Storie originali > Azione
Segui la storia  |       
Autore: carlhead    17/11/2012    1 recensioni
Carl Head è un agente della CIA, proveniente da San Francisco. Per rintracciare un criminale internazionale quale Lawrence Zone, segue le sue tracce fino in Europa, in particolare in Italia, a Roma, dove diventerà professore di un liceo classico del litorale. Ma la sua nuova professione è in realtà una copertura per svelare i piani del suo acerrimo rivale, tra incubi ricorrenti, ombre dal passato che tornano per perseguitarlo, e un misterioso oggetto che determinerà le sorti del pianeta e con cui Zone vuole rivoluzionare il governo internazionale. Quale segreto cela Head sulla sua missione precedente, in Mozambico? Riuscirà a fermare Zone? E soprattutto: cos'è questo oggetto fantomatico che tutti vogliono?
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Carl Head'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
carlhead L'INSEGUIMENTO (Parte Seconda)

Fu più rapida la traversata di ritorno dall'aeroporto fino al quartier generale. " Capo, non voglio ripetere l'errore del Mozambico. Gli altri sono morti a causa nostra, e... " "...a causa mia" , aggiunse Carl Head, ma Myrock, del tutto disinteressato dalle parole del suo capitano, che in quel momento era al volante della solita Camaro azzurra, proseguì " ...non voglio ripetere l'errore. Un giorno tu non lavorerai più. Chi porterà avanti le tue imprese? " " Per questo ti ho preso come allievo, insieme al resto dell'Arena Dominators, ma sei rimasto solo tu. Tu dovrai portare avanti ciò che ho iniziato io, e non mi sembra che fallendo in due occasioni contro lo stesso criminale, ti stia dando il buon esempio " . Myrock tacque. Sapeva che non doveva opporsi a ciò che Head sosteneva. L'esperienza, infatti, del suo compagno era decisamente superiore, testimoniata dalla sua età, dai capelli, ormai bianchi, che coprivano il suo capo, quasi completamente. Ma sicuramente il tratto che distingueva Carl, oltre alla sua estrema e simpatica ironia, era la sua " s " , più vicina ad una " f " , tratto particolare, che l'agente sapeva usare a suo favore, anche nelle sue innumerevoli avventure amorose. Insomma, era un tocco in più alla sua già insuperabile eleganza, a cui si aggiungeva l'assenza della " r " , per alcuni un difetto, per Head, ovviamente, un ulteriore pregio.

" Mark, dobbiamo assolutamente scoprire, il prima possibile, dove è diretto quell'aereo "
" E' per questo che mi hai fatto correre senza apparente motivo dentro l'aeroporto? In più mi ero anche scordato dove avevamo lasciato la macchina "
" Evita l'ironia, non si deve scherzare in queste occasioni. Piuttosto, chiama la centrale, dì loro che stiamo tornando, e che devono farmi sapere la direzione di quel dannatissimo aereo prima che io possa dire " Numero di ossidazione " "
" Ed ero io che dovevo evitare l'ironia! "

Head entrò, seguito da Myrock, nel grande studio che aveva in casa, abbandonò il suo gilè, nel quale nascondeva ogni sorta di arma, sulla sedia alla destra dell'ingresso, dopodiché chiuse la grande porta alle sue spalle. Percorse il lungo tappeto rosso, preludio alla scrivania di legno di quercia, sulla quale le pratiche di lavoro erano ormai ammassate da tempo. Myrock lo precedette e si accomodò su una sedia " per i clienti " , mentre Head sulla sua personale, dall'altro lato del tavolo. Pensieroso, ma in gran parte malinconico,  raccolse il suo volto tra le mani, strofinandosi gli occhi, poi esordì; " Non possiamo fallire ancora. No, mi rifiuto di credere che mi sia sfuggito un'altra volta. Mi rifiuto. " . La risposta di Myrock giunse quanto meno rapida, accompagnata da un gesto con le braccia che lasciava intendere a Head di dimenticare ciò che era successo, e pensare a ciò che sarebbe stato, o ciò che sarebbe dovuto essere: " Lascia perdere. Pensiamo a raggiungerlo, ora. Non sappiamo dove sia diretto, questo lo so, ma so anche che chi lavora al quartier generale mette anima e corpo in quello che fa, e lo fa dannatamente bene, quindi ci diranno come rintracciarlo. Ora dai, alzati, ci aspettano alla CIA. " . Detto ciò, sostituì il suo caratteristico gilè di color marroncino con una giacca nera,  gli occhiali scuri Ray-Ban, un salto al bagno per sciacquarsi il viso dopo il tesissimo inseguimento, dunque uscì di casa, sempre accompagnato dall'inseparabile Myrock. Chiuse il cancello del cortile alle sue spalle, ed entrambi salirono nel veicolo, stavolta accuratamente parcheggiato davanti la sua abitazione. Pensieri e riflessioni affollavano la mente dell'agente Carl Head, mentre lo sguardo fisso di Myrock sulla strada non lasciava trasparire alcuna emozione.

