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Autore: Frankie_ Echelon    18/11/2012    2 recensioni
I nostri sguardi si incrociano per un secondo, forse meno. Haner mi raggiunge e mi bacia. Mi sento svenire ma resisto solamente per non perdere neanche un secondo di questa vittoria, di questo paradiso.
Stringo il suo viso tra le mani mentre lui appoggia le sue sotto la maglietta.
Mi sento fremere tutto e intensifico il bacio.
Le nostre lingue si inseguono, si scontrano in una danza primitiva e senza fine.
"Please tell me what we have is real.." dico affannando mentre mi allontano leggermente per riprendere fiato con un sorriso a trentadue denti sul volto.
Cap. 2
Beh, questa è una piccola anticipazione di questa storia tratta dal capitolo 2.
E, come potete capire, è una Synacky (ovvero una storia che parla di Zacky Vengeance e Synyster Gates, ma questo lo sapete già XD).
Allora, Zacky e Brian scoprono di amarsi (non vi dico come perché altrimenti è inutile) ma ci saranno tanti, tanti imprevisti. Cosa succederà?
Ok, è la mia prima FF sugli Avenged Sevenfold. Spero vi piaccia :)
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Synyster Gates, Zacky Vengeance
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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#Syn
Assurdo come passi in fretta il tempo. Io, io che pensavo fosse incastonato in un era infinita, senza regole, ora posso rendermi conto che mi sbagliavo. Si, mi sbagliavo su tutto.. E ora ho perso quel tutto. Lo sento, lo sento nel più profondo di me. Tutto ciò in cui credevo ho capito essere una bugia.. Tutto ciò che amavo, e che amo, mi si sta rivoltando contro.
Fisso il soffitto incantato dagli strani effetti ottici che la luce del tramonto riversa sulla camera. Ma lo sto guardando realmente o sto solo occupando la mia mente per non pensare?
Michelle.. Michelle non mi vuole più vedere, come darle torto dopotutto? Infondo l'ho tradita. Io ho tradito mia moglie.. e ho tradito Zack.
Sono bloccato, lo ammetto, sono tremendamente confuso ma non voglio scegliere, NON POSSO.
Come scegliere tra Michelle e Zack? Entrambi fanno parte della mia vita; entrambi hanno parte del mio cuore.
Chiudo gli occhi e sospiro. Mi giro di lato sentendo rumori al piano di sotto, Pinkly abbaia. Forse Michelle è rientrata. Mi alzo e trattengo un urlo di dolore dopo una fitta alla mano che ho appoggiato al letto.
La guardo e noto che la garza è rossa, forse quando ho dato il pugno al muro si sono riaperte le ferite.. e pensare che in questi giorni mi avrebbero tolto i due punti. Va beh, non me ne frega. Non faccio caso al dolore e scendo le scale.
Vedo Michelle seduta sul divano che si tiene la testa tra le mani, i lunghi capelli le ricadono sul viso impedendomi di vederla.
Mi avvicino a lei piano e lei alza lo sguardo per guardarmi. Appena incrocio i suoi occhi mi rendo conto di quanto sia disperata.
<< Michelle.. >> dico avvicinandomi piano a lei.
La sento irrigidirsi e trattenere il respiro. Mi guarda senza nemmeno vedermi, come se fosse scioccata dalla mia presenza.
Abbassa lo sguardo e tira su col naso << lasciami in pace.. per favore >> dice piano con voce tremante.
Mi sento in colpa, in fondo è colpa mia.
<< Michelle.. >> sussurro sedendomi accanto a lei.
Lei alza leggermente lo sguardo ma non non mi guarda.
<< Michelle – sospiro – Michelle guardarmi >> le chiedo esasperato senza ricevere risposta.
Poggio i gomiti sulle ginocchia e guardo il pavimento. Il silenzio che è calato tra di noi è incredibilmente assordante e io non riesco a sopportarlo.
<< Da quanto lo.. ami? >> chiede improvvisamente spezzando bruscamente quel silenzio facendomi quasi spaventare.
Mi giro verso di lei che non mi guarda.. continua a guardare il pavimento.
<< Quando sei partita.. >> ammetto chiudendo gli occhi come se la verità facesse male pure a me che la dico.
