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Autore: sykeslicious    18/11/2012    4 recensioni
‘Non voglio rimanere solo..’ aveva sussurato,come se faccio un semplice respiro.
‘Niall,tu non sarai mai solo.’
Alzò la testa,e mi punto i suoi occhi azzurri,oscurati dal buio,nei miei.
Sembrava l’oceano di notte,quello buio,che cela tanti segreti nel profondo,increspato dalle onde,e quasi riuscivo a sentire la schiuma delle onde,sbattere contro uno alto scoglio.
Dopodichè riabbassò la testa,e sospirando,si addormentò.
Mi ci volle qualche mese,a capire quanto quel ‘non rimarrai solo’ avesse avuto tanto scalpore nel suo,nel mio cuore,da lì,partì tutto.
Ziall,baby.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei solo specificare,che le parti in corsivo e grigio sono ricordi,le part in grassetto e nero,sono il presente.              






                                                                                                          
 SCRAPS OF GLASS. 




‘Ehi Zayn,abbiamo finito.’
Aspettavo quelle parole da ormai cinque,sei ore.
Ero nello studio di registrazione da tutto quel tempo,la testa mi stava scoppiando,la gola mi bruciava,ogni parola era un’agonia.
E poi,e poi avevo voglia di correre a casa per ritrovarlo.
Abbracciarlo,chiudere gli occhi e ispirare il dolce profumo di vaniglia dei suoi capelli,e mordere quelle sottili labbra color ciliegia.
‘Grazie Harry,corro a casa,tu rimani?’
‘Esco un po’ con Louis,tu corri da Niall,non preoccuparti.’
Harry e Louis avevano un rapporto strano.
Da quando si erano trovati,qualche settimana dopo la nostra unione,non si erano lasciati mai più.
Non erano proprio fidanzati,ma si amavano,più di quanto l’uno pensasse dell’altro.
Avevamo provato io,Liam e Niall a parlargli di quanto si amassero,e che certo,le fan,la fama,i concerti,erano dei problemi,ma loro due,insieme li avrebbero vinti,tutti.
Poi era arrivata Eleanor.
La gente aveva iniziato a capire cosa ci fosse tra loro,sguardi,parole non dette,sorrisi morti dentro la bocca,seguiti da quel saporaccio amaro,del non poter amare qualcuno difronte e a tutti,ma erano comunque caduti in quella trappola.
Si era avvertita un’aria pesante per settimane intere,i manager erano tesissimi,Louis e Harry non si guardavano neanche più negli occhi,e Harry spesso veniva nel mio letto,silenziosamente,e piangeva.
I manager alla fine,trovarano una soluzione,una copertura,ma nessuno si aspettava che sarebbe durata così tanto.
Chiusi con uno scatto la cerniera della mia felpa,infilai gli occhiali da sole,e uscì con un passo costante e il più veloce possibile,lontano da quello studio.
Liam e Niall  avevano lasciato lo studio prima,avevano lavorato nei giorni precedenti,ed erano tornati insieme a casa.
Non mi dava fastidio,insomma,Liam era il suo migliore amico,ma Niall mi apparteneva,come il più bel oggetto prezioso,tenuta con tantissima cura,in uno scrigno d’oro.
Un piccolo sorriso fugace mi sfuggì.





Era un’altra tappa dell’Up all night tour,in America.
In quel periodo,io e Niall ci stavamo avvicinando sempre di più,grazie ai concerti.
Quando tutto stava finendo, le luci si  si spegnevano, le urla delle fan tendevano a abbassarsi sempre di più,noi entravamo nelle cabine per cambiarci,e lì,io e lui ci facevamo delle lunghe chiacchierate.
Una sera,Paul ci lasciò chiusi in una di quelle cabine,convinti che fossimo già dentro la macchina che ci avrebbe riportato a casa,e passammo tutta la notte lì.
‘Zay,ti prego,ho paura.’ Aveva poggiato la sua testa sul mio petto,e il suo dolce odore era entrato nelle mie narici,offuscandomi la mente.
‘Non ti preoccupare,domani mattina si accorgeranno che non ci siamo nei letti,adesso sono tutti troppo stanchi per accorgersi di qualsiasi  cosa,non ti preoccupare.’ Cercavano di tranquillizzarlo,mentre anche le mie palpebre si stavano facendo sempre più pesanti,lentamente stavo scivolando nelle braccia di Morfeo.
‘TI PREGO,NON ADDORMENTARTI!’ a queste parole,non so come nel mio cervello scattò,facendomi sbarrare gli occhi.
‘Perché?’ chiesi,con un principio di sorriso dipinto sulle labbra.
‘Non voglio rimanere solo..’ aveva sussurato,come così leggero,come se fosse un semplice respiro.
‘Niall,tu non sarai mai solo.’
Alzò la testa,e mi punto i suoi occhi azzurri,oscurati dal buio,nei miei.
Sembrava l’oceano di notte,quello buio,che cela tanti segreti nel profondo,increspato dalle onde,e quasi riuscivo a sentire la schiuma delle onde,sbattere contro uno alto scoglio.
Dopodichè riabbassò la testa,e sospirando,si addormentò.
Mi ci volle qualche mese,a capire quanto quel ‘non rimarrai solo’ avesse avuto tanto scalpore nel suo,nel mio cuore,da lì,partì tutto.


