Mi sveglio alle quattro del mattino, con il grido di Isabella nelle orecchie. Un urlo agghiacciante. In ogni colpo che le davo c'era la crudeltà dei suoi insulti. Ultimamente avevamo litigato. Diceva che non voleva farsi vedere con una "sfigata mezza emo" come me. Le ho risposto di andarsene, allora. Ma lei voleva stare con gli altri e sosteneva che io dovessi andarmene. No. Nessuno sceglie per me. Allora per ogni colpo le urlavo tutto quello che le avrei voluto dire. "Scusa! Scusa Irene, scusa! Non dirò più niente del genere, scusa!" Le sue urla erano persino fastidiose. Ora sono strazianti. At the last time we saw you, you looked so much older. Quel giorno Isa sembrava davvero più grande. Solo un'impressione, che nascondeva una fragilità forse maggiore della mia.