<< .. Vorresti stare con lui? >> chiede. Che domande sono? Certo che vorrei stare con lui.. o, eccome se lo vorrei. Ma anche lei è importante.
<> ammetto guardandola
<< Non hai risposto alla domanda >> mi accusa con con rabbia e confusione. Come posso rispondere ad una domanda tanto importante?
Lei alza finalmente lo sguardo trovando il mio << Pensa.. pensa come mi sento. Siamo sposati da quanto? Qualche anno e tu mi hai tradito, per di più con Zack. Come potrei stare con te? Spiegamelo Bri.. perché, davvero, io vorrei perdonarti.. superare questa cosa ma.. >> mi guarda e, dopo aver chiuso un'istante gli occhi, abbassa lo sguardo << ma non credo di riuscirci.. >>.
<< Se mi permetterai di stare con te forse ci riusciremo.. ma solo se staremo insieme. Si, io amo Zacky.. ne sono consapevole ma amo anche te.. Oh Michelle è così difficile.. >> provo a formulare un discorso decente di scuse ma tutto ciò che esce è una confusione incredibile.
<< Brian.. no non ci riesco, mi dispiace >> conclude alzandosi senza degnarmi di uno sguardo.
<< Mich! >> cerco di chiamarla ma non presta attenzione alle mie parole e esce dalla porta d'ingresso.
<< Cazzo >> urlo alzandomi di scatto.
Prendo il mazzo delle chiavi accanto all'ingresso e esco velocemente. Devo parlare con qualcuno.. devo parlare con qualcuno che mi capisca veramente. Zacky? No, non lui.. lui meglio non sentirlo per un po'.. L'unica persona con cui vorrei parlare non c'è più.. cazzo, ora ci vorrebbe Jimmy con le sue cazzate.. solo lui mi avrebbe capito..
L'aria fresca mi fa stringere alla camicia leggera che indosso. Il mondo intorno a me sembra non cambiare. Sto realmente camminando o sono realmente sospeso in un era in cui il tempo non passa?
Il cellulare squilla nella tasca dei jeans e io lo prendo. Noto il nome Zacky in bella mostra e vorrei tanto non agitarmi ma, ah, ho il cuore a mille e non riesco a fermarlo.
<< Ciao.. >> si, le nostre chiamate iniziano sempre così, con voce bassa, quasi ci vergogniamo di rispondere, di comunicare tra di noi.. da quando? Quando è successo che ci siamo allontanati così? Oddio, ci siamo avvicinati fisicamente ma la nostra amicizia sta via via scemando. Come posso permetterlo?
<< Come l'ha presa Michelle? >> chiede.
<< Male.. non vuole più parlarmi >> dico stringendo più forte il cellulare tra la mano, quasi a volerlo stritolare << Senti Zacky.. Io, io ci ho pensato e boh, non lo so.. penso che dovremo chiuderla qua. Io per Michelle e tu per Gena.. >> mi fermo e strizzo gli occhi dal dolore che sento nel dire quelle cose. Ma basta, non ho più voglia di soffrire e dividermi tra lui e lei. Io sono Brian Haner e non posso permettere a nessuno di farmi passare per una femminuccia, neanche se questo significa perdere una persona importante.
<< Perché dici questo? >> chiede nervoso.
<< Perché non è più possibile andare avanti così.. >> ammetto ingoiando il groppo alla gola.
<< No.. Syn, ti prego.. non dire così >> la sua voce è un sussurro. Zacky, ti prego, perdonami.. ma non posso fare altrimenti..
<< Zacky.. dobbiamo farlo, no possiamo stare insieme. Pensi che sia felice di questa decisione? No, cazzo! Vorrei continuare a stare con te ma sono sposato e lo sei pure tu! Anzi, tu stai pure per diventare padre.. pensa alla tua famiglia.. >> andiamo, non credo neppure io a quello che sto dicendo!
<< No, Syn. Non puoi dirmi questo. Avevamo deciso di provarci. Di stare insieme anche se Gena è incinta. Avevi detto di amarmi. Perché ora la pensi così? >> dice con voce alterata, è nervoso.. incredulo direi << Dimmi dove sei, ti prego >> conclude abbassando nuovamente di vari toni la sua voce.