Pochi minuti dopo, una Camaro azzurra entrava nel garage sotterraneo del quartier generale della CIA, parcheggiando sul fondo, affianco alle scale e all'ascensore. Da essa, poi, ne uscirono due uomini, Carl Head e Mark Myrock, agenti speciali della squadra Arena Dominators. Entrando, Head salutava tutti gli agenti e i segretari. Tutti lì lo conoscevano come il migliore, addirittura nell'ultima missione prima del Mozambico aveva ottenuto il titolo di " Top Gun " ,  anche se dal disastro in Africa, abbandonò l'azione per 6 anni. Voleva prendersi una pausa, dopo quello che era successo. Ed ora era tornato, sempre allo sfrenato inseguimento di Zone, e finalmente lo aveva trovato, ma la felicità si era immediatamente tramutata in tristezza: gli era sfuggito di nuovo. " Salve, signor Head, abbiamo iniziato le ricerche per scoprire la direzione dell'aereo di Zone, se vuole seguirmi..." annunciò un tecnico informatico, e immediatamente condusse Head e Myrock verso uno stretto corridoio buio che svoltava a destra. Stretto sì, ma decisamente lungo, il corridoio, freddo, seguiva una dritta traiettoria per terminare dinnanzi a una spessa porta metallica. Il tecnico inserì una grande chiave nella altrettanto grande serratura e la girò per quattro volte, dopodichè spinse con energia la porta, che si aprì su un grande stanzone bianco. I tre capitarono alla presenza di un'altra decina di tecnici, intenti a lavorare ai loro computer. Su un tavolo, al centro, erano ammassati dei fogli stampati: il tecnico che era con Myrock e Head prese il primo e lo mostrò al Top Gun. Lui lo lesse accuratamente: era un ristretto rapporto sulle analisi che gli studiosi avevano eseguito sul volo dell'aereo di Zone. Secondo quel pezzo di carta, ora, il suo acerrimo rivale si trovava in Spagna, a Barcellona. Head lasciò cadere a terra il foglio e disse al compagno: " Mark, muoviamoci " . Quindi, avendolo preso da un braccio, lo tirò fuori dalla stanza, e attraversando di corsa il corridoio,  tornando nella sala principale, corse nell'ascensore e tornò nel garage. Fortunatamente la caratteristica Camaro azzurra era parcheggiata lì vicino. Quindi si catapultò in macchina, come fece anche Myrock, e, con una sgommata, partì rapidamente, diretto al suo studio: doveva prendere le ultime cose, prima di intraprendere quella che riteneva essere la sua ultima missione.

" Prendi immediatamente qualche arma. Ci può tornare utile un M4, qualche stordiente e... "  " Capo, stiamo andando in un centro abitato, te ne rendi conto? " " Non ho detto che le useremo "  . Head prese il gilè, dopo averlo riempito di caricatori, l'immancabile Desert Eagle, e, insieme con Myrock, uscì di corsa da casa, direzione: aeroporto, un'altra volta...

[continua]



NdA: L'INSEGUIMENTO, non un vero inizio per Carl Head, ma solo un preludio a quello che lo attende veramente. Questa storia è dedicata a Fabrizio, al professore, e a Giulia.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Azione / Vai alla pagina dell'autore: carlhead