Accelerai il passo,avevo bisogno del suo sorriso,di sentirlo fra le mie braccia.
Era ormai da nove mesi che Niall era il mio ragazzo,e lentamente,tutto era cambiato.
All’inizio ogni tanto lui veniva nel mio letto,di solito nelle domeniche pomeriggio,i pochi giorni che avevamo liberi da signing,concerti,servizi fotografici,si accoccolava sul mio fianco,poggiava la sua testa sul mio petto,all’altezza del cuore,e chiudeva gli occhi,ispirando forte.
Io smettevo di fare quello che stavo facendo,e lentamente gli accarezzavo i capelli,ispirando il suo dolce profumo che mi drogava.
Senza rendermene conto,un sorriso sincero si dipinse sul mio volto basso,con lo sguardo puntato sul terreno.
Alzai un’attimo lo sguardo,e il mio sguardo scivolò sul grande pino che si trovava esattamente difronte all’albergo in cui alloggiavamo per quei pochi giorni,poi,come sempre,saremmo ripartiti.
Scostai ancora un po’ lo sguardo,e notai la finestra della camera mia e di Niall,con la luce accesa.
Il mio passo leggero e felpato accellerò,diventato una vera a propria corsa.
Il cappuccio si abbassò,ma non mi importava,fra qualche secondo avrei assaggiato le sue labbra,morbide.




Zayn,come faremo?’
‘Niall-‘ dissi prendendo le sue mani nelle mie,e stringendole,sentendo quel calore,quella sensazione di casa. ‘noi ci amiamo, no?’
Cercai una sua conferma, lui abbassò lo sguardo, e sorridendo timido con le guance imporporate da delle macchie rossiccie, che si formano sempre quando è in imbarazzo, annuì.
‘Ecco, questo è l’importante. Dovremmo fingere, è vero, ma io manderei avanti questa farsa per tutta la vita, sapendo che alla sera alzerai le mie coperte, ti poserai senza fare rumori ,accanto a me, e inizierai a darmi tanti baci sul collo, finché io non mi  girerò, e sorridendoti, ti stringerò fra le mie braccia. Perché Niall, per me sei ossigeno, la tua risata mi fa andare in estasi ogni volta che la sento, e mi chiedo ‘E’ davvero mio? Questo piccolo esserino che mi sorride raggiante, con quel apparecchio che non ha senso di essere posato sui tuoi denti già perfetti, è mio?’ e il cuore scoppia di gioia, perché la risposta è si, sei mio.’
Solo dopo aver finito di sussurrare questo monologo, mi accorsi che i suoi occhi erano lucidi.
Lo guardai confuso, e lui si buttò fra le mie braccia, ripetendo tanti piccoli ‘ti amo’ contro la mia felpa di lana.