Mi sento male, sono pronto a dirgli dove sono ma resisto.. non demordo.
<< No, Zacky.. basta, davvero. Ti amo ma dovremo rimanere solo amici. Amici come prima >> davvero l'ho detto? Non mi sembra vero.
<< Brian.. perché?.. Non riesco a capire, davvero!>> non riesce a parlare e, pur non vedendolo, so che sta tremando.
<< Basta.. ti prego. Chiudiamola qui >> dico sospirando e chiudendo gli occhi per un istante.
<< Ragiona Syn.. ti prego.. scusa ora devo andare >> dice chiudendo in fretta la chiamata.
Infilo il cellulare in tasca e alzo lo sguardo per osservare il cielo che, come al solito, è di un arancio brillante con qualche sfumatura rossastra. Adoro i tramonti.
 
#Zacky
Chiudo la chiamata in fretta vedendo Gena scendere le scale.
<< Amore io sono pronta, andiamo? >> chiede con un meraviglioso sorriso.
<< Si, andiamo >> rispondo alzandomi e dandole un bacio sulla guancia.
Dove stiamo andando? Stiamo andando dal medico di Valary per fare dei controlli. Sono nervoso, vero. Ma dovrei concentrarmi di più su Gena in questo momento che pensare a Brian!
<< Tutto ok? >> mi chiede Gena notando la mia assenza, o meglio, la mia ansia.
<< Certo.. amore >> ahi, non avrei dovuto fare una pausa.
Gena mi guarda male ma sorvola, è troppo elettrizzata per l'imminente visita che farà.
Saliamo in macchina ma non riesco a concentrarmi, sto pensando sempre più alle parole di Brian. Perché ha voluto lasciarmi? Ora lo sanno tutti: Matt, Johnny, Arin.. persino le nostre mogli. Quindi perchè concludere questa storia ora? Perché non viverla alla luce del sole?
Sospiro e stringo il volante più forte che posso.
<< Zacky, sei sicuro che va tutto bene? >> mi chiede Gena guardandomi torvo.
<< Certo >> rispondo sorridendole << Sono solo un po' nervoso per la visita >>.
Sorride << Nervosa dovrei esserlo io visto che sono io a farla >> afferma ridendo.
<< Si, ma l'esito è importante per entrambi >> rispondo guardandola e sorridendole.
Ricambia il sorriso << Vero >> ammette.
Arriviamo dal medico e la mia ansia aumenta.
<< Salve, abbiamo un appuntamento con il dottor Moore >> dico poggiandomi al bancone da dove spunta una piccola ragazza bionda con i capelli perfettamente tirati in una coda di cavallo.
<< Salve, lei è la signora Gena Paulhus- Baker? >> chiede senza nemmeno alzare lo sguardo dalla cartella con la lista degli appuntamenti.
<< Ehm, si >> risponde Gena con una punta d'ansia. Le tengo la mano e la sorrido.
<< Bene, accomodatevi pure in una di quelle poltroncine, avviso il medico della vostra presenza >> dice indicando i due divanetti in pelle neri e altre poltroncine sempre in pelle nera per poi concludere con un sorriso tremendamente finto.
<< Sono nervosa >> ammette Gena quando ci sediamo.
Davanti a noi c'è un'altra coppia: lei sfoglia un giornale di moda mentre il marito giornale quotidiano Sembrano essere a loro agio sicuramente per il fatto che lei è già di qualche mese infatti si può già intravedere la pancia ben tonda.
Cerco di mettermi più comodo, ho sempre odiato i divani in pelle, molto spesso sono di quelli lucidi, come in questo caso, e quindi si scivola.
Osservo la stanza e devo dire che è molto accogliente: le pareti sono di un verdolino chiarissimo, quasi bianco, tappezzate di cartelloni sull'apparato genitale femminile e le posizioni del bambino all'interno dell'utero, insomma, tutte cose che potrebbero imbarazzare qualcuno. Ma non me!
Davanti a me c'è un grazioso tavolino in vetro ricoperto di giornali disposti bene in ordine e un vaso di fiori.. non so come si chiamino però sono abbastanza carini.. questo posto e.. molto femminile, fin troppo direi.
<< Nervosi? >> chiede la donna chiudendo la rivista e sorridendoci, questo si che è un vero sorriso.
