oggi stesso da Sinnesloschen®, ed entra in un mondo di gioco che non hai mai provato!

P.S.
Hai capito, ora, perché non potevamo mostrare alcuno screenshot?
"

"Oh. Mio. Dio." dissi.

Era ancora più incredibile di un rapimento alieno. Evidentemente, dopo che la nuova Sinnesloschen aveva rilasciato il remake di Polybius per PC, aveva iniziato un'ulteriore esplorazione del concetto di messaggi subliminali, tramite lo sviluppo di un gioco fatto interamente di messaggi subliminali. Era questo il motivo per cui non potevano mostrare alcun screenshot: tutto ciò che faceva la grafica su schermo era immettere certe idee nel mio cervello, mentre luci lampeggianti venivano usate per innescare uno stato alterato di coscienza. Il mio cervello poi ricostruiva uno scenario predeterminato, che io percepivo come realtà.

Premetti Esc e il gioco tornò al desktop. L'orologio nell'angolo mostrava che era l'una di notte.

"Butta via quella roba", disse mia madre. "Quel gioco, sbarazzatene. Hai visto cosa ti ha fatto?"
"Ma non capisci!" esclamai. "Questo è l'inizio di una nuova era dei videogiochi! Quelli normali, con persone che si siedono di fronte a uno schermo a maneggiare un controller, ora sono preistoria! Questo si interfaccia direttamente col mio cervello! Mi fa percepire le situazioni di gioco come se fossero reali: proprio come percepisco questa sedia e questo letto! Giocando a questo gioco, non c'è alcuna differenza tra virtuale e reale!"

"Ho detto, buttalo via!", insistette. "Non uscirò da qui finché il gioco non ci sarà più. Uccidilo, eliminalo, cancellalo! Qual è la parola che usi?"

Sospirai. "La parola che uso è 'disinstallare'. Va bene, mamma, lo disinstallerò."

Aprii l'Installazione Applicazioni e mi misi a commentare le operazioni che eseguivo, per far credere a mia madre che mi sarei davvero sbarazzato del gioco per sempre. "Guarda. Questa è la lista di tutti i programmi installati. Il gioco si chiama Abduction. Ora faccio clic sul nome. Seleziono 'Disinstalla'. Questo mi chiede se sono sicuro che voglio disinstallarlo. Scelgo Sì. Questa barra mostra il progresso della disinstallazione. Ora è sparito. Vedi? Questo è di nuovo l'elenco dei programmi installati, e 'Abduction' non c'è più. "

Chiusi l'Installazione Applicazioni e ricontrollai per assicurarmi di aver solo rimosso il programma installato, ma non l'installer. Spensi il computer, e dopo che mia madre se ne fu andata, misi il pigiama e tornai a letto.
  
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