Salì le scale di marmo bianco velocemente,provocando un leggero rumore stridulo,della plastica dei miei scarponi contro il marmo.
Arrivai difronte alla porta della stanza,e tastai le tasche dei pantaloni in cerca della tessera per aprire la porta,e dopo qualche secondo la trovai,sfilandola con un sorriso vittorioso.
Un odore di coperte pulite,si buttò sul mio viso,e velocemente poggiai la tessera sul tavolo,buttando la giacca di pelle nera per terra.
Spalancai la porta della nostra camera,e sorridendo entrai,alzando lo sguardo.
Un urlo. Un rumore assordante. Dei cocchi di vetro sbattevano sul pavimento,freddo. Il vuoto. Il nulla. L’infinito. La vista oscurata dagli angoli. Il buio.
Due lapislazzuli si posarono difronte ai miei occhi,spenti,senza la solita scintilla che Niall amava tanto.
Un altro urlo. Più forte.
‘TI PREGO ZAYN,RISPONDIMI.’
La gola era secca,il viso non riusciva a contrarsi, la bocca era immobilizzata,sembrava tutto una continua maschera.
‘ZAYN,ZAYN,PARLAMI PER FAVORE.’
Quella voce ovattata,così dannatamente lontana.
Due mani forti mi scossero,e lentamente tornai alla normalità.
La stanza era tornata,gli occhi azzurri di Niall erano tornati,la luce era tornata,tutto era tornato.
‘Io..io.’ portai la mano destra sulla mia bocca aperta,strozzando un singhiozzo troppo forte,che mi scosse il corpo.




Posai il mio viso sulla sua spalla,le mie mani caldi sui suoi fianchi asciutti,e sospirai.
Lui non si girò,aveva capito tutto dal mio tocco leggero.
Difronte a noi si estendeva il mare,arancione,per delle sfumature del sole che si rispecchiava in quelle acque limpide.
‘Sembra l’infinito.’
‘Sei più affascinante tu.’
Lentamente si girò ,allentando la mia presa sui suoi fianchi,e puntò i suoi occhi sui miei.
‘E tu sei la cosa migliore che sia mai stata mia.’
Una leggera fitta allo stomaco,era tutto perfetto.
Non risposi,non c’erano parole per esprimere quello che stavo provando in quel momento,mi limitai a poggiare le mie labbra fredde dietro al suo orecchio,sentendolo fremere fra le mie braccia.
Baciai lentamente quella parte,fino alla base del collo,senza lingua,una cosa semplice,casta.
Salì sulle sue labbra semi chiuse,sfiorando la sua pelle profumata,e poggiai le mie labbra sulle sue.
Più che poggiare,si sfioravano.
Mi guardò negli occhi,e fece un passetto in avanti,facendo combaciare perfettamente le nostre bocche.
Mi staccai facendo schioccare le nostre bocche,e tornai di nuovo su quelle labbra incantevoli,mordendo lentamente il labbro inferiore.
Lui sospirò forte,e aprì lentamente la bocca,e la mia lingua sgattaiolò nel suo atrio.
La mia lingua afferrò la sua timida,ancora,e la portò in avanti,accarezzandola.
Baciarsi con lui era meglio di ogni parola,di ogni gesto,di ogni sguardo,di ogni sospiro,era meglio di tutto.
Passai la lingua sull’arcata inferiore dei suoi denti,e sorrisi sulle sue labbra.
Sapevano sempre di cioccolato.
Salì con la lingua sull’arcata superiore dei denti,trovando quel fastidioso e rigido apparecchio,che mi fece innervosire un po’.
Il mio piccolo era perfetto così,senza alcun cambiamento,soprattutto una ferraglia sui suoi denti così perfetti.
Accarezzai anche quello,assieme al palato,e tornai sulla sua lingua.
Ci staccammo lentamente,riprendendo fiato.
Poggiò la sua fronte sulla mia,e chiuse gli occhi.
Nessuna parola,semplicemente emozioni esplosi grazie a uno sfiorarsi di labbra.


Lentamente mi girai,e corsi verso l’atrio della stanza d’albergo,singhiozzando senza controllo.
Niall dopo poco mi raggiunse.
Poggiai la schiena sulla parete bianca,guardandolo,con gli occhi che ormai traboccavano lacrime.
‘Dimmi che non è vero,dimmi che è tutto uno scherzo.’ I miei occhi volevano solo esprimere questo,e lentamente la mia schiena scivolò sulla parete liscia,facendomi  sedere.
Lui mi guardò,scoppiando a piangere,poggiato sulla parete difronte alla mia.
Ci guardammo per svariati minuti,a volte uno dei nostri due corpi tremava per dei singhiozzi sfuggiti al nostro controllo.
‘P-perché l’hai fatto?’ chiesi,a bassissima voce.
‘Io..mi dispiace.’ Disse semplicemente,tremando.
‘Eri nel letto con Liam. Nudo.’ Sottolineai.
Silenzio.
Lentamente stavo scivolando nel limbo di prima,rifugiandomi nel buio e nell’infinito,ma con un sussurrato ‘Perché?’ riuscì a riportami alla realtà.
‘Zayn,ti giuro,non lo so.’
‘Da quanto?’ chiesi.
‘Due settimane..’
Mi tradiva da due settimane.
Le stesse labbra che avvolgevano le mie,qualche ora prima erano appartenute a qualcun altro.
Le stesse braccia che mi salvavano dalla stanchezza,dallo stress della mia scombussolata vita,prima avevano avvolto qualcun altro.
Si avvicinò a gattoni verso di me,fermandosi solo quando il suo viso era a una manciata di centimetri a distanza dal mio.