<< Si, abbastanza >> risponde Gena pure per me. Il marito della donna alza lo sguardo dal giornale, ci guarda con comprensione, e torna a guardare le notizie.
<< Primo figlio, eh? >> chiede la donna sorridendo e muovendo la testa come a dire “si, so cosa state passando, ci sono già passata”.
<< Si, è anche la prima visita. Quindi siamo abbastanza agitati >> risponde Gena cordialmente. Bene, lei ha trovato il modo come passare il tempo.
<< Si, capisco. Eh, ci sono passata pure io. Molto prima di voi >> afferma la donna. Visto? Ci ho azzeccato.
<< Questa per noi è la quarta gravidanza e, posso assicurarti che il dottor Moore è un angelo. Ci siamo trovati subito bene >> afferma sempre sorridendo.
Quarta gravidanza? Porca miseria io sarei impazzito!
<> chiede Gena.
<< Cinque mesi. Finalmente avremo una bambina >> dice sorridendo la donna accarezzando la pancia.
<< Oh, congratulazioni >> afferma Gena sorridendo.
<< Grazie, cara. Sa, dico finalmente perché non ho più l'età per sopportare altre gravidanze. Infatti finalmente siamo riusciti ad avere una femmina, l'aspettavamo. Dopo tre maschi! >> afferma ridendo. Ora che li noto non sono “molto” giovani. Saranno sulla quarantina e lui ha i capelli brizzolati, forse ha anche qualcosa in più.
La ragazza bionda che ci ha accolti arriva con una gialla e la porge ai signori davanti a noi << Ecco a voi signori Johnson. Al prossimo mese >> dice la ragazza mostrando sempre quel sorriso finto << Signori Baker, prego, il dottor Moore vi sta aspettando >> dice guardandoci e indicando la porta verdolina da dove è uscita.
Io e Gena ci alziamo << Grazie >> dico prendendo in mano Gena.
<< Arrivederci e congratulazioni >> dice la donna sorridendoci per poi avviarsi verso l'uscita seguita dal marito.
Ringraziamo e ci dirigiamo verso la porta.
Bussiamo << Avanti >> risponde l'uomo dentro la stanza.
Guardo Gena e le sorrido.
<< Piacere dottor Moore >> dico porgendogli la mano che lui stringe.
<< Piacere, allora, prima visita eh? >> chiede sorridendo. È grande di età, forse sulla sessantina, ha folti capelli grigi ed è magro.
<< Si >> risponde Gena.
<< Per prima cosa faremo un'ecografia interna. Sa come funziona o vuole che gliela spiego? >> chiede il medico rivolgendosi a Gena.
Gena fa segno di no con la testa < No, so come funziona >> dice sorridendo, un sorriso timido. Si, ma io non lo so! Vorrei proprio saperlo..
<< Bene, vuole che suo marito esca o lo lascia assistere alla visita? >> chiede mostrando quel sorriso paterno.
<< Non, so. Per me può assistere >> dice Gena sollevando le spalle.
<< Perfetto. Allora, venga, si accomodi in questo lettino >> dice indicando il lettino bianco.
Noto vari strumenti accanto ad esso e sto iniziando a pensare che forse sia meglio uscire.
<< Signor Baker, prego si accomodi in quella sedia >> dice indicando la sedia dall'altra parte del lettino << Così potrà vedere anche lei il monitor. Signora Baker, abbassi i pantaloni, grazie >> dice spegnendo la luce per poi accendere il monitor e spalmare del gel su una specie di.. tubo? Si, certo che ne capisco ben poco di termini medici. Rimango scoccato nel vedere dove infila il “tubo”.. ira capisco cosa significa ecografia interna..
Gena mi guarda e tende la mano che prendo.
Sorride e io le accarezzo i capelli.
<< Tutto apposto dottor Moore? >> chiedo guardando il monitor ma non capendo niente.
Noto la faccia del medico e non credo sia tutto apposto.. inizio ad agitarmi r vedo Gena fare altrettanto.
<< Signora.. lei ha avuto nausee ultimamente? >> chiede in tono serio.
Gena mi guarda preoccupata poi si rivolge al medico << Non ultimamente.. saranno due giorni che non ho più nausee >> afferma affannando dallo spavento.