Urla,nient’altro che urla arrivavano alle mie orecchie,ormai stanche.
Sbattei la porta della nostra casa,e uscì,nel pieno di una nevicata.
Avevamo litigato per una cosa stupida,ma adesso,avrei giurato di non voler tornare più in quella stanza,con lui.
Perché rendeva tutto così difficile?
Io voglio solo amarlo,finchè potrò.
Ma lui sembra voler finire tutto,non voleva soffrire.
Camminai,camminai per ore,finchè non trovai una panchina,sotto un grande abete,che mi proteggeva dai fitti fiocchi di neve.
Mi sedetti su quella panchina verde,e chiusi gli occhi,ispirando l’aria fresca.
Lentamente,caddi nel silenzio.
Due mani calde avevano incorniciato il mio viso,e appena aprì gli occhi,vidi le sue labbra tremanti.
‘Scusami,scusami,ti amo,ho solo paura,capisci?’
Eccome se capivo,anche io avevo paura.
Tutti e due,sapevamo,che prima o poi sarebbe finito,e fino a quel momento,volevo godermi questo tempo che la vita ci donava,perché la vita è una,e va vissuta minuto per minuto.
Gli tesi la mano,per alzarmi da quella panchina,ma gli tesi anche la mano,per fargli capire che ero dalla sua parte,ero con lui,che insieme,proprio come Louis e Harry,potevamo  far cedere ogni ostacolo e tornare più forti.
Lui afferrò la mia mano,e sorrise,con gli occhi lucidi,di speranza.



Chiusi gli occhi,avendo preso una decisione.
Mi baciò.
Spalancò subito la bocca,e un’altra fitta al cuore,più forte,mi fece tremare.
La sua lingua prese dolcemente la mia,e le fece danzare come due innamorati.
Passò la lingua su ogni dente,sul palato,sulle pareti delle guance,e di nuovo sulla mia lingua.
Voleva ricordare ogni sapore,sapevamo che sarebbe stato il nostro ultimo bacio,lo sapevamo entrambi,ma nessuno dei due si oppose.
Un nuovo singhiozzo ci riportò alla normalità,e lui,abbassando la testa,ritornò a piangere rumorosamente.
Come era bello.
Mi alzai, addensando tutte le poche forze rimaste,e lo guardai dall’alto.
Alzò il viso,e poco dopo,si alzò anche lui.
Poggiò la tesa sul mio petto,avvolgendomi la schiena con le sue braccia pallide,ma non ricambiai.
Rimasi immobile,aspettando.
Lui capì,e si staccò,abbassando lo sguardo.
‘E’ finita.’ Sussurrai freddo,e senza aspettare una risposta,uscì dalla stanza.




‘Un urlo. Un rumore assordante. Dei cocchi di vetro sbattevano sul pavimento,freddo. Il vuoto. Il nulla. L’infinito. La vista oscurata dagli angoli. Il buio. Gli ultimi rumori che ricordo,poi il nulla,la mia vita,lentamente,si spense. Continuai a parlare con lui,con gli altri,ma niente,niente sarebbe stato come prima,perché nulla,era meglio dei suoi baci.’

  





Daphne's corner:
Wow,ce l'ho fatta finalmente.
E' da una settimana che scrivo questa os,sabato scorso ho scritto solo la prima parte,e ieri notte tutto il resto.
Non ho altre parole da dirvi,semplicemente grazie a chi lo leggerà,grazie ad Aurora che mi ha fatto venire l'ispirazione,grazie a chi recensirà,a chi la metterà tra i preferiti,ricordati,seguiti. Grazie a tutti.
  
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