<< Capisco >> afferma semplicemente. Fa un ultimo controllo e poi spegne il monitor. Stacca il “tubo” dall'apparecchio dove c'è il monitor e si toglie i guanti buttandoli nel cestino.
Gena si alza e si abbottona i jeans.
<< Dottor Moore, la sua faccia non mi piace affatto. C'è qualche problema? >> chiedo sedendomi di nuovo nelle poltroncine davanti alla scrivania.
Il medico prende le piccole immagini che son o appena uscite dalla stampante e ce le mette davanti.
<< Vedete questo puntino? >> chiede indicando con il retro della penna una piccola macchia scura.
<< Si >> rispondiamo in coro io e Gena.
<< Questa è la camera in cui dovrebbe formasi l'embrione.. ma la camera è vuota >> afferma il dottore guardandoci con uno sguardo dispiaciuto.
<< cosa significa? >> chiedo non capendo.
<< Significa che l'embrione non si è formato e la camera è vuota >> afferma incrociando le mani davanti a se.
<< Si, ma continuo a non capire >> affermo alterandomi.
<< Significa che non sono incinta.. >> afferma Gena guardando le foto.
<< Non proprio. Lei è rimasta incinta ma il feto non si è formato >> si intromette il medico correggendo Gena.
<< Cosa dovremo fare quindi? >> chiedo più preoccupato che mai.
< Dovremo fare un raschiamento. Non si preoccupi. Non è niente di grave >> dice guardandoci con comprensione.
<< è pericoloso? >> chiede Gena con voce tremante.
<< No, non si preoccupi >> afferma chiudendo gli occhi un istante come a confortarci.
Stringo la mano a Gena che sta tremando.
<< Ora prenderemo un appuntamento con l'ospedale. Chiamo il mo amico primario per fare in modo che non ci siano problemi >> dice prendendo la cornetta del telefono e digitando un numero velocemente.
La chiamata dura brevemente poi il dottor Moore ci guarda << Bene, domani dovete assolutamente andare all'ospedale e chiedere del primario. Dite che vi mando io. Siete già prenotati >> afferma.
<< Grazie dottor Moore >> dico alzandomi e porgendogli la mano.
<< DI niente. Arrivederci >> dice ricambiando la stretta alla mano.
Usciamo e salutiamo per buona educazione la ragazza alla reception.
Appena siamo fuori dallo studio e veniamo inondati dall'aria della sera Gena inizia a piangere.
Si mette le mani davanti al viso e si siede sul marciapiede.
<< Mi dispiace.. >> dico sedendomi accanto a lei e abbracciandola forte.
Gena nasconde il viso nella mia spalla e continua a piangere.
<< Ci tenevo >> dice tra le lacrime << Ci tenevo davvero.. ero contenta di questo bambino.. un bambino che non è mai esistito! >> conclude abbracciandomi più forte.
<< Non preoccuparti dai. >> cerco di consolarla ma in realtà sono disperato pure io.
Domani deve fare questo cavolo di intervento e sono preoccupato.
<< Andiamo a casa.. ti prego >> dice asciugandosi le lacrime.
<< Si.. >> dico prendendola per la vita e accompagnandola in macchina.
Guardo le luci dei fari nella strada buia che, anche se pur non essendo notte fonda, il buio è intenso.
Mi giro a vedere Gena che guarda fuori dal finestrino.
Stringo il volante, devo parlare con Brian. Si, devo parlarci il prima possibile.
 
Arriviamo a casa e Gena si corica immediatamente.
Le rimbocco le coperte mentre la guardo fissare il vuoto davanti a sé.
<< Buonanotte >> dico dandole un bacio sulla tempia.
Mi siedo accanto a lei e guardo fuori dalla finestra.
 
Salve a tutti :3
Vorrei davvero scusarmi per questo ritardo ma lo studio mi ha impedito di aggiornare prima.
E, soprattutto vorrei scusarmi di pubblicare questo capitoletto che non è per niente carino..
Vabbè, spero vi piaccia comunque :)
Baci
Miky

P.S. Auguri a Johnny, lo gnomo più bello e dolce del mondo ahaha
Che cucciolo :3
   